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lunedì 20 marzo 2006

LO SPRECO DELL'ACQUA È MORALMENTE INACCETTABILE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2006 (VIS). Una Delegazione della Santa Sede partecipa al IV Forum Mondiale sull'Acqua in corso a Città del Messico (Messico), dal 16 al 22 marzo. Convocato ogni tre anni, su iniziativa del Consiglio Mondiale dell'Acqua, il Forum intende sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi relativi all'acqua e promuovere la partecipazione e il dialogo fra i molteplici settori interessati a fare sentire la propria influenza sulle decisioni politiche per favorire lo sviluppo sostenibile.

A Città del Messico la Delegazione Santa Sede ha presentato un Documento che aggiorna quello elaborato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace per il III Forum Mondiale dell'Acqua (Kyoto, Giappone, 2003), dal titolo: "L'acqua, elemento essenziale per la vita". Il testo sottolinea l'enunciato che l'acqua è un bene fondamentale per lo sviluppo e un diritto di tutti gli esseri umani, riconosce l'importanza dell'acqua nelle tradizioni religiose e ribadisce il concetto che sia i governi, sia la comunità internazionale, devono affrontare il problema dell'acqua, a livello sociale, economico, politico e ambientale.

Il Documento aggiornato sottolinea il ruolo essenziale dell'acqua per la pace e la sicurezza, precisando che numerosi conflitti hanno origine per il controllo delle risorse idriche e pone come esempio la grave siccità che ha intensificato le tensioni etniche nel Corno d'Africa e le dispute nei Paesi del Medio Oriente per il possesso dei terreni irrigati. Nella sezione del Documento intitolato "Una cultura dell'acqua" si pone in rilievo l'immoralità dello spreco dell'acqua nei paesi sviluppati dove i cittadini non si rendono conto di vivere in condizioni privilegiate e non pensano "alle conseguenze che lo spreco dell'acqua arreca alla vita dei nostri fratelli e sorelle nel resto del mondo".

Le due sezioni finali del Documento sono dedicate alla gestione delle risorse idriche e alla risposta alle catastrofi naturali. "Le decisioni relative alla distribuzione dell'acqua" - si legge nel testo - "devono anche rispondere a criteri di giustizia. Si deve promuovere il diritto umano all'accesso all'acqua e a servizi igienici sicuri in modo da ridurre le disparità esistenti e promuovere il benessere delle persone meno fortunate".

Riguardo alle catastrofi naturali, il Documento rileva che molte di esse si verificano non soltanto per cause naturali ma anche "per l'uso e lo sfruttamento irresponsabile delle risorse della terra. I paesi poveri, devono essere incoraggiati, con l'aiuto dei paesi ricchi, ad investire risorse per ridurre le conseguenze delle inondazioni e della siccità. Si devono promuovere tali iniziative con l'attivo coinvolgimento delle comunità locali che devono essere informate in maniera particolareggiata sulle ripercussioni sull'ambiente e sulla loro vita di ogni infrastruttura edificata allo scopo di ridurre la vulnerabilità alle catastrofi naturali".

"L'essere umano è al centro della preoccupazione espressa nel Documento aggiornato", conclude il testo ribadendo che: "Obiettivo fondamentale di tutti gli sforzi deve essere il benessere di uomini, donne, bambini, famiglie, comunità che vivono nei luoghi più poveri del mondo e soffrono a causa della scarsità e dell'uso dissennato delle risorse idriche".
DELSS/IV FORUM MONDIALE ACQUA/CITTÀ MESSICO VIS 20060320 (500)

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