CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2007 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli defunti nell'ultimo periodo:
- Il Vescovo Miguel Ángel Lecumberri Erburu, O.C.D., già Vicario Apostolico di Tumaco (Colombia), il 14 marzo, all'età di 82 anni.
- Il Vescovo Carlos Ambrosio Lewis, S.V.D., Coadiutore emerito di David (Panamá), il 29 novembre 2004, all'età di 86 anni.
- Il Vescovo José Ivo Lorscheiter, emerito di Santa Maria (Brasile), il 5 marzo, all'età di 79 anni.
- Il Vescovo Abdul-Ahad Sana, emerito di Alquoch dei Caldei (Iraq), il 2 marzo, all'età di 84 anni.
.../DEFUNTI/... VIS 20070322 (100)
CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2007 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Freetown and Bo (Sierra Leone), presentata dl Vescovo Joseph Henri Ganda, per raggiunti limiti d'età.
- Ha nominato Nunzio Apostolico in Messico, l'Arcivescovo Christophe Pierre, finora Nunzio Apostolico in Uganda.
- Ha nominato il Vescovo Richard William Smith, Arcivescovo Metropolita di Edmonton (superficie: 81.151; popolazione: 1.439.572, cattolici: 353.545; sacerdoti: 175; religiosi: 449; diaconi permanenti: 1), Canada. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Pembroke (Canada), è nato a Halifax (Canada) nel 1959, è stato ordinato sacerdote nel 1987 ed ha ricevuto l'Ordinazione Episcopale nel 2002.
RE:NN:NER/.../GANDA:PIERRE:SMITH VIS 20070322 (110)
CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
Otto Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Sardegna), in Visita "ad Limina Apostolorum":
- L'Arcivescovo Giuseppe Mani, di Cagliari, con l'Ausiliare Vescovo Mosè Marcia.
- Il Vescovo Antioco Piseddu, di Lanusei.
- Il Vescovo Pietro Meloni, di Nuoro.
- L'Arcivescovo Ignazio Sanna, di Oristano.
- Il Vescovo Giovanni Dettori, di Ales-Terralba, con il Vescovo eletto di Iglesias Giovanni Paolo Zedda ed il Vescovo Antonino Orrù, emerito di Ales-Terralba.
- L'Arcivescovo Leo Boccardi, Nunzio Apostolico in Sudan e in Eritrea, con i Familiari.
AL:AP/.../... VIS 20070322 (100)
CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2007 (VIS). Il Santo Padre compirà, il 21 e 22 aprile prossimo, una Visita Pastorale a Vigevano e Pavia.
OP/VISITA PASTORALE/PAVIA:VIGEVANO VIS 20070322 (40)
CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano i partecipanti alla Sessione Plenaria del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, con il Presidente del Dicastero Cardinale Javier Lozano Barragán.
"La pastorale della salute" - ha detto il Papa nel suo discorso - "è un ambito squisitamente evangelico, che richiama immediatamente l'opera di Gesù, buon Samaritano dell'umanità. Quando passava attraverso i villaggi della Palestina annunciando la buona novella del Regno di Dio, Egli accompagnava sempre la predicazione con i segni che compiva sui malati, guarendo tutti coloro che erano prigionieri di ogni sorta di malattie e di infermità".
"La salute dell'uomo, di tutto l'uomo" - ha ribadito il Pontefice - "è stato il segno che Cristo ha prescelto per manifestare la prossimità di Dio, il suo amore misericordioso che risana lo spirito, l'anima e il corpo".
Il Papa ha invitato gli operatori sanitari a ricordare sempre in ogni loro iniziativa Cristo, che i Vangeli presentano quale "'medico' divino", affermando che: "Soccorrere l'essere umano è un dovere sia in risposta a un diritto fondamentale della persona, sia perché la cura degli individui ridonda a beneficio della collettività".
"La scienza medica progredisce in quanto accetta di rimettere sempre in discussione la diagnosi e il metodo di cura, nel presupposto che i precedenti dati acquisiti e i presunti limiti possano essere superati. Del resto, la stima e la fiducia nei confronti del personale sanitario sono proporzionati alla certezza che tali difensori di ufficio della vita non disprezzeranno mai un'esistenza umana, per quanto menomata, e sapranno sempre incoraggiare tentativi di cura".
"L'impegno della cura va quindi esteso ad ogni essere umano" - ha sottolineato ancora il Papa - "nell'intento di coprire l'intera sua esistenza. (...) Questa prospettiva etica, basata sulla dignità della persona umana e sui diritti e doveri fondamentali ad essa connessi, viene confermata e potenziata dal comandamento dell'amore, centro del messaggio cristiano".
"La carità come compito della Chiesa" - ha spiegato il Santo Padre - "trova un'attuazione particolarmente significativa nella cura dei malati. Lo attesta la storia della Chiesa, con innumerevoli testimonianze di uomini e donne che, (...), hanno operato in questo campo".
Benedetto XVI ha concluso il suo discorso ricordando l'importanza dell'Eucaristia "forza per soccorrere efficacemente l'uomo e promuoverlo secondo la dignità che gli è propria" nella pastorale della salute. "L'Eucaristia, distribuita decorosamente e con spirito di preghiera ai malati, è la linfa vitale che li conforta e infonde nel loro animo luce interiore per vivere con fede e con speranza la condizione di infermità e di sofferenza".
AC/PLENARIA SALUTE/LOZANO BARRÁGAN VIS 20070322 (440)
CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano i partecipanti alla Sessione Plenaria del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, con il Presidente del Dicastero Cardinale Javier Lozano Barragán.
"La pastorale della salute" - ha detto il Papa nel suo discorso - "è un ambito squisitamente evangelico, che richiama immediatamente l'opera di Gesù, buon Samaritano dell'umanità. Quando passava attraverso i villaggi della Palestina annunciando la buona novella del Regno di Dio, Egli accompagnava sempre la predicazione con i segni che compiva sui malati, guarendo tutti coloro che erano prigionieri di ogni sorta di malattie e di infermità".
"La salute dell'uomo, di tutto l'uomo" - ha ribadito il Pontefice - "è stato il segno che Cristo ha prescelto per manifestare la prossimità di Dio, il suo amore misericordioso che risana lo spirito, l'anima e il corpo".
Il Papa ha invitato gli operatori sanitari a ricordare sempre in ogni loro iniziativa Cristo, che i Vangeli presentano quale "'medico' divino", affermando che: "Soccorrere l'essere umano è un dovere sia in risposta a un diritto fondamentale della persona, sia perché la cura degli individui ridonda a beneficio della collettività".
"La scienza medica progredisce in quanto accetta di rimettere sempre in discussione la diagnosi e il metodo di cura, nel presupposto che i precedenti dati acquisiti e i presunti limiti possano essere superati. Del resto, la stima e la fiducia nei confronti del personale sanitario sono proporzionati alla certezza che tali difensori di ufficio della vita non disprezzeranno mai un'esistenza umana, per quanto menomata, e sapranno sempre incoraggiare tentativi di cura".
"L'impegno della cura va quindi esteso ad ogni essere umano" - ha sottolineato ancora il Papa - "nell'intento di coprire l'intera sua esistenza. (...) Questa prospettiva etica, basata sulla dignità della persona umana e sui diritti e doveri fondamentali ad essa connessi, viene confermata e potenziata dal comandamento dell'amore, centro del messaggio cristiano".
"La carità come compito della Chiesa" - ha spiegato il Santo Padre - "trova un'attuazione particolarmente significativa nella cura dei malati. Lo attesta la storia della Chiesa, con innumerevoli testimonianze di uomini e donne che, (...), hanno operato in questo campo".
Benedetto XVI ha concluso il suo discorso ricordando l'importanza dell'Eucaristia "forza per soccorrere efficacemente l'uomo e promuoverlo secondo la dignità che gli è propria" nella pastorale della salute. "L'Eucaristia, distribuita decorosamente e con spirito di preghiera ai malati, è la linfa vitale che li conforta e infonde nel loro animo luce interiore per vivere con fede e con speranza la condizione di infermità e di sofferenza".
AC/PLENARIA SALUTE/LOZANO BARRÁGAN VIS 20070322 (440)
Copyright © VIS - Vatican Information Service