CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Consigliere della Pontificia Commissione per l'America Latina, il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
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CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:
- Due Presuli della Conferenza Episcopale Italiana, in Visita "ad Limina Apostolorum":
- Il Vescovo Gianfranco De Luca, di Termoli-Larino (Italia).
- Il Vescovo Domenico Scotti, di Trivento (Italia).
Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva i Dirigenti e i Dipendenti dei Musei Vaticani.
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CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2006 (VIS). Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio, a nome del Santo Padre, all'Arcivescovo Damian Zimon, Metropolita di Katowice (Polonia), per le vittime della catastrofe, avvenuta martedì scorso, nelle miniera di carbone di Halemba, nella quale hanno perso la vita 23 persone.
"Il Santo Padre" - scrive il Cardinale Bertone - "affida le anime dei defunti alla misericordia di Dio, chiedendo di accogliere l'offerta della loro fatica e della loro vita e di introdurli nella sua gloria. (...) Con una cordiale preghiera abbraccia le famiglie delle vittime e tutti coloro che piangono la loro improvvisa scomparsa. Imparte loro la Benedizione Apostolica che estende a tutta l'Arcidiocesi di Katowice".
TGR/INCIDENTE MINIERA/HALEMBA:ZIMON VIS 20061123 (130)
CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2006 (VIS). Al termine dell'incontro privato e dello scambio di discorsi di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI e Sua Grazia Dr. Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury, Primate della Comunione Anglicana, hanno firmato una Dichiarazione Comune in presenza dei Membri della Delegazione anglicana e dei Rappresentanti cattolici, questi ultimi guidati dal Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo di Westminster, che ha accompagnato a Roma il Primate della Comunione Anglicana.
Il Santo Padre Benedetto XVI e Sua Grazia l'Arcivescovo Rowan Williams ricordano nel Documento che 40 anni orsono i Predecessori Papa Paolo VI e l'Arcivescovo Michael Ramsey vollero "instaurare un dialogo in cui questioni che erano state motivo di divergenza nel passato fossero affrontate in una nuova prospettiva di verità e amore".
"L'autentico ecumenismo" - scrivono nella Dichiarazione comune - "va oltre il dialogo teologico; esso tocca la nostra vita spirituale e la nostra comune testimonianza. Lo sviluppo del dialogo ha permesso a molti cattolici ed anglicani di trovare l'uno nell'altro un amore per Cristo che ci invita ad una collaborazione e ad un servizio pratico".
"La Commissione Anglicana-Romano Cattolica Internazionale per l'Unità e la Missione (IARCCUM) si è impegnata nell'analisi dei modi più appropriati nei quali la missione condivisa di proclamare al mondo una nuova vita in Cristo possa progredire e svilupparsi. Il loro rapporto (...) recentemente completato è stato sottoposto per una revisione all'Ufficio della Comunione Anglicana e al Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e noi esprimiamo la nostra gratitudine per il loro lavoro".
Sottolineando che "in questo incontro fraterno celebriamo il bene derivato da questi anni di dialogo", il Santo Padre e l'Arcivescovo Williams affermano che: "È urgente pertanto che nel rinnovare il nostro impegno di seguire la via verso la comunione piena e visibile nella verità e nell'amore di Cristo, noi ci impegniamo parimenti a continuare il nostro dialogo e ad affrontare le importanti questioni inerenti all'emergere di fattori ecclesiologici ed etici che rendono quel viaggio più difficile ed arduo".
"Di fronte alle sfide del nuovo millennio, noi riaffermiamo il nostro impegno pubblico ad annunciare la Rivelazione della vita divina unicamente manifestata da Dio nella divinità ed umanità di Nostro Signore Gesù Cristo. Noi crediamo che è attraverso Cristo e i mezzi di salvezza che noi troviamo in Lui che la salvezza e la riconciliazione sono offerti a noi e al mondo intero".
Benedetto XVI e il Primate della Comunione Anglicana riconoscono che: "Vi sono molte ambiti di testimonianza e di servizio (...) che esigono una nostra più stretta collaborazione: il perseguimento della pace in Terra Santa e in altre parti del mondo colpite da conflitti e dalla minaccia del terrorismo; la promozione del rispetto della vita dal concepimento fino alla morte naturale; la protezione della santità del matrimonio e il benessere dei bambini nel contesto di una sana vita familiare; l'assistenza dei poveri, degli oppressi e dei più vulnerabili, specialmente coloro che sono perseguitati a causa della loro fede; l'affrontare gli effetti negativi del materialismo; e la difesa della creazione e dell'ambiente. Noi ci impegniamo anche nel dialogo interreligioso mediante il quale possiamo insieme raggiungere i nostri fratelli e sorelle non cristiani".
Al termine della Dichiarazione Comune, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Cappella "Redemptoris Mater", la Celebrazione dell'Ora Media alla quale ha partecipato Sua Grazia il Dr. Rowan Williams, con la Delegazione al Seguito.
AC/DICHIARAZIONE COMUNE/WILLIAMS VIS 20061123 (560)
CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza Sua Grazia il Dr. Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury e Primate della Comunione Anglicana, la cui visita in Vaticano coincide con il quarantesimo anniversario dell'incontro di Papa Paolo VI e dell'Arcivescovo Michael Ramsey (22-24 marzo 1966).
Il Santo Padre ha ricordato la lunga storia delle relazioni fra la Sede di Roma e la Sede di Canterbury, risalente a più di 1.400 anni orsono ed ha ringraziato l'Arcivescovo Williams e gli altri Rappresentanti della Comunione Anglicana per la loro presenza alla Liturgia esequiale di Giovanni Paolo II e per la partecipazione all'inaugurazione del suo Pontificato.
"Molte cose vi sono in questi ultimi quaranta anni nei quali si sono sviluppati i nostri rapporti per le quali dobbiamo essere grati" - ha detto il Pontefice citando "il lavoro della Commissione del dialogo teologico", "l'amicizia ed i rapporti positivi esistenti in molti luoghi fra Anglicani e Cattolici che hanno contribuito a creare un nuovo contesto nella nostra testimonianza condivisa al Vangelo di Gesù". Benedetto XVI ha ricordato anche le visite dei Primati Anglicani alla Santa Sede e la riunione dell'Episcopato anglicano e cattolico a Mississauga (Canada), nel maggio 2000, durante la quale si concordò la costituzione di una Commissione Episcopale Mista per discernere i modi più appropriati di esprimere i progressi compiuti nella vita ecclesiale".
"Nel contesto attuale, tuttavia, e specialmente nel mondo occidentale secolarizzato" - ha proseguito il Pontefice - "molte sono le influenze negative e le pressioni che interessano i cristiani e le comunità cristiane. (...) Recenti sviluppi, specialmente quelli concernenti il ministero ordinato e certi insegnamenti morali, hanno colpito non solo i rapporti interni alla Comunione Anglicana ma anche le relazioni fra la Comunione Anglicana e la Chiesa Cattolica".
"Crediamo che tali questioni, attualmente all'esame della Comunione Anglicana" - ha proseguito Papa Benedetto XVI - "siano di vitale importanza per la predicazione del Vangelo nella sua integrità e che le nostre attuali discussioni prefigurano il futuro dei nostri rapporti. È da auspicare che il dialogo teologico, che ha registrato non insignificanti gradi di accordo su queste ed altri importanti questioni teologiche, proceda con serietà".
"Il mondo ha bisogno della nostra testimonianza e della forza che proviene da una proclamazione unitaria del Vangelo" - ha concluso il Santo Padre - "Per questo motivo, ed anche fra le attuali difficoltà, è importante che noi continuiamo il nostro dialogo teologico".
AC/COMUNIONE ANGLICANA/WILLIAMS VIS 20061123 (410)
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