Città
del Vaticano, 22 giugno 2013
(VIS). Come tutte le domeniche, Papa Francesco si è affacciato alla
finestra del suo studio del Palazzo Apostolico Vaticano per recitare
l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.
Nell'introdurre la preghiera mariana il Papa ha ricordato le parole
più incisive di Gesù: "'Chi vuole salvare la propria vita, la
perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà'.
(...) Ma che cosa significa 'perdere la vita per causa di Gesù'?
Questo può avvenire in due modi - ha spiegato il Papa -
esplicitamente confessando la fede o implicitamente difendendo la
verità. I martiri sono l’esempio massimo del perdere la vita per
Cristo. In duemila anni sono una schiera immensa gli uomini e le
donne che hanno sacrificato la vita per rimanere fedeli a Gesù
Cristo e al suo Vangelo. E oggi, in tante parti del mondo, ci sono
tanti, tanti, - più che nei primi secoli - tanti martiri, che danno
la propria vita per Cristo, che sono portati alla morte per non
rinnegare Gesù Cristo. Questa è la nostra Chiesa".
"Oggi
abbiamo più martiri che nei primi secoli! Ma c’è anche il
martirio quotidiano, che non comporta la morte ma anch’esso è un
'perdere la vita' per Cristo, compiendo il proprio dovere con amore,
secondo la logica di Gesù, la logica del dono, del sacrificio.
Pensiamo - ha continuato Papa Francesco - quanti papà e mamme ogni
giorno mettono in pratica la loro fede offrendo concretamente la
propria vita per il bene della famiglia! (...) Quanti sacerdoti,
frati, suore svolgono con generosità il loro servizio per il regno
di Dio! Quanti giovani rinunciano ai propri interessi per dedicarsi
ai bambini, ai disabili, agli anziani… Anche questi sono martiri!
Martiri quotidiani, martiri della quotidianità! E poi ci sono tante
persone, cristiani e non cristiani, che 'perdono la propria vita' per
la verità. E Cristo ha detto 'io sono la verità', quindi chi serve
la verità serve Cristo".
Il
Santo Padre ha ricordato come San Giovanni Battista consacrasse tutto
se stesso a Dio e morì a causa della verità. "Quante persone
pagano a caro prezzo l’impegno per la verità! Quanti uomini retti
preferiscono andare controcorrente, pur di non rinnegare la voce
della coscienza, la voce della verità! Persone rette, che non hanno
paura di andare controcorrente! E noi, non dobbiamo avere paura!".
Il
Papa ha concluso rivolgendo questo invito ai giovani: "Non
abbiate paura di andare controcorrente, quando ci vogliono rubare la
speranza, quando ci propongono questi valori che sono avariati,
valori come il pasto andato a male e quando un pasto è andato a
male, ci fa male; questi valori ci fanno male. Dobbiamo andare
controcorrente! E voi giovani, siate i primi: Andate controcorrente e
abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente. Avanti,
siate coraggiosi e andate controcorrente! E siate fieri di farlo!".
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