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venerdì 7 novembre 2008

DICHIARAZIONE FINALE FORUM CATTOLICO-MUSULMANO


CITTA' DEL VATICANO, 7 NOV. 2008 (VIS).- Ieri nel pomeriggio è stata pubblicata la dichiarazione finale dei partecipanti al primo Seminario del Forum Cattolico-Musulmano, che si è svolto dal 4 al 6 novembre a Roma, il cui tema è stato: "Amore per Dio, Amore per il prossimo".

 I 24 partecipanti e 5 consiglieri di ogni religione hanno discusso in questi giorni su due grandi temi: "Fondamenti Teologici e Spirituali", "Dignità Umana e Rispetto Reciproco". "I punti di similitudine e di diversità hanno mostrato lo specifico genio distintivo delle due religioni" si legge nella dichiarazione.

 1. "Per i cristiani la fonte e l'esempio dell'amore di Dio e del prossimo è l'amore di Cristo per suo Padre, per l'umanità e per ogni persona. (...) L'amore per il prossimo non si può separare dall'amore di Dio, perché è un'espressione del nostro amore verso Dio. (...) Radicato nell'amore sacrificale di Cristo, l'amore cristiano perdona e non esclude alcuno. Quindi include anche i propri nemici".

 "Per i musulmani, (...) l'amore è una forza trascendente e imperitura, che guida e trasforma il rispetto umano reciproco. Questo amore, come indicato dal Santo e amato profeta Maometto, precede l'amore umano per l'Unico Vero Dio".

 2. "La vita umana è un dono preziosissimo di Dio a ogni persona. Dovrebbe essere quindi preservata e onorata in tutte le sue fasi".

3. "La dignità umana deriva dal fatto che ogni persona è creata da un Dio amorevole per amore. (...) La persona esige il rispetto della sua dignità originaria e della sua vocazione umana. Quindi ha diritto al pieno riconoscimento della propria identità e della propria libertà di individuo, comunità e governo, con il sostegno della legislazione civile che garantisce pari diritti e piena cittadinanza".

 4. "Affermiamo che la creazione dell'umanità da parte di Dio presenta due grandi aspetti: la persona umana maschio e femmina e ci impegniamo insieme a garantire che la dignità e il rispetto umani vengano estesi sia agli uomini sia alle donne su una base paritaria".

 5. "L'amore autentico del prossimo implica il rispetto della persona e delle sue scelte in questioni di coscienza e di religione. Esso include il diritto di individui e comunità a praticare la propria religione in privato e in pubblico".

 6. "Le minoranze religiose hanno il diritto di essere rispettate nelle proprie convinzioni e pratiche religiose. Hanno anche diritto ai propri luoghi di culto e le loro figure e i loro simboli fondanti che considerano sacri non dovrebbero subire alcuna forma di scherno o di irrisione".

 7. "In quanto credenti cattolici e musulmani siamo consapevoli degli inviti e dell'imperativo a testimoniare la dimensione trascendente della vita attraverso una spiritualità alimentata dalla preghiera, in un mondo che sta diventando sempre più secolarizzato e materialistico".

 8. "Affermiamo che nessuna religione né i suoi seguaci dovrebbero essere esclusi dalla società. Ognuno dovrebbe poter rendere il suo contributo indispensabile al bene della società, in particolare nel servizio ai più bisognosi".

 9. "Riconosciamo che la creazione di Dio nella sua pluralità di culture, civiltà, lingue e popoli è una fonte di ricchezza e quindi non dovrebbe  mai divenire causa di tensione e di conflitto".

 10. "Siamo convinti del fatto che cattolici e musulmani hanno il dovere di offrire ai propri fedeli una sana educazione nei valori morali, religiosi, civili e umani  e di promuovere una attenta informazione sulla religione dell'altro".

 11. "Professiamo che cattolici e musulmani sono chiamati a essere strumenti di amore e di armonia tra i credenti e per tutta l'umanità, rinunciando a qualsiasi oppressione, violenza aggressiva e atti terroristici, in particolare quelli perpetrati in nome della religione, e a sostenere il principio di giustizia per tutti".

 12. "Esortiamo i credenti a operare per un sistema finanziario etico in cui i meccanismi normativi prendano in considerazione la situazione dei poveri e degli svantaggiati, siano essi individui o nazioni indebitate. Esortiamo i privilegiati del mondo a considerare la piaga di quanti sono colpiti più gravemente dall'attuale crisi nella produzione e nella distribuzione alimentare, e chiediamo ai credenti di tutte le denominazioni e a tutte le persone di buona volontà di cooperare per alleviare la sofferenza di chi ha fame e di eliminare le cause di quest'ultima".

 13. "I giovani sono il futuro delle comunità religiose e delle società in generale. Vivranno sempre di più in società multiculturali e multireligiose. È essenziale che siano  ben formati nelle proprie tradizioni religiose e ben informati sulle altre culture e religioni".

 14. "Abbiamo concordato di prendere in considerazione la possibilità di creare un Comitato cattolico-musulmano permanente, che coordini le risposte ai conflitti e ad altre situazioni di emergenza".

 15 "Attendiamo dunque il secondo seminario del Forum cattolico-musulmano che si svolgerà entro  due anni, in un Paese a maggioranza musulmana ancora da definire".

 La dichiarazione si conclude con "la soddisfazione di tutti i presenti dei risultati del Seminario e le loro aspettative di un dialogo più proficuo".
OP/DICHIARAZIONE CATTOLICI:MUSULMANI/...          VIS 20081107 (810)


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