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lunedì 15 aprile 2002

DICHIARAZIONE COMITATO CONGIUNTO ISLAMICO-CATTOLICO


CITTA' DEL VATICANO, 15 APR. 2002 (VIS). Di seguito riportiamo, per intero, il testo - in lingua inglese - della Dichiarazione rilasciata, nella tarda mattinata di oggi, dal Comitato Congiunto Islamico-Cattolico e firmata dal Vescovo Michael L. Fitzgerald, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso e dal Professor Dr. Hamid A. al-Rifaie, Presidente del Foro Internazionale Islamico per il Dialogo:

"Gli avvenimenti che si sono verificati e che ancora si verificano in Terra Santa non possono lasciare indifferenti. Musulmani, cristiani ed ebrei, insieme a tutte le persone che amano la pace e agli uomini e donne di buona volontà, sono chiamati ad intraprendere un'azione comune che ponga fine a questa terribile tragedia e ad adoperarsi insieme per ristabilire una pace giusta e duratura. Di comune accordo:

1. Esigiamo un immediato cessate-il-fuoco, e il ritiro della macchina della guerra, per salvare vite umane, in particolare la vita di persone innocenti: bambini, donne e anziani.

2. Lanciamo un appello perché si ponga fine alle distruzioni dei beni immobili, che siano alloggi o altri edifici, e che si ponga fine all'estirpazione delle colture e alla distruzione di altri mezzi di sostentamento.

3. Lanciamo un appello per il rispetto dei diritti dei civili in tempo di guerra; a tutti non deve essere impedito l'accesso all'acqua, al cibo, alle cure sanitarie e a tutte le necessità della vita. Condanniamo la negazione di tali necessità, il cui accesso è usato come un'arma in un conflitto.

4. Lanciamo un appello per il rispetto del carattere sacro dei Luoghi Santi dei quali si deve garantire l'inviolabilità.

5. Siamo convinti che la violenza alimenta altra violenza. Bisogna porre fine alla spirale della violenza. Noi attestiamo e asseriamo che il dialogo è l'unica strada per uscire da questa impasse, per cui chiediamo negoziati che conducano a una pace giusta e duratura sia per gli Israeliani, sia per i Palestinesi, consentendo loro di vivere in libertà, sicurezza e pace nei rispettivi Stati indipendenti.

6. Come credenti in un solo ed unico Dio, noi cristiani e musulmani riconosciamo che la pace è prima di tutto un dono dell'Onnipotente. Chiediamo di pregare costantemente per la pace, e diamo il nostro sostegno a tutte le iniziative che vanno in tale direzione, come ad altre iniziative nella regione o altrove, in favore di una soluzione pacifica del conflitto".
OP/MEDIO ORIENTE/COMITATO ISLAMICO-CRISTIANO VIS 20020415 (390)

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