Città
del Vaticano, 8 luglio 2014
(VIS). In occasione della riunione del Consiglio per l’Economia,
sabato 5 luglio, la Prefettura per gli Affari Economici della Santa
Sede – come abituale in questo momento dell’anno - ha presentato
una relazione sui due Bilanci principali relativi al 2013. Il
Bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede e il Bilancio del
Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
I
dati riassuntivi essenziali sono i seguenti:
Il
Bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per l’anno 2013
chiude con un deficit di € 24.470.549 dovuto soprattutto alle
fluttuazioni negative derivanti dalla valutazione dell’oro per
circa 14 milioni di euro. Pur trattandosi di elementi valutativi, e
pertanto non effettivamente realizzati, secondo i principi contabili
improntati al criterio della prudenza contenuti nel “Regolamento
per la redazione dei Bilanci della Santa Sede”, sono stati
contabilizzati tra i componenti negativi della gestione finanziaria.
Tra
i capitoli di spesa più impegnativi si annovera quello relativo al
costo del personale, che al 31 dicembre 2013 contava 2.886 unità e
pari a circa 125 milioni di euro lordi, e non va trascurato il
pagamento di imposte, che gravano sul settore immobiliare, per oltre
15 milioni di euro.
Il
Governatorato ha un’amministrazione autonoma ed indipendente da
contributi della Santa Sede, e , attraverso le sue diverse direzioni,
provvede alle necessità relative alla gestione dello Stato. Il
consuntivo 2013 si è chiuso con un saldo attivo di € 33.040.583,
in aumento di circa 10 milioni rispetto a quello dell’anno
precedente. Al 31 dicembre u.s. risultavano impiegate 1.951 persone.
Il
Contributo in base al Canone 1271 CIC, che corrisponde al sostegno
economico prestato dalle circoscrizioni ecclesiastiche di tutto il
mondo per il mantenimento del servizio che la Curia Romana presta
alla Chiesa universale, è passato da € 22.347.426, del 2012, a €
22.435.359, restando quindi sostanzialmente stabile.
L’Istituto
per le Opere di Religione (IOR), come ogni anno, ha offerto al Santo
Padre una somma significativa a sostegno del suo ministero apostolico
e di carità. Per l’esercizio 2013 si è trattato di €
50.000.000.
Considerando,
com’è normale, i risultati dei due Bilanci nel loro complesso,
risulta un attivo di circa 10 milioni di Euro.
Il
Consiglio dell’Economia, ascoltata la Relazione, ha fatto la
seguente dichiarazione:
“Il
Consiglio è stato informato dalla Prefettura degli Affari Economici
sui conti relativi al 2013, ed ha preso nota della dichiarazione
dell’External Auditor, secondo cui “in tutti gli aspetti più
importanti, la posizione finanziaria dello Stato della Città del
Vaticano al 31 dicembre 2013 e i risultati delle operazioni relative
al 2013 sono in accordo con i principi contabili in vigore secondo i
regolamenti dello Stato della Città del Vaticano”. Su questa base,
il Consiglio ha approvato i Bilanci del 2013 e ha invitato la
Segreteria per l’Economia ad operare per un ulteriore adeguamento
dei principi contabili vaticani con gli standard internazionali”.
Nota
sul contributo dello IOR: poiché nel Rapporto Annuale dello IOR
pubblicato questa mattina, 8 luglio, si parla di un contributo di 54
milioni, è bene osservare che, come era avvenuto nell’anno
precedente, 50 milioni sono stati destinati al consolidato della
Santa Sede, e gli altri 4 milioni ad altre elargizioni (nel 2012 si
erano enumerate ad esempio elargizioni al Fondo per il sostegno ai
monasteri di clausura, il Fondo Amazzonia, il Fondo di sostegno alle
Chiesa dell’ex Unione Sovietica, ecc.).