CITTA' DEL VATICANO, 20 GEN. 2002 (VIS). Dopo l'Angelus, Giovanni Paolo II ha lanciato un nuovo appello per la pace in Terra Santa, a seguito degli attentati e degli scontri della settimana passata:
"Una volta ancora - e con quanta tristezza - sono costretto ad evocare la drammatica situazione in Terra Santa, ove ripetuti attacchi e rappresaglie seminano ogni giorno sangue e morte".
"Questa logica perversa non conduce ad alcuna via di uscita ed è doloroso rilevare come i protagonisti del conflitto abbiano imboccato un vicolo cieco".
"Non posso che invitare accoratamente i responsabili delle parti in lotta a mettere fine a tali scontri e la comunità internazionale a non abbandonarli. È urgente individuare assieme quegli strumenti capaci di rimettere in moto la dinamica della pace, così da permettere a Israeliani e Palestinesi di pensare al loro futuro".
"Voglia Iddio, per intercessione della Vergine Maria, illuminare la mente ed il cuore di ogni uomo di buona volontà".
Successivamente Giovanni Paolo II ha espresso la sua vicinanza alle vittime dell'eruzione del vulcano Nyiragongo: "che da alcuni giorni ha ripreso la sua attività con violenza inaudita. Non manchi il nostro concreto aiuto a quanti soffrono a causa di questa grande calamità".
Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha inviato, inoltre, un telegramma di cordoglio, a nome del Papa, al Vescovo di Goma Faustin Ngabu, per tutte le vittime di questa catastrofe.
ANG/TERRA SANTA:CONGO/… VIS 20020121 (220)
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