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venerdì 8 giugno 2007

CARITAS: COOPERARE MISSIONE DIFFUSIONE AMORE DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 8 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina i partecipanti alla XVIII Assemblea Generale della Caritas Internationalis, con il Cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B., Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), eletto nel corso della riunione di questi giorni a Roma, nuovo Presidente della Confederazione.

  Ricordando che la Confederazione raggruppa attualmente oltre 150 organizzazioni nazionali e che il Servo di Dio Giovanni Paolo II nel 2004 conferì personalità giuridica, pubblica e canonica alla Caritas Internationalis, Papa Benedetto XVI ha affermato: "Ciò significa che la vostra Confederazione non opera semplicemente in nome della Chiesa, ma è davvero parte della Chiesa, intimamente impegnata nello scambio di doni che ha luogo a numerosi livelli nella vita ecclesiale. In segno del sostegno della Santa Sede al vostro lavoro, è stato accolto il desiderio della Caritas Internationalis di essere coadiuvata e guidata dal Pontificio Consiglio 'Cor Unum'".

  Benedetto XVI ha sottolineato che missione della Confederazione è "cooperare alla missione della Chiesa di diffondere l'amore di Dio nel mondo (...). La carità deve essere intesa alla luce di Dio che è 'caritas': Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito (Gv 3:16). In tal modo noi giungiamo a vedere che l'amore trova la sua più piena realizzazione nel dono di sé. Ed è quello che la 'Caritas Internationalis' cerca di realizzare nel mondo. Il cuore della 'Caritas' è l'amore sacrificale di Cristo, ed ogni forma di carità individuale ed organizzata nella Chiesa deve sempre trovare il suo punto di riferimento in Lui, fonte della carità".

  "Questa visione teologica" - ha proseguito il Pontefice - "ha implicazioni pratiche per l'opera delle organizzazioni caritative. (...) La prima è che ogni atto di carità deve essere ispirato ad una personale esperienza di fede, che porta alla scoperta che Dio è Amore. (...) Solo quando l'attività caritativa assume la forma di una donazione di sé come quella di Cristo, essa diviene un gesto autentico degno della persona umana creata ad immagine e somiglianza di Dio".

  "La seconda implicazione" - ha precisato ancora il Papa - "è conseguenza della prima. L'amore di Dio è offerto ad ognuno, per cui la carità della Chiesa è universale, e deve quindi comprendere l'impegno alla giustizia sociale".

  "Per questa ragione" - ha aggiunto Benedetto XVI - "le grandi sfide del mondo attuale, come la globalizzazione, il mancato rispetto dei diritti umani, le strutture sociali ingiuste, non si possono affrontare e superare se non si concentra l'attenzione sulle esigenze più profonde della persona umana: la promozione della dignità umana, il benessere, e in ultima analisi, la salvezza eterna".

  Il Papa ha assicurato i presenti che nel mondo esistono "innumerevoli uomini e donne i cui cuori sono ricolmi di gioia e gratitudine per il servizio che voi rendete loro. Desidero incoraggiare ciascuno di voi a perseverare nella vostra speciale missione di diffondere l'amore di Cristo, che è venuto perché tutti abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".
AC/.../CARITAS INTERNATIONALIS                       VIS 20070608 (510)


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