Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

mercoledì 4 marzo 2009

MESSAGGIO PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ

CITTA' DEL VATICANO, 4 MAR. 2009 (VIS). "Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente" (1 Tm 4,10), è il tema scelto dal Santo Padre per il Messaggio ai giovani del  mondo in occasione della celebrazione a livello diocesano della XXIV giornata Mondiale della Gioventù 2009, in programma il 5 aprile prossimo, Domenica delle Palme. Il testo del Messaggio è stato reso pubblico oggi in quattro lingue: italiano, spagnolo, inglese e francese. Di seguito riportiamo alcuni estratti del Documento.

"1. La giovinezza, tempo della speranza

  "Avvertiamo tutti il bisogno di speranza, ma non di una speranza qualsiasi, bensì di una speranza salda ed affidabile, come ho voluto sottolineare nell'Enciclica 'Spe salvi'. La giovinezza in particolare è tempo di speranze, perché guarda al futuro con varie aspettative. Quando si è giovani si nutrono ideali, sogni e progetti; la giovinezza è il tempo in cui maturano scelte decisive per il resto della vita. E forse anche per questo è la stagione dell'esistenza in cui affiorano con forza le domande di fondo: perché sono sulla terra? che senso ha vivere? che sarà della mia vita? E inoltre: come raggiungere la felicità? perché la sofferenza, la malattia e la morte? che cosa c'è oltre la morte? Interrogativi che diventano pressanti quando ci si deve misurare con ostacoli che a volte sembrano insormontabili: difficoltà negli studi, mancanza di lavoro, incomprensioni in famiglia, crisi nelle relazioni di amicizia o nella costruzione di un'intesa di coppia, malattie o disabilità, carenza di adeguate risorse come conseguenza dell'attuale e diffusa crisi economica e sociale. Ci si domanda allora: dove attingere e come tener viva nel cuore la fiamma della speranza?".

"2.  Alla ricerca della 'grande speranza'

  "L'esperienza dimostra che le qualità personali e i beni materiali non bastano ad assicurare quella speranza di cui l'animo umano è in costante ricerca. Come ho scritto nella citata Enciclica 'Spe salvi', la politica, la scienza, la tecnica, l'economia e ogni altra risorsa materiale da sole non sono sufficienti per offrire la grande speranza a cui tutti aspiriamo. Questa speranza 'può essere solo Dio, che abbraccia l'universo e che può proporci e donarci ciò che, da soli, non possiamo raggiungere' (n. 31). Ecco perché una delle conseguenze principali dell'oblio di Dio è l'evidente smarrimento che segna le nostre società, con risvolti di solitudine e violenza, di insoddisfazione e perdita di fiducia che non raramente sfociano nella disperazione".

  "La crisi di speranza colpisce più facilmente le nuove generazioni che, in contesti socio-culturali privi di certezze, di valori e di solidi punti di riferimento, si trovano ad affrontare difficoltà che appaiono superiori alle loro forze. (...) Per alcuni - e purtroppo non sono pochi - lo sbocco quasi obbligato è una fuga alienante verso comportamenti a rischio e violenti, verso la dipendenza da droghe e alcool, e verso tante altre forme di disagio giovanile. (...) Ma come annunciare la speranza a questi giovani? Noi sappiamo che solo in Dio l'essere umano trova la sua vera realizzazione. L'impegno primario che tutti ci coinvolge è pertanto quello di una nuova evangelizzazione, che aiuti le nuove generazioni a riscoprire il volto autentico di Dio, che è Amore. A voi, cari giovani, che siete in cerca di una salda speranza, rivolgo le stesse parole che San Paolo indirizzava ai cristiani perseguitati nella Roma di allora: 'Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo' (Rm 15,13)".

"3. San Paolo, testimone della speranza

  "Trovandosi immerso in difficoltà e prove di vario genere, Paolo scriveva al suo fedele discepolo Timoteo: 'Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente' (1 Tm 4,10). Come era nata in lui questa speranza? Per rispondere a tale domanda dobbiamo partire dal suo incontro con Gesù risorto sulla via di Damasco. All'epoca Saulo era un giovane come voi, di circa venti o venticinque anni, seguace della Legge di Mosè e deciso a combattere con ogni mezzo quelli che egli riteneva nemici di Dio (cfr At 9,1)". Dopo l'incontro con il Signore sulla via di Damasco, "la vita di Paolo mutò radicalmente: ricevette il Battesimo e divenne apostolo del Vangelo. Sulla via di Damasco, egli fu interiormente trasformato dall'Amore divino incontrato nella persona di Gesù Cristo. Un giorno scriverà: 'Questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me' (Gal 2,20). Da persecutore diventò dunque testimone e missionario; fondò comunità cristiane in Asia Minore e in Grecia, percorrendo migliaia di chilometri e affrontando ogni sorta di peripezie, fino al martirio a Roma. Tutto per amore di Cristo".

"4. La grande speranza è in Cristo

  "Per Paolo la speranza non è solo un ideale o un sentimento, ma una persona viva: Gesù Cristo, il Figlio di Dio. (...) Se non siamo soli, se Egli è con noi, anzi, se è Lui il nostro presente ed il nostro futuro, perché temere?"

"5. Il cammino verso la grande speranza

  "Come un giorno incontrò il giovane Paolo, Gesù vuole incontrare anche ciascuno di voi, cari giovani (...). Ma qualcuno di voi mi potrebbe domandare: Come posso incontrarlo io, oggi? O piuttosto, in che modo Egli si avvicina a me? La Chiesa ci insegna che il desiderio di incontrare il Signore è già frutto della sua grazia. (...) La preghiera perseverante apre il cuore ad accoglierlo (...). Fate spazio alla preghiera nella vostra vita! Pregare da soli è bene, ancor più bello e proficuo è pregare insieme, poiché il Signore ha assicurato di essere presente dove due o tre sono radunati nel suo nome (cfr Mt 18,20)".

  "Prendete parte alla liturgia nelle vostre parrocchie e nutritevi abbondantemente della Parola di Dio e dell'attiva partecipazione ai Sacramenti. Come sapete, culmine e centro dell'esistenza e della missione di ogni credente e di ogni comunità cristiana è l'Eucaristia (...)".

"6. Agire secondo la speranza cristiana

  "Se vi nutrite di Cristo, cari giovani, e vivete immersi in Lui come l'apostolo Paolo, non potrete non parlare di Lui e non farlo conoscere ed amare da tanti altri vostri amici e coetanei".

  "La Chiesa conta su di voi per questa impegnativa missione: non vi scoraggino le difficoltà e le prove che incontrate. Siate pazienti e perseveranti, vincendo la naturale tendenza dei giovani alla fretta, a volere tutto e subito".

  "Se Gesù è diventato la vostra speranza, ditelo anche agli altri con la vostra gioia e il vostro impegno spirituale, apostolico e sociale. (...) Fate scelte che manifestino la vostra fede; mostrate di aver compreso le insidie dell'idolatria del denaro, dei beni materiali, della carriera e del successo, e non lasciatevi attrarre da queste false chimere. Non cedete alla logica dell'interesse egoistico, ma coltivate l'amore per il prossimo e sforzatevi di porre voi stessi e le vostre capacità umane e professionali al servizio del bene comune e della verità, sempre pronti a rispondere 'a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi' (1 Pt 3,15). Il cristiano autentico non è mai triste, anche se si trova a dover affrontare prove di vario genere, perché la presenza di Gesù è il segreto della sua gioia e della sua pace".

"7. Maria, Madre della speranza

  "Modello di questo itinerario di vita apostolica sia per voi San Paolo, che ha alimentato la sua vita di costante fede e speranza seguendo l'esempio di Abramo, del quale scrive nella Lettera ai Romani: 'Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli' (Rm 4,18). Su queste stesse orme del popolo della speranza - formato dai profeti e dai santi di tutti i tempi - noi continuiamo ad avanzare verso la realizzazione del Regno, e nel nostro cammino spirituale ci accompagna  la Vergine Maria, Madre della Speranza. Colei che ha incarnato la speranza di Israele, che ha donato al mondo il Salvatore ed è rimasta, salda nella speranza, ai piedi della Croce, è per noi modello e sostegno. Soprattutto, Maria intercede per noi e ci guida nel buio delle nostre difficoltà all'alba radiosa dell'incontro con il Risorto".

  "Maria, Stella del mare, sii tu a guidare i giovani del mondo intero all'incontro con il tuo Figlio divino Gesù, e sii ancora tu la celeste custode della loro fedeltà al Vangelo e della loro speranza".
MESS/GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ                 VIS 20090304 (1380)


Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service