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giovedì 30 novembre 2006

VISITA CHIESA PATRIARCALE DI SAN GIORGIO


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2006 (VIS). Giunto nel pomeriggio ad Istanbul, proveniente da Izmir, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in automobile al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, centro dell'Ortodossia in tutto il mondo, dove era ad accoglierlo Sua Santità Bartolomeo I.

  Il Patriarca Ecumenico è "primus inter pares" rispetto agli altri Patriarchi dell'Ortodossia ed il primato di Costantinopoli incarna canonicamente l'unità dell'Ortodossia e ne coordina le attività. La sua giurisdizione ecclesiastica comprende, oltre a Istanbul, quattro diocesi turche, il Monte Athos, Creta, Patmos e le isole del Dodecanneso e, in seguito ad emigrazioni, Diocesi nell'Europa Centrale, Occidentale, nelle Americhe, in Pakistan e Giappone. Infine, fanno capo al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli gli ortodossi di tutto il mondo, in quei territori non soggetti alla diretta giurisdizione degli altri Patriarcati ortodossi.

  La sede del Patriarcato è stata per secoli accanto alla Cattedrale di Santa Sofia. Dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, è stata trasferita in altri quartieri di Istanbul, e si trova dal 1601 nel quartiere di Fanar.

  La Chiesa Patriarcale di San Giorgio, del 1720, sorge accanto al Patriarcato. L'edificio sacro sprovvisto di cupola, secondo la regola stabilita dagli Ottomani dopo la conquista della Città, essendo la cupola ritenuta appannaggio esclusivo delle moschee e degli edifici legati alla tradizione islamica, custodisce le reliquie di alcune della più venerate sante dell'Antica Costantinopoli, come Eufemia di Calcedonia e parte delle reliquie dei Santi Gregorio il Teologo e Giovanni Crisostomo consegnate da Giovanni Paolo II al Patriarca Bartolomeo I nel novembre 2004.

  Alle 19:30, il Santo Padre Benedetto XVI e Sua Santità Bartolomeo I hanno partecipato ad un servizio di preghiera nella Chiesa patriarcale.

  Dopo un discorso del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Benedetto XVI ha detto alcune parole.

  "Mi è di grande gioia essere fra di voi, fratelli in Cristo, in questa Chiesa Cattedrale" - ha detto Papa Benedetto XVI - "mentre preghiamo insieme il Signore e ricordiamo gli importanti eventi che hanno sostenuto il nostro impegno per lavorare alla piena unità di cattolici e ortodossi. Desidero, anzitutto, ricordare la coraggiosa decisione di rimuovere la memoria degli anatemi del 1054".

  Sottolineando che "le nuove relazioni fra le Chiese di Roma e  Costantinopoli si sono sviluppate sul fondamento del reciproco amore", il Santo Padre ha affermato: "Segni di questo amore sono stati evidenti in numerose dichiarazioni di impegno condiviso e di molti gesti colmi di significato".

  "Mi rallegro, inoltre" - ha proseguito il Pontefice - "di essere in questa terra così strettamente collegata con la fede cristiana, dove molte Chiese fiorirono nei tempi antichi. Penso alle esortazioni di San Pietro alle primitive comunità cristiane 'nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell'Asia e nella Bitinia', e la ricca messe di martiri, di teologi, di pastori, di monaci, e di santi uomini e donne che queste Chiese hanno generato attraverso i secoli".

  San Gregorio di Nazianzo e San Giovanni Crisostomo, ha aggiunto il Papa, le cui reliquie riposano nella Basilica di San Pietro in Vaticano, e parte nella Cattedrale di San Giorgio, "sono degni intercessori per noi davanti al Signore".

  "In questa parte del mondo orientale si sono tenuti i sette Concili Ecumenici che Ortodossi e Cattolici riconoscono come autorevoli per la fede e la disciplina della Chiesa. Essi costituiscono permanenti pietre miliari e guide lungo il cammino verso la piena unità".

  Il Papa ha concluso il suo breve discorso con l'auspicio: "Che questo incontro rafforzi il nostro mutuo affetto e rinnovi il nostro comune impegno a perseverare nell'itinerario che porta alla riconciliazione e alla pace delle Chiese".

  Al termine della cerimonia, Benedetto XVI si è diretto alla "Casa Roncalli", residenza e sede della Delegazione Apostolica in Turchia, dove il Delegato Apostolico Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, soggiornò dal 1935 al 1944.
PV-TURCHIA/PATRIARCATO ECUMENICO/ISTANBUL      VIS 20061130 (630)


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