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venerdì 2 gennaio 2004

NECESSARIO NUOVO ORDINAMENTO INTERNAZIONALE

CITTA' DEL VATICANO, 1 GEN. 2004 (VIS). Alle ore 10:00 di questa mattina, nella Patriarcale Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Pace che quest'anno ha per tema: "Un impegno sempre attuale: educare alla pace".

Il Papa ha affermato che il Messaggio di questo anno per la Giornata Mondiale della Pace "si riallaccia idealmente a quanto ebbi a proporre all'inizio del mio Pontificato, ribadendo l'urgenza e la necessità di formare le coscienze alla cultura della pace. Poiché la pace è possibile - ho voluto ripetere - essa è doverosa".

"Di fronte alle situazioni di ingiustizia e di violenza che opprimono varie zone del globo, davanti al permanere di conflitti armati spesso dimenticati dall'opinione pubblica, diventa sempre più necessario costruire insieme vie per la pace; diventa perciò indispensabile educare alla pace".

Giovanni Paolo II ha ricordato l'Arcivescovo Michael Aidan Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, "tragicamente ucciso qualche giorno fa mentre svolgeva la propria missione a favore del dialogo e della riconciliazione. Preghiamo per lui, auspicando che il suo esempio ed il suo sacrificio portino frutti di pace in Burundi e nel mondo".

Invitando a tornare "idealmente a Betlemme per adorare il Bambino adagiato nel presepe" - il Papa ha sottolineato che: "La Terra in cui nacque Gesù continua, purtroppo, a vivere in condizioni drammatiche. Anche in altre parti del mondo non si spengono i focolai di violenza e i conflitti. Occorre però perseverare senza cedere alla tentazione della sfiducia. È necessario uno sforzo da parte di tutti, perché siano rispettati i diritti fondamentali delle persone attraverso una costante educazione alla legalità".

"Sempre più si avverte la necessità" - ha proseguito il Pontefice - "di un nuovo ordinamento internazionale, che metta a frutto l'esperienza e i risultati conseguiti in questi anni dall'Organizzazione delle Nazioni Unite; un ordinamento che sia capace di dare ai problemi di oggi soluzioni adeguate, fondate sulla dignità della persona umana, su uno sviluppo integrale della società, sulla solidarietà fra Paesi ricchi e Paesi poveri, sulla condivisione delle risorse e degli straordinari risultati del progresso scientifico e tecnico".

A mezzogiorno il Santo Padre è apparso alla finestra del suo studio privato nel Palazzo Apostolico e rivolgendosi alle migliaia di persone che affollavano Piazza San Pietro per partecipare alla recita dell'Angelus, ha ribadito che: "La pace è anzitutto dono di Dio, ma è anche un progetto alla cui realizzazione ciascuno deve dare il proprio contributo".

Invocando la Vergine affinché "ci aiuti (…) ad essere testimoni e costruttori di questa pace, dono celeste e quotidiana conquista degli uomini che hanno a cuore il bene comune", Giovanni Paolo II ha espresso il suo "più cordiale augurio di prosperità e di pace all'inizio di questo nuovo anno".
HML/GIORNATA MONDIALE PACE/… VIS 20040102 (470)

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