CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2003 (VIS). Ieri a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha preso la parola all'Assemblea Generale dell'O.N.U., sull'Articolo 40: "Potenziare la cooperazione dei soccorsi umanitari in caso di catastrofi naturali, compresi gli aiuti economici".
L'Arcivescovo Migliore ha dichiarato che: "Il mondo è progredito a tal punto che spesso è possibile prevedere il verificarsi di catastrofi naturali, contribuendo così a ridurre i danni alle persone e alle cose". Tuttavia, ha aggiunto l'Osservatore Permanente, "le emergenze sono così numerose, gravi e molteplici che il Segretario Generale ha giustamente osservato che a causa della gravità e subitaneità di queste 'vistose emergenze", altre rimangono 'dimenticate' o 'silenziose'. La situazione peggiora quando l'assistenza dipende da politiche parziali o incoerenti, per non parlare delle crisi ignorate o messe da parte da politiche di malgoverno".
L'Arcivescovo Migliore ha affermato che la vastità del problema, tuttavia, "non deve paralizzarci nell'inazione. (…) Semplici gesti di carità, spesso affiancati da rapidità e coordinazione, fanno la differenza e producono risultati positivi. (…) La Santa Sede ha assunto un ruolo attivo a questo riguardo. Più di trenta anni fa ha fondato il Pontificio Consiglio "Cor Unum" per coordinare ed incoraggiare le attività delle organizzazioni cattoliche, delle associazioni non governative, e di altri gruppi che si occupano dell'assistenza sociale e di opere caritative in paesi colpiti da catastrofi naturali e da guerre. In particolare, il Pontificio Consiglio si è impegnato nel potenziamento dell'azione umanitaria a favore delle vittime di quasi tutti i tipi di catastrofi naturali, in particolare nei paesi in via di sviluppo". La Chiesa, ha ricordato l'Arcivescovo Migliore, opera tramite agenzie quali "Caritas Internationalis" e "I Servizi Cattolici di Assistenza".
DELSS/SOCCORSO UMANITARIO/ONU:MIGLIORE VIS 20031022 (300)