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mercoledì 1 giugno 2005

ACCOGLIERE CRISTO E PORTARLO AGLI ALTRI GIOIA DEL CRISTIANO


CITTA' DEL VATICANO, 1 GIU. 2005 (VIS). Ieri alle 20:00, nei Giardini Vaticani, a conclusione del mese mariano, ha avuto luogo la recita del Santo Rosario che si svolge con la tradizionale processione dalla Chiesa di Santo Stefano degli Abissini (antistante l'abside della Basilica di San Pietro), alla Grotta della Madonna di Lourdes. L'incontro di preghiera è stato presieduto dall'Arcivescovo Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano.

Alle 21:00, il Santo Padre Benedetto XVI è giunto alla Grotta di Lourdes e prima di impartire la Benedizione Apostolica, ha pronunciato un breve discorso:

"Nello speciale Anno dell'Eucaristia" - ha detto Papa Benedetto - "che stiamo vivendo, Maria ci aiuta soprattutto a scoprire sempre più il grande sacramento dell'Eucaristia. (...) In particolare oggi, con la liturgia, ci soffermiamo a meditare il mistero della Visitazione della Vergine a Santa Elisabetta. Maria si reca dall'anziana cugina Elisabetta che tutti dicevano sterile e che invece era giunta al sesto mese di una gravidanza donata da Dio, portando in grembo Gesù appena concepito. È una giovane ragazza, ma non ha paura, perché Dio è con Lei, dentro di lei".

Il Santo Padre ha detto ancora che: "In un certo modo possiamo dire che il suo viaggio è stato - ci piace sottolinearlo in questo Anno dell'Eucaristia - la prima 'processione eucaristica' della storia. Tabernacolo vivente del Dio fatto carne, Maria è l'arca dell'Alleanza, nella quale il Signore ha visitato e redento il suo popolo. La presenza di Gesù la ricolma di Spirito Santo".

Sottolineando che l'incontro della Vergine con la cugina Elisabetta "pervaso dalla gioia dello Spirito trova la sua espressione nel cantico del Magnificat", Benedetto XVI si chiede: "Non è forse questa anche la gioia della Chiesa, che incessantemente accoglie Cristo nella santa Eucaristia e lo porta nel mondo con la testimonianza della carità operosa, permeata di fede e di speranza? Sì, accogliere Gesù e portarlo agli altri è la vera gioia del cristiano! Cari fratelli e sorelle, seguiamo ed imitiamo Maria, un'anima profondamente eucaristica, e tutta la nostra vita diventerà un Magnificat. Sia questa la grazia che insieme questa sera domandiamo alla Vergine Santissima, a conclusione del mese di maggio".
AC/ROSARIO CONCLUSIONE MAGGIO/GROTTA LOURDES VIS 20050601 (380)

INTENZIONI APOSTOLATO PREGHIERA MESE DI GIUGNO


CITTA' DEL VATICANO, 1 GIU. 2005 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre per il mese di giugno è la seguente: "Perché la nostra società vada incontro, con gesti concreti di amore cristiano e fraterno, ai milioni di rifugiati che si trovano in condizioni di estrema povertà e di abbandono".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché il sacramento dell'Eucaristia sia sempre più avvertito come il cuore pulsante della vita della Chiesa".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/GIUGNO/… VIS 20050601 (90)

UDIENZA GENERALE: REDENZIONE, CAMMINO DI AMORE E GIUSTIZIA


CITTA' DEL VATICANO, 1 GIU. 2005 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 23.000 fedeli, è stato il Cantico della Lettera ai Filippesi (cfr 2,6-11), "Cristo servo di Dio".

"È l'inno ora risuonato che consideriamo nella sua prima parte" - ha detto Benedetto XVI - "ove si delinea la paradossale 'spogliazione' del Verbo divino, che depone la sua gloria e assume la condizione umana. Cristo incarnato e umiliato nella morte più infame, quella della crocifissione, è proposto come un modello vitale per il cristiano. Questi, infatti, - come si afferma nel contesto - deve avere 'gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù' (v. 5), sentimenti di umiltà e di donazione, di distacco e di generosità".

"Cristo non usa il suo essere pari a Dio" - ha proseguito il Pontefice - "la sua dignità gloriosa e la sua potenza come strumento di trionfo, segno di distanza, espressione di schiacciante supremazia (cfr v. 6). Anzi, egli 'spogliò', svuotò se stesso, immergendosi senza riserve nella misera e debole condizione umana. La 'forma' (morphe) divina si nasconde in Cristo sotto la 'forma' (morphe) umana, ossia sotto la nostra realtà segnata dalla sofferenza, dalla povertà, dal limite e dalla morte (cfr v. 7). (...) Questa condivisione radicale della condizione umana, escluso il peccato, conduce Gesù fino a quella frontiera che è il segno della nostra finitezza e caducità, la morte. Questa non è, però, frutto di un meccanismo oscuro o di una cieca fatalità: essa nasce dalla scelta di obbedienza al disegno di salvezza del Padre".

Successivamente il Santo Padre, citando Teodoreto, Vescovo di Ciro, (Siria, V secolo), ha ricordato che il Vescovo, nel commentare la Lettera ai Filippesi, mise in luce lo stretto legame fra l'Incarnazione di Gesù e la redenzione degli uomini, e ci spiegò che: "'L'incarnazione del nostro Salvatore rappresenta il più alto compimento della sollecitudine divina per gli uomini'". Il Creatore "'ha escogitato una via carica di amore per gli uomini e al contempo adorna di giustizia. Egli infatti, dopo aver unito a sé la natura dell'uomo ormai vinta, la conduce alla lotta e la dispone a riparare alla sconfitta, a sbaragliare colui che un tempo aveva iniquamente riportato la vittoria, a liberarsi dalla tirannide di chi l'aveva crudelmente fatta schiava e a recuperare la primitiva libertà'".

Papa Benedetto XVI ha concluso la catechesi ricordando che venerdì prossimo, primo venerdì del mese, festeggiamo la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, al quale "Chiediamo che ci aiuti ad amare i nostri fratelli come Lui ama noi".
AG/LETTERA FILIPPESI/... VIS 20050601 (440)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 1 GIU. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Manuel Monteiro de Castro, Nunzio Apostolico in Spagna.

- L'Arcivescovo Paul Tschang In-Nam, Nunzio Apostolico in Bangladesh.
AP/.../... VIS 20050601 (40)

DIRITTI D'AUTORE OPERE PAPA ALLA LIBRERIA EDITRICE VATICANA


CITTA' DEL VATICANO, 1 GIU. 2005 (VIS). Un Comunicato della Segreteria di Stato, firmato dal Cardinale Segretario di Stato, rende noto che il Santo Padre Benedetto XVI "ha affidato alla Libreria Editrice Vaticana, l'esercizio e la tutela di tutti i diritti d'autore e di tutti i diritti esclusivi di utilizzazione economica degli atti, delle opere e degli scritti redatti dallo stesso Pontefice prima della sua elevazione alla Cattedra di Pietro".

"Senza pregiudizio dei diritti acquisti da terzi in forza di contratti già conclusi con l'Autore" - precisa il Comunicato - "d'ora innanzi sono pure affidati alla Libreria Editrice Vaticana l'esercizio e la tutela dei diritti d'autore relativi ai contratti stessi tuttora in corso di esecuzione".
.../DECRETO DIRITTI D'AUTORE/LEV VIS 20050601 (130)
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