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giovedì 1 febbraio 2007

FAMIGLIE SIANO IMMAGINE VIVA AMORE DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 31 DIC. 2006 (VIS). Oggi, festa della Santa Famiglia di Nazaret, prima. della recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto un saluto "a tutte le famiglie del mondo, augurando loro la pace e l'amore che Gesù ci ha donato, venendo tra noi nel Natale".

Sottolineando che: "Dio ha voluto nascere e crescere in una famiglia umana", il Santo Padre ha affermato: "In questo modo l'ha consacrata come prima e ordinaria via del suo incontro con l'umanità. Nella vita trascorsa a Nazaret, Gesù ha onorato la Vergine Maria e il giusto Giuseppe, rimanendo sottomesso alla loro autorità per tutto il tempo della sua infanzia e adolescenza. In tal modo ha messo in luce il valore primario della famiglia nell'educazione della persona".

"Da Maria e Giuseppe Gesù è stato introdotto nella comunità religiosa" - ha proseguito il Pontefice - "frequentando la sinagoga di Nazaret. Con loro ha imparato a fare il pellegrinaggio a Gerusalemme (...). Quando ebbe dodici anni, rimase nel Tempio, e i suoi genitori impiegarono ben tre giorni per ritrovarlo. Con quel gesto fece loro comprendere che egli si doveva 'occupare delle cose del Padre suo', cioè della missione affidatagli da Dio".

"Questo episodio evangelico rivela la più autentica e profonda vocazione della famiglia: quella cioè di accompagnare ogni suo componente nel cammino di scoperta di Dio e del disegno che Egli ha predisposto nei suoi riguardi. Maria e Giuseppe hanno educato Gesù prima di tutto con il loro esempio: nei suoi Genitori, Egli ha conosciuto tutta la bellezza della fede, dell'amore per Dio e per la sua Legge, come pure le esigenze della giustizia, che trova pieno compimento nell'amore. Da loro ha imparato che in primo luogo occorre fare la volontà di Dio, e che il legame spirituale vale più di quello del sangue".

Benedetto XVI ha ribadito ancora che: "La Santa Famiglia di Nazaret è veramente il 'prototipo' di ogni famiglia cristiana che, unita nel Sacramento del matrimonio e nutrita dalla Parola e dall'Eucaristia, è chiamata a realizzare la stupenda vocazione e missione di essere cellula viva non solo della società, ma della Chiesa, segno e strumento di unità per tutto il genere umano".

Il Papa ha concluso le sue meditazioni invocando "la protezione di Maria Santissima e di San Giuseppe per ogni famiglia, specialmente per quelle in difficoltà. Le sostengano perchè sappiano resistere alle spinte disgregatrici di una certa cultura contemporanea, che mina le basi stesse dell'istituto familiare. Aiutino le famiglie cristiane ad essere, in ogni parte del mondo, immagine viva dell'amore di Dio".

Al termine della recita dell'Angelus il Papa si è rivolto ai fedeli in diverse lingue. Salutando i pellegrini polacchi li ha esortati a rendere grazie a Dio "per l'anno passato e per ogni bene ricevuto, e particolarmente per il pellegrinaggio in Polonia. Ricordo" - ha detto il Pontefice - "l'itinerario sulle orme del Servo di Dio Giovanni Paolo II e la vostra testimonianza di fede. Oggi, nella Domenica della Santa Famiglia, prego perché le vostre famiglie siano un degno luogo di educazione dei bambini e dei giovani".
ANG/SACRA FAMIGLIA/... VIS 20070102 (540)

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