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lunedì 15 dicembre 2008

Il SIGNORE E' VICINO. ECCO LA RAGIONE DELLA GIOIA


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. In questa III Domenica di Avvento erano presenti tra gli altri i bambini delle parrocchie e delle scuole di Roma, per la benedizione dei "Bambinelli" per i presepi delle famiglie, delle scuole e delle parrocchie, organizzata dal Centro Oratori Romani.

  "Questa domenica, la terza del tempo di Avvento, è detta 'Domenica gaudete'" - ha ricordato il Santo Padre, "'siate lieti', perché l'antifona d'ingresso della Santa Messa riprende un'espressione di San Paolo nella Lettera ai Filippesi che così dice: 'Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti'. E subito dopo aggiunge la motivazione: Il Signore è vicino' (Fil 4,4-5). Ecco la ragione della gioia. Ma che cosa significa che 'il Signore è vicino'? In che senso dobbiamo intendere questa 'vicinanza' di Dio? L'apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Filippi, pensa evidentemente al ritorno di Cristo, e li invita a rallegrarsi perché esso è sicuro".

  "Tuttavia" - ha proseguito il Pontefice - "lo stesso San Paolo, nella sua Lettera ai Tessalonicesi, avverte che nessuno può conoscere il momento della venuta del Signore (cfr 1 Ts 5,1-2) e mette in guardia da ogni allarmismo, quasi che il ritorno di Cristo fosse imminente (cfr 2 Ts 2,1-2). Così, già allora, la Chiesa, illuminata dallo Spirito Santo, comprendeva sempre meglio che la 'vicinanza' di Dio non è una questione di spazio e di tempo, bensì una questione di amore: l'amore avvicina! Il prossimo Natale verrà a ricordarci questa verità fondamentale della nostra fede e, dinanzi al Presepe, potremo assaporare la letizia cristiana, contemplando nel neonato Gesù il volto del Dio che per amore si è fatto a noi vicino".

  Rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze di Roma venuti con i "Bambinelli", le statuette di Gesù Bambino da deporre nel presepe, Papa Benedetto XVI ha detto loro: "Vi invito a unirvi a me seguendo attentamente questa preghiera:
 
  "Dio, nostro Padre, tu hai tanto amato gli uomini da mandare a noi il tuo unico Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria, per salvarci e ricondurci a te".

  "Ti preghiamo, perché con la tua benedizione queste immagini di Gesù, che sta per venire tra noi, siano, nelle nostre case, segno della tua presenza e del tuo amore".

  "Padre buono, dona la tua benedizione anche a noi, ai nostri genitori, alle nostre famiglie e ai nostri amici.

  "Apri il nostro cuore, affinché sappiamo ricevere Gesù nella gioia, fare sempre ciò che egli chiede e vederlo in tutti quelli che hanno bisogno del nostro amore".

  "Te lo chiediamo nel nome di Gesù, tuo amato Figlio, che viene per dare al mondo la pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen".

  Al termine della preghiera dell'Angelus Domini, il Santo Padre ha detto: "Oggi, nella Diocesi di Roma, si celebra la giornata per la costruzione delle nuove chiese. Negli ultimi anni sono stati realizzati alcuni nuovi complessi parrocchiali, ma vi sono ancora comunità che dispongono soltanto di strutture provvisorie e inadeguate. Ringrazio di cuore quanti hanno sostenuto questo impegno così importante della Diocesi e rinnovo a tutti l'invito: aiutiamo le parrocchie di Roma a costruire la loro chiesa".
ANG/NATALE/...                                   VIS 20081215 (570)


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