CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2005 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Piero Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie ed il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, hanno informato i giornalisti in merito alla Terza Congregazione dei Cardinali in questo periodo di Sede vacante.
Il Dr. Navarro-Valls ha precisato che: "Alla terza Congregazione Generale di oggi hanno partecipato 88 dei 91 Cardinali presenti a Roma" ed i temi trattati sono stati "quelli inerenti alle Esequie del Santo Padre ed alla preparazione del Conclave, del quale non è stata ancora fissata la data".
Successivamente, rispondendo ai giornalisti, il Direttore della Sala Stampa ha specificato che: "Non è stato annunciato il nome del Cardinale 'in pectore'. Si dovrà verificare se tale nome è citato nel testamento del Papa, che non è ancora stato letto".
Il Dr. Navarro-Valls ha confermato che Giovanni Paolo II sarà inumato e sulla tomba sarà posta una lapide, secondo il suo desiderio.
Secondo la tradizione la salma del Papa defunto viene collocata in un feretro composto da tre involucri: uno di legno di cipresso, uno di zinco e uno di legno di abete. Un altro rito prevede che il volto del Pontefice sia coperto, prima di chiudere il primo feretro di legno di cipresso, da un velo di seta. Inoltre nella bara vengono depositate alcune medaglie del Pontificato in argento e bronzo ed una pergamena, con i dati del Pontificato, sigillata in un tubo metallico.
Rispondendo ad un'altra domanda, il Dr. Navarro-Valls ha reso noto che: "il corpo di Giovanni Paolo II non è stato imbalsamato".
L'Arcivescovo Marini ha inoltre presentato i due volumi menzionati all'articolo 27 della Costituzione Apostolica "Universi Dominici gregis" (1996), di Giovanni Paolo II, per una migliore comprensione dei riti specifici che accompagnano la morte e la sepoltura di un Papa e le procedure del conclave per l'elezione del Successore. I volumi sono: "Ordo Exsequiarum Romani Pontificis" e "Ordo Rituum Conclavis". L'Arcivescovo Marini ha spiegato i due riti molto dettagliatamente ed ha descritto le funzioni delle tre persone che ricoprono un ruolo prominente durante la sede vacante: il Cardinale Camerlengo, il Decano del Collegio Cardinalizio ed il Maestro delle Cerimonie Liturgiche Pontificie.
L'Arcivescovo Marini ha inoltre precisato che i riti specifici per il defunto Pontefice si svolgeranno in tre siti diversi, "statio": la "dimora" del defunto, in questo caso la Sala Clementina dove il Papa è rimasto esposto per quasi un giorno per la visita dei membri della Curia Romana, la Basilica Vaticana dove rimarrà esposto tre giorni alla venerazione dei fedeli, ed il sito della sepoltura del Pontefice, nelle Grotte Vaticane.
Il Maestro delle Cerimonie Liturgiche Pontificie ha anche ricordato le innovazioni relative al Conclave stabilite da Giovanni Paolo II: i Cardinali elettori - il cui numero attualmente è di 117 - risiederanno nella Domus Sancta Marthae in Vaticano, ed esplicheranno le operazioni di voto nella Cappella Sistina. Per le liturgie avranno a disposizione la Cappella della Residenza della Casa Santa Marta ed altre Cappelle del Vaticano. Perciò, ha detto l'Arcivescovo Marini, lo Stato della Città del Vaticano, non più esclusivamente la Cappella Sistina, sarà il sito del prossimo conclave.
I Cardinali elettori devono rimanere in Vaticano per tutto il tempo in cui si svolgerà il conclave, nessuno di essi potrà essere avvicinato, nel momento dei trasferimenti da e per la Cappella Sistina. Ogni forma di comunicazione con il mondo esterno è bandita.
L'Arcivescovo Marini ha affermato infine che, come in passato, verrà usata la stufa della Cappella Sistina per bruciare le schede usate. Il pubblico conoscerà il risultato delle votazioni guardando la fumata proveniente dal comignolo della Cappella Sistina: nero nel caso non vi sia stata elezione, bianco ad elezione avvenuta.
OP/RITI:CONCLAVE/MARINI:NAVARRO-VALLS VIS 20050405 (650)