CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2005 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la presentazione della seconda fase del Progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest), (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica), uno dei programmi di ricerca più prestigiosi attualmente esistenti, sul rapporto fra scienza, filosofia e teologia.
Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha precisato che il Progetto è un'iniziativa coordinata dal suo Dicastero, in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense, la Pontificia Università Gregoriana, il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e, in diversa misura, da altre Università Pontificie, con il sostegno economico della "John Templeton Foundation" e di diversi sponsor italiani e stranieri.
Il Porporato ha spiegato che il Progetto "consiste in una serie di iniziative, organicamente articolate, che si svolgono su tre livelli diversi: il primo e fondamentale è quello dell'insegnamento, con lo scopo di formare persone specializzate nel campo del dialogo tra scienza e fede, tramite programmi di studio (graduate studies) all'interno di ogni singola Università, finalizzati al conseguimento di un titolo (Licenza o Master), con la possibilità di scambio di crediti accademici tra le diverse Università coinvolte nel progetto".
Il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha precisato inoltre che il progetto prevede "la definizione di programmi congiunti con altre Università statali e private, con la possibilità di ottenere un doppio riconoscimento; borse di studio per la realizzazione di tesi dottorali e l'organizzazione di un Convegno Internazionale, nel novembre 2005, su 'L'infinito nella Scienza, nella Filosofia e nella Teologia', con la partecipazione di scienziati, teologici e filosofi da tutto il mondo".
Obiettivo del progetto, ha specificato il Cardinale Poupard, è quello di "contribuire al dialogo fra aree di ricerca e di studio che, nell'epoca moderna, si sono poco a poco separate. Si tratta di istituire ponti stabili e scambi fruttuosi tra scienza, filosofia e teologia, mediante il dialogo dei loro rispetti cultori".
Il Professor Vincenzo Cappelletti, Presidente della Società Italiana di Storia della Scienza, ha affermato che mediante questo Progetto viene resa disponibile una "unità tra i due momenti che modernamente costituiscono l'istituzione universitaria: il momento filosofico-umanistico e quello scientifico-sperimentale".
Il Professor Gianfranco Basti, Direttore del Progetto STOQ, ha reso noti i risultati del primo anno di attività, durante il quale più di 300 studenti hanno frequentato 12 corsi accademici e 4 seminari del Progetto nelle Università interessate: Gregoriana, Lateranense e Pontificio Ateneo Regina Apostolorum.
"Il metodo seguito nella realizzazione del programma di studio del progetto STOQ" - ha proseguito il Professor Basti - "è quello di offrire ai nostri studenti di filosofia e teologia la possibilità di frequentare corsi scientifici nelle nostre Facoltà umanistiche. (...) Ciò significa rinnovare nelle Università Pontificie Romane l'antica tradizione dell'insegnamento delle scienze matematiche e naturali, organicamente inserite nei curricula degli studenti di filosofia e teologia".
"Ogni Università elabora un tema specifico: la Gregoriana si concentra sui problemi relativi ai fondamenti della filosofia della scienza e le scienze della natura; la Lateranense si dedica alla formalizzazione sistematica del rapporto fra scienza e umanesimo (...) con particolare attenzione ad una 'Antropologia per il terzo millennio' ed il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum approfondisce il rapporto fra teologia, filosofia e scienze della vita (biologia), con particolare riferimento agli aspetti etici (bioetica).
OP/SCIENZA:TEOLOGIA/POUPARD VIS 20050311 (550)
Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha precisato che il Progetto è un'iniziativa coordinata dal suo Dicastero, in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense, la Pontificia Università Gregoriana, il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e, in diversa misura, da altre Università Pontificie, con il sostegno economico della "John Templeton Foundation" e di diversi sponsor italiani e stranieri.
Il Porporato ha spiegato che il Progetto "consiste in una serie di iniziative, organicamente articolate, che si svolgono su tre livelli diversi: il primo e fondamentale è quello dell'insegnamento, con lo scopo di formare persone specializzate nel campo del dialogo tra scienza e fede, tramite programmi di studio (graduate studies) all'interno di ogni singola Università, finalizzati al conseguimento di un titolo (Licenza o Master), con la possibilità di scambio di crediti accademici tra le diverse Università coinvolte nel progetto".
Il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha precisato inoltre che il progetto prevede "la definizione di programmi congiunti con altre Università statali e private, con la possibilità di ottenere un doppio riconoscimento; borse di studio per la realizzazione di tesi dottorali e l'organizzazione di un Convegno Internazionale, nel novembre 2005, su 'L'infinito nella Scienza, nella Filosofia e nella Teologia', con la partecipazione di scienziati, teologici e filosofi da tutto il mondo".
Obiettivo del progetto, ha specificato il Cardinale Poupard, è quello di "contribuire al dialogo fra aree di ricerca e di studio che, nell'epoca moderna, si sono poco a poco separate. Si tratta di istituire ponti stabili e scambi fruttuosi tra scienza, filosofia e teologia, mediante il dialogo dei loro rispetti cultori".
Il Professor Vincenzo Cappelletti, Presidente della Società Italiana di Storia della Scienza, ha affermato che mediante questo Progetto viene resa disponibile una "unità tra i due momenti che modernamente costituiscono l'istituzione universitaria: il momento filosofico-umanistico e quello scientifico-sperimentale".
Il Professor Gianfranco Basti, Direttore del Progetto STOQ, ha reso noti i risultati del primo anno di attività, durante il quale più di 300 studenti hanno frequentato 12 corsi accademici e 4 seminari del Progetto nelle Università interessate: Gregoriana, Lateranense e Pontificio Ateneo Regina Apostolorum.
"Il metodo seguito nella realizzazione del programma di studio del progetto STOQ" - ha proseguito il Professor Basti - "è quello di offrire ai nostri studenti di filosofia e teologia la possibilità di frequentare corsi scientifici nelle nostre Facoltà umanistiche. (...) Ciò significa rinnovare nelle Università Pontificie Romane l'antica tradizione dell'insegnamento delle scienze matematiche e naturali, organicamente inserite nei curricula degli studenti di filosofia e teologia".
"Ogni Università elabora un tema specifico: la Gregoriana si concentra sui problemi relativi ai fondamenti della filosofia della scienza e le scienze della natura; la Lateranense si dedica alla formalizzazione sistematica del rapporto fra scienza e umanesimo (...) con particolare attenzione ad una 'Antropologia per il terzo millennio' ed il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum approfondisce il rapporto fra teologia, filosofia e scienze della vita (biologia), con particolare riferimento agli aspetti etici (bioetica).
OP/SCIENZA:TEOLOGIA/POUPARD VIS 20050311 (550)