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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 14 marzo 2011

TELEGRAMMA DEL SANTO PADRE VITTIME TERREMOTO GIAPPONE

CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2011 (VIS). Il Santo Padre, tramite il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio all’Arcivescovo Leo Jun Ikenaga, S.I., di Osaka, Presidente della Conferenza Episcopale Giapponese, per le vittime del devastante terremoto e del conseguente tsunami che ha colpito ieri il Giappone.

“Profondamente addolorato dai tragici e repentini effetti del terribile terremoto e del conseguente tsunami che ha colpito la regione costiera nord-orientale del Giappone, Sua Santità Papa Benedetto XVI assicura a tutti coloro che sono stati colpiti la sua vicinanza in questo difficile momento. Egli prega per le vittime e per le famiglie e gli amici in lutto ed invoca le benedizioni divine, fortezza e consolazione. Il Santo Padre esprime anche la sua solidarietà nella preghiera a quanti si adoperano nei soccorsi, nell’assistenza e nel sostegno alle vittime di tale calamità”.
TGR/ VIS 20110314 (140)

SINDACI: PROMOTORI COLLABORAZIONE, SOLIDARIETÀ E UMANITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza i Membri dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (A.N.C.I.).

“La molteplicità dei soggetti, delle situazioni, non è in contraddizione con l’unità della Nazione” – ha ribadito il Papa nel suo discorso – “che è richiamata dal 150° anniversario che si sta celebrando. Unità e pluralità sono, a diversi livelli, compreso quello ecclesiologico, due valori che si arricchiscono mutuamente, se vengono tenuti nel giusto e reciproco equilibrio”.

“Due principi che consentono questa armonica compresenza tra unità e pluralità” – ha proseguito il Santo Padre – “sono quelli di sussidiarietà e di solidarietà, tipici dell’insegnamento sociale della Chiesa. Tale dottrina sociale ha come oggetto verità che non appartengono solo al patrimonio del credente, ma sono razionalmente conoscibili da ogni persona”.

“Questi principi” – ha sottolineato ancora Benedetto XVI – “vanno applicati anche a livello comunale, in un duplice senso: nel rapporto con le istanze pubbliche statali, regionali e provinciali, così come in quello che le autorità comunali hanno con i corpi sociali e le formazioni intermedie presenti nel territorio. (...) Tra esse rientrano numerose realtà ecclesiali, quali le parrocchie, gli oratori, le case religiose, gli istituti cattolici di educazione e di assistenza. Auspico che tale preziosa attività trovi sempre un adeguato apprezzamento e sostegno, anche in termini finanziari”.

“A questo proposito” – ha aggiunto Benedetto XVI – “desidero ribadire che la Chiesa non domanda privilegi, ma di poter svolgere liberamente la sua missione, come richiede un effettivo rispetto della libertà religiosa. Essa consente in Italia la collaborazione che esiste fra la comunità civile e quella ecclesiale. Purtroppo, in altri Paesi le minoranze cristiane sono spesso vittime di discriminazioni e di persecuzioni”.

“Inoltre, vorrei sottolineare l’importanza del tema della ‘cittadinanza’, che avete posto al centro dei vostri lavori. (...) Oggi la cittadinanza si colloca, appunto, nel contesto della globalizzazione, che si caratterizza, tra l’altro, per i grandi flussi migratori. Di fronte a questa realtà, come ho ricordato sopra, bisogna saper coniugare solidarietà e rispetto delle leggi, affinché non venga stravolta la convivenza sociale e si tenga conto dei principi di diritto e della tradizione culturale e anche religiosa da cui trae origine la Nazione italiana. Questa esigenza è avvertita in modo particolare da voi che, come amministratori locali, siete più vicini alla vita quotidiana della gente. Da voi si richiede sempre una speciale dedizione nel servizio pubblico che rendete ai cittadini, per essere promotori di collaborazione, di solidarietà e di umanità”.

“La storia” – ha concluso il Pontefice – “ci ha lasciato l’esempio di Sindaci che con il loro prestigio e il loro impegno hanno segnato la vita delle comunità: giustamente è stata ricordata la figura di Giorgio La Pira, cristiano esemplare e amministratore pubblico stimato. Possa questa tradizione continuare a portare frutto per il bene del Paese e dei suoi cittadini!”.
AC/ VIS 20110314 (470)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/ VIS 20110314 (30)

ECLISSI DI DIO COMPORTA NECESSARIAMENTE ECLISSI PECCATO

CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2011 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, I Domenica di Quaresima, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Nell’introdurre la preghiera mariana il Santo Padre ha spiegato il significato del tempo di Quaresima che costituisce “un itinerario spirituale di preparazione alla Pasqua. Si tratta in sostanza” – ha detto il Papa – “di seguire Gesù che si dirige decisamente verso la Croce, culmine della sua missione di salvezza. Se ci domandiamo: perché la Quaresima? perché la Croce?, la risposta, in termini radicali, è questa: perché esiste il male, anzi, il peccato, che secondo le Scritture è la causa profonda di ogni male”.

“Ma questa affermazione non è affatto scontata” – ha proseguito il Pontefice – “e la stessa parola ‘peccato’ da molti non è accettata, perché presuppone una visione religiosa del mondo e dell’uomo. In effetti è vero: se si elimina Dio dall’orizzonte del mondo, non si può parlare di peccato. Come quando si nasconde il sole, spariscono le ombre; l’ombra appare solo se c’è il sole; così l’eclissi di Dio comporta necessariamente l’eclissi del peccato. Perciò il senso del peccato – che è cosa diversa dal ‘senso di colpa’ come lo intende la psicologia – si acquista riscoprendo il senso di Dio”.

“Di fronte al male morale, l’atteggiamento di Dio è quello di opporsi al peccato e salvare il peccatore. Dio non tollera il male, perché è Amore, Giustizia, Fedeltà; e proprio per questo non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. Per salvare l’umanità, Dio interviene: lo vediamo in tutta la storia del popolo ebraico, a partire dalla liberazione dall’Egitto. Dio è determinato a liberare i suoi figli dalla schiavitù per condurli alla libertà. E la schiavitù più grave e più profonda è proprio quella del peccato. Per questo Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo: per liberare gli uomini dal dominio di Satana, origine e causa di ogni peccato’".

“Infatti, entrare in questo Tempo liturgico” – ha concluso il Papa – “significa ogni volta schierarsi con Cristo contro il peccato, affrontare – sia come singoli, sia come Chiesa – il combattimento spirituale contro lo spirito del male”.

Infine il Papa ha detto: “Uno speciale ricordo nella preghiera domando per me e per i miei collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi spirituali”.
ANG/ VIS 20110314 (410)

DIGNITÀ E CORAGGIO POPOLO GIAPPONESE

CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2011 (VIS). Dopo la recita dell’Angelus, il Papa ha affermato: “Cari fratelli e sorelle, le immagini del tragico terremoto e del conseguente tsunami in Giappone ci hanno lasciato tutti fortemente impressionati”.

“Desidero rinnovare” – ha detto Benedetto XVI – “la mia spirituale vicinanza alle care popolazioni di quel Paese, che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità. Prego per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi. Incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto. Rimaniamo uniti nella preghiera. Il Signore ci è vicino!”.
ANG/ VIS 20110314 (120)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14MAR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Joseph Nguyen Tan Tuoc, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Phú Cuong (superficie: 9.543; popolazione: 2.580.000; cattolici: 125.274; sacerdoti: 140; religiosi: 405), Viêt Nam. Il Vescovo eletto è nato a Chanh Hiep (Viêt Nam), nel 1958 ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. È stato finora Direttore del Centro di formazione di candidati al sacerdozio nella medesima Diocesi.

Sabato 12 marzo, il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo John Chrisostom Ndimbo, Vescovo di Mbinga (superficie: 11.400; popolazione: 532.019; cattolici: 418.000; sacerdoti: 69; religiosi: 270), Tanzania. Il Vescovo eletto è nato a Kipololo (Tanzania) nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Finora Segretario Esecutivo del Dipartimento di Educazione presso la Conferenza Episcopale della Tanzania, succede al Vescovo Emmanuel A. Mapunda, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Vigevano (Italia), presentata dal Vescovo Claudio Baggini, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l’Arcivescovo Vincenzo Di Mauro, finora Arcivescovo-Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Vescovo Thumma Bala, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Hyderabad (superficie: 25.319; popolazione: 12.674.000; cattolici: 108.388; sacerdoti: 283; religiosi: 1.080), India. È stato finora Vescovo di Warangal (India).

- Ha nominato il Vescovo Thomas D’Souza, Arcivescovo Coadiutore dell’Arcidiocesi di Caluctta (superficie: 29.857; popolazione: 32.674.000; cattolici: 165.381; sacerdoti: 237; religiosi; 1.258), India. È stato finora Vescovo di Bagdogra (India).

- Ha eretto la Diocesi di Kondoa (Tanzania), con territorio dismembrato dalla Diocesi di Dodoma, rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Dar-es-Salaam.

- Ha nominato il Reverendo Bernardine Mfumbusa, primo Vescovo di Kondoa (superficie: 13.210; popolazione: 541.345; cattolici: 46.067; sacerdoti: 17; religiosi: 87), Tanzania. Il Vescovo eletto è nato ad Arusha (Tanzania), nel 1962 ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. È stato finora Vice-Cancelliere degli Affari di Studi Accademici presso l’Università di S. Agostino a Mwanza.
NEC:NER:RE:ECE/ VIS 20110312 (340)

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