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lunedì 5 novembre 2007

ANGELUS: DIVENTARE SANTO È COMPITO DI OGNI CRISTIANO


CITTA' DEL VATICANO, 1 NOV. 2007 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, Solennità di Tutti i Santi, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "Nell'odierna solennità di Tutti i Santi" - ha detto il Papa - "il nostro cuore, oltrepassando i confini del tempo e dello spazio, si dilata alle dimensioni del Cielo. Agli inizi del Cristianesimo, i membri della Chiesa venivano chiamati anche 'i santi'".

  "Il cristiano, infatti, è 'già' santo" - ha sottolineato il Pontefice - "perché il Battesimo lo unisce a Gesù e al suo mistero pasquale, ma deve al tempo stesso 'diventarlo', conformandosi a Lui sempre più intimamente. A volte si pensa che la santità sia una condizione di privilegio riservata a pochi eletti. In realtà, diventare santo è il compito di ogni cristiano, anzi, potremmo dire, di ogni uomo!"

 Citando la Lettera di San Paolo agli Efesini, il Santo Padre ha detto: "Scrive  l'Apostolo che Dio da sempre ci ha benedetti e ci ha scelti in Cristo 'per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità'" ed ha spiegato che: "Tutti gli esseri umani sono pertanto chiamati alla santità che, in ultima analisi, consiste nel vivere da figli di Dio, in quella 'somiglianza' con Lui secondo la quale sono stati creati".

  "Tutti gli esseri umani sono figli di Dio, e tutti devono diventare ciò che sono, attraverso il cammino esigente della libertà. Tutti Iddio invita a far parte del suo popolo santo. La 'Via' è Cristo, il Figlio, il Santo di Dio: nessuno giunge al Padre se non per mezzo di Lui".

  "Sapientemente la Chiesa ha posto in stretta successione la festa di Tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti" - ha precisato il Pontefice "Alla nostra preghiera di lode a Dio e di venerazione degli spiriti beati, che oggi la liturgia ci presenta come 'una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua' (Ap 7,9), si unisce la preghiera di suffragio per quanti ci hanno preceduto nel passaggio da questo mondo alla vita eterna".

  "In verità, ogni giorno la Chiesa ci invita a pregare per loro, offrendo anche le sofferenze e le fatiche quotidiane affinché, completamente purificati, essi siano ammessi a godere in eterno la luce e la pace del Signore".
ANG/TUTTI SANTI:DEFUNTI/...                           VIS 20071105 (410)


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