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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 9 dicembre 2005

MARIA CI AIUTA A SUPERARE TENTAZIONE DI UNA VITA MEDIOCRE


CITTA' DEL VATICANO, 8 DIC. 2005 (VIS). Al termine della Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus con le migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro ed ha affermato che la Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria "è un giorno di intenso gaudio spirituale".

Rievocando l'immagine della Vergine descritta da Dante nel Canto XXXIII del Paradiso: "Umile e alta più che creatura / termine fisso d'eterno consiglio", il Papa ha proseguito chiedendosi: "Guardando alla Madonna, come non lasciar ridestare in noi, suoi figli, l'aspirazione alla bellezza, alla bontà, alla purezza del cuore? Il suo celeste candore ci attira verso Dio, aiutandoci a superare la tentazione di una vita mediocre, fatta di compromessi con il male, per orientarci decisamente verso l'autentico bene, che è sorgente di gioia".

Ricordando il 40° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II "l'evento ecclesiale più grande del secolo ventesimo", quando Papa Paolo VI "tra l'esultanza di numerosi fedeli in Piazza San Pietro, affidò l'attuazione dei documenti conciliari alla Vergine Maria, invocandola col dolce titolo di Madre della Chiesa", il Papa ha affermato: "In modo speciale, Maria ha vegliato con materna premura sul Pontificato dei miei venerati Predecessori, ognuno dei quali, con grande saggezza pastorale, ha guidato la barca di Pietro sulla rotta dell'autentico rinnovamento conciliare, lavorando incessantemente per la fedele interpretazione ed attuazione del Concilio Vaticano II".

Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha benedetto la fiaccola olimpica che ieri è transitata da Roma nel suo itinerario verso Torino, sede dei prossimi Giochi Olimpici Invernali e che è stata portata in Piazza San Pietro da una Guardia Svizzera e da un agente della Gendarmeria Vaticana. "Possa questa fiamma" - ha detto il Santo Padre - "ricordare a tutti i valori di pace e di fratellanza che stanno alla base delle Olimpiadi".
ANG/IMMACOLATA:CONCILIO:FIACCOLA OLIMPICA/... VIS 20051209 (330)

COLUI CHE SI ABBANDONA A DIO NON PERDE LA SUA LIBERTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 8 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto oggi, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, una Concelebrazione Eucaristica nella Basilica Vaticana, in occasione del 40° anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. Hanno concelebrato con il Papa 40 Cardinali e 80 Arcivescovi e Vescovi.

All'inizio dell'omelia, il Papa ha ricordato che Giovanni XXIII inaugurò il Concilio Ecumenico l'11 ottobre 1962, allora festa della Maternità di Maria, e Paolo VI concluse solennemente il Concilio l'8 dicembre 1965.

"Resta indelebile nella mia memoria" - ha detto Papa Benedetto XVI - il momento in cui sentendo le parole di Papa Paolo VI "'dichiariamo Maria Santissima Madre della Chiesa', spontaneamente i Padri si alzarono di scatto dalle loro sedie e applaudirono in piedi rendendo omaggio alla Madre di Dio, a nostra Madre, alla Madre della Chiesa".

Il Santo Padre ha affermato che: "Maria non sta soltanto in un rapporto singolare con Cristo, il Figlio di Dio che, come uomo, ha voluto diventare figlio suo. Essendo totalmente unita a Cristo, ella appartiene anche totalmente a noi".

Riferendosi al titolo di Maria, l'Immacolata, il Papa ha spiegato che: "La liturgia di oggi ci chiarisce il contenuto di questa parola in due grandi immagini. C'è innanzitutto il racconto meraviglioso dell'annuncio a Maria, la Vergine di Nazaret, della venuta del Messia" e "la lotta tra l'uomo e il serpente, cioè tra l'uomo e le potenze del male e della morte. Viene però anche preannunciato che 'la stirpe' della donna un giorno vincerà e schiaccerà la testa al serpente, alla morte".

"Qual è il quadro che in questa pagina ci vien posto davanti? L'uomo non si fida di Dio. Egli cova il sospetto che Dio, in fin dei conti, gli tolga qualcosa della sua vita, che Dio sia un concorrente che limita la nostra libertà e che noi saremo pienamente esseri umani soltanto quando l'avremo accantonato; insomma, che solo in questo modo possiamo realizzare in pienezza la nostra libertà".

L'uomo, ha proseguito il Pontefice, "Vuole attingere egli stesso dall'albero della conoscenza il potere di plasmare il mondo, di farsi dio elevandosi al livello di Lui, e di vincere la morte e le tenebre. Non vuole contare sull'amore che non gli sembra affidabile; egli conta unicamente sulla conoscenza, in quanto essa gli conferisce il potere. Piuttosto che sull'amore punta sul potere col quale vuole prendere in mano in modo autonomo la propria vita. E nel fare questo, egli si fida della menzogna piuttosto che della verità".

Sottolineando che: "L'amore non è dipendenza, ma dono che ci fa vivere", il Papa ha affermato che: "Solo se viviamo nel modo giusto l'uno con l'altro e l'uno per l'altro, la libertà può svilupparsi. (...) Se noi viviamo contro l'amore e contro la verità - contro Dio -, allora ci distruggiamo a vicenda e distruggiamo il mondo".

"Cari fratelli e sorelle! Se riflettiamo sinceramente su di noi e sulla nostra storia, dobbiamo dire che con questo racconto è descritta non solo la storia dell'inizio, ma la storia di tutti i tempi, e che tutti portiamo dentro di noi una goccia di veleno" che chiamiamo peccato originale. "Proprio nella festa dell'Immacolata Concezione emerge in noi il sospetto che una persona che non pecchi affatto sia in fondo noiosa; che manchi qualcosa nella sua vita: la dimensione drammatica dell'essere autonomi".

"Il male" - ha proseguito il Santo Padre - "avvelena sempre, non innalza l'uomo, ma lo abbassa e lo umilia, non lo rende più grande, più puro e più ricco, ma lo danneggia e lo fa diventare più piccolo. Questo dobbiamo piuttosto imparare nel giorno dell'Immacolata: l'uomo che si abbandona totalmente nelle mani di Dio non diventa un burattino di Dio, (...) egli non perde la sua libertà. Solo l'uomo che si affida totalmente a Dio trova la vera libertà, la vastità grande e creativa della libertà del bene".

Il Santo Padre ha affermato ancora che: "Più l'uomo è vicino a Dio, più vicino è agli uomini. Lo vediamo in Maria. Il fatto che ella sia totalmente presso Dio è la ragione per cui è anche così vicina agli uomini. Per questo può essere la Madre di ogni consolazione e di ogni aiuto".

La Vergine, ha concluso il Pontefice, "si rivolge a noi dicendo: 'Abbi il coraggio di osare con Dio! Provaci! Non aver paura di Lui! (...) Compromettiti con Dio, allora vedrai che proprio con ciò la tua vita diventa ampia ed illuminata, non noiosa, ma piena di infinite sorprese, perché la bontà infinita di Dio non si esaurisce mai!".
HML/IMMACOLATA:CONCILIO/... VIS 20051209 (740)

VISITA AL PAPA DELEGAZIONE CONSIGLIO METODISTA MONDIALE


CITTA' DEL VATICANO, 9 DIC. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere i membri della Delegazione del Consiglio Metodista Mondiale (CMM), accompagnati dal Presidente Vescovo Sunday Mbang, della Chiesa Metodista di Nigeria, ha voluto ringraziarli della loro partecipazione alle esequie di Giovanni Paolo II e alla Messa solenne di inaugurazione del Pontificato.

Ricordando che nel chiudere quaranta anni fa il Concilio Vaticano II Papa Paolo VI "espresse la speranza che le divergenze fra cristiani potessero essere superate, 'lentamente, gradualmente, con lealtà e generosità'", il Santo Padre ha detto: "Ora dobbiamo riflettere sui rapporti amichevoli fra cattolici e metodisti, e sul dialogo paziente e perseverante nel quale ci siamo impegnati. In effetti oggi dobbiamo rendere grazie per i molti progressi compiuti".

"Dal 1967" - ha affermato Papa Benedetto - "il nostro dialogo si è occupato di importanti argomenti teologici quali, la rivelazione e la fede, la tradizione e l'autorità di insegnamento della Chiesa. (...) Il nostro dialogo e i molti modi nei quali i cattolici ed i metodisti sono arrivati ad una migliore conoscenza, ci hanno permesso di riconoscere insieme alcuni 'tesori cristiani di grande valore'. Tale riconoscimento ci ha consentito di parlare all'unisono nel trattare questioni sociali ed etiche in un mondo sempre più secolarizzato".

Benedetto XVI ha espresso la sua soddisfazione per l'iniziativa del Consiglio Metodista Mondiale di associarsi alla Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione, firmata nel 1999 dalla Chiesa Cattolica e dalla Federazione Luterana Mondiale. Ciò, si è detto certo il Papa, "contribuirà alla riconciliazione che ardentemente desideriamo, e sarà un passo significativo verso l'obiettivo della piena e visibile unità nella fede".

Le comunioni metodiste affiliate al Consiglio Metodista Mondiale hanno approvato individualmente il testo della Dichiarazione, che sarà ufficialmente votato e ratificato a Seul (Corea), nel luglio 2006, durante l'Assemblea Generale del Consiglio.
AC/.../CONSIGLIO METODISTA MONDIALE VIS 20051209 (310)

OMAGGIO DEL PAPA ALL'IMMACOLATA IN PIAZZA DI SPAGNA


CITTA' DEL VATICANO, 8 DIC. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio alla statua dell'Immacolata.

Lungo il percorso il Papa ha sostato presso la Chiesa della Santissima Trinità dove ha ricevuto l'omaggio dei Padri Domenicani e dell'Associazione dei Commercianti in Via Condotti. Al suo arrivo in Piazza di Spagna il Santo Padre ha benedetto un cesto di rose che è stato poi deposto ai piedi della colonna dell'Immacolata, con la partecipazione di migliaia di fedeli.

"In questo giorno dedicato a Maria" - ha detto il Santo Padre - "sono venuto, per la prima volta come Successore di Pietro, ai piedi della statua dell'Immacolata qui, a Piazza di Spagna, ripercorrendo idealmente il pellegrinaggio tante volte fatto dai miei Predecessori. (...) Porto con me le ansie e le speranze dell'umanità di questo nostro tempo, e vengo a deporle ai piedi della celeste Madre del Redentore".

Il Papa ha poi ricordato il 40° anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II e la Celebrazione Eucaristica in Piazza San Pietro, quando "Paolo VI ebbe a rivolgere il suo pensiero alla Madonna 'la Madre di Dio e la Madre nostra spirituale ... la creatura nella quale l'immagine di Dio si rispecchia con limpidezza assoluta".

"Memori dei tanti eventi che hanno segnato i quarant'anni trascorsi" - ha detto ancora il Santo Padre - "come non rivivere oggi i vari momenti che hanno contraddistinto il cammino della Chiesa in questo periodo? La Madonna ha sorretto durante questi quattro decenni i Pastori e in primo luogo i Successori di Pietro (...); ha guidato la Chiesa verso la fedele comprensione ed applicazione dei documenti conciliari. Per questo, facendomi voce dell'intera Comunità ecclesiale, vorrei ringraziare la Vergine Santissima e rivolgermi a Lei con gli stessi sentimenti che animarono i Padri conciliari, i quali dedicarono proprio a Maria l'ultimo capitolo della Costituzione dogmatica 'Lumen gentium', sottolineando l'inscindibile rapporto che unisce la Vergine alla Chiesa".

"Vergine Madre di Dio e Madre nostra (...) insegnaci a serbare nel cuore e a meditare in silenzio, come hai fatto Tu, i misteri della vita di Cristo. Tu, che avanzasti sino al Calvario, sempre profondamente unita al Figlio tuo, (...) fa' che ti sentiamo sempre anche noi vicina in ogni istante dell'esistenza, soprattutto nei momenti di oscurità e di prova. Tu, che nella Pentecoste, insieme con gli Apostoli in preghiera, implorasti il dono dello Spirito Santo per la Chiesa nascente, aiutaci a perseverare nella fedele sequela di Cristo. A Te volgiamo fiduciosi lo sguardo, come a 'segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore'".
AC/IMMACOLATA CONCEZIONE/PIAZZA DI SPAGNA VIS 20051209 (460)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 9 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Aleksander Kwasniewski, Presidente della Repubblica di Polonia e Seguito.

- Il Signor Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, Presidente della Repubblica della Guinea Equatoriale, e Seguito.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario del medesimo Dicastero.
AP/.../... VIS 20051209 (90)

MARTEDÌ PRESENTAZIONE MESSAGGIO GIORNATA MONDIALE PACE


CITTA' DEL VATICANO, 9 DIC. 2005 (VIS). Martedì, 13 dicembre, alle 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la presentazione del Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale della Pace 2006, sul tema: "Nella verità la pace". Alla Conferenza Stampa interverranno il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il Vescovo Giampaolo Crepaldi, Segretario, ed il Monsignore Frank J. Dewane, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
OP/MESSAGGIO GIORNATA PACE/MARTINO VIS 20051209 (90)

TELEGRAMMA CORDOGLIO MORTE CARDINALE LEO SCHEFFCZYK


CITTA' DEL VATICANO, 9 DIC. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio al Cardinale Friedrich Wetter, Arcivescovo di München und Freising (Repubblica Federale di Germania), per la scomparsa, ieri a Monaco, all'età di 85 anni, del Cardinale tedesco Leo Scheffczyk. Il Papa ricorda l'impegno sacerdotale e la profonda cultura scientifica del Porporato e la sua infaticabile dedizione alla ricerca teologica ed alla predicazione della verità evangelica.
TGR/MORTE SCHEFFCZYK/WETTER VIS 20051209 (80)
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