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lunedì 20 maggio 2002

ARCIVESCOVO LOZANO ALL'ASSEMBLEA MONDIALE DELLA SANITA'

CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2002 (VIS). L'Arcivescovo Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, è intervenuto mercoledì 15 maggio scorso, in qualità di Capo della Delegazione della Santa Sede, alla LV Assemblea Mondiale della Sanità, tenutasi a Ginevra (Svizzera), dal 13 al 18 maggio.

L'Arcivescovo Lozano ha ricordato i numerosi "grandi rischi che la salute corre ai giorni nostri: attualmente 17 milioni di persone sono decedute per infermità, infezioni e deficienze nutrizionali; 2,7 milioni di A.I.D.S.; 2,2 milioni di dissenteria; 1,7 milioni di tubercolosi ed 1 milione di rachitismo. Relativamente alle infezioni si sono riscontrate (…) morti a causa del tabagismo e dell'alcolismo, del cancro, ed altre infermità degenerative, per abitudini di vita poco corrette, per mancanza di igiene, per la droga, per incidenti stradali e per incidenti sul lavoro, per abuso di farmaci o per l'assenza degli stessi, a causa dei prezzi elevati, e per infermità mentali, come è oggi l'aumento della depressione".

"È da segnalare" - ha proseguito l'Arcivescovo Lozano Barragán - "come rischio evidente contro la salute, la mentalità neo-maltusiana conto la vita (visto che salute e vita si identificano), presente in progetti di salute riproduttiva proposti in particolare per i paesi del terzo mondo, e l'equivoco sul concetto di qualità della vita, che ha portato in alcuni paesi alla legalizzazione dell'eutanasia. Non possiamo dimenticare l'inquinamento ambientale, la fame, i conflitti armati, le catastrofi naturali".

Il Capo della Delegazione della Santa Sede ha fatto anche riferimento al rischio che esiste oggi di "una unificazione 'microbica' del mondo, dove le malattie infettive, considerata la crescente mobilità delle popolazioni, sono presenti ovunque, e colpiscono sia i ricchi che i poveri; i virus ed i batteri non hanno frontiere".
DELSS/SALUTE/GINEVRA:LOZANO VIS 20020520 (300)

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