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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 7 aprile 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

 - I Membri della Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela:

    - L'Arcivescovo Ubaldo Ramón Santana Sequera, F.M.I., di Maracaibo (Venezuela), Presidente;

    - L'Arcivescovo Roberto Lückert León, di Coro (Venezuela), Primo Vice-Presidente;

    - Il Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas, Santiago de Venezuela (Venezuela), Secondo Vice-Presidente;

    - Il Vescovo Ramón José Viloria Pinzón, di Puerto Cabello (Venezuela), Segretario Generale.

  Domenica 6 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Christoph Schönborn, O.P., Arcivescovo di Vienna (Austria).

  Sabato 5 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Vescovo Luigi Antonio Secco, S.D.B., di Willemstad (Antille Olandesi e Aruba), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Signor Giovanni Galassi, Ambasciatore della Repubblica di San Marino, in visita di congedo.
AP:AL/.../...                                       VIS 20080407 (160)


INCONTRO CARDINALE CORDES E VESCOVI INGHILTERRA E GALLES

CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2008 (VIS). Il Cardinale Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum" incontrerà i Vescovi d'Inghilterra e Galles, riuniti in Assemblea Plenaria a Leeds (Gran Bretagna), dal 7 al 10 aprile.

  Su invito della Conferenza Episcopale d'Inghilterra e Galles (CBEW), il Cardinale Cordes intavolerà un dialogo con i Presuli "alla luce della prima Enciclica del Santo Padre Benedetto XVI 'Deus caritas est', sulla promozione dell'identità cattolica delle organizzazione caritative ecclesiali, in un contesto caratterizzato sia da mutamenti repentini che da nuove sfide poste al tradizionale impegno della Chiesa in questo campo", come si legge in un Comunicato reso pubblico questa mattina.

  "Sebbene la Chiesa in Inghilterra e Galles abbia raggiunto con opere efficaci quanti si trovano nel bisogno, i cambiamenti storici e culturali rendono necessaria una riflessione sul ruolo del Vescovo quale primario responsabile dell'attività caritativa della Chiesa".

  Durante la visita il Cardinale Cordes terrà una conferenza pubblica martedì 8 aprile, all'Istituto Maryvale dell'Arcidiocesi di Birmingham, con l'obiettivo di incoraggiare una riflessione approfondita sull'attività caritativa della Chiesa.
CON-CU/CARITÀ/LEEDS:CORDES                       VIS 20080407 (180)


ANTILLE: RINNOVAMENTO PASTORALE DIOCESI

CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2008 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale delle Antille, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  Riferendosi alle sfide che i Vescovi devono affrontare, il Santo Padre ha affermato: "Le sponde del vostro Paese sono state colpite dagli aspetti negativi dell'industria dell'intrattenimento, dal turismo di sfruttamento, al flagello del commercio di armi e di droghe; influenze che non solo minano la vita della famiglia e destabilizzano le fondamenta dei valori culturali tradizionali, ma tendono a influenzare negativamente la politica locale".

  Benedetto XVI ha incoraggiato i Presuli ad "essere testimoni coraggiosi della luce di Cristo, che offre alla famiglie un orientamento ed un obiettivo" e li ha esortati a predicare "intrepidamente la forza del Vangelo, che deve permeare il modo di pensare, i livelli di giudizio, e le norme di comportamento".

  Ponendo in rilievo che "Il rinnovamento pastorale è missione indispensabile per le Diocesi del Paese" - il Papa ha sottolineato che: "E' di vitale importanza l'instancabile promozione delle vocazioni con la guida e la formazione continua dei sacerdoti. (...) La vostra sollecitudine per la formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale dei seminaristi e dei sacerdoti è sicura espressione della vostra cura e preoccupazione per il costante approfondimento del loro impegno pastorale". Incoraggiando i Presuli a sostenere assiduamente il Seminario 'Saint John Vianney' ed il Seminario "Martiri dell'Uganda", il Santo Padre ha ribaditoche "L'istituzione di un seminario francofono nella regione è un gradito segno di speranza".

  "La vostra preoccupazione pastorale per la diminuzione delle vocazioni religiose" - ha detto ancora il Santo Padre ai Vescovi delle Antille - "esemplifica il vostro profondo apprezzamento della vita consacrata. Anche io faccio appello alle vostre comunità religiose, incoraggiandole a riaffermare la loro vocazione con fiducia e, guidate dallo Spirito Santo, a proporre nuovamente ai giovani l'ideale della consacrazione e della missione".

  "Cari Fratelli" - ha aggiunto il Santo Padre - "ognuno di voi avverte la grande responsabilità di far tutto il possibile per sostenere il matrimonio e la vita familiare, fonte primaria di coesione all'interno delle comunità e dunque di importanza capitale agli occhi delle autorità civili. A questo riguardo l'ampia rete di scuole cattoliche nella vostra regione può dare un importante contributo. I valori che si radicano nel cammino di verità offerto dal Cristo illuminano lo spirito ed il cuore dei giovani e li incoraggiano a seguire la vita della fedeltà, della responsabilità e della autentica libertà. Giovani che sono buoni cristiani saranno buoni cittadini!".
AL/.../ANTILLE                                   VIS 20080407 (410)


LA STRADA PER EMMAUS E' IL CAMMINO DI OGNI CRISTIANO

CITTA' DEL VATICANO, 6 APR. 2008 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il "Regina Cæli" con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Commentando il Vangelo di questa domenica, il racconto dei discepoli di Emmaus (cfr Lc 24,13-35), il Papa ha ricordato che: "La località di Emmaus non è stata identificata con certezza. Vi sono diverse ipotesi, e questo non è privo di una sua suggestione, perché ci lascia pensare che Emmaus rappresenti in realtà ogni luogo: la strada che vi conduce è il cammino di ogni cristiano, anzi, di ogni uomo. Sulle nostre strade Gesù risorto si fa compagno di viaggio, per riaccendere nei nostri cuori il calore della fede e della speranza e spezzare il pane della vita eterna".

  "Nel colloquio dei discepoli" - ha proseguito il Pontefice - "con l'ignoto viandante colpisce l'espressione che l'evangelista Luca pone sulle labbra di uno di loro: 'Noi speravamo…' (24,21). Questo verbo al passato dice tutto: Abbiamo creduto, abbiamo seguito, abbiamo sperato…, ma ormai tutto è finito. Anche Gesù di Nazaret, che si era dimostrato profeta potente in opere e in parole, ha fallito, e noi siamo rimasti delusi".

  "Questo dramma dei discepoli di Emmaus" - ha spiegato il Pontefice - "appare come uno specchio della situazione di molti cristiani del nostro tempo. Sembra che la speranza della fede sia fallita. La stessa fede entra in crisi a causa di esperienze negative che ci fanno sentire abbandonati dal Signore. Ma questa strada per Emmaus, sulla quale camminiamo, può divenire via di una purificazione e maturazione del nostro credere in Dio".

  "Anche oggi possiamo entrare in colloquio con Gesù ascoltando la Sua Parola. Anche oggi, Egli spezza il pane per noi e dà Se stesso come il nostro Pane. E così l'incontro con Cristo Risorto, che è possibile anche oggi, ci dona una fede più profonda e autentica, temprata, per così dire, attraverso il fuoco dell'evento pasquale; una fede robusta perché si nutre non di idee umane, ma della Parola di Dio e della sua presenza reale nell'Eucaristia".

  "Si è concluso stamani, con la Celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro, il primo Congresso mondiale sulla Divina Misericordia" - ha ricordato il Santo Padre al termine della preghiera mariana ed ha detto: - "A tutti i partecipanti rivolgo il mio cordiale saluto, che diventa ora una consegna: andate e siate testimoni della misericordia di Dio, sorgente di speranza per ogni uomo e per il mondo intero. Il Signore risorto sia sempre con voi!".
ANG/EMMAUS/...                                   VIS 20080407 (440)


TELEGRAMMA UCCISIONE SACERDOTE SIRO-ORTODOSSO IRAQ

CITTA' DEL VATICANO, 6 APR. 2008 (VIS). Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha inviato, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, un telegramma di cordoglio per l'uccisione avvenuta sabato 5 aprile a Baghdad, di un sacerdote della Chiesa Siro-Ortodossa. 

   Nel telegramma, inviato tramite la Nunziatura Apostolica in Iraq all'Arcivescovo Siro-Ortodosso di Baghdad, Mar Saverius Jamil Hawa, il Santo Padre esprime profondo dolore per l'uccisione del Sacerdote Yousef Adel Abudi ed "assicura al Presule della Chiesa Siro-Ortodossa, ai sacerdoti ed ai religiosi dell'Arcidiocesi, la sua vicinanza nella preghiera".

  "Affidando l'anima di questo devoto servitore all'infinita misericordia di Dio, Sua Santità prega affinché tutto il popolo segua la via della pace per edificare una società giusta e tollerante nella diletta terra irachena".
TGR/UCCISIONE SACERDOTE ORTODOSSO/HAWA              VIS 20080407 (130)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del VIII centenario della traslazione delle reliquie dell'Apostolo Sant'Andrea ad Amalfi (Italia), che avranno luogo l'8 maggio 2008.
NA/.../KASPER                                     VIS 20080405 (60)

RIPARTIRE TESTIMONIANZA NONNI DI FRONTE CRISI FAMIGLIA

CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina nella Sala Clementina, i partecipanti alla XVIII Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, tenutasi dal 3 al 5 aprile, sul tema: "I nonni: la loro testimonianza e presenza nella famiglia".

  "La Chiesa" - ha ricordato il Pontefice - "ha sempre avuto nei riguardi dei nonni un'attenzione particolare, riconoscendo loro una grande ricchezza sotto il profilo umano e sociale, come pure sotto quello religioso e spirituale. (...) In passato i nonni avevano un ruolo importante nella vita e nella crescita della famiglia. Anche quando l'età avanzava, essi continuavano ad essere presenti con i loro figli, con i nipoti e magari i pronipoti, dando viva testimonianza di premura, di sacrificio e di un quotidiano donarsi senza riserve".

  "Oggi, l'evoluzione economica e sociale ha portato profonde trasformazioni nella vita delle famiglie. Gli anziani, (...), si sono trovati in una sorta di 'zona di parcheggio': alcuni si accorgono di essere un peso in famiglia e preferiscono vivere soli o in case di riposo, con tutte le conseguenze che queste scelte comportano".

  "Da più parti poi sembra purtroppo avanzare" - ha proseguito il Pontefice - "la 'cultura della morte', che insidia anche la stagione della terza età. Con crescente insistenza si giunge persino a proporre l'eutanasia come soluzione per risolvere certe situazioni difficili. (...) Occorre sempre reagire con forza a ciò che disumanizza la società. (...) Occorre unirsi per sconfiggere insieme ogni emarginazione, perché ad essere travolti dalla mentalità individualistica non sono solo loro - i nonni, le nonne, gli anziani - ma tutti. Se i nonni, come spesso e da più parti si dice, costituiscono una preziosa risorsa, occorre mettere in atto scelte coerenti che permettano di valorizzarla al meglio".

  "Ritornino i nonni" - ha auspicato il Pontefice - "ad essere presenza viva nella famiglia, nella Chiesa e nella società" e "continuino ad essere testimoni di unità, di valori fondati sulla fedeltà ad un unico amore che genera la fede e la gioia di vivere. I cosiddetti nuovi modelli di famiglia ed il relativismo dilagante hanno indebolito questi valori fondamentali del nucleo familiare".

  "Di fronte alla crisi della famiglia non si potrebbe forse proprio ripartire dalla presenza e dalla testimonianza di coloro - i nonni - che hanno una maggiore robustezza di valori e di progetti? Non si può, infatti, progettare il futuro senza rifarsi ad un passato carico di esperienze significative e di punti di riferimento spirituale e morale".

  Ricordando il VI Incontro Mondiale delle Famiglie in programma in Messico nel gennaio 2009, il Papa ha concluso il suo discorso invitando, specialmente i gruppi familiari, i movimenti e le associazioni di famiglie "a prepararsi spiritualmente a questo evento di grazia".
AC/.../NONNI                                   VIS 20080407 (460)


VANGELO AMORE E VITA ANCHE SEMPRE VANGELO MISERICORDIA


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina i 300 partecipanti al Congresso Internazionale "'L'olio sulle ferite'. Una risposta alle piaghe dell'aborto e del divorzio", promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, in collaborazione con "Knights of Columbus".

  "Mi compiaccio con voi" - ha detto Benedetto XVI - "per la tematica che è oggetto delle vostre riflessioni (...), e in particolare per il riferimento alla parabola del buon samaritano, che avete scelto come chiave per accostarvi alle piaghe dell'aborto e del divorzio, le quali tanta sofferenza comportano nella vita delle persone, delle famiglie e della società. (...) Nel dibattito, spesso puramente ideologico, si crea nei loro confronti una specie di congiura del silenzio. Solo nell'atteggiamento dell'amore misericordioso ci si può avvicinare per portare soccorso e permettere alle vittime di rialzarsi e di riprendere il cammino dell'esistenza".

  "In un contesto culturale segnato da un crescente individualismo, dall'edonismo e, troppo spesso, anche da mancanza di solidarietà e di adeguato sostegno sociale" - ha detto il Papa - "la libertà umana, di fronte alle difficoltà della vita, è portata nella sua fragilità a decisioni in contrasto con l'indissolubilità del patto coniugale o con il rispetto dovuto alla vita umana appena concepita ed ancora custodita nel seno materno".

  "Divorzio e aborto sono scelte di natura certo differente, talvolta maturate in circostanze difficili e drammatiche, che comportano spesso traumi e sono fonte di profonde sofferenze per chi le compie. (...) In tutti lasciano ferite che segnano la vita indelebilmente".

  "Il giudizio etico della Chiesa a riguardo del divorzio e dell'aborto procurato" - ha precisato il Pontefice - "è chiaro e a tutti noto: si tratta di colpe gravi che, in misura diversa e fatta salva la valutazione delle responsabilità soggettive, ledono la dignità della persona umana, implicano una profonda ingiustizia nei rapporti umani e sociali e offendono Dio stesso, garante del patto coniugale ed autore della vita".

  "E tuttavia la Chiesa, sull'esempio del suo Divino Maestro, ha sempre di fronte le persone concrete, soprattutto quelle più deboli e innocenti, (...), ed anche quegli altri uomini e donne, che avendo compiuto tali atti si sono macchiati di colpe e ne portano le ferite interiori, cercando la pace e la possibilità di una ripresa".

  "A queste la Chiesa ha il dovere primario di accostarsi con amore e delicatezza, con premura e attenzione materna, per annunciare la vicinanza misericordiosa di Dio in Gesù Cristo. (...) Sì, il vangelo dell'amore e della vita è anche sempre vangelo della misericordia (...). A partire da questa misericordia la Chiesa coltiva un'indomabile fiducia nell'uomo e nella sua capacità di riprendersi. Essa sa che, con l'aiuto della grazia, la libertà umana è capace del dono di sé definitivo e fedele, che rende possibile il matrimonio di un uomo e una donna come patto indissolubile, che la libertà umana anche nelle circostanze più difficili è capace di straordinari gesti di sacrificio e di solidarietà per accogliere la vita di un nuovo essere umano".

  "Così si può vedere che i 'no' che la Chiesa pronuncia nelle sue indicazioni morali e sui quali talvolta si ferma in modo unilaterale l'attenzione dell'opinione pubblica, sono in realtà dei grandi 'sì' alla dignità della persona umana, alla sua vita e alla sua capacità di amore".

  Concentrandosi sulle conseguenze del divorzio il Santo Padre ha raccomandato che l'attenzione pastorale miri "a far sì che i figli non siano vittime innocenti dei conflitti tra i genitori che divorziano, che sia per quanto possibile assicurata la continuità del legame con i loro genitori ed anche quel rapporto con le proprie origini familiari e sociali che è indispensabile per una equilibrata crescita psicologia e umana".

  "Quante egoistiche complicità stanno spesso alla radice di una decisione sofferta che tante donne hanno dovuto affrontare da sole e di cui portano nell'animo una ferita non ancora rimarginata!" - ha esclamato il Pontefice riferendosi all'aborto e facendo sua l'esortazione di Giovanni Paolo II nell'Enciclica "Evangelium vitae": "'Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. (...) Il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione".

  Infine Papa Benedetto ha espresso "profondo apprezzamento a tutte quelle iniziative sociali e pastorali che sono rivolte alla riconciliazione e alla cura delle persone ferite dal dramma dell'aborto e del divorzio. Esse costituiscono, insieme con tante altre forme di impegno, elementi essenziali per la costruzione di quella civiltà dell'amore, di cui mai come oggi l'umanità ha bisogno".
AC/DIVORZIO:ABORTO/ISTITUTO GIOVANNI PAOLO II    VIS 20080407 (760)


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