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lunedì 24 febbraio 2003

VALORIZZARE TRADIZIONI SPIRITUALI PASSATO ACCOGLIERE NUOVE


CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi della Conferenza Episcopale della Regione del Nord Africa (CERNA), al termine della loro Visita "ad Limina Apostolorum". L'Arcivescovo Henri Teissier di Algeri, Presidente della Conferenza Episcopale, ha consegnato al Santo Padre un documento redatto dal CERNA, intitolato: "Le Chiese del Maghreb nell'Anno 2000".

Il Papa, nel suo discorso in lingua francese, ha affermato: "Il mondo nel quale viviamo, è caratterizzato dalla moltiplicazione degli scambi, da una più forte interdipendenza e dall'apertura della più grande delle frontiere: il fenomeno della globalizzazione con i suoi aspetti positivi e negativi, che le nazioni devono apprendere a gestire in maniera costruttiva!".

"In ciò che la riguarda, la Chiesa cattolica conosce bene la dimensione universale che è costitutiva della sua identità. (…) Le vostre diocesi sono sempre state sensibili a questa dimensione dalla cattolicità e al legame vitale che le lega alla Chiesa Universale, poiché i pastori e i fedeli provengono da diversi paesi. Ma questa realtà ha assunto una dimensione nuova nella vostra regione, in questi ultimi anni, con lo sviluppo dei rapporti e degli scambi fra il Nord e il Sud del Sahara", poiché molti uomini e donne originari dell'Africa subsahariana si sono stabiliti nel Maghreb.

Il Santo Padre ha invitato i Presuli a "valorizzare le ricchezze delle diverse tradizioni spirituali che hanno alimentato la storia cristiana del vostro paese. (..) Esse hanno sottolineato e messo in evidenza vari aspetti del tesoro del Vangelo: il senso della comunità e il gusto della comunione fraterna, (…) la disponibilità verso il prossimo". Il Papa ha esortato i Vescovi a valorizzare queste ricchezze spirituali ma anche a "non temere di accogliere le novità apportate da fratelli e sorelle provenienti da altri continenti o da altre culture".

Il Papa ha quindi ricordato che i rapporti stilati dai Vescovi sottolineano "la presenza importante e attiva nelle vostre diocesi di giovani provenienti dai paesi subsahariani per un periodo di studio nelle Università dei vostri rispettivi Paesi. L'accoglienza e la loro partecipazione alla vita delle comunità cristiane manifestano chiaramente che il Vangelo non è legato ad una sola cultura".

Successivamente il Papa ha ricordato "la buona qualità dei rapporti fra i cristiani delle vostre comunità e la popolazione musulmana", e "la buona volontà delle Autorità civili nei riguardi della Chiesa. Tutto ciò è possibile grazie alla conoscenza reciproca, agli incontri quotidiani della vita e agli scambi, in particolare con le famiglie". Il Papa ha esortato i Vescovi con queste parole: "Continuate ad incoraggiare questi incontri (…) perché essi contribuiscono a far evolvere, da una parte e dall'altra, le mentalità, e aiutano a superare le immagini precostituite veicolate ancora troppo spesso dai media".

"In ogni comunità cristiana, anche poco numerosa e fragile" - ha affermato il Papa - "il servizio della carità verso i più poveri rimane una priorità, poiché esso è l'espressione della bontà di Dio per tutti gli uomini e della condivisione che tutti sono chiamati a vivere, senza distinzione di razza, cultura, religione". Dimostrate questa carità in modo speciale, ha detto ancora il Papa, nell'accoglienza degli immigranti e "nell'offrire loro, nella loro condizione precaria, un periodo di riposo e di convivialità fraterna!".

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso salutando cordialmente i sacerdoti, i religiosi e i laici dei Paesi del Nord Africa, avendo parole di incoraggiamento per la loro opera, esortandoli ad alimentare la loro fede attraverso la preghiera e la formazione, e assicurandoli "delle mie preghiere e del mio paterno affetto".
AL/…/CERNA VIS 20030224 (600)

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