Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 15 marzo 2004

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SCOMPARSA CARDINALE KÖNIG


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del telegramma di cordoglio fatto pervenire dal Santo Padre Giovanni Paolo II al Cardinale Christoph Schönborn, O.P., Arcivescovo di Vienna (Austria), per la scomparsa, all'età di 98 anni, del Cardinale Franz König, Arcivescovo emerito della medesima Arcidiocesi, ultimo Cardinale creato da Papa Beato Giovanni XXIII:

"Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa dell'Eminentissimo Signor Cardinale Franz König, Suo illustre predecessore alla sede arcivescovile di Vienna negli anni 1956-1985. Fedele al suo motto 'Veritatem facientes in caritate', il defunto Porporato, con il suo lungo ed intenso lavoro pastorale, ha plasmato la Chiesa e la vita dell'Austria. La sua testimonianza del Messaggio di Cristo e il suo impegno per la pace e la riconciliazione hanno oltrepassato i confini della sua patria. Egli rappresentò una particolare risorsa nel sostenere i credenti nell'Europa dell'Est all'epoca dell'infelice divisione del Continente europeo. Allo stesso tempo, come costruttore di ponti, ha trovato riconoscimento nelle chiese dell'Est. Mi unisco con la preghiera all'Arcidiocesi di Vienna nella memoria del defunto Pastore, che affido alla benevolenza del Signore della vita e della morte. Che Dio Onnipotente lo accolga nella pace eterna e ne ottenga la beatitudine, riservatagli per il suo fedele servizio. Per intercessione della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, impartisco a tutti, in segno di consolazione divina, alle persone in lutto e, per l'eterna salvezza del defunto, la Benedizione Apostolica".
TGR/SCOMPARSA KÖNIG/SCHÖNBORN VIS 20040315 (250)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Achille Silvestrini, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali, Suo Inviato Speciale alla ricorrenza del IV centenario dell'arrivo in Lituania del Breve "Quae ad sanctorum", di Papa Clemente VIII, che autorizzava la celebrazione della Festa di San Casimiro in Polonia ed in Lituania. Le festività avranno luogo a Vilnius (Lituania), il 9 maggio 2004.
NA/…/SILVESTRINI VIS 20040315 (80)

NON VADA PERDUTO RICCO PATRIMONIO IDEALI CRISTIANI EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Veglia di preghiera mariana a conclusione della Seconda Giornata Europea degli Universitari, alla quale hanno partecipato migliaia di studenti degli atenei romani e dei dieci Paesi futuri membri dell'Unione Europea.

L'Incontro sul tema: "Cristo speranza per l'Europa", è stato promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), in collaborazione con il Comitato europeo dei cappellini universitari e l'Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma.

Prima dell'arrivo del Santo Padre, ci sono stati collegamenti via satellite con gli universitari delle città dei dieci Paesi che entreranno nell'Unione Europea: Praga (Repubblica Ceca), Nicosia (Cipro), Gniezno (Polonia), Vilnius (Lituania), Riga (Lettonia), Tallinn (Estonia), Ljubljana (Slovenia), Budapest (Ungheria), La Valletta (Malta), Bratislava (Slovacchia).

Alle 18:30 il Santo Padre è giunto nell'Aula Paolo VI ed ha guidato la recita del Rosario davanti all'Icona "Maria Sedes Sapientiae" ed infine ha rivolto agli universitari parole di saluto, dicendo: "Questa veglia mariana riveste un forte valore simbolico. È infatti anche a voi, cari universitari, che è affidato un ruolo importante nella costruzione dell'Europa unita, saldamente radicata nelle tradizioni e nei valori spirituali che l'hanno modellata. L'università costituisce, a questo riguardo, uno degli ambiti tipici dove si è formata, nel corso dei secoli, quella cultura che ha conosciuto un caratterizzante influsso cristiano. Occorre che questo ricco patrimonio di ideali non vada perduto".

Giovanni Paolo II ha detto infine: "Voi, cari giovani di Roma, portando la Croce vi recherete tra poco alla chiesa di Sant'Agnese in Agone, dove rinnoverete insieme la professione di fede. A questo pellegrinaggio si uniscono idealmente gli universitari degli altri Paesi, ai quali invio il mio cordiale saluto".
GPII-ROSARIO/…/UNIVERSITARI EUROPA VIS 20040315 (290)

CENTENARIO INAUGURAZIONE CRISTO DELLE ANDE


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II indirizzato al Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago del Cile e Presidente della Conferenza Episcopale del Cile e all'Arcivescovo Eduardo Vicente Mirás, di Rosario, Presidente della Conferenza Episcopale Argentina, in occasione della solenne commemorazione del centenario dell'inaugurazione del monumento al Cristo delle Ande (13-III-1904).

"In effetti" - scrive il Papa nel Messaggio, datato 11 febbraio - "se la collocazione del maestoso monumento richiese allora un notevole dispiego di mezzi ed una stretta collaborazione fra numerose persone ed istituzioni, non furono minori gli sforzi compiuti in precedenza per dare significato a quel gesto. Negli anni precedenti si erano conclusi diversi accordi per risolvere pacificamente i contenziosi fra i due popoli, fino ad arrivare ai definitivi quattro trattati di pace del 1902".

Giovanni Paolo II ricorda che: "Dalla minaccia del conflitto si passò alla convivenza amichevole fra i due paesi vicini e fratelli. Grandemente giustificati erano il giubilo e la soddisfazione per aver raggiunto il bene prezioso della pace. Il profondo spirito di fede degli argentini e dei cileni ravvisò in quegli avvenimenti un inestimabile dono di Dio, e (…) intese raffigurare la sua gratitudine sulle cime andine, perché la benedizione divina arrivasse dall'alto a tutte le terre sorelle e rendesse il confine luogo d'incontro e non di antagonismi".

"All'inizio del terzo millennio" - scrive ancora il Papa - "nel quale non mancano nuove minacce alla pace, desidero invitare, in occasione della commemorazione di questo centenario, i cari figli e figlie dell'Argentina e del Cile, a rivolgere il loro sguardo al Redentore per invocare la luce e la forza necessarie per affrontare con speranza e determinazione le sfide odierne".

Il Papa chiede infine che "si promuova la convivenza fraterna, le sfere di reciproca collaborazione e l'irrinunciabile impegno a costruire una società fondata soprattutto sul riconoscimento della dignità inalienabile della persona umana. Così la pace sarà garantita e alle nuove generazioni si lascerà un'eredità, che permetterà di costruire un futuro migliore su basi solide e durature".
MESS/CENTENARIO CRISTO ANDE/ERRAZURIZ:MIRAS VIS 20040315 (360)

NON CREDENZA ED INDIFFERENTISMO RELIGIOSO


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri e gli Officiali del Pontificio Consiglio della Cultura al termine dell'Assemblea Plenaria, sul tema: "La fede cristiana all'alba del III Millennio e la sfida della non credenza e dell'indifferenza religiosa", ed ha ribadito che l'argomento oggetto della Plenaria rappresenta "una grande preoccupazione per la Chiesa in tutti i continenti".

"Voi ridisegnate una nuova geografia della non credenza e dell'indifferentismo religioso nel mondo" - ha detto il Papa - "constatando la rottura del processo di trasmissione della fede e dei valori cristiani. Nel contempo, si nota la ricerca di significato dei nostri contemporanei, in particolare nei nuovi movimenti religiosi molto presenti in America del Sud, in Africa ed in Asia: desiderio di ogni uomo di percepire il senso profondo della propria esistenza".

Il Santo Padre ha continuato il suo discorso affermando: "Al di là della crisi delle civiltà, dei relativismi filosofici e morali, è compito dei pastori e dei fedeli esaminare ed individuare gli interrogativi e le aspirazioni essenziali degli uomini del nostro tempo, per dialogare con le persone ed i popoli, e per proporre (…) il messaggio evangelico e la persona del Cristo Redentore. Le espressioni culturali ed artistiche non mancano di ricchezza né di risorse per trasmettere il messaggio cristiano. Esse tuttavia richiedono di essere conosciute per essere trasmesse, lette e comprese".

Il Santo Padre ha proposto "un nuovo slancio nel campo intellettuale" di fronte alla diffusione delle ideologie nei diversi ambiti della società. "È attraverso la formazione filosofica e catechetica che i giovani sapranno discernere la verità. Un approccio razionale serio costituisce una salvaguardia contro tutto ciò che si riferisca alle ideologie, e stimola ad andare sempre più in profondità, perché la filosofia e la ragione si aprano a Cristo".
CON-C/NON CREDENZA/… VIS 20040315 (310)

sabato 13 marzo 2004

NICARAGUA: EDIFICARE SOCIETÀ PACIFICA, GIUSTA, SOLIDALE


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Armando Luna Silva, nuovo Ambasciatore della Repubblica del Nicaragua presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali. Ricordando le sue visite del 1983 e 1996 in Nicaragua, il Santo Padre ha affermato: "Ho potuto constatare che il popolo nicaraguegno è gioioso, dinamico, con profonde radici cristiane ed aspira ad un futuro sereno, nel quale tutti possano beneficiare di un costante sviluppo".

Il Papa ha notato che nonostante le "numerose difficoltà" - catastrofi naturali e problemi interni - "esistono ragioni per aprirsi alla speranza in un futuro migliore. Si osserva una maggiore solidarietà, non solo da parte di nazioni amiche, ma anche da parte degli stessi cittadini, consapevoli della necessità della solidarietà".

"È certo" - ha proseguito il Pontefice - "che gli aiuti sono talvolta necessari, ma è importante tenere presente che il popolo nicaraguegno, con le ricche qualità che lo distinguono, deve essere il protagonista e il principale artefice della costruzione quotidiana del Paese, impegnandosi a superare con volontà e tenacia le situazioni difficili, tante volte rese più gravi dall'estrema povertà di molti, dal disimpegno o dalla mancanza di un degno focolare".

Riferendosi al problema dell'estrema povertà, il Santo Padre ha incoraggiato gli sforzi del governo "per far fronte a questo male che non si può considerare endemico, ma risultante da una serie di fattori da affrontare con decisione ed energia, in modo da migliorare realmente la qualità della vita del popolo nicaraguegno. Tali sforzi devono unirsi a quelli della comunità internazionale, i cui aiuti devono essere ben amministrati mediante una gestione trasparente, onesta ed efficace, che risponda realmente alle aspirazioni del popolo nicaraguegno ed in consonanza con le loro tradizioni". Giovanni Paolo II ha aggiunto che: "In questa lotta contro la povertà, è fattore di grande importanza, l'eliminazione della corruzione, che mina il giusto sviluppo sociale e politico di tanti popoli".

"Per costruire una società più giusta e fraterna sono di grande aiuto gli orientamenti della dottrina sociale cattolica e gli insegnamenti morali della Chiesa. (…) Non si può progredire verso una autentica pace" - ha concluso il Pontefice - "senza un ordine dove le libertà individuali siano sempre più solide e al contempo sia stimolata la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche, per una più attiva collaborazione ed una responsabile partecipazione di tutti al bene comune".
CD/CREDENZIALI/NICARAGUA:LUNA VIS 20040315 (410)

venerdì 12 marzo 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Eugênio de Araujo Sales, Arcivescovo emerito di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile).

- Il Dottor Pedro Santana Lopes, Sindaco di Lisbona (Portogallo), Presidente dell'Unione delle Città Capitali Lusitane-Africane-Americane-Asiatiche (U.C.C.L.A.), e Seguito.

- L'Arcivescovo Peter Stephan Zurbriggen, Nunzio Apostolico in Lituania, Lettonia ed Estonia ed Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" dell'Amministrazione Apostolica di Estonia.

- L'Arcivescovo Timothy Broglio, Nunzio Apostolico nella Repubblica Dominicana, con incarico di Delegato Apostolico in Porto Rico.

- L'Arcivescovo Giuseppe Pittau, già Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica.

- Il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero.
AP/…/… VIS 20040312 (100)

PROCLAMARE IL VANGELO SOCIETÀ ANELANTE SPIRITUALITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2004 (VIS). Nel ricevere questa mattina il Vescovi della Conferenza Episcopale dei Paesi Bassi, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ripreso gli argomenti trattati nei loro rapporti quinquennali: la secolarizzazione, la proclamazione del Vangelo e la testimonianza di Cristo, il rinnovamento intrapreso dalla Chiesa dei Paesi Bassi e la crisi delle vocazioni.

"Il vostro Paese" - ha detto il Papa - "conosce da più di trenta anni un fenomeno intenso di secolarizzazione che ha investito violentemente anche la Chiesa cattolica e che continua, purtroppo, a segnare la società olandese", causando una grave diminuzione nel numero di fedeli. Già nel 1980, proprio per la gravità del fenomeno, il Papa ha ricordato di aver voluto convocare il Sinodo Speciale dei Vescovi dei Paesi Bassi, in segno di sollecitudine per la Chiesa del Paese.

Il Santo Padre ha successivamente ribadito la necessità per le famiglie, le parrocchie e le istituzioni educative cattoliche, di proclamare costantemente "il Vangelo della speranza", di "annunciare la Buona Novella dell'amore di Cristo, particolarmente ai giovani (…) che vivono in una società sempre più segnata dal relativismo morale e dal pluralismo religioso". Giovanni Paolo II ha ugualmente invitato "l'insegnamento cattolico a mantenere e rafforzare la propria identità, armonizzandolo con le esigenze sempre nuove dell'educazione in seno ad una società pluralista, nel rispetto degli altri, ma senza rinunciare agli elementi che ne costituiscono la sua originaria ricchezza".

"Essere testimoni di Cristo in parole e in azioni è una responsabilità condivisa da tutti i battezzati e che implica diverse condizioni. Come si può donare ciò che non si ha? Come si può parlare di Cristo e suscitare negli altri il desiderio di conoscerLo, se non si è prima di tutto suoi discepoli?". Giovanni Paolo II si è rallegrato nell'apprendere che "le comunità parrocchiali riscoprono l'Eucaristia domenicale come fondamento e cuore della vita cristiana" e che "la comunione ecclesiale dell'assemblea eucaristica è in comunione con il suo Vescovo e con il Romano Pontefice".

In merito al processo di aggiornamento delle istituzioni ecclesiali, intrapreso dai Vescovi dei Paesi Bassi, Giovanni Paolo II ha avuto parole di esortazione affinché "tale aggiornamento non si limiti ad una ristrutturazione formale, ma sia l'occasione di una riscoperta del ruolo essenziale della parrocchia e della missione propria dei fedeli che la compongono, per una migliore mobilitazione di ognuno, in vista dell'annuncio del Vangelo". Riferendosi allo "aspetto cosmopolita" di molte parrocchie, derivante dall'immigrazione, il Santo Padre ha affermato: "Vi incoraggio ad accogliere gli immigrati come fratelli, poiché essi apportano il loro contributo per la costruzione dell'edificio comune, ponendo il loro dinamismo al servizio di tutti, e perché questo scambio di doni, sempre una ricchezza per la Chiesa, ravvivi in tutti la coscienza della fraternità cristiana".

Il Santo Padre ha infine trattato della grave crisi delle vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa, ribadendo che sviluppare una pastorale delle vocazioni e creare le condizioni nelle quali le vocazioni possono fiorire, deve essere "una missione assolutamente prioritaria". Notando che alcune Diocesi si avvalgono della collaborazione di giovani sacerdoti provenienti da altre Chiese locali o anche da altri continenti, per ragioni di studio, e che si rallegrano di tale collaborazione, il Santo Padre ha però sottolineato che: "Sappiamo bene che ogni Chiesa deve adoperarsi per suscitare nuove vocazioni" e, in merito, ha ricordato il ruolo fondamentale della famiglia nel creare le condizioni favorevoli alla nascita di nuove vocazioni.

A conclusione del suo discorso, il Santo Padre ha ricordato "il nuovo anelito di spiritualità" che percorre il Paese, sottolineato dai Vescovi nei loro rapporti quinquennali, ed ha auspicato che la Chiesa "in particolare i fedeli laici, abbiano davvero a cuore la testimonianza della propria fede, portando la luce del Vangelo nei diversi settori della vita sociale. Che essi dimostrino la grandezza del matrimonio e la bellezza della famiglia, (…) la dignità inalienabile di ogni persona nella realtà lavorativa e nei rapporti sociali, nelle questioni etiche, suscitate incessantemente dal progresso della tecnica e dalle pressioni economiche, e che siano testimoni dei valori cristiani che hanno contribuito a forgiare l'Europa di oggi".
AL/…/PAESI BASSI VIS 20040312 (700)

CONGRESSO INTERNAZIONALE STATO VEGETATIVO

CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2004 (VIS). Martedì 16 marzo, alle 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Congresso Internazionale su "I trattamenti di sostegno vitale e lo stato vegetativo. Progressi scientifici e dilemmi etici", in programma dal 17 al 20 marzo presso l'Augustinianum (Roma), organizzato dalla Federazione Internazionale Associazioni Medici Cattolici e dalla Pontificia Accademia per la Vita.

Alla Conferenza Stampa interverranno il Vescovo Elio Sgreccia, Vice-Presidente della Pontificia Accademia per la Vita; il Professor Gianluigi Gigli, Presidente della Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici ed il Professor Alan Shewmon, Professore di Neurologia e Pediatria presso lo "Olive View-Ucla Medical Center", California (Stati Uniti d'America).
…/CONGRESSO STATO VEGETATIVO/… VIS 20040312 (120)

giovedì 11 marzo 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Rafael Bielsa, Ministro degli Esteri di Argentina, con la Consorte e Seguito.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale dei Paesi Bassi, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Franciscus Jozef Maria Wiertz, di Roermond, con l'Ausiliare Vescovo Everardus Johannes de Jong.

- Il Vescovo Adrianus Herman van Luyn, S.D.B., di Rotterdam.

- Il Vescovo Antonius Lambertus Maria Hurkmans, di 's-Hertogenbosch, Bois-Le-Duc.

- L'Arcivescovo Pietro Sambi, Nunzio Apostolico in Israele e in Cipro e Delegato Apostolico in Gerusalemme e Palestina, con undici sacerdoti.
AP:AL/…/… VIS 20040311 (110)

USO DELLE ARMI E PROMOZIONE CULTURA PREVENZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). L'8 marzo scorso, l'Arcivescovo Silvano Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite e le Istituzioni specializzate a Ginevra, è intervenuto alla VII Sessione del Gruppo di Esperti governativi degli Stati Membri della "Convenzione sull'interdizione o limitazione dell'uso di alcune armi convenzionali che possono produrre effetti traumatici eccessivi o indiscriminati". (Ginevra, 8-12 marzo).

"I negoziati multilaterali relativi al controllo delle armi o al disarmo" - ha affermato l'Osservatore Permanente - "andranno avanti a lungo e lentamente, e i risultati raggiunti sono quasi sempre sulla base del minimo comune denominatore. Al contrario, la produzione di nuove armi convenzionali segue i rapidi progressi della ricerca scientifica e tecnologica più avanzata", rendendo disponibili armi sempre più devastanti e provocando "inutili sofferenze umane". L'Arcivescovo Tomasi, rilevando l'uso crescente delle bombe a grappolo, ne ha sottolineato "gli effetti traumatizzanti e devastanti sulle popolazioni civili e le gravi conseguenze negative a livello socio-economico".

"La Santa Sede" - ha ribadito l'Arcivescovo Tomasi - "opera in numerosi Paesi di tutti i continenti, con iniziative a favore delle vittime dei conflitti armati e delle loro famiglie, delle vittime delle mine antiuomo e degli esplosivi abbandonati". "La prevenzione" - ha ribadito il Nunzio - "è sicuramente meno costosa in termini di vite umane e di danni socio-economici. Una cultura della prevenzione è la più appropriata per garantire una sicurezza fondata sulla giustizia, la fiducia e la cooperazione fra gli Stati. Perciò il giusto equilibrio dovrebbe essere quello di un armamento mantenuto ai livelli più bassi, i cui effetti risultino in sofferenze e danni minimi".
DELSS/ARMI/GINEVRA:TOMASI VIS 20040311 (290)

CONSIGLIO CULTURA: L'ATEISMO NON È IN CRESCITA NEL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha inaugurato questa mattina in Vaticano, l'Assemblea Plenaria del Dicastero, sul tema: "La fede cristiana all'alba del III Millennio e la sfida della non credenza e dell'indifferenza religiosa". All'Assemblea, in corso dall'11 al 13 marzo, partecipano 55 Membri provenienti da tutto il mondo, e Membri, Consultori ed Officiali del Pontificio Consiglio della Cultura.

Al termine della cerimonia di apertura, sono stati presentati i risultati di una indagine mondiale sulla non credenza e l'indifferenza religiosa, condotta dal Pontificio Consiglio della Cultura: "Non è vero che l'ateismo è in crescita nel mondo" - si legge in un Comunicato Stampa del Pontificio Consiglio - "Dall'ateismo militante e organizzato di altri tempi, si è passati ad una situazione di indifferenza pratica, di perdita di rilevanza della questione di Dio, e di abbandono della pratica religiosa, soprattutto nel mondo occidentale. Ma non un abbandono della credenza in Dio".

Secondo il Presidente del Pontificio Consiglio "non si tratta di continuare ad esaminare il problema della perdita o meno della fede, ma di dare risposte concrete. Noi non siamo sociologi, ma pastori".

L'indagine compiuta è risultata in una "mappa" aggiornata della non credenza, le cui conclusioni possono essere così riassunte:

- "La non credenza non è in crescita nel mondo. È un fenomeno legato soprattutto al mondo occidentale, non asiatico, latinoamericano o africano, né tanto meno al mondo musulmano".

- "L'ateismo militante è in regresso e non esercita alcun influsso pubblico, se si eccettuano i regimi dove è ancora in vigore un sistema politico ateo. Si osserva, invece, il risveglio di un certo laicismo militante, specialmente in Europa".

- "È in crescita l'indifferenza religiosa o l'ateismo pratico. Agnostici e i credenti non praticanti tendono a confondersi in una ampia fascia, in cui si vive di fatto come se Dio non esistesse: è l'ascesa dell'homo indifferens".

- "L'ateismo e la non credenza, fenomeni tipicamente maschili, urbani e propri di persone con un livello culturale medio-alto in passato, si estende anche alle donne che lavorano fuori di casa: tra loro la non credenza aumenta e raggiunge livelli quasi pari a quelli degli uomini".

- "Cala dappertutto il numero delle persone che frequentano la Chiesa. Ciò non significa aumento della non credenza, bensì trasformazione della pratica religiosa e del modo di credere: credere senza appartenere".

- È in crescita anche una nuova ricerca più spirituale che religiosa, che non coincide sempre con un ritorno alle pratiche religiose tradizionali. Cresce perciò il fenomeno dei 'recommençants'".
…/PLENARIA CULTURA/POUPARD VIS 20040311 (410)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO ATTENTATI TERRORISTICI A MADRID


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma, inviato, questa mattina, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, al Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, per gli attentati terroristici di questa mattina nella capitale spagnola:

"Nell'apprendere la tragica notizia degli esecrabili attentati terroristici perpetrati questa mattina nelle stazioni ferroviarie di Atocha, El Pozo del Tío Raimundo e Santa Eugenia di Madrid, che hanno provocato tantissime vittime e numerosissimi feriti fra la folla dei pendolari che si recavano al lavoro, colpendo crudelmente le loro famiglie e l'intera Nazione spagnola, il Santo Padre ribadisce la sua ferma e assoluta condanna di tali ingiustificabili atti che offendono Dio, violano il fondamentale diritto alla vita e distruggono la pacifica convivenza, alla quale vivamente aspirano le comunità ecclesiali e tutto il nobile popolo spagnolo".

"Sua Santità offre suffragi per l'eterno riposo dei defunti ed assicura la sua vicinanza alle famiglie che piangono i loro cari, e prega Vostra Eminenza di trasmettere le sue sentite condoglianze e l'espressione dei suoi ferventi voti per la pronta guarigione dei feriti".

"Incoraggiando il diletto popolo spagnolo a proseguire con costanza e senza scoraggiarsi il cammino della pacifica e serena convivenza, invoca su tutti la protezione della Vergine Immacolata e, in segno di affetto e di speranza, impartisce di cuore la Benedizione Apostolica".
TGR/ATTENTATI TERRORISTICI/ROUCO VIS 20040311 (240)

NOMINA DELEGATO SANTUARIO ED OPERE SAN PIO DA PIETRELCINA


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Con una Lettera, datata 22 febbraio, Festa della Cattedra di San Pietro, resa pubblica questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha nominato l'Arcivescovo Domenico Umberto d'Ambrosio, di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo (Italia), Delegato per il Santuario e le Opere di San Pio da Pietrelcina.

Il Santo Padre, ricordando la vita, la morte e le opere di San Pio da Pietreclina, ed i suoi carismi, scrive che il Frate del Gargano: "divenne (…) un esempio toccante di sensibilità umana, riproponendo in se stesso due peculiari caratteristiche della tradizione francescana e cappuccina: la preghiera contemplativa e la carità fattiva". Tali caratteristiche si espressero nella fondazione dei "Gruppi di Preghiera" e nella testimonianza offerta dalla "Casa Sollievo della Sofferenza". Alla luce dello "amplissimo raggio di influenza che la devozione al Santo del Gargano ha raggiunto nel mondo", scrive ancora il Santo Padre, "si è resa evidente con crescente chiarezza l'opportunità di un nesso più stretto tra il Santuario e la Santa Sede ".

"In quanto Delegato per il Santuario" - sottolinea il Papa - "Ella dovrà innanzitutto dedicare speciale cura a tale luogo di culto ove annualmente affluiscono tanti pellegrini di ogni nazionalità" e "Come Vescovo della Chiesa di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo, Ella ha il compito di custodire i carismi che lo Spirito ha suscitato e continua a suscitare in codesta amata porzione della Chiesa Santa di Dio". Citando le parole rivolte all'Arcivescovo in occasione dell'Udienza del 25 marzo 2003, il Papa ha ripetuto: "'Lei sarà il custode dell'eredità di Padre Pio da Pietrelcina'".

Successivamente, citando il Decreto di Papa Paolo VI sull'Ufficio Pastorale dei Vescovi nella Chiesa, "Christus Dominus" (1965), Giovanni Paolo II scrive: "Sotto la Sua autorità si svolgerà, perciò, quanto riguarda, 'il pubblico esercizio del culto divino, salva la diversità dei riti; la cura delle anime; la predicazione al popolo; l'educazione religiosa e morale dei fedeli e specialmente dei fanciulli; l'istruzione catechistica e la formazione liturgica; il decoro dello stato clericale; e, infine, le varie opere relative all'esercizio del sacro apostolato'". Infine il Papa conclude: "Ella, inoltre, porrà ogni cura nell'armonizzare l'attività pastorale del Santuario con le altre attività della pastorale diocesana".

Al termine della Lettera, il Papa precisa che, nella sua qualità di Delegato per le Opere di Padre Pio, l'Arcivescovo D'Ambrosio è anche Presidente della Fondazione 'Casa Sollievo della Sofferenza - Opera di Padre Pio da Pietrelcina e Direttore Generale dell'Associazione Internazionale dei "Gruppi di preghiera".
GPII-LETTERA/DELEGATO:PIETRELCINA/D'AMBROSIO VIS 20040311 (430)

mercoledì 10 marzo 2004

DICHIARAZIONE SANTA SEDE RELATIVA ARRESTO VESCOVO IN CINA


CITTA' DEL VATICANO, 10 MAR. 2004 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato a fine mattinata la seguente dichiarazione:

"La Santa Sede ha appreso con preoccupazione e tristezza la notizia, trasmessa dalle agenzie internazionali, dell'arresto in Cina di un Vescovo cattolico nella regione dello Helongjiang".

"Qualora esistessero capi d'accusa a carico del Vescovo arrestato, dovrebbero essere resi pubblici, come avviene in ogni stato di diritto".

"La Santa Sede, da parte sua, non ha alcun motivo di dubitare dell'innocenza del Presule".
OP/ARRESTO:VESCOVO:CINA/NAVARRO-VALLS VIS 20040310 (100)

SALMO 19: AD OGNI FORMA DI MALVAGITÀ IL GIUSTO OPPONE FEDE



CITTA' DEL VATICANO, 10 MAR. 2004 (VIS). Il Salmo 19: "Preghiera per la vittoria del Re-Messia" è stato il tema della catechesi del Santo Padre per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI.

Il Santo Padre ha affermato che si tratta di : "un Salmo regale dell'antico Israele, proclamato nel tempio di Sion durante un rito solenne. (…) È facile comprendere come la tradizione cristiana abbia trasformato questo Salmo in un inno a Cristo re, il 'consacrato' per eccellenza, 'il Messia'. Egli entra nel mondo senza eserciti, ma con la potenza dello Spirito e sferra l'attacco definitivo contro il male e la prevaricazione, contro la prepotenza e l'orgoglio, contro la menzogna e l'egoismo".

"La preghiera" - ha proseguito il Pontefice - "è fortemente segnata dalla convinzione che il Signore è la sorgente della sicurezza: egli va incontro al desiderio fiducioso del re e dell'intera comunità a cui è legato dal vincolo dell'alleanza. (…) La Parola di Dio non appare allora un astratto messaggio, ma una voce che si adatta alle piccole e grandi miserie dell'umanità. Per questo il Salmo riflette il linguaggio militare e l'atmosfera che domina su Israele in tempo di guerra, adattandosi così ai sentimenti dell'uomo in difficoltà".

Giovanni Paolo II ha quindi precisato che il verso 7, a differenza dei versi precedenti "che esprimono implicitamente delle richieste rivolte a Dio, (…) afferma la certezza dell'esaudimento ottenuto 'Ora so che il Signore salva il suo consacrato; gli ha risposto dal suo cielo santo'".

Il Salmo, ha concluso il Pontefice, "può diventare un invito a non lasciarsi mai catturare dall'attrazione della violenza. (…) Ad ogni forma di malvagità il giusto oppone la fede, la benevolenza, il perdono, l'offerta di pace".
AG/SALMO 19/… VIS 20040310 (300)

martedì 9 marzo 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 9 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Diego Causero, Nunzio Apostolico nella Repubblica Ceca.

- L'Arcivescovo Renzo Fratini, Nunzio Apostolico in Nigeria.

- L'Arcivescovo Roberto Octavio González Nieves, di San Juan de Puerto Rico.

- Il Padre Izydor Matuszewski, Priore Generale dei Monaci di San Paolo primo eremita.
AP/…/… VIS 20040309 (60)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 9 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Robert Joseph McManus, finora Ausiliare de Providence (Stati Uniti d'America), Vescovo di Worcester (superficie: 3.966; popolazione: 762.207; cattolici: 390.657; sacerdoti: 373; religiosi: 640; diaconi permanenti: 76) Stati Uniti d'America. Succede al Vescovo Daniel Patrick Reilly, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Il Monsignore Robert Joseph Cunningham, Vescovo di Ogdensburg (superficie: 31.161; popolazione: 462.000; cattolici: 143.700; sacerdoti: 143; religiosi: 174; diaconi permanenti: 55) Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1943 a Buffalo (Stati Uniti d'America), fu ordinato sacerdote nel 1969 e finora è stato Amministratore Diocesano della Diocesi di Buffalo e Parroco della Parrocchia di San Luigi (Stati Uniti d'America).

- Il Vescovo Timothy Anthony McDonnell, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di New York (Stati Uniti d'America), Vescovo di Springfield in Massachusetts (superficie: 7.306; popolazione: 790.000; cattolici: 251.311; sacerdoti: 195; religiosi: 619; diaconi permanenti: 58), Stati Uniti d'America.

- Il Monsignore Robert W. Finn, Vescovo Coadiutore di Kansas City-Saint Joseph (superficie: 39.946; popolazione: 1.394.054; cattolici: 151.000; sacerdoti: 204; religiosi: 437; diaconi permanenti: 53), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato nel 1953 a Saint Louis (Stati Uniti d'America), fu ordinato sacerdote nel 1979 e finora è stato Direttore della Rivista diocesana "Saint Louis Review".

- La Signora Mary Ann Glendon, Presidentessa della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. La nuova Presidentessa è Professore di Diritto all'Università di Harvard (Stati Uniti d'America).
NER:RE:NEC:NA/…/… VIS 20040309 (250)

PRIMA ENCICLICA DI GIOVANNI PAOLO II: "REDEMPTOR HOMINIS"

CITTA' DEL VATICANO, 9 MAR. 2004 (VIS). Cinque mesi dopo la sua elezione al Pontificato, il 16 ottobre 1978, il Santo Padre Giovanni Paolo II indirizzò a tutti i credenti, la Lettera Enciclica "Redemptor Hominis". Ricorrendo, il 15 marzo prossimo, il 25° anniversario della sua pubblicazione, riportiamo di seguito una sintesi del Documento, nel quale il nuovo Papa tracciava le linee guida del suo Pontificato: avvicinare tutti gli uomini a Cristo, ecumenismo, necessità di potenziare la dimensione morale del progresso e difesa dei diritti umani.

Tali missioni, che la Chiesa deve affrontare per entrare nel nuovo millennio cristiano, hanno il loro fondamento in una verità espressa all'inizio della Lettera: "Il Redentore dell'uomo, Gesù Cristo, è centro del cosmo e della storia".

L'Enciclica, firmata dal Pontefice, il 4 marzo 1979, si divide in quattro capitoli: "Eredità"; "Il Mistero della Redenzione"; "L'uomo redento e la sua situazione nel mondo contemporaneo" e "La missione della Chiesa e la sorte dell'uomo".

1. EREDITÀ. La storia avanza verso la fine del secondo millennio, e nell'anno 2000 si celebrerà il Grande Giubileo. Tale data ci ricorderà e rinnoverà la consapevolezza della verità chiave della fede, espressa da San Giovanni agli inizi del suo Vangelo: "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". "In questo atto redentivo, la storia dell'uomo ha raggiunto nel disegno d'amore di Dio il suo vertice. (…) Attraverso l'Incarnazione Dio ha dato alla vita umana quella dimensione che intendeva dare all'uomo sin dal suo primo inizio".

Partendo da questa idea fondamentale, il Santo Padre Giovanni Paolo II intende porre in pratica gli insegnamenti del Concilio Vaticano II e continuare così l'opera di Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo I.

"Nel difficile periodo postconciliare", Papa Paolo VI seppe mostrare al mondo l'autentico volto della Chiesa e preservarla dagli atteggiamenti critici. Si deve gratitudine a Paolo VI perché la Chiesa è "più unita nella comunione di servizio e nella coscienza dell'apostolato".

Papa Giovanni XXIII "impostò il problema dell'unione dei cristiani, come semplice conseguenza della volontà dello stesso Gesù Cristo, nostro Maestro, affermata (…) in modo particolare, nella preghiera del Cenacolo (…). 'Prego…, Padre…, perché tutti siano una cosa sola'. (…) La vera attività ecumenica significa apertura, avvicinamento, disponibilità al dialogo, comune ricerca della verità nel pieno senso evangelico e cristiano". Tutto ciò va perseguito con perseveranza, umiltà e coraggio, senza rinunciare alla verità divina insegnata dalla Chiesa.

II. IL MISTERO DELLA REDENZIONE Per andare verso il Padre, la Chiesa deve continuare a camminare verso Cristo, Redentore del mondo, perché solo in Lui c'è la salvezza. La Croce sul Calvario esprime l'eterna paternità di Dio, che mediante Cristo si avvicina nuovamente all'umanità, rivelando il suo amore e la sua misericordia.

"L'uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l'amore. (…) E perciò appunto Cristo Redentore rivela pienamente l'uomo all'uomo stesso". La Chiesa "sa con tutta la certezza della fede, che la Redenzione, avvenuta per mezzo della croce, ha ridato definitivamente all'uomo la dignità ed il senso della sua esistenza nel mondo". Il compito fondamentale della Chiesa, in particolare ai giorni nostri, "è di dirigere lo sguardo dell'uomo, di indirizzare la coscienza e l'esperienza di tutta l'umanità verso il mistero di Cristo, di aiutare tutti gli uomini ad avere familiarità con la profondità della Redenzione, che avviene in Gesù Cristo". Questa missione apostolica trova nella nostra epoca grande opposizione rispetto al passato, tuttavia e più necessaria che mai.

III. L'UOMO REDENTO E LA SUA SITUAZIONE NEL MONDO CONTEMPORANEO. "La Chiesa, per riguardo a Cristo ed in ragione di quel mistero che costituisce la vita della Chiesa stessa, non può rimanere insensibile a tutto ciò che serve al vero bene dell'uomo, così come non può rimanere indifferente a ciò che lo minaccia. Il Concilio Vaticano II, in diversi passi dei suoi documenti, ha espresso questa fondamentale sollecitudine della Chiesa, affinché 'la vita nel mondo' 'sia' più conforme all'eminente dignità dell'uomo' in tutti i suoi aspetti, per renderla 'sempre più umana'. Questa è la sollecitudine di Cristo stesso, il buon Pastore di tutti gli uomini".

"L'uomo d'oggi sembra essere minacciato da ciò che produce, cioè dal risultato del lavoro delle sue mani e, ancor più, del lavoro del suo intelletto, delle tendenze della sua volontà. L'uomo, pertanto, vive sempre più nella paura. Egli teme che i suoi prodotti, (…) possano diventare mezzi e strumenti di una inimmaginabile autodistruzione. (…) Lo sviluppo della tecnica e lo sviluppo della civiltà del nostro tempo, che è contrassegnato dal dominio della tecnica stessa, esigono un proporzionale sviluppo della vita morale e dell'etica. Intanto quest'ultimo sembra, purtroppo, rimanere sempre arretrato".

"La situazione dell'uomo nel mondo contemporaneo, infatti, sembra lontana dalle esigenze oggettive dell'ordine morale, come dalle esigenze della giustizia, e, ancora più, dell'amore sociale". È necessario ricordare che il Creatore, nel messaggio rivolto all'uomo, nel momento in cui gli dava la terra, gliela concedeva perché la soggiogasse. Tale dominio consiste nella priorità dell'etica sulla tecnica, della persona sugli oggetti, dello spirito sulla materia.

"L'uomo non può rinunciare a se stesso, né al posto che gli spetta nel mondo visibile; non può diventare schiavo delle cose, schiavo dei sistemi economici, schiavo della produzione, schiavo dei suoi propri prodotti. Una civiltà dal profilo puramente materialistico condanna l'uomo a tale schiavitù".

La civiltà consumistica vigente oggi nei paesi sviluppati, ha portato all'istituzione di strutture economiche e politiche che dilapidano ad un ritmo accelerato le risorse materiali, minacciando l'integrità dell'ambiente e, parallelamente, aumentano sempre più i paesi dove regna l'estrema povertà.

Per cambiare tale situazione mondiale, sono necessarie risoluzioni audaci e creative, conformi all'autentica dignità dell'uomo. "Il principio di solidarietà, in senso largo, deve ispirare la ricerca efficace di istituzioni e di meccanismi appropriati: (…) si tratti anche del piano di una più ampia e più immediata ridistribuzione delle ricchezze e dei controlli su di essi, affinché i popoli che sono in via di sviluppo economico possano non soltanto appagare le loro esigenze essenziali, ma anche progredire gradualmente ed efficacemente. Su questa difficile strada, sulla strada dell'indispensabile trasformazione delle strutture della vita economica non sarà facile avanzare se non interverrà una vera conversione della mente, della volontà e del cuore".

Un altro ambito strettamente collegato con la missione della Chiesa nel mondo contemporaneo è la difesa dei diritti umani. "In definitiva, la pace si riduce al rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo - opera di giustizia è la pace -, mentre la guerra nasce dalla violazione di questi diritti e porta con sé ancor più gravi violazioni di essi".

La Chiesa deve insieme con gli uomini di buona volontà "domandare continuamente se la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e l'accettazione della loro 'lettera' significhino dappertutto anche la realizzazione del loro 'spirito'". La Chiesa "ha sempre insegnato che il dovere fondamentale del potere è la sollecitudine per il bene comune della società; (…) Proprio nel nome di queste premesse, (…) i diritti del potere non possono essere intesi in altro modo che in base al rispetto dei diritti oggettivi e inviolabili dell'uomo".

"Fra questi diritti si annovera, e giustamente, il diritto alla libertà religiosa accanto al diritto alla libertà di coscienza". Non rispettare tali diritti ci pone "di fronte ad una ingiustizia radicale riguardo a ciò che è particolarmente profondo nell'uomo, riguardo a ciò che è autenticamente umano". L'attuazione del diritto alla libertà religiosa "è una delle fondamentali verifiche dell'autentico progresso dell'uomo in ogni regime, in ogni società, sistema o ambiente".

IV. LA MISSIONE DELLA CHIESA E LA SORTE DELL'UOMO. La vita eterna, "promessa e offerta a ciascun uomo dal Padre in Gesù Cristo, eterno ed unigenito Figlio, (…) è il compimento finale della vocazione dell'uomo". La Chiesa che vive queste realtà e queste verità sull'uomo, deve concentrarsi e riunirsi intorno al mistero della Redenzione, "ritrovando in esso la luce e la forza indispensabili per la propria missione".

"Alla luce della sacra dottrina del Concilio Vaticano II, la Chiesa appare davanti a noi come soggetto sociale della responsabilità per la verità divina. (…) Si esige che la Chiesa, quando professa ed insegna la fede, sia strettamente aderente alla verità divina. (…) La responsabilità per tale verità significa anche amarla e cercarne la più esatta comprensione, in modo da renderla più vicina a noi stessi ed agli altri in tutta la sua forza salvifica, nel suo splendore, nella sua profondità ed insieme semplicità". È pertanto indispensabile una stretta collaborazione della teologia con il Magistero. "I teologi come servitori della verità divina, (…) non possono mai perdere di vista il significato del loro servizio alla Chiesa, racchiuso nel concetto dello 'intellectus fidei'".

"I teologi e tutti gli uomini di scienza nella Chiesa sono chiamati ad unire la fede con la scienza e la sapienza, per contribuire ad una loro reciproca compenetrazione". Gli esperti delle diverse discipline, in quanto membri del Popolo di Dio, partecipano alla missione profetica di Cristo al servizio della verità divina.
"La vita sacramentale della Chiesa e di ciascun cristiano raggiunge il suo vertice e la sua pienezza proprio nell'Eucaristia. In questo Sacramento, infatti, si rinnova continuamente, per volere di Cristo, il mistero del sacrificio, che Egli fece di se stesso al Padre sull'altare della Croce: sacrificio che il Padre accettò, ricambiando questa totale donazione di suo Figlio, (…) con la sua paterna donazione, (…). Quella vita nuova (…) è diventata segno efficace del nuovo dono elargito all'umanità, dono che è lo Spirito Santo, mediante il quale la vita divina, che il Padre ha in sé e che dà al suo Figlio, viene comunicata a tutti gli uomini che sono uniti con Cristo. (…) Nel celebrare il Sacramento del Corpo e Sangue del Signore, bisogna rispettare la piena dimensione del mistero divino, (…) nel quale Cristo, realmente presente, è ricevuto. (…) Tutti nella Chiesa, ma soprattutto i Vescovi e i Sacerdoti, debbono vigilare perché questo Sacramento di amore sia al centro della vita del Popolo di Dio".

L'Eucaristia è strettamente legata alla Penitenza: "Senza questo costante e sempre rinnovato sforzo per la conversione, la partecipazione all'Eucaristia sarebbe priva della sua piena efficacia redentrice". I Sacramenti dell'Eucaristia e della Penitenza sono collegati alla vita conforme allo spirito del Vangelo. "La Chiesa, che si prepara di continuo alla nuova venuta del Signore, deve essere la Chiesa dell'Eucaristia e della Penitenza. Soltanto sotto questo profilo spirituale della sua vitalità e della sua attività, essa è la Chiesa della missione divina".

Caratteristica della vocazione cristiana è servire e regnare. Alla luce degli insegnamenti di Cristo, "si può veramente 'regnare' solo 'servendo', in pari tempo il 'servire' esige una tale maturità spirituale che bisogna proprio definirlo un 'regnare'".

Il principio del "servizio regale" impone "a ciascuno di noi, seguendo l'esempio di Cristo, il dovere di esigere da se stessi esattamente quello a cui siamo chiamati". La fedeltà alla vocazione "ha un particolare significato (…), soprattutto per ciò che riguarda i compiti più impegnativi, che hanno maggiore influenza sulla vita del nostro prossimo e di tutta la società".

"Basandoci sull'esempio di Cristo e collaborando con la grazia che Egli ci ha guadagnato, possiamo raggiungere quel 'regnare', e cioè realizzare una matura umanità in ciascuno di noi. Umanità matura significa pieno uso del dono della libertà, che abbiamo ottenuto dal Creatore (…). Cristo c'insegna che il migliore uso della libertà è la carità, che si realizza nel dono e nel servizio".

"La Chiesa serve veramente l'umanità, quando tutela questa verità con instancabile attenzione, come amore fervente, con impegno maturo, e quando, in tutta la propria comunità, mediante la fedeltà alla vocazione di ciascun cristiano, la trasmette e la concretizza nella vita umana. In questo modo viene confermato (…) che l'uomo è e diventa sempre la 'via' della vita quotidiana della Chiesa".

Davanti ai compiti e alle difficoltà che la Chiesa può incontrare, sorge "l'imperativo categorico per una grande, intensa, crescente preghiera di tutta la Chiesa. Solamente la preghiera può far sì che tutti questi grandi compiti e difficoltà che si susseguono non diventino fonte di crisi, ma occasione e quasi fondamento di conquiste sempre più mature sul cammino del Popolo di Dio verso la Terra Promessa".

Versione integrale della Lettera Enciclica di Giovanni Paolo II in italiano.
ENC/REDEMPTOR HOMINIS/… VIS 20040309 (2030)

"APOSTOLORUM SUCCESSORES" DIRETTORIO PASTORALE VESCOVI


CITTA' DEL VATICANO, 9 MAR. 2004 (VIS). La Congregazione per i Vescovi ha pubblicato "Apostolorum successores", Direttorio Pastorale per i Vescovi, in risposta alla proposta dell'Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del 2001, di aggiornare il Direttorio per i Vescovi, emanato nel 1973, dal titolo "Ecclesiae imago". Un Comunicato, diffuso questa mattina, spiega che l'incipit' 'Apostolorum successores', "è il titolo che è alla radice del ministero del Vescovo e che ben ne definisce la figura e la missione nella Chiesa".

Il volume di 300 pagine, pubblicato in lingua italiana, mentre sono in corso le traduzioni nelle principali lingue, "tiene conto" - si legge nel Comunicato - "dei documenti del Concilio Vaticano II, del Codice di diritto canonico del 1983, dei vari Documenti Pontifici pubblicati in questi anni e soprattutto dell'Esortazione Apostolica 'Pastores gregis'".

"Il Direttorio è fondamentalmente pastorale e pratico ed è uno strumento che mira ad aiutare i Vescovi a svolgere il loro complesso servizio ecclesiale in risposta alle esigenze della Chiesa e della società di oggi, all'inizio del terzo millennio, caratterizzata da sfide e problemi nuovi, da grande progresso e repentini cambiamenti. Grandi sono le responsabilità che gravano sulle spalle di un Vescovo per il bene della diocesi, ma anche della società. Molti sono coloro che si rivolgono al Vescovo sia per la vita religiosa sia per avere luce, sostegno e conforto nelle difficoltà, riversando su di lui i propri problemi e preoccupazioni".

"Il Vescovo," - si legge ancora nel Comunicato - "è un padre che vive per i suoi figli (…) prodigandosi per formare le coscienze e per far crescere nella fede".

Segue una sintesi dei nove capitoli del Direttorio, che si conclude con un Appendice dove vi è un accenno alla "sede vacante" della diocesi, con l'indicazione delle procedure in attesa della nomina del nuovo Vescovo.

"I Capitoli I-III, dopo aver richiamato l'identità e la missione del Vescovo, si soffermano sulla sollecitudine del Vescovo per la Chiesa universale e sulla collegialità episcopale. Totalmente nuovo, rispetto al precedente Direttorio, è il Capitolo terzo, riguardante la spiritualità e la formazione permanente del Vescovo" e "il suo cammino verso la santità nella carità pastorale".

"Il Capitolo IV illustra alcuni principi fondamentali che devono guidare il governo pastorale del Vescovo, quali il principio della verità, della collaborazione, del rispetto delle competenze, della persona giusta al posto giusto, della giustizia e della legalità".

"I Capitoli V-VII trattano del ministero del Vescovo nella Chiesa particolare e sono articolati fondamentalmente secondo 'i tre compiti' che costituiscono 'la funzione pastorale' del Vescovo". Il Vescovo maestro della fede e annunciatore della Parola (munus docendi), il Vescovo santificatore del popolo cristiano (munus sanctificandi) ed il Vescovo padre e pastore della Diocesi (munus regendi).

Il Capitolo VIII, dedicato alla Parrocchia, alle questioni pastorali riguardanti le grandi città e all'organizzazione della pastorale, offre orientamenti per il piano pastorale diocesano, per l'assistenza spirituale e per la Visita pastorale del Vescovo.

Del tutto nuovo è il Capitolo IX riguardante il Vescovo emerito, del quale sono elencati i diritti e i doveri rispetto alla Chiesa universale e alla Chiesa particolare.
CE/DIRETTORIO VESCOVI/… VIS 20040309 (530)

ENORME POTENZIALE MEZZI COMUNICAZIONE PROMOZIONE VALORI


CITTA' DEL VATICANO, 9 MAR. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e nel suo discorso in inglese, ha ricordato che quest'anno ricorre "il 40° anniversario del Decreto del Concilio Vaticano II sugli strumenti della Comunicazione Sociale, 'Inter Mirifica' e della fondazione del Dicastero".

"Vi incoraggio" - ha detto il Papa - "a trarre ispirazione dal Documento Conciliare per continuare la vostra missione in favore di coloro che operano nel vasto campo delle comunicazioni e ad animare di 'valori umani e cristiani' gli strumenti della comunicazione sociale". Citando il Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2004, il Santo Padre ha detto: "I mezzi di comunicazione sociale hanno un immenso potenziale positivo per la promozione di solidi valori umani e familiari, contribuendo in tal modo al rinnovamento della società".

"Invoco su di voi e sul vostro lavoro, la luce e l'aiuto dello Spirito Santo e di cuore impartisco la Benedizione Apostolica".
AC/PLENARIA:COMUNICAZIONI/… VIS 20040309 (180)

lunedì 8 marzo 2004

RINGRAZIAMENTI DEL PAPA AL PREDICATORE ESERCIZI SPIRITUALI

CITTA' DEL VATICANO, 6 MAR. 2004 (VIS). Al termine degli Esercizi Spirituali che si sono svolti questa settimana nella Cappella "Redemptoris Mater", in Vaticano, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ringraziato, a nome di tutti i partecipanti, il Predicatore degli Esercizi Spirituali, Monsignor Bruno Forte, Docente presso la Facoltà di Teologia dell'Italia Meridionale (Napoli), e Membro della Commissione Teologica Internazionale.

Giovanni Paolo II ha affermato che nel corso degli Esercizi Spirituali, Monsignor Forte: "Ci ha guidati nella contemplazione del mistero di Cristo, proponendoci profonde meditazioni sul tema: "Seguendo Te, luce della vita".

"Grazie" - ha proseguito il Pontefice - "perché, con lo stile che contraddistingue la sua ricerca teologica e la sua attività pastorale, Ella ha offerto preziosi stimoli alla nostra mente e al nostro cuore per una sempre più coinvolgente sequela di Colui che è la Luce del mondo". Il Papa ha ugualmente espresso: "Speciale considerazione", "per il tono colloquiale" della predicazione, che ci ha aiutato "ad elevare gli spiriti a Dio in quell'atteggiamento contemplativo, pervaso di fede e d'amore, al quale non cesso di invitare il Popolo di Dio, esortando le comunità cristiane a risplendere in mezzo al mondo anzitutto per 'l'arte della preghiera'".

Il Papa ha assicurato Monsignor Forte che: "Per tutto questo saprà ricompensarLa da par suo il Signore, al quale affido Lei e il servizio ecclesiale che svolge con zelo e fedeltà. La Vergine Santa, che Ella ci ha aiutato a contemplare nel contesto del nostro pellegrinaggio terreno verso la patria celeste, vegli su di Lei e su ogni Sua attività apostolica".
AC/ESERCIZI SPIRITUALI/FORTE VIS 20040308 (260)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
- Sei Presuli della Conferenza Episcopale dei Paesi Bassi, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Adrianus Johannes Simonis, Arcivescovo di Utrecht, con l'Ausiliare Vescovo Gerard Johannes Nicolaus de Korte.

- Il Vescovo Martinus Petrus Maria Muskens, di Breda.

- Il Vescovo Willem Jacobus Eijk, di Groningen.

- Il Vescovo Joseph Maria Punt, di Haarlem ed Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" dell'Ordinariato Militare per i Paesi Bassi, con l'Ausiliare Vescovo Johannes Gerardus Maria van Burgsteden, S.S.S..

- L'Arcivescovo Jean-Claude Périsset, Nunzio Apostolico in Romania e in Moldova.

- L'Arcivescovo Anselmo Guido Pecorari, Nunzio Apostolico in Rwanda, con i Familiari.

Sabato 6 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Johannes Rau, Presidente della Repubblica Federale di Germania, con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Juliusz Janusz, Nunzio Apostolico in Ungheria.

- Il Monsignore Bruno Forte, Predicatore degli Esercizi Spirituali.
AP/…/… VIS 20040308 (170)

CONTRIBUTO DELLA DONNA MANTENIMENTO PACE E SICUREZZA


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAR. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del discorso tenuto dalla Professoressa Marilyn Ann Martone, Membro della Delegazione della Santa Sede, alla XLVIII Sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione della donna, in corso dal 1° al 12 marzo, a New York.

Riferendosi al ruolo fondamentale della donna "nel mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo", la Professoressa Martone ha affermato che: "Le donne hanno costantemente dimostrato il loro fondamentale contributo, basato sull'incessante preoccupazione di perseguire la solidarietà e il bene comune a favore di tutta l'umanità".

Ribadendo il ruolo indispensabile della donna in tutte le sfere d'attività, la Professoressa Martone ha sottolineato che: "Mediante l'intuizione femminile, le donne arricchiscono la comprensione del mondo e contribuiscono a rendere i rapporti umani fra gli individui più onesti ed autentici".

In merito alla prevenzione e soluzione dei conflitti, la Signora Martone ha precisato che: "Attualmente troppe donne sono ancora vittime della violenza e della guerra" ed al riguardo ha ricordato la "tragedia della violenza domestica" e "le sofferenze causate dai conflitti a livello nazionale ed internazionale, dai quali deriva il problema delle donne rifugiate e profughe in patria, che devono affrontare non solo le proprie sofferenze personali, ma anche la fatica e la responsabilità di prendersi cura, in situazioni disperate, dei figli e degli anziani del proprio nucleo familiare".

"È arrivato il momento" - ha esclamato la Professoressa - "di condannare e fermamente punire tutte le violenze sessuali perpetrate contro le donne. Al riguardo, potrebbe essere di notevole importanza, il coinvolgimento delle donne nella gestione degli aiuti materiali, e nell'assistenza sanitaria e psicologica alle vittime di tali violenze".

La Rappresentante della Santa Sede ha concluso il suo intervento ricordando un'altra forma di violenza: "La diffusa cultura edonistica e consumistica che incoraggia lo sfruttamento sistematico delle ragazze e delle donne. Il traffico di donne e bambini deve cessare. La partecipazione delle donne ai processi decisionali per combattere questo vergognoso traffico, può essere decisiva, dato che proprio le donne sono le prime vittime di tali crimini".
DELSS/DONNA/NEW YORK:MARTONE VIS 20040308 (350)

DICHIARAZIONE COMMISSIONE CONGIUNTA ISLAMO-CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 8 MAR. 2004 (VIS). La Commissione Congiunta del Comitato Permanente di Al-Ahzar per il Dialogo con le Religioni Monoteistiche e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, il cui incontro annuale si è tenuto il 24 e 25 febbraio scorso in Vaticano, ha diffuso oggi una Dichiarazione Comune, firmata dallo Sceicco Fawzi al-Zafzaf, Presidente del Comitato Permanente di Al-Azhar per il Dialogo con le Religioni Monoteistiche e dall'Arcivescovo Michael Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso.

Nella Dichiarazione si legge: "Nel corso dell'incontro sul tema: 'Evitare generalizzazioni relativamente ad altre religioni o comunità, capacità di autocritica', sono stati presentati due documenti: da parte cristiana, dal Dottor Youssef Kamal El-Hage, Professore all'Università di Notre Dame di Louaizeh (Libano) e, da parte musulmana, dallo Sceicco Fawzi al-Zafzaf".

"I membri della Commissione hanno esaminato e discusso il contenuto dei due documenti ed hanno ribadito che esiste accordo fra le due religioni, Cristianesimo ed Islam, sul rifiuto delle generalizzazioni nel giudicare le persone e che, laddove sia commesso peccato, da un individuo o da una comunità, solo quell'individuo o quella comunità devono essere ritenuti responsabili, e non altri. Entrambe le religioni sostengono l'autocritica a livello individuale e comunitario, l'esame di coscienza e la richiesta di perdono, comportamento che può essere di esempio agli altri".

La Commissione ha lanciato un appello affinché: "Si evitino le generalizzazioni nel giudicare le persone e nel ritenere responsabili solamente coloro che hanno trasgredito e a non accusare persone innocenti di delitti commessi da altri. Ha inoltre invitato tutti a praticare l'esame di coscienza e ad ammettere le proprie colpe, mezzo per ritornare alla retta condotta".

La Dichiarazione si conclude affermando che: "Obiettivo della Commissione Congiunta è di rendere universali la giustizia, la pace e l'amore fra tutti gli esseri umani".
CON-DIR/CATTOLICI:MUSULMANI/FITZGERALD VIS 20040308 (310)

CONDANNA VIOLENZA E TERRORISMO E PREGHIERE PER LE VITTIME


CITTA' DEL VATICANO, 7 MAR. 2004 (VIS). Prima della recita dell'Angelus di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro che: "Durante la settimana degli Esercizi Spirituali in Vaticano, non ho dimenticato la dolorosa situazione esistente in alcuni Paesi dell'Africa, in Medio Oriente, e soprattutto in Terra Santa ed in Iraq".

"Sono nostri fratelli che soffrono per atti inaccettabili di violenza e di terrorismo, che solo possono aggravare le condizioni di vita di quelle care popolazioni. Mentre per esse prego ed invito a pregare, a tutti vorrei ancora una volta chiedere d'imboccare la strada del perdono e della riconciliazione".
ANG/TERRORISMO:VIOLENZA/… VIS 20040308 (120)

PREGHIERA SORGENTE DI LUCE CHE TRASFIGURA L'UOMO


CITTA' DEL VATICANO, 7 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato le riflessioni precedenti l'Angelus, al Vangelo della Trasfigurazione di Cristo, ricordando che: "L'Evangelista Luca sottolinea che Gesù si trasfigurò 'mentre pregava' su un alto monte, immerso nel dialogo intimo e profondo con Dio Padre. Dalla sua persona si irradia una luce sfolgorante, anticipo della gloria della Risurrezione".

"Ogni anno, in preparazione alla Pasqua" - ha detto il Papa - "la Quaresima ci invita a seguire Cristo nel mistero della sua preghiera, sorgente di luce e di forza nell'ora della prova. Pregare, in effetti, significa immergersi con lo spirito in Dio in atteggiamento di umile adesione alla sua volontà. Da questo abbandono confidente a Dio deriva la luce interiore che trasfigura l'uomo, facendone un testimone della Risurrezione. Ma questo non può avvenire se non ascoltando Cristo e seguendolo docilmente fino alla passione e alla croce. A Lui, dunque, dobbiamo guardare, 'perché solo in Lui, Figlio di Dio, c'è salvezza'".

Giovanni Paolo II ha infine ricordato di aver rivolto al mondo intero, 25 anni fa, all'inizio della Quaresima, la medesima esortazione, nell'Enciclica 'Redemptor hominis'", ed ha affermato: "Se l'uomo vuole capire se stesso fino in fondo, deve avvicinarsi a Cristo, deve entrare in Lui, deve 'appropriarsi' ed assimilare l'intera realtà della Redenzione. Quanto resta attuale questa verità anche oggi!".
ANG/TRASFIGURAZIONE/… VIS 20040308 (240)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 6 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Giovanni Battista Morandini, finora Nunzio Apostolico in Corea e in Mongolia, Nunzio Apostolico in Siria.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani: il Cardinale Theodore Edgar McCarrick, Arcivescovo di Washington (Stati Uniti d'America), il Vescovo Theotonius Gomes, Ausiliare di Dhaka (Bangladesh) ed il Vescovo Michael Ernest Putney, di Townsville (Australia).

- Ha nominato alcuni nuovi Membri della Commissione Teologica Internazionale ed ha rinnovato il mandato di altri del passato quinquennio. La Commissione risulta ora composta dai seguenti Membri:

- L'Arcivescovo Roland Minerath, di Dijon (Francia).
- Il Reverendo Peter Damian Akpunonu (Nigeria), docente di Sacra Scrittura presso l'Università "St. Mary of the Lake", Mundelein, Chicago (Stati Uniti d'America).
- Il Padre Serge Thomas Bonino, O.P., docente presso lo Studio dei Domenicani e presso la Facoltà di Filosofia dell'Institut Catholique de Toulouse (Francia).
- Il Reverendo Geraldo Luis Borges Hackmann, docente di teologia dogmatica e Direttore del Dipartimento di teologia della Pontificia Università Cattolica di Rio Grande do Sul, Porto Alegre (Brasile).
- Suor Sara Butler, M.S.B.T., docente di teologia sistematica presso l'Università "St. Mary of the Lake", Mundelein, Chicago (Stati Uniti d'America).
- Il Reverendo Antonio Castellano, S.D.B., docente di patrologia e teologia sacramentale presso l'Università Cattolica del Cile, Santiago (Cile) e presso la Pontificia Università Salesiana, Roma.
- Il Reverendo Basil Cho Kyu-Man, docente di teologia dogmatica presso l'Università Cattolica della Corea (Corea del Sud).
- Il Reverendo Adelbert Denaux, docente di teologia dogmatica presso la Facoltà di Teologia di Louvain (Belgio).
- Il Reverendo Santiago Del Cura Elena, docente di teologia dogmatica presso la Facoltà Teologica "del Norte de España", Burgos (Spagna).
- Il Padre Gilles Emery, O.P., docente di teologia dogmatica presso la Facoltà di Teologia dell'Università di Fribourg (Svizzera).
- Il Monsignore Ricardo Antonio Ferrara, docente di teologia dogmatica presso la Facoltà di Teologia della Pontifica Università Cattolica "Santa Maria de los Buenos Aires" (Argentina).
- Il Monsignore Bruno Forte, docente di teologia dogmatica presso la Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, Napoli (Italia).
- Il Reverendo Pierre Gaudette, docente di teologia presso l'Università "Laval" del Québec, Segretario Generale dell'Assemblea dei Vescovi del Québec (Canada).
- La Dottoressa Barbara Hallensleben (Germania), docente di teologia presso la Facoltà di Teologia dell'Università di Fribourg (Svizzera).
- Il Reverendo Savio Hon Tai-Fai, S.D.B., docente di teologia dogmatica presso il "Sacred Hearth College" (Hong Kong, Cina).
- Il Reverendo Tomislav Ivancic, docente di teologia fondamentale presso la Facoltà di Teologia di Zagreb (Croazia).
- Il Padre István Ivancsó, docente di liturgia bizantina presso l'Istituto Superiore di S. Atanasio, Rettore dell'Istituto Teologico di Nyíregyháza (Ungheria).
- Il Padre Tony Kelly, C.S.S.R., docente di teologia presso la Facoltà di Filosofia e Teologia dell'Università Cattolica Australiana (Australia).
- Il Padre Luis Ladaria, S.I., (Spagna), docente di teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana, Roma.
- Il Reverendo Jan W. M. Liesen, docente di esegesi e teologia biblica presso il Seminario di Rolduc (Paesi Bassi).
- Il Reverendo P. John Michael McDermott, S.I., docente di teologia dogmatica presso il Pontificio Collegio "Josephinum", Columbus (Stati Uniti d'America).
- Il Reverendo Paul McPartlan, docente di teologia dogmatica presso l'Università di London (Gran Bretagna).
- Il Reverendo Thomas Norris, docente di teologia presso il "Saint Patrick's College" di Maynooth (Irlanda).
- Il Dottor Johannes Reiter, docente di teologia morale presso la Facoltà Teologica di Mainz (Germania).
- Il Reverendo Paul Rouhana, docente di teologia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Beyrouth (Libano).
- Il Monsignore Ignazio Sanna, docente di teologia dogmatica e Pro-Rettore della Pontificia Università Lateranense, Roma.
- Il Reverendo Leonard Santedi Kinkupu, docente di teologia dogmatica presso la Facoltà di Teologia di Kinshasa, Rettore del Seminario universitario "Giovanni Paolo I", (Repubblica Democratica del Congo).
- Il Dottor Thomas Soeding, docente di teologia biblica presso la "Bergische Universität Gesamthochschule" di Wuppertal (Germania).
- Il Reverendo Jerzy Szymik, docente di teologia dogmatica presso l'Università Cattolica di Lublin (Polonia).
- Il Reverendo Dominic Veliath, S.D.B., docente di teologia sistematica presso il "Kristu Jyoti College" di Bangalore (India).

- Ha nominato il Padre Luis Ladaria, S.I., docente di teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale.

- Ha nominato il Reverendo Alberto Ricardo da Silva, finora Rettore del Seminario Maggiore Inter-diocesano di Díli (Timor Orientale), Vescovo di Díli (superficie: 7.767; popolazione: 558.610; cattolici: 514.089; sacerdoti: 78; religiosi: 203), Timor Orientale. Il Vescovo eletto è nato a Aileu (Timor Orientale), nel 1943 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1972

- Ha nominato il Vescovo Basilio do Nascimento, Vescovo di Baucau (superficie: 6,842; popolazione: 265.389; cattolici: 253.120; sacerdoti: 35; religiosi: 132), Timor Orientale, finora Amministratore Apostolica "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" della medesima sede.

- Ha nominato il Sacerdote Francisco Domingo Barbosa Da Silveira, finora Vicario Generale e Vicario Pastorale della Diocesi di Salto (Uruguay), Vescovo di Minas (superficie: 16.200; popolazione: 71.100; cattolici: 57.000; sacerdoti: 14; religiosi: 28), Uruguay. Il Vescovo eletto è nato nel 1944 a Tambores (Uruguay) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1972.

- Ha nominato il Monsignore Fausto Tardelli, finora Pro-Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Lucca (Italia), Vescovo di San Miniato (superficie: 691; popolazione: 154.937; cattolici: 151.419; sacerdoti: 71; religiosi: 151; diaconi permanenti: 4), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Lucca nel 1951 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1974. Succede al Vescovo Edoardo Ricci, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Juan Tomás Oliver Climent, O.F.M., finora Ministro Provinciale di Valencia, Aragón e Baleares (Spagna), Vescovo Coadiutore del Vicariato Apostolico di Requena (superficie: 80.000; popolazione: 127.000; cattolici: 111.000; sacerdoti: 8; religiosi: 21), Perù. Il Vescovo eletto è nato a Carcaixent (Spagna), nel 1951, ha emesso la professione perpetua nell'Ordine Francescano Frati Minori nel 1972 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1975.

- Ha nominato il Sacerdote Martín Pablo Pérez Scremini, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Montevideo (superficie: 540; popolazione: 1.350.000; cattolici: 850.000; sacerdoti: 249; religiosi: 916; diaconi Permanenti: 27), Uruguay. Il Vescovo eletto è nato a Montevideo (Uruguay), nel 1949 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1985. Finora è stato Vicario Generale della medesima Diocesi e Parroco della Parrocchia di "Nuestra Señora del Carmen de la Aguada".
NN:NA:NER:RE:NEC:NEA/…/… VIS 20040308 (1060)

ASCOLTARE E SEGUIRE CRISTO, ESPERIENZA FONDAMENTALE


CITTA' DEL VATICANO, 6 MAR. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha celebrato la Santa Messa per i fedeli delle Parrocchie romane di Santa Brigida, Sant'Ilario di Poitiers e San Massimo.

Commentando la pagina evangelica sulla Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor, della seconda domenica di Quaresima, il Papa ha ricordato che: "Alla presenza di Pietro, Giacomo e Giovanni, il Cristo rivela la sua gloria di Figlio di Dio. (…) In lui, sfolgorante di gloria, riconosciamo l'eletto, il Messia, 'la luce del mondo', che dà senso alla nostra vita. La misteriosa voce dall'alto invita anche noi a seguirlo docilmente: 'È il Figlio mio, ascoltatelo!'".

"Ascoltare e seguire Cristo! Venticinque anni or sono, proprio all'inizio della Quaresima, ho sentito il bisogno di esortare l'intero popolo cristiano a fare questa fondamentale esperienza. 'Gesù Cristo è la via principale della Chiesa', scrivevo nella mia prima Enciclica 'Redemptor hominis', che questa sera vorrei simbolicamente riconsegnare a voi, carissimi Fratelli e Sorelle delle Parrocchie di Santa Brigida di Svezia, Sant'Ilario di Poitiers e San Massimo Vescovo".

Giovanni Paolo II ha precisato che, nella zona dove sono situate le tre parrocchie, "è diffuso, purtroppo, il fenomeno delle moderne 'sette'. Esse tentano di far presa specialmente su coloro che si trovano in situazioni di difficoltà e di solitudine. È necessario, in questo contesto, porre mano ad un'opera di nuova evangelizzazione forte e coraggiosa. Occorre che Gesù, centro del cosmo e della storia, incontri ogni essere umano, perché nel mistero della Redenzione 'il problema dell'uomo è iscritto con una speciale forza di verità e di amore'. Annunciare Cristo è far sperimentare a chiunque, ma specialmente a chi soffre di povertà spirituali e materiali, la tenerezza e la misericordia divine".

"Ogni vostra comunità" - ha proseguito il Pontefice - "sotto la guida generosa e illuminata dei rispettivi pastori, diventi luogo di accoglienza e di solidarietà" ed ha esortato i parrocchiani con queste parole: "Al centro di ogni progetto pastorale ci sia l'Eucaristia. (…) All'Eucaristia invito a far riferimento soprattutto voi, care famiglie, chiamate ad accompagnare i vostri figli negli itinerari di preparazione ai sacramenti dell'iniziazione cristiana e a seguirli nell'adolescenza come pure in seguito, perché, crescendo, essi portino fedelmente a compimento la missione che Dio ha loro riservato".
HML/EVANGELIZZAZIONE/PARROCCHIE ROMANE VIS 20040308 (390)

DICHIARAZIONE VISITA PRESIDENTE GERMANIA RAU


CITTA' DEL VATICANO, 6 MAR. 2004 (VIS). Padre Ciro Benedettini, C.P., Vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione, relativa alla visita al Santo Padre Giovanni Paolo II del Signor Johannes Rau, Presidente della Repubblica Federale di Germania:

"Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Presidente della Repubblica Federale di Germania, Sua Eccellenza il Signor Johannes Rau, accompagnato dalla Consorte. Dopo il colloquio con il Santo Padre, il Presidente Federale è stato ricevuto dall'Eminentissimo Cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano. Erano presenti all'incontro Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e l'Ambasciatore presso la Santa Sede, Sua Eccellenza il Signor Gerhard Friedrich Karl Westdickenberg".

"Nel corso dei colloqui, v'è stato uno scambio di opinioni sui rapporti tra Chiesa e Stato in Germania e sull'importanza dei valori religiosi nella vita dei popoli, con particolare riferimento all'attesa dei cattolici in Europa - circa l'80% della popolazione complessiva - di vedere riconosciuta la presenza storica del cristianesimo nella vita del Continente".

"Nel corso dell'incontro, il Cardinale Segretario di Stato ha consegnato al Presidente Federale Rau il Gran Collare dell'Ordine di Pio IX, riformato da Pio XII, quale riconoscimento del suo contributo ai buoni rapporti tra Chiesa e Stato in Germania".
OP/PRESIDENTE GERMANIA/BENEDETTINI VIS 20040308 (220)

EREDITÀ DEL CRISTIANESIMO IN GERMANIA E IN EUROPA

CITTA' DEL VATICANO, 6 MAR. 2004 (VIS). Questa mattina, nel ricevere in Vaticano, il Signor Johannes Rau, Presidente della Repubblica Federale di Germania, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha affermato: "La sua visita è espressione delle cordiali relazioni fra la Repubblica Federale di Germania e la Santa Sede".

"La Germania si presenta in Europa" - ha proseguito il Pontefice - "con la ricchezza dei suoi 'Land'. La struttura federale della Germania, che permette un armonico sviluppo della varietà culturale delle Vostre regioni, in un certo modo può diventare un modello per l'Europa Unita. Il cristianesimo senza dubbio fa parte dell'eredità culturale del Continente. La Germania è ricca di manifestazioni della fede cristiana, che ancora oggi permea la vita di molte persone. Certamente i politici hanno la responsabilità di rendere ulteriormente feconda questa preziosa eredità nella società tedesca ed europea".

Il Santo Padre ha detto ancora: "La Germania gode oggi di una buona fama. È generosamente disponibile per l'aiuto allo sviluppo dei Paesi più poveri, che si realizza anche grazie all'aiuto delle organizzazioni cristiane che finanziano progetti di sviluppo. Molte persone hanno potuto sperimentare che i Tedeschi non pensano solo a se stessi, ed ai loro problemi, ma si preoccupano della giustizia, solidarietà, istruzione, non solo a casa loro, ma in tutto il mondo".
AC/PRESIDENTE:GERMANIA/RAU VIS 20040308 (230)

venerdì 5 marzo 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Ramón José Aponte Fernández, finora Rettore del Seminario "Sagrado Corazón de Jesús di Trujillo e Parroco di San Alejo a Boconó (Venezuela), Vescovo di Valle de la Pascua (superficie: 37.997; popolazione: 360.000; cattolici: 352.000; sacerdoti: 18; religiosi: 35), Venezuela. Il Vescovo eletto è nato a Carache (Venezuela), nel 1948 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1974.

- Ha nominato il Vescovo Michel Mouïsse, finora Ausiliare di Grenoble (Francia), Vescovo di Périgueux (superficie: 9.225; popolazione: 390.000; cattolici: 290.000; sacerdoti: 137; religiosi: 246; diaconi permanenti: 9), Francia. Succede al Vescovo Gaston Poulain, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/APPONTE:MOUÏSSE:POULAIN VIS 20040304 (130)

II PAPA E GLI UNIVERSITARI INSIEME PER L'EUROPA

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2004 (VIS). Sabato 13 marzo, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II reciterà il Santo Rosario con gli universitari europei, a Roma per partecipare alla II Giornata europea degli universitari, sul tema: "Il Papa e gli universitari insieme per l'Europa".

La Giornata europea degli universitari, è stata promossa, in occasione dell'ingresso di dieci paesi nell'Unione Europea, dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), dalla Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (COMECE) e dall'Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma.

L'incontro avrà inizio alle ore 17:45 con l'ingresso della Croce, e sarà animato da un coro formato da 1.700 giovani provenienti da Università, conservatori e gruppi universitari italiani. Prima dell'arrivo del Santo Padre, in collegamento satellitare con le città dei dieci paesi aderenti all'Unione Europea - Vilnius, Tallin, Riga, Gniezno, Praga, Budapest, Bratislava, Lubiana, Valletta e Nicosia - i giovani rifletteranno sull'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Europa" ed accoglieranno le delegazioni dei dieci paesi aderenti.

Il Santo Padre, il cui arrivo è previsto per le ore 18:30, guiderà la preghiera del Santo Rosario, rivolgerà un discorso di saluto e darà inizio al pellegrinaggio della Croce fino alla Chiesa di Sant'Agnese in Agone a Piazza Navona.
GPII-ROSARIO/UNIVERSITARI EUROPEI VIS 20040304 (220)

MESSAGGIO GIORNATA ISPANO-AMERICANA: IMPEGNO MISSIONARIO

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio Annuale della Presidenza della Pontificia Commissione per l'America Latina, in occasione della Giornata Ispano-Americana, che si celebra nelle Diocesi spagnole, domenica 7 marzo.

Nel Messaggio, datato 6 gennaio, Solennità dell'Epifania del Signore, il Cardinale Giovanni Battista Re, Presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina e l'Arcivescovo Luis Robles Díaz, Vice-Presidente, scrivono: "Le terre ispaniche d'America hanno ricevuto il dono della fede da oltre 500 anni e la Spagna ha molti meriti al riguardo. All'alba del terzo millennio cristiano, il Continente della Speranza che conta circa la metà di tutti i cattolici nel mondo, è dotato di una cultura forgiata alla fiamma del Vangelo e di una Chiesa giovane, piena di fervore e viva e, nonostante le risorse umane e materiali insufficienti, è ricca di entusiasmo e di dinamismo evangelizzatore".

"La missione della Nuova Evangelizzazione, lanciata dal Santo Padre Giovanni Paolo II, invita la Chiesa in America Latina a trovare sempre nuovi e coraggiosi mezzi di diffondere il Vangelo". Per cui, si legge ancora nel Messaggio, è necessario "incrementare il numero e promuovere la formazione degli evangelizzatori, persone consacrate o laici. (…) Una risposta concreta a tale sfida è stato il II Congresso Americano Missionario svoltosi nel novembre scorso, in Guatemala. (...) Questo avvenimento evangelizzatore ha già cominciato a dare i primi frutti, rafforzando la coscienza missionaria della Chiesa in America, all'inizio del terzo millennio".

Il Presidente ed il Vice-Presidente ribadiscono che: "Oggi come in passato, la Chiesa spagnola intende sostenere le Chiese sorelle dell'America in questa importante missione. Il suggestivo tema scelto per la celebrazione della Giornata Ispano-Americana di quest'anno, 'Uniamoci al vostro impegno missionario', ben esprime tale obiettivo".

Ricordando la "ricca e proficua tradizione missionaria" della Spagna, il Cardinale Re e l'Arcivescovo Robles scrivono inoltre che: "L'impulso evangelizzatore non deve mai cessare, esso deve essere continuamente rinnovato, cercando di rispondere alle nuove sfide del nostro tempo. Segno di tale rinnovamento è stato il Congresso Nazionale delle Missioni, celebrato recentemente in Spagna sotto il titolo emblematico di: 'È l'ora della Missione'".

"La Pontificia Commissione per l'America Latina" - si legge al termine del Messaggio - "esorta i cattolici di Spagna ad impegnarsi efficacemente in questa appassionante impresa, ognuno secondo le proprie possibilità; con la preghiera, il sostentamento dei missionari e delle loro opere di apostolato e con la partecipazione concreta all'azione missionaria. Chiesa in Spagna, è l'ora della Missione!".
COM-AL/GIORNATA ISPANO AMERICANA/RE:ROBLES VIS 20040304 (420)

ARCIVESCOVO FOLEY: "MEDIA MODERNI: BENEFICIO O CALAMITÀ"

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2004 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è intervenuto oggi a Augsburg (Repubblica Federale di Germania), ad un Congresso di "Aiuto alla Chiesa che soffre", sul tema: "Media moderni: beneficio o calamità".

"Aiuto alla Chiesa che soffre", istituita il giorno di Natale 1947 da Padre Werenfried van Straaten, O. Praem., scomparso il 31 gennaio 2003, è una Opera Caritativa di diritto pontificio sostenuta da fedeli che finanziano oltre 8.000 progetti nel mondo. Vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli laici possono proporre progetti, da sottoporre all'approvazione del Vescovo della propria Diocesi.

L'Arcivescovo Foley ha affermato di ritenere "che i media non siano una maledizione" ma "possono rappresentare un rischio" quando mancano di arricchire la vita delle persone mediante l'offerta di buoni programmi, ed ha ricordato che in Germania - dove dai sondaggi risulta che "solo un terzo dei tedeschi accetta il primo Comandamento" - è necessario che i media cattolici facciano sentire la propria voce per far conoscere gli insegnamenti e l'attività caritativa della Chiesa, in particolare l'opera che i volontari svolgono a favore dei poveri, dei malati e dei disabili.

Il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha riferito come "nessun notiziario tedesco abbia trattato della celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù a Manila, che vide affluire sette milioni di persone alla Santa Messa celebrata dal Santo Padre nel Rizal Park, forse l'assemblea di fedeli più numerosa nella storia del mondo!".

"Nel vostro paese" - ha proseguito l'Arcivescovo Foley - "e in numerose nazioni del mondo sviluppato, esiste una sede di 'Aiuto alla Chiesa che soffre' che ha bisogno della vostra collaborazione, del vostro esempio, del vostro personale impegno al servizio della Chiesa, della vostra testimonianza ai suoi insegnamenti e della vostra disponibilità a cooperare con il Santo Padre e con i Vescovi".

L'Arcivescovo ha esortato l'uditorio "a servirsi della stampa, della radio, della televisione e di Internet, per far conoscere l'opera svolta da Padre Werenfried, e che voi continuate a svolgere nello stesso spirito. (…) Adoperatevi per far conoscere l'Associazione 'Aiuto alla Chiesa che soffre', ma anche la religione in generale e le numerose necessità alle quali non sempre è possibile far fronte; cercate di promuovere la comprensione e la preghiera e di suscitare la generosità e lo spirito di servizio".
CON-CS/MEDIA:CHIESA/GERMANIA:FOLEY VIS 20040304 (400)

GLOBALIZZAZIONE RISPETTOSA IDENTITÀ POPOLI

CITTA' DEL VATICANO, 5 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un Messaggio al Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, in occasione della Conferenza in corso oggi e domani nella sede del Dicastero, sul tema: "La responsabilità sociale dell'imprenditore e la globalizzazione".

"La presente Conferenza" - scrive il Pontefice nel Messaggio datato 3 marzo - "si svolge in un momento nel quale gli operatori del mondo finanziario e commerciale sono sempre più consapevoli della necessità di criteri etici che garantiscano la salvaguardia della fondamentale dimensione umana e sociale, nell'attività imprenditoriale".

Giovanni Paolo II sottolinea inoltre che "Fra le importanti questioni etiche che la comunità imprenditoriale deve affrontare, vi sono quelle associate con l'impatto del mercato globale e della pubblicità sulla cultura e sui valori di paesi e popoli diversi. Una globalizzazione sana che rispetti i valori delle nazioni e dei diversi gruppi etnici, può contribuire in modo significativo all'unità della famiglia umana e dar vita a forme di cooperazione che non siano esclusivamente economiche, ma anche sociali e culturali. La globalizzazione deve essere molto più che un altro nome per l'assoluta relativizzazione dei valori e l'omologazione di stili di vita e culture".
MESS/IMPRENDITORE/MARTINO VIS 20040304 (210)

giovedì 4 marzo 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 4 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Adolfo Armando Uriona, F.D.P., della Piccola Opera della Divina Provvidenza, già Direttore Provinciale della medesima Congregazione in Argentina, Vescovo di Añatuya (superficie: 68.000; popolazione: 138.372; cattolici: 120.210; sacerdoti: 39; religiosi: 152), Argentina. Il Vescovo eletto è nato a Mar del Plata (Argentina), nel 1955, ha emesso la professione perpetua nella Congregazione di Don Orione nel 1979 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.
NER/…/URIONA VIS 20040304 (80)

FEDE CRISTIANA, NON CREDENZA ED INDIFFERENZA RELIGIOSA

CITTA' DEL VATICANO, 4 MAR. 2004 (VIS). Dall'11 al 13 marzo, nel Palazzo di San Calisto, il Pontificio Consiglio della Cultura terrà l'Assemblea Plenaria sul tema: "La fede cristiana all'alba del nuovo millennio e la sfida della non credenza e dell'indifferenza religiosa".

Il Pontificio Consiglio della Cultura fu istituito da Giovanni Paolo II il 20 maggio 1982. Con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio "Inde a Pontificatus", del 25 marzo 1993, il Santo Padre Giovanni Paolo II unì al Pontificio Consiglio della Cultura il Pontificio Consiglio per il Dialogo con i non credenti, creato da Paolo VI con il nome di Segretariato per i non credenti, nel 1965.

Il Dicastero, articolato in due sezioni: Fede e Cultura e Dialogo con le Culture, ha lo scopo di "promuovere l'incontro tra il messaggio salvifico del Vangelo e le culture del nostro tempo, spesso segnate dalla non credenza e dall'indifferenza religiosa, affinché esse si aprano sempre più alla fede cristiana".

L'Assemblea Plenaria si svolge almeno una volta ogni tre anni, con l'obiettivo di esaminare e definire i programmi d'azione del Dicastero, scambiare esperienze e riflessioni sulle diverse situazioni culturali delle società contemporanee, in una prospettiva di evangelizzazione e di dialogo della Chiesa con le culture. Alle Assemblee sono invitati a partecipare i Membri del Consiglio, Cardinali e Vescovi nominati per un periodo di cinque anni e provenienti da diverse parti del mondo. Attualmente il Pontificio Consiglio conta 21 Cardinali e 12 Arcivescovi e Vescovi.

Per lo studio di questioni di particolare importanza, il Dicastero conta sulla collaborazione dei Consultori, nominati dal Santo Padre per un periodo di cinque anni, esperti mondiali nel campo della cultura o della pratica del dialogo con i non credenti, che propongono orientamenti e svolgono indagini.

Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, procederà all'apertura dei lavori dell'Assemblea, alla quale seguirà la presentazione di un Rapporto sulle attività del Dicastero e dello "Instrumentum Laboris", preparato per l'attuale Plenaria.

L'Assemblea si suddivide in sette sessioni: "La sfida della cultura della non credenza e dell'indifferenza oggi"; "L'annuncio e il dialogo con i non credenti"; "Una presenza pubblica della Chiesa nelle società segnate dall'indifferenza religiosa"; "Evangelizzare il mondo della cultura e gli ambienti culturali"; "La trasmissione della fede nella cultura della non credenza"; "La Chiesa e la famiglia, luoghi d'iniziazione alla fede per i non credenti"; "Ragione e sentimento: una rinnovata antropologia per raggiungere i non credenti e gli indifferenti".

Per la prima volta partecipano i Cardinali e Vescovi nominati recentemente dal Santo Padre, Membri del Dicastero. Tra i presenti figurano: il Cardinale Cormac Murphy O'Connor, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna), che interverrà sul tema: "Il dialogo personale con i non credenti"; il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, che parlerà sul tema: "Le Chiese cristiane davanti alla sfida della non credenza"; il Cardinale José da Cruz Policarpo, Patriarca di Lisbona (Portogallo), che interverrà su: "Nuove missioni cittadine in Europa"; il Cardinale Francis E. George, Arcivescovo di Chicago (Stati Uniti d'America), su: "Istituzioni educative: scuola e università"; il Cardinale Polycarp Pengo, Arcivescovo di Dar-es-Salaam (Tanzania), "Il catecumenato per giovani e adulti"; il Cardinale Rodolfo Quezada Toruño, Arcivescovo di Guatemala (Guatemala), "Tra religiosità e non credenza: New Age, Nuovi Movimenti Religiosi e Sette"; il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid (Spagna), "Non credenza e secolarizzazione tra i giovani: la risposta della Giornate Mondiali della Gioventù"; il Cardinale Ivan Dias, Arcivescovo di Bombay (India), "La via dell'amore".

Il 13 marzo, l'Assemblea si concluderà con una Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di Santa Maria in Trastevere presieduta dal Cardinale Juan Sandoval Iñiguez, Arcivescovo di Guadalajara (Messico), seguita dalla sessione di chiusura. Lo svolgimento della prossima Assemblea Plenaria è in programma nel 2006.
CON-CU/PLENARIA/POUPARD VIS 20040304 (630)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE CARDINALI ERDÖ E TORUÑO

CITTA' DEL VATICANO, 4 MAR. 2004 (VIS). Un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, diffuso questa mattina, rende noto che il Cardinale Péter Erdö, Arcivescovo Metropolita di Esztergom-Budapest (Ungheria), prenderà possesso del Titolo di Santa Balbina, Piazza Santa Balbina, 8, il prossimo martedì 9 marzo, alle ore 17:00.

Il Cardinale Rodolfo Quezada Toruño, Arcivescovo Metropolita di Guatemala (Guatemala), prenderà possesso del Titolo di San Saturnino, Via Avigliana, 3, il giorno 13 marzo, alle ore 18:30.
OCL/PRESA POSSESSO TITOLI/ERDÖ:QUEZADA VIS 20040304 (90)

RESPONSABILITÀ SOCIALE IMPRENDITORE E GLOBALIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 4 MAR. 2004 (VIS). Il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e l'Unione Internazionale degli Imprenditori Cristiani (UNIAPAC), hanno organizzato, nei giorni 5 e 6 marzo, un Seminario Internazionale sul tema: "L'imprenditore: responsabilità sociale e globalizzazione". Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Dicastero, pronuncerà domani mattina, la prolusione, dando inizio ai lavori del Convegno di studio.

Un Comunicato del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, diffuso questa mattina, annuncia che, tra gli argomenti che verranno approfonditi, figureranno la corruzione negli affari e in politica, la destinazione dei profitti societari, l'impatto culturale della pubblicità e delle politiche di marketing, la responsabilità sociale negli investimenti diretti nei Paesi in via di sviluppo. Al Convegno di studio prenderanno parte circa settanta imprenditori, esperti e docenti universitari di 27 Paesi di tutti e cinque i continenti.

Il Convegno - si legge nel Comunicato - si svolge "in prossimità della pubblicazione da parte del dicastero vaticano dell'annunciato e atteso compendio dei principi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa, in aperto confronto dei medesimi con le attuali problematiche dell'impresa nell'era della globalizzazione".
CON-IP/IMPRENDITORI:GLOBALIZZAZIONE/MARTINO VIS 20040304 (200)

mercoledì 3 marzo 2004

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 3 MAR. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi
ai Presuli deceduti nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Giovanni Locatelli, emerito di Vigevano (Italia), il 20 febbraio, all'età di 79 anni.

- L'Arcivescovo Stanislaus Lokuang, emerito di Taipei (Taiwan), il 28 febbraio, all'età di 93 anni.

- L'Arcivescovo Antonio López Aviña, emerito di Durango (Messico), il 25 febbraio, all'età di 88 anni.

- Il Vescovo Francisco José Pérez y Fernández-Golfin, di Getafe (Spagna), il 25 febbraio, all'età di 73 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20040303 (90)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 3 MAR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Florianópolis (Brasile), presentata dal Vescovo Vito Schlickmann, per raggiunti limiti d'età.
RE/…/SCHLICKMANN VIS 20040303 (50)

40° ANNIVERSARIO PONTIFICIO CONSIGLIO COMUNICAZIONI SOCIALI

CITTA' DEL VATICANO, 3 MAR. 2004 (VIS). Il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, di cui quest'anno ricorre il 40° anniversario, terrà l'Assemblea Plenaria dall'8 al 12 marzo in Vaticano, sul tema: "'Inter Mirifica': quaranta anni dopo". Il Cardinale Eugênio de Araújo Sales, Arcivescovo emerito di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), uno dei primi Membri del Dicastero, presiederà lunedì prossimo, nella Chiesa del Campo Santo Teutonico, la Santa Messa di apertura, alla quale seguirà un ricevimento.

L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha precisato che: "È stato chiesto ad ogni Membro e Consultore del Pontificio Consiglio di presentare gli avvenimenti più significativi del mondo delle comunicazioni sociali negli ultimi quaranta anni e di esprimere un "sogno" che si vorrebbe veder realizzato nei prossimi dieci anni nel campo delle comunicazioni. Tali interventi pubblicati successivamente, costituiranno la documentazione di base per la celebrazione del 40° anniversario della 'Inter Mirifica" e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. È in programma anche una discussione per la proposta di un documento su: 'Spiritualità e Cinema'".

Il Decreto del Concilio Vaticano II "Inter Mirifica" sugli strumenti di comunicazione sociale, fu promulgato da Papa Paolo VI il 4 dicembre 1963. Il nome 'Inter Mirifica' (fra le meraviglie), è tratto dalle prime parole in lingua latina del Documento. Nel primo paragrafo si legge:

"Tra le meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto nel nostro tempo, l'ingegno umano è riuscito, con l'aiuto di Dio, a trarre dal creato, la Chiesa accoglie e segue con particolare sollecitudine quelle che più direttamente riguardano le facoltà spirituali dell'uomo e che hanno offerto nuove possibilità di comunicare, con massima facilità, ogni sorta di notizie, idee, insegnamenti. Tra queste invenzioni occupano un posto di rilievo quegli strumenti che, per loro natura, sono in grado di raggiungere e influenzare non solo i singoli, ma le stesse masse e l'intera umanità. Rientrano in tale categoria la stampa, il cinema, la radio, la televisione e simili. A ragione quindi essi possono essere chiamati: strumenti di comunicazione sociale".

L'attuale Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali deriva dalla "Pontificia Commissione di Consulenza e di revisione Ecclesiastica dei films a soggetto religioso o morale", istituita il 30 gennaio 1948. Alcuni mesi dopo, la Commissione, inizialmente composta da un Presidente e quattro Membri, che aveva come sede una sola stanza, prese il nome di "Pontificia Commissione per la Cinematografia didattica e religiosa", la cui missione era lo studio degli aspetti didattici e pastorali della nascente era audiovisiva.

Nel gennaio 1952, Papa Pio XII la trasformò in "Pontificia Commissione per la Cinematografia" ed approvò gli Statuti che prevedevano una sede più ampia ed una segreteria. Successivamente il nome veniva mutato in "Pontificia Commissione per la Cinematografia, la Radio e la Televisione", con l'estensione delle sue competenze relativamente alla preparazione ed allo svolgimento dei Congressi Cattolici Internazionali.

Il 22 febbraio 1959, Papa Giovanni XXIII, con il Motu Proprio "Boni Pastoris" erigeva la Pontificia Commissione come stabile Ufficio della Santa Sede, aggregandolo alla Segreteria di Stato. Nel giugno 1960, nell'ambito della medesima Pontificia Commissione, istituiva il Segretariato preparatorio per la stampa e lo spettacolo, uno dei 12 organi preparatori del Concilio Vaticano II, dal lavoro del quale risultò il Decreto "Inter Mirifica".

Papa Paolo VI, con il Motu Proprio "In fructibus multis" del 2 aprile 1964, modificava il nome della Commissione in "Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali", affidando ad essa tutti i problemi del cinema, della radio, della televisione e della stampa periodica e quotidiana, per quanto concerneva gli interessi della religione cattolica ed intervenne personalmente alla prima Assemblea Plenaria della nuova Pontificia Commissione, il 28 settembre 1964.

Con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus, promulgata dal Santo Padre Giovanni Paolo II, il 28 giugno 1988, la Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali divenne, dal 1 marzo 1989, Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Il 9 aprile 1984 fu nominato Presidente del Dicastero, l'Arcivescovo Foley.

I Documenti redatti dal Pontificio Consiglio negli ultimi quaranta anni includono: "La Chiesa e Internet" (2002); Etica e Internet (2002); Etica nelle Comunicazioni Sociali (2002); Etica nella pubblicità (1997); 100 anni di cinema (1995-1996); Aetatis Novae (1992); Criteri di collaborazione ecumenica ed interreligiosa nel campo delle comunicazioni sociali (1989); Pornografia e violenza nei mezzi di comunicazione: una risposta pastorale (1989); Guida alla formazione dei futuri sacerdoti relativamente agli strumenti di comunicazione sociale (1986); Appello a tutti i religiosi e religiose di vita contemplativa (1973); Communio et Progressio (1971); Norme per la rappresentazione audiovisiva di cerimonie e nei luoghi direttamente dipendenti dalla Santa Sede (1965).
CON-CS/PLENARIA:ANNIVERSARIO/FOLEY VIS 20040303 (650)

PUBBLICAZIONE "TRITTICO ROMANO" IN GIAPPONESE E BULGARO

CITTA' DEL VATICANO, 3 MAR. 2004 (VIS). "Trittico romano", la raccolta di riflessioni poetiche composta dal Santo Padre Giovanni Paolo II nell'estate e nell'autunno del 2002, è stato un grande successo editoriale. Oltre al polacco, lingua originale in cui l'opera è stata composta, sono comparse in contemporanea le traduzioni in lingua italiana, inglese, francese, tedesca e spagnola.

Nel corso del 2003, la Libreria Editrice Vaticana, detentrice dei diritti dell'opera, che ne ha curato l'edizione italiana, ha raggiunto accordi per la traduzione e la pubblicazione nelle lingue olandese, ungherese, coreana, croata, russa, ceca, romena, slovena, malayam (India), catalana, basca, norvegese, portoghese. Nel 2004 sono stati avviati accordi per le lingue giapponese e bulgara.

Infine è da segnalare il servizio, in lingua italiana, prodotto dal Centro Televisivo Vaticano, con la lettura integrale dei testi accompagnati dalle immagini della Cappella Sistina e da un sottofondo musicale.
…/TRITTICO ROMANO/… VIS 20040303 (150)
Copyright © VIS - Vatican Information Service