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domenica 24 aprile 2005

GRAZIE DEL PAPA AI MEDIA SERVIZIO RESO ALLA CHIESA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2005 (VIS). Questa mattina, nella prima Udienza pubblica del suo Pontificato, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Rappresentanti dei mezzi di comunicazione sociale, ringraziandoli per la copertura mondiale di "importanti avvenimenti ecclesiali" e per il servizio che hanno reso in questi giorni alla Santa Sede e alla Chiesa Cattolica. Accolto da calorosi applausi, il Papa si è rivolto ai giornalisti, fotografi ed operatori televisivi, in italiano, inglese, francese e tedesco.

"Si può dire che" - ha detto il Santo Padre - "grazie al vostro lavoro, per diverse settimane l'attenzione del mondo intero è rimasta fissa sulla Basilica, sulla Piazza San Pietro e sul Palazzo Apostolico, all'interno del quale il mio Predecessore, l'indimenticabile Papa Giovanni Paolo II ha chiuso serenamente la sua terrena esistenza, e dove in seguito, nella Cappella Sistina, i Signori Cardinali hanno eletto me come suo Successore".

"Questi eventi ecclesiali di storica importanza hanno avuto anche per vostro merito una copertura mondiale. So bene quanta fatica ciò ha comportato per voi, costretti a restare lontani dalla famiglia e dalle vostre case, lavorando con orari prolungati e in condizioni non sempre agevoli. Mi sono note la competenza e la dedizione con cui avete svolto questo non facile compito. Di tutto vorrei ringraziarvi a nome mio personale e specialmente dei cattolici che, vivendo in Paesi assai distanti da Roma, hanno potuto condividere questi momenti emozionanti di fede in tempo reale. Prodigi e straordinarie potenzialità dei mezzi moderni di comunicazione sociale!".

Benedetto XVI ha ricordato che il Concilio Vaticano II dedicò il suo primo documento "Inter mirifica" ai mezzi della comunicazione sociale, indicando che la Chiesa, consapevole dell'importanza dei media, ha cercato la collaborazione ed il dialogo con il mondo della comunicazione sociale. "Grande artefice di questo dialogo aperto e sincero" - ha affermato il Santo Padre - "è stato senz'altro anche Giovanni Paolo II che con voi, operatori delle comunicazioni sociali, ha intrattenuto in oltre 26 anni di Pontificato costanti e fecondi rapporti".

"È mio desiderio proseguire questo fruttuoso dialogo" - ha affermato Benedetto XVI - precisando che Giovanni Paolo II dedicò uno dei suoi ultimi documenti, la Lettera Apostolica "Il rapido sviluppo", del 24 gennaio 2005, ai responsabili delle comunicazioni sociali.
Successivamente, dicendo a braccio "passo adesso alla mia lingua materna", il Papa ha suscitato nell'uditorio entusiasmo ed applausi.

"Perché gli strumenti di comunicazione sociale possano rendere un positivo servizio al bene comune" - ha detto Benedetto XVI in tedesco - "occorre l'apporto responsabile di tutti e di ciascuno. È necessaria una sempre migliore comprensione delle prospettive e delle responsabilità che il loro sviluppo comporta in ordine ai riflessi che di fatto si verificano sulla coscienza e sulla mentalità degli individui come sulla formazione della pubblica opinione. Non si può poi non porre in evidenza il bisogno di chiari riferimenti alla responsabilità etica di chi lavora in tale settore, specialmente per quanto riguarda la sincera ricerca della verità e la salvaguardia della centralità e della dignità della persona".
AC/GRAZIE:MEDIA/... VIS 20050424 (500)

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