CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine, in Visita "ad Limina Apostolorum":
- L'Arcivescovo Edmundo M. Abaya, di Nueva Segovia.
- Il Vescovo Leo M. Drona, S.D.B., di San Jose.
- Il Vescovo Luis Antonio G. Tagle, di Imus.
- Il Vescovo Ernesto A. Salgado, di Laoag.
- Il Vescovo Florentino F. Cinense, di Tarlac.
- Il Vescovo Ramon C. Argüelles, Ordinario Militare.
- Il Vescovo Pedro D. Arigo, Vicario Apostolico di Puerto Princesa.
AL/…/… VIS 20031028 (100)
Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS
Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana... [+]
ultime 5 notizie
martedì 28 ottobre 2003
DISCORSO ARCIVESCOVO FOLEY FEDERAZIONE PUBBLICITARI
CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2003 (VIS).L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha pronunciato oggi a Bruxelles (Belgio), un discorso alla Federazione Mondiale dei Pubblicitari in occasione del 50° anniversario di fondazione, sul tema: "Il buon nome è la migliore pubblicità".
Ricordando il contributo positivo dei pubblicitari al progresso economico, sociale e morale, l'Arcivescovo ha affermato di voler sottolineare: "diversi principi e preoccupazioni". Il primo ha ricordato, è: "Essere è meglio che avere", sottolineando che la dignità donata da Dio all'uomo dipende dall'essere e non dall'avere, ed ha esortato i pubblicitari "a non umiliare i poveri, anche inconsciamente. Va bene sottolineare la qualità, l'efficienza, l'aspetto curato, la pulizia e la bella apparenza, ma senza suggerire che la proprietà di un bene renda una persona migliore di un'altra".
"Il secondo principio" - ha detto ancora l'Arcivescovo Foley, è: "Ogni persona ha diritto ad essere trattata con rispetto. (…) Ci offendiamo se come salariati siamo considerati fattori di produzione piuttosto che persone; o se nella pubblicità gli individui sono ritratti come oggetti piuttosto che individui e, infine, ci offendiamo, se il pubblico dei consumatori è trattato alla stregua di numeri da raggiungere piuttosto che di persone alle quali comunicare un messaggio importante".
"Il terzo principio etico delle comunicazioni" - ha affermato il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali - "è il bene comune. Una crescente preoccupazione delle società democratiche, è l'aspetto etico della campagna politica", ad esempio, quando "i costi della pubblicità limitano la competizione politica a candidati o gruppi provvisti di notevoli mezzi finanziari, impedendo così il processo democratico".
"Come sapete" - ha concluso l'Arcivescovo Foley - "la pubblicità influisce profondamente sui valori e sull'etica della società, non si tratta solo delle abitudini di consumo degli individui. Spero siate consapevoli del vostro potere e che continuiate ad usarlo in modo responsabile, come già fanno molti di voi".
CON-CS/PUBBLICITÀ/BRUXELLES:FOLEY VIS 20031028 (320)
Iscriviti a:
Post (Atom)
Copyright © VIS - Vatican Information Service
In accordo con le norme internazionali sulla Proprietà Intellettuale e sui Diritti d'Autore, il VIS autorizza riprodurre le notizie contenute nei servizi del VIS, parzialmente o totalmente, sempre citando la fonte: (VIS - Vatican Information Service).
In accordo con le norme internazionali sulla Proprietà Intellettuale e sui Diritti d'Autore, il VIS autorizza riprodurre le notizie contenute nei servizi del VIS, parzialmente o totalmente, sempre citando la fonte: (VIS - Vatican Information Service).