CITTA' DEL VATICANO, 9 GEN. 2002 (VIS). Tema della catechesi di Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 150: "Ogni vivente dia lode al Signore", proposto nella Liturgia delle Lodi della Domenica della seconda e quarta settimana.
Nei primi versi del Salmo, ha detto il Papa, si parla di "santuario", "l'area 'sacra' pura e trascendente in cui Dio dimora. Vi è, quindi, un riferimento all'orizzonte celeste e paradisiaco, ove, (…) si celebra l'eterna e perfetta liturgia dell'Agnello".
"Dal cielo" - ha proseguito il Pontefice - "il pensiero passa implicitamente alla terra con l'accento ai 'prodigi' operati da Dio, i quali manifestano 'la sua immensa grandezza'. (…) La lode diviene professione di fede in Dio Creatore e Redentore, celebrazione festosa dell'amore divino, che si dispiega creando e salvando, donando la vita e la liberazione".
Il Santo Padre ha infine affermato che all'ultimo verso del Salmo 150 "Attraverso l'essere umano, portavoce dell'intera creazione, tutti i viventi lodano il Signore. Il nostro respiro di vita (…) diventa canto e preghiera di tutta la vita che pulsa nell'universo".
"Uniti col Figlio" - ha concluso il Pontefice - "voce perfetta di tutto il mondo da Lui creato, diventiamo anche noi preghiera incessante davanti al trono di Dio".
AG/SALMO 150/… VIS 20020109 (220)
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