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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 14 gennaio 2005

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20050114 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato l'Arcivescovo Alain Paul Lebeaupin, finora Nunzio Apostolico in Ecuador, Nunzio Apostolico in Kenya ed Osservatore Permanente presso gli Organismi delle Nazioni Unite per l'Ambiente e gli Insediamenti Umani (U.N.E.P., UN-Habitat).
NN/.../LEBEAUPIN VIS 20050114 (50)

CARDINALE SODANO MESSA SUFFRAGIO VITTIME MAREMOTO ASIA


CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2005 (VIS). Lunedì 24 gennaio, alle ore 17:00, nella Basilica Vaticana, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, presiederà, a nome del Santo Padre, una solenne celebrazione eucaristica in suffragio delle vittime del maremoto del Sud-Est asiatico. L'invito a prendere parte al rito di suffragio, esteso a tutti i fedeli, è rivolto in particolare ai sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli che provengono dai Paesi colpiti dal devastante cataclisma.
SS/MESSA:VITTIME MAREMOTO/SODANO VIS 20050114 (90)

INDULGENZA PLENARIA CONCESSA DAL PAPA ANNO DELL'EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha approvato un Decreto della Penitenzieria Apostolica, datato 25 dicembre 2004 e reso pubblico oggi, nel corso di una Udienza concessa il 17 dicembre 2004 al Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore, ed al Padre Gianfranco Girotti, O.F.M..Conv., Reggente della Penitenzieria Apostolica. Con tale Decreto il Santo Padre "ha voluto arricchire di Indulgenze alcuni determinati atti di culto e di devozione verso il Santissimo Sacramento, qui sotto indicati. (...) Il presente Decreto ha vigore durante l'Anno Eucaristico, a partire dal giorno stesso della sua pubblicazione su 'L'Osservatore Romano'. Nonostante qualunque contraria disposizione".

Di seguito diamo alcuni estratti del Decreto:

"Viene concessa la 'Indulgenza Plenaria' a tutti e ai singoli fedeli, alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice, con l'animo totalmente distaccato dall'affetto verso qualunque peccato), ogniqualvolta pertecipino con attenzione e pietà a una sacra funzione o ad un pio esercizio svolti in onore del Santissimo Sacramento, solennemente esposto o conservato nel Tabernacolo".

"È concessa inoltre, alle condizioni sopra ricordate, la 'Indulgenza Plenaria' al Clero, ai membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica e agli altri fedeli tenuti per legge alla recita della Liturgia delle Ore, nonché a quelli che sono soliti dire l'Ufficio Divino per pura devozione, ogniqualvolta, a conclusione della giornata, recitino davanti al Signore presente nel tabernacolo, o in comune o privatamente, il Vespro e la Compieta".

"I fedeli, che, impediti per malattia o altre giuste cause di poter visitare il Santissimo Sacramento dell'Eucaristia in una chiesa o oratorio, potranno conseguire la 'Indulgenza Plenaria' in casa propria o dovunque si trovino a motivo dell'impedimento se (...), con l'intenzione di osservare, (...) le tre consuete condizioni, compiranno spiritualmente con il desiderio del cuore la visita, (...), e reciteranno il Padre Nostro e il Credo, aggiungendo una pia invocazione a Gesù Sacramentato".

"Se non potessero fare neppure questo, otterranno la 'Indulgenza Plenaria', se si uniranno con desiderio interiore a coloro che praticano nel modo ordinario l'opera prescritta per l'Indulgenza e offriranno a Dio Misericordioso le infermità e i disagi della loro vita".

Il Decreto stabilisce che i sacerdoti che svolgono ministero pastorale, soprattutto i parroci, informino i fedeli "nel modo più conveniente" di tali disposizioni e si prestino "con animo pronto e generoso" ad ascoltare le loro confessioni e "guidino in modo solenne pubbliche recite di preghiere a Gesù Sacramentato". Infine "esortino i fedeli a dare spesso aperte testimonianze di fede e di venerazione verso il Santissimo Sacramento", come è proposto in atti quali la "Adorazione e processione eucaristica" e la "Comunione eucaristica e spirituale".
PENT/INDULGENZE:ANNO EUCARISTIA/STAFFORD VIS 20050114 (440)

CARDINALE SCHOTTE UOMO DI PACE E TESTIMONE AMORE DIVINO


CITTA' DEL VATICANO, 14 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre ha presieduto le esequie del Cardinale Jan Pieter Schotte, C.I.C.M., mancato lunedì scorso a Roma, all'età di 76 anni. Il Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, ha celebrato la Messa con la partecipazione dei Cardinali presenti a Roma.

Nell'omelia il Papa ha ricordato che il defunto Cardinale "è stato un uomo di pace! Ha fatto del valore della pace uno dei punti qualificanti del suo lungo ed intenso servizio alla Chiesa universale e, in particolare, alla Santa Sede. Era così convinto che il cristiano deve testimoniare la pace, da scegliere come motto episcopale: 'Parare viam Domino pacis'. Nel motto è riconoscibile il riferimento a San Giovanni Battista, Patrono della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria, alla quale egli apparteneva".

Giovanni Paolo II ha anche sottolineato che il Cardinale Schotte "volle aggiungere l'esplicita menzione della pace ponendola accanto al nome del Signore - 'Parare viam Domino pacis' - quasi a sottolineare che solo nell'accoglienza di Cristo e del suo Vangelo si può raggiungere la vera pace".

Il Porporato belga, ha proseguito il Pontefice "per oltre trent'anni ha generosamente e instancabilmente messo a disposizione della Curia Romana le sue molteplici doti di intelligenza, di umanità e di spiritualità, ricoprendo vari incarichi". Il Papa ha ricordato il lavoro svolto dal defunto Porporato dapprima in Segreteria di Stato, poi alla Pontifica Commissione "Iustitia et Pax" ed infine il ruolo di Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi. "Né posso dimenticare" - ha aggiunto il Papa - "quanto egli ha fatto, tra l'altro, in qualità di Presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica. Instancabile artefice di comunione, egli ha collaborato attivamente all'universale sollecitudine pastorale del Successore di Pietro".

Il Papa ha concluso l'omelia rievocando la figura del Porporato "come testimone dell'amore che proviene da Dio e che costituisce il fondamento dell'unità della Chiesa. Ci conforta la speranza che egli stia ora contemplando faccia a faccia il 'Signore della pace', che tanto ha amato e generosamente servito durante la vita".
HML/ESEQUIE/SCHOTTE VIS 20050114 (340)
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