Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

venerdì 2 dicembre 2011

PREDICHE DI AVVENTO ALLA PRESENZA DI BENEDETTO XVI

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2011 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina, alla presenza del Santo Padre Benedetto XVI, il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M. Cap., ha tenuto la prima predica di Avvento sul tema: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Marco 16, 15).

  Le prediche di Avvento, che si tengono nella Cappella "Redemptoris Mater" del Palazzo Apostolico Vaticano, tornano quest'anno sul tema dell'evangelizzazione, in preparazione al Sinodo dei Vescovi 2012 sullo stesso argomento. Padre Cantalamessa si soffermerà in particolare su quattro grandi momenti di accelerazione o ripresa dell’impegno missionario: la seconda parte del secolo III, con la conversione di vasti strati dell’Impero romano ad opera dei vescovi; i secoli VI-IX in cui i monaci operano per la rievangelizzazione dell’Europa dopo le invasioni barbariche; il secolo XVI con la scoperta e la conversione dei popoli del “Nuovo mondo” mediante l’apostolato dei frati e l’epoca attuale che vede la Chiesa impegnata in una rievangelizzazione dell’Occidente secolarizzato attraverso l’impegno dei laici.
.../AVVENTO/CANTALAMESSA                          VIS 20111202 (180)

AI TEOLOGI: UNIRE FEDE E RAGIONE PER EVITARE VIOLENZA MOTIVI RELIGIOSI

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza i membri dell'annuale Sessione Plenaria della Commissione Teologica Internazionale, a conclusione dei lavori, presieduti dal Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

  Il Pontefice si è soffermato nel suo discorso sui tre temi che la Commissione sta studiando negli ultimi anni. In merito al primo, la questione di Dio e la comprensione del monoteismo, Benedetto XVI ha ricordato che: "Dietro la professione della fede cristiana nel Dio unico si ritrova la quotidiana professione di fede del popolo di Israele", ma con l'incarnazione del Figlio in Gesù Cristo "il monoteismo del Dio unico si è illuminato con una luce completamente nuova: la luce trinitaria. E nel mistero trinitario s'illumina anche la fratellanza fra gli uomini". Perciò la teologia "può aiutare i credenti a prendere coscienza e a testimoniare che il monoteismo trinitario ci mostra il vero Volto di Dio, ed (...) è forza di pace personale e universale".

  La Commissione ha studiato anche i criteri secondo i quali una teologia possa essere definita "cattolica". In merito il Papa ha spiegato che: "Il punto di partenza di ogni teologia cristiana è (...) l’accoglienza personale del Verbo fatto carne, l’ascolto della Parola di Dio nella Sacra Scrittura". Tuttavia la storia della Chiesa mostra che "il riconoscimento del punto di partenza non basta a giungere all’unità nella fede. Ogni lettura della Bibbia si colloca necessariamente in un dato contesto di lettura, e l’unico contesto nel quale il credente può essere in piena comunione con Cristo è la Chiesa e la sua Tradizione viva".

  La teologia cattolica deve continuare a dedicare particolare attenzione al legame tra fede e ragione, come ha sempre fatto nel corso della storia. Ciò è più che mai necessario, ha detto il Pontefice, "per rendere possibile una sinfonia delle scienze e per evitare le derive violente di una religiosità che si oppone alla ragione e di una ragione che si oppone alla religione".

  Il terzo tema che la Commissione ha esaminato è la relazione fra la Dottrina sociale della Chiesa e l'insieme della Dottrina cristiana. In merito Benedetto XVI ha ribadito che: "L’impegno sociale della Chiesa non è solo qualcosa di umano, né si risolve in una teoria sociale. La trasformazione della società operata dai cristiani attraverso i secoli è una risposta alla venuta nel mondo del Figlio di Dio. (...) I discepoli di Cristo Redentore sanno che senza l’attenzione all’altro, il perdono, l’amore anche dei nemici, nessuna comunità umana può vivere in pace (...). Nella necessaria collaborazione a favore del bene comune anche con chi non condivide la nostra fede, dobbiamo rendere presenti i veri e profondi motivi religiosi del nostro impegno sociale (...). Chi avrà percepito i fondamenti dell’agire sociale cristiano vi potrà così anche trovare uno stimolo per prendere in considerazione la stessa fede in Gesù Cristo".

  Infine il Papa ha affermato che la Chiesa ha grande bisogno della riflessione dei teologi "sul mistero del Dio di Gesù Cristo e della sua Chiesa. Senza una sana e vigorosa riflessione teologica la Chiesa rischierebbe di non esprimere pienamente l’armonia tra fede e ragione".
AC/                          VIS 20111202 (540)

STUDENTI INTERNAZIONALI NON CADANO PREDA “FUGA DEI CERVELLI”

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2011 (VIS). Il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, di cui è Presidente l'Arcivescovo Antonio Maria Vegliò, ha organizzato in questi giorni il III Congresso Mondiale di Pastorale per gli studenti internazionali. Questa mattina il Santo Padre, nel ricevere i partecipanti, ha notato con grande interesse che l'incontro delle culture, tema del Congresso, è "una realtà fondamentale nella nostra epoca e per il futuro dell’umanità e della Chiesa".

  "Oggi più che mai la reciproca apertura tra le culture - ha proseguito il  Pontefice - è terreno privilegiato per il dialogo tra quanti sono impegnati nella ricerca di un autentico umanesimo. L’incontro delle culture nel campo universitario deve essere pertanto incoraggiato e sostenuto (....) Gli studenti internazionali, infatti, hanno la potenzialità di diventare, con la loro formazione intellettuale, culturale e spirituale, artefici e protagonisti di un mondo dal volto più umano".

  "A motivo della carenza di formazione qualificata e di strutture adeguate nella terra di origine  - ha spiegato il Papa - come pure delle tensioni sociali e politiche, e grazie ai sostegni economici per lo studio all’estero, gli studenti internazionali sono una realtà in aumento all’interno del grande fenomeno migratorio. È importante, dunque, offrire ad essi una sana ed equilibrata preparazione intellettuale, culturale e spirituale, perché non cadano preda della 'fuga dei cervelli', ma formino una categoria socialmente e culturalmente rilevante in prospettiva del loro rientro come futuri responsabili nei Paesi di origine, e contribuiscano a costituire dei 'ponti' culturali, sociali e spirituali con i Paesi di accoglienza".

  Il mondo universitario costituisce per la Chiesa un campo privilegiato per l’evangelizzazione dato che "la diffusione di ideologie 'deboli' nei diversi campi della società sollecita i cristiani a un nuovo slancio nel campo intellettuale, al fine di incoraggiare le giovani generazioni nella ricerca e nella scoperta della verità sull’uomo e su Dio". E in merito il Papa ha ricordato l'esempio del Beato John Henry Newman, la cui vita "così legata al contesto accademico, conferma l’importanza e la bellezza di promuovere un ambiente educativo nel quale la formazione intellettuale, la dimensione etica e l’impegno religioso procedano insieme".

  "I giovani cristiani, provenendo da culture diverse, ma appartenendo all’unica Chiesa di Cristo, possono mostrare che il Vangelo è Parola di speranza e di salvezza per gli uomini di ogni popolo e cultura, di ogni età e di ogni epoca", ha concluso il Pontefice.
AC/                   VIS 20111202 (410)

DEDICATA A MARIA RAPPRESENTAZIONE NATIVITÀ PIAZZA SAN PIETRO

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2011 (VIS). La rappresentazione in Piazza San Pietro della Natività, quest'anno è dedicata a Maria, la madre di Gesù. L’ispirazione viene dalla recente Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, profondamente devoto alla Madonna.

  A sinistra del Presepe, che sarà  inaugurato il 24 dicembre, sono stati ricostruiti un tempio e alcune abitazioni ispirate ad un genere iconografico tradizionale degli ambienti palestinesi dell'epoca, dove si svolgono le scene di vita di Maria, dall'Annunciazione all'incontro con la cugina Elisabetta, alla presentazione di Gesù al Tempio. I personaggi del presepio provengono dal Presepio allestito nel 1842 da San Vincenzo Pallotti nella Basilica di Sant'Andrea della Valle.

  L'albero di Natale, innalzato accanto all'obelisco di Piazza San Pietro è un abete rosso proveniente dalla regione ucraina della Zakarpattya, alto 30,5 metri, con un diametro del tronco di 56 cm, con una chioma di oltre 700 rami, che saranno decorati con oltre 2.500 sfere di colore oro e argento, e con luci bianche e gialle.

  L'abete, dono della Repubblica di Ucraina, sarà collocato in situ il 5 dicembre e all'inaugurazione, il 16 dicembre, saranno presenti i Vescovi cattolici dell'Ucraina.
OP/                    VIS 20111202 (200)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

- L'Arcivescovo Giuseppe Betori, di Firenze (Italia).
AP/                  VIS 20111202 (40)
Copyright © VIS - Vatican Information Service