Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

mercoledì 21 novembre 2012

BENEDETTO XVI: È RAGIONEVOLE CREDERE

Città del Vaticano, 21 novembre 2012 (VIS).- “Avanziamo in quest’Anno della fede, portando nel nostro cuore la speranza di riscoprire quanta gioia c’è nel credere e di ritrovare l’entusiasmo di comunicare a tutti le verità della fede. (…), che porta a scoprire che l’incontro con Dio valorizza, perfeziona ed eleva quanto di vero, di buono e di bello c’è nell’uomo”, ha detto il Papa nella catechesi dell'udienza generale del mercoledì, svoltasi nell'Aula Paolo VI.

La fede, ha spiegato è “la conoscenza di Dio-Amore, grazie al suo stesso amore. L’amore di Dio, poi, (...) apre gli occhi, permette di conoscere tutta la realtà, oltre le prospettive anguste dell’individualismo e del soggettivismo che disorientano le coscienze”.

Benedetto XVI ha dedicato la catechesi alla razionalità della fede in Dio, puntualizzando che la tradizione cattolica “ha rigettato il cosiddetto fideismo, che è la volontà di credere contro la ragione (...). Dio, infatti, non è assurdo, semmai è mistero.(...) Se, guardando al mistero, la ragione vede buio, non è perché nel mistero non ci sia luce, ma piuttosto perché ce n’è troppa. Così come quando gli occhi dell’uomo si dirigono direttamente al sole per guardarlo, vedono solo tenebra; ma chi direbbe che il sole non è luminoso? La fede permette di guardare il “sole” di Dio, perché è accoglienza della sua rivelazione nella storia (...) Dio si è avvicinato all’uomo e si è offerto alla sua conoscenza, accondiscendendo al limite creaturale della sua ragione”.

Allo stesso tempo, Dio, “con la sua grazia, illumina la ragione, le apre orizzonti nuovi, incommensurabili e infiniti. Per questo, la fede costituisce uno stimolo a cercare sempre, a non fermarsi mai e mai quietarsi nella scoperta inesausta della verità e della realtà. (...) Intelletto e fede, dinanzi alla divina Rivelazione non sono estranei o antagonisti, ma sono ambedue condizioni per comprenderne il senso, per recepirne il messaggio autentico, accostandosi alla soglia del mistero.(...) La fede cattolica è dunque ragionevole e nutre fiducia anche nella ragione umana.(...) La conoscenza della fede, inoltre, non è contro la retta ragione.(...) Nell’irresistibile desiderio di verità, solo un armonico rapporto tra fede e ragione è la strada giusta che conduce a Dio e al pieno compimento di sé”.

Su queste premesse, “circa il nesso fecondo tra comprendere e credere, si fonda anche il rapporto virtuoso fra scienza e fede. La ricerca scientifica porta alla conoscenza di verità sempre nuove sull’uomo e sul cosmo. Il vero bene dell’umanità, accessibile nella fede, apre l’orizzonte nel quale si deve muovere il suo cammino di scoperta. Vanno pertanto incoraggiate, ad esempio, le ricerche poste a servizio della vita e miranti a debellare le malattie. Importanti sono anche le indagini volte a scoprire i segreti del nostro pianeta e dell’universo, nella consapevolezza che l’uomo è al vertice della creazione non per sfruttarla insensatamente, ma per custodirla e renderla abitabile”.

Così la fede “non entra in conflitto con la scienza, piuttosto coopera con essa, offrendo criteri basilari perché promuova il bene di tutti, chiedendole di rinunciare solo a quei tentativi che - opponendosi al progetto originario di Dio - possono produrre effetti che si ritorcono contro l’uomo stesso. Anche per questo è ragionevole credere: se la scienza è una preziosa alleata della fede per la comprensione del disegno di Dio nell’universo, la fede permette al progresso scientifico di realizzarsi sempre per il bene e la verità dell’uomo, restando fedele a questo stesso disegno”.

Per questo,-ha concluso il Santo Padre -è decisivo per l’uomo aprirsi alla fede e conoscere Dio e il suo progetto di salvezza in Gesù Cristo. Nel Vangelo viene inaugurato un nuovo umanesimo, un’autentica “grammatica” dell’umano e di tutta la realtà.(...) E’ ragionevole credere, è in gioco la nostra esistenza”.

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service