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mercoledì 5 novembre 2003

IN BREVE


IL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II, battezzato Karol, ha celebrato ieri 4 novembre, memoria di San Carlo Borromeo, l'onomastico, con una colazione alla quale sono stati invitati i più stretti collaboratori della Curia Romana e nel tardo pomeriggio assistendo alla "Serata della poesia del Santo Padre", organizzata in suo onore dai concittadini polacchi provenienti dalla Polonia, dall'Europa e da Roma. La serata di musica e poesia ha commemorato il XXV anniversario di Pontificato di Giovanni Paolo II, con la recita di poesie scritte quando era ancora Arcivescovo di Cracovia, e della sua opera più recente intitolata "Trittico Romano". Attori polacchi di teatro e di cinema hanno letto le poesie del Papa, e cantanti solisti ed il coro hanno interpretato poesie in musica ed altri lavori. In alcune frasi pronunciate a braccio il Santo Padre ha ringraziato i concittadini polacchi "per essere venuti e per le loro preghiere" ed ha detto loro: "Vi benedico tutti dal profondo del cuore".

L'ARCIVESCOVO CELESTINO MIGLIORE, OSSERVATORE PERMANENTE della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha parlato il 3 novembre, a New York, sull'Articolo 83: L'Agenzia O.N.U. di Assistenza ai Profughi Palestinesi in Medio Oriente (UNRWA), ed ha affermato: "La Chiesa Cattolica con le sue istituzioni umanitarie e sociali, quali la Missione Pontificia per la Palestina che opera nell'area dal 1949, la Caritas Internationalis ed i Servizi cattolici di assistenza, è quotidianamente testimone delle difficili condizioni in cui vivono le popolazioni (…). Con la recente sospensione del cessate il fuoco, il livello di violenza è nettamente aumentato, ed i civili palestinesi ed israeliani continuano ad essere uccisi. La Santa Sede è convinta che il presente conflitto in Medio Oriente troverà una soluzione duratura solo quando vi saranno due Stati indipendenti e sovrani, che vivano uno accanto all'altro in pace e sicurezza. A questo fine, i problemi concernenti i profughi palestinesi e gli insediamenti israeliani, ad esempio, o il problema dei confini territoriali e della definizione dello status dei luoghi santi della Città di Gerusalemme, devono essere argomento di aperto dialogo e di sinceri negoziati". Infine l'Arcivescovo Migliore ha affermato che: "Mentre i negoziati sulla 'road map' sono ora a un bivio, (…) dobbiamo continuare ad assistere coloro per i quali la violenza è diventata la norma nell'attività quotidiana".

IL RAPPORTO DELL'ALTO COMMISSARIO DELL'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE per i profughi e i problemi relativi ai rifugiati, a coloro che rientrano in patria, e ai deportati (UNHCR) ed i problemi umanitari è stato il tema dell'intervento all'O.N.U., del 4 novembre scorso, dell'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite. "La Santa Sede" - ha detto l'Arcivescovo - "conosce molto bene i gravi problemi che affliggono i rifugiati, i deportati, coloro che rientrano in patria, i migranti e gli apolidi. (…) Attraverso le sue diverse Agenzie, la Chiesa Cattolica ha accumulato vasta esperienza nell'operare con i rifugiati, i migranti, i deportati e gli apolidi. (…) Al presente, la lista di rifugiati, di coloro che cercano asilo, dei deportati entro i confini del proprio paese e degli apolidi, conta milioni di persone. A tale riguardo, è preoccupante notare che come risulta dal rapporto dell'UNHCR, alcuni elementi dei media e perfino alcune personalità politiche continuano a descrivere coloro che cercano asilo, i rifugiati e gli apolidi con ingiusto sospetto e pregiudizio. Tale sfavorevole descrizione contribuisce a renderli vittime dell'umiliazione, di persecuzioni e violenza. La Santa Sede, attraverso il Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, il Pontificio Consiglio 'Cor Unum', la Caritas Internationalis ed altre agenzie caritative, contribuisce e collabora con le altre agenzie. (…) La Santa Sede sostiene gli sforzi operativi dell'UNHCR per proteggere la dignità umana dei rifugiati, per assicurarne i diritti fondamentali e la riunificazione familiare".
…/IN BREVE/… VIS 20031105 (620)

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