CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre ha ricevuto i 250 partecipanti al Congresso internazionale: “Le cellule staminali adulte: scienza e futuro dell’uomo e della cultura”, promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con la Fondazione statunitense “Stem for life”. Nei tre giorni del Congresso i partecipanti hanno esaminato l’uso delle cellule staminali adulte in medicina da una prospettiva scientifica e dalla prospettiva delle implicazioni culturali, etiche ed antropologiche.
Riportiamo di seguito alcuni estratti del discorso di Benedetto XVI:
“Poiché gli esseri umani sono dotati di anima immortale e sono creati ad immagine e somiglianza di Dio, vi sono dimensioni della vita umana che oltrepassano i limiti di ciò che le scienze naturali possono determinare. Se si oltrepassano tali limiti, sussiste il grave rischio che la dignità unica ed inviolabile della vita umana sia subordinata a considerazioni puramente utilitarie. Se invece si rispettano doverosamente tali limiti, la scienza può offrire un notevole contributo alla promozione e alla salvaguardia della dignità umana”.
“In tal senso, considerevoli sono i potenziali benefici della ricerca sulle cellule staminali adulte, poiché schiudono possibilità di guarigione di malattie degenerative croniche riparando i tessuti danneggiati e ristabilendo la loro capacità di rigenerazione. Il miglioramento che tali terapie promettono costituisce un progresso significativo della scienza medica, che porta nuove speranze a coloro che soffrono e ai loro familiari. Perciò, la Chiesa naturalmente incoraggia quanti sono impegnati nella ricerca e nel sostegno alla ricerca in questo ambito, sempre che essa sia condotta con il dovuto rispetto per il bene integrale della persona umana e il bene comune della società”.
“Tale condizione è di grandissima importanza. La mentalità pragmatica che tanto spesso influenza le decisioni nel mondo di oggi è più che pronta ad autorizzare l’uso di qualunque mezzo disponibile per raggiungere il fine desiderato, nonostante la chiara evidenza delle conseguenze disastrose di tale mentalità. Quando il fine in vista è quello così eminentemente auspicabile di scoprire una cura per le malattie degenerative, è una grande tentazione per gli scienziati e i politici il mettere da parte le obiezioni etiche per intraprendere qualunque ricerca che sembri offrire la prospettiva di una vittoria. I sostenitori della ricerca sulle cellule staminali embrionali, nella speranza di conquistare tale risultato, fanno il grave errore di negare l’inalienabile diritto alla vita di tutti gli esseri umani dal momento del concepimento alla morte naturale. Non si può mai giustificare la distruzione di anche una sola vita umana in termini del beneficio che tale distruzione potrebbe plausibilmente portare ad un’altra vita”.
“Tuttavia, in generale, non sorgono tali problemi etici quando le cellule staminali sono prelevate da tessuti di un organismo adulto o dal sangue del cordone ombelicale al momento della nascita”.
“Il dialogo fra scienza ed etica è della più grande importanza per assicurare che i progressi medici non siano conseguiti a costi umani inaccettabili. La Chiesa contribuisce a questo dialogo aiutando a formare le coscienze secondo la giusta ragione e alla luce della verità rivelata. Nel far ciò la Chiesa non intende ostacolare il progresso scientifico, ma al contrario guidarlo in una direzione che sia proficua e benefica per l’umanità (...), con un’attenzione particolare ai più deboli e ai più vulnerabili”.
“Nel richiamare l’attenzione sulle necessità dei più indifesi, la Chiesa pensa non soltanto ai non nati ma anche a coloro che non hanno facile accesso a costose terapie mediche. (...) La giustizia esige che ogni sforzo sia fatto per porre i risultati della ricerca scientifica a disposizione di tutti coloro che ne traggono beneficio, a prescindere dalle proprie possibilità finanziarie. (...) Qui la Chiesa può offrire concreta assistenza con il suo esteso apostolato sanitario, attivo in numerosi paesi del mondo, che opera con particolare sollecitudine per rispondere alle necessità dei poveri del mondo”.
“Prego affinché il vostro impegno nella ricerca delle cellule staminali adulte porti grandi benedizioni al futuro dell’umanità”.
AC/ VIS 20111114 (660)