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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 20 maggio 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Fernando Henrique Cardoso, Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, con la Consorte e Seguito.
- Tre Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ecuador, in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Eugenio Arellano Fernández, M.C.C.I., Vicario Apostolico di Esmeraldas.
- Il Vescovo Rafael Cob García, Vicario Apostolico di Puyo.
- Il Vescovo Manuel Valarezo Luzuriaga, O.F.M., Prefetto Apostolico di Galápagos.
- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

Sabato 18 maggio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ecuador in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Serafín Luis Alberto Cartagena Ocaña, O.F.M., Vicario Apostolico di Zamora en Ecuador.
- Il Vescovo Jesús Esteban Sábada Pérez, O.F.M.Cap., Vicario Apostolico di Aguarico.
- Il Vescovo Pietro Gabrielli, S.D.B., Vicario Apostolico di Méndez.
- Il Vescovo Paolo Mietto, C.S.I., Vicario Apostolico di Napo.
- Il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid e Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, insieme con l'Arcivescovo Fernando Sebastián Aguilar, C.M.F., Vice-Presidente, di Pamplona ed il Vescovo Juan José Asenjo Pelegrina, Segretario della medesima Conferenza Episcopale.
AL:AP/…/… VIS 20020520 (200)

IN BREVE


OGGI 20 MAGGIO IL SANTO PADRE HA RICEVUTO in udienza nell'Aula Paolo VI, i pellegrini venuti a Roma per partecipare alla cerimonia di canonizzazione di ieri, di Ignazio da Santhià, Umile da Bisignano, Alonso de Orozco, Paulina do Coraçao Agonizante de Jesus, Benedetta Cambiagio Frassinello. Esprimendosi in lingua italiana, spagnola e portoghese, il Papa ha sottolineato la santità della vita e le grandi virtù dei nuovi Santi.

IL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II HA FATTO PERVENIRE UNA LETTERA al Padre Yvon Laroche, Superiore Generale della Congregazione dei Religiosi di San Vincenzo de' Paoli, in occasione del Capitolo Generale della Congregazione. Nella Lettera, datata 17 maggio e redatta in lingua francese, il Papa scrive: "Desidero assicurarla della mia preghiera per il suo nuovo mandato al servizio del dinamismo e della comunione della sua famiglia religiosa ed esprimerle la mia gratitudine per l'opera missionaria svolta dal suo Istituto nel mondo operaio e nel mondo dei giovani".

IL CARDINALE CARLO MARIA MARTINI, S.I., ARCIVESCOVO DI MILANO, ha ricevuto dal Santo Padre un Messaggio - redatto in lingua latina e datato 17 maggio - nel quale il Papa porge al Cardinale i suoi auguri e gli assicura le sue preghiere in occasione del 50° anniversario di ordinazione sacerdotale, il prossimo 13 luglio 2002. Il Papa ricorda anche che il Cardinale Martini è stato Pastore dell'Arcidiocesi di rito ambrosiano per ventidue anni.

IL CARDINALE VIRGILIO NOÈ, Arciprete emerito della Patriarcale Basilica Vaticana, Vicario Generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente emerito della Fabbrica di San Pietro, prenderà possesso del Titolo di Regina Apostolorum (Parrocchia Santa Maria Regina degli Apostoli alla Montagnola), in Via Antonino Pio, 75, Roma, alle ore 11.00 di domenica 26 maggio, Solennità della Santissima Trinità.
…/IN BREVE/… VIS 20020520 (300)

MESSAGGIO DEL PAPA NUOVA NAZIONE INDIPENDENTE DI TIMOR EST

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2002 (VIS). In data odierna, una nota annuncia che: "La Santa Sede e la Repubblica Democratica di Timor Est, desiderose di stabilire rapporti di mutua amicizia, hanno deciso di comune accordo di allacciare tra di loro relazioni diplomatiche, a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte della Repubblica Democratica di Timor Est.

In una nota informativa pubblicata con la notizia, si legge che, dal punto di vista ecclesiastico, sul territorio della nuova Nazione si trovano due Amministrazioni Apostoliche: Dili e Baucau; i cattolici sono un totale di 750.000 e si contano 31 parrocchie, nelle quali prestano il loro ministero 43 sacerdoti. I religiosi sono 130, dei quali i più numerosi sono i Salesiani. La presenza di più antica data è quella dei Gesuiti, sbarcati sull'isola nel 1899, espulsi nel 1910 e ritornati nel 1958. Le religiose sono 220. I 350 membri delle congregazioni religiose sono impegnati in 247 istituti di educazione e di assistenza.

In concomitanza con la dichiarazione dell'indipendenza nazionale, il Santo Padre ha rivolto al popolo di Timor Est un Messaggio, del quale è Latore l'Arcivescovo Renato Raffaele Martino, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, nominato Inviato Straordinario di Sua Santità alle cerimonie ufficiali. Le celebrazioni, che hanno avuto luogo il 19 e 20 maggio, si sono aperte con una solenne "Misa Campal" presieduta dall'Arcivescovo Martino a Tacitolo nei dintorni di Díli.

Nel messaggio, datato 6 maggio, e indirizzato agli Amministratori Apostolici di Díli e Baucau, ai Vescovi, alle autorità ed al popolo timorese, il Papa scrive: "In questo momento così significativo della vostra storia (…) mi unisco spiritualmente a tutti voi per condividere il vostro sentimento di esultanza e per spronarvi ad edificare una società giusta, libera, solidale e pacifica".

"È giunta l'ora della libertà! È giunto il tempo della ricostruzione!" - esclama il Santo Padre. "La libertà, infatti, va sempre difesa e preservata, sia da ciò che la potrebbe imprigionare, sia da contraffazioni che ne possono snaturare la genuinità, a danno della persona umana e della sua dignità".

Il Papa auspica che la nuova Patria di Timor Orientale: "che Dio affida alle vostre mani operose, dovrà poggiare sui valori senza i quali non esiste una vera democrazia: rispetto della vita e di ogni persona; solidarietà effettiva tra i membri della stessa comunità; apertura al positivo contributo di ogni sua categoria e di tutti i suoi membri, nel rispetto delle differenti competenze; attenzione ai reali bisogni delle famiglie e, in modo speciale, dei giovani, che sono la promessa dell'avvenire del neonato Paese".
MESS/TIMOR ORIENTALE/MARTINO VIS 20020520 (450)

ECUADOR: LA PASTORALE DEVE ESTENDERSI A TUTTI GLI AMBIENTI


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale dell'Ecuador, al termine della loro Visita "ad Limina".

Nel suo discorso ai Vescovi, il Santo Padre ha fatto riferimento al "'Progetto pastorale della Chiesa in Ecuador 2001-2010', che" - ha precisato - "deve realizzare iniziative pastorali efficaci, permanenti e coordinate che rivitalizzino la pastorale ordinaria nel primo decennio del nuovo millennio. Vi ricordo in merito che ogni progetto pastorale deve avere come obiettivo finale ed irrinunciabile la santità di ogni cristiano".

"Per cui" - ha proseguito il Pontefice - "non si devono risparmiare gli sforzi per promuovere le risorse fondamentali dell'azione evangelizzatrice, senza le quali si comprometterebbe seriamente l'esito di ogni programmazione. Fra queste occorre indubbiamente includere una pastorale vocazionale ben organizzata e capillare che tenga conto degli ambienti del mondo indigeno con le sue peculiarità, senza creare separazioni e discriminazioni".

Giovanni Paolo II ha esortato i Vescovi "a porre grande cura anche nella formazione permanente dei sacerdoti, che contempli, oltre l'opportuna attualizzazione teologica, una costante promozione della vita spirituale, che contribuisca a rafforzare la fedeltà agli impegni assunti con l'ordinazione e renda dinamica l'opera pastorale della propria vita di fede in Cristo".

"Particolare attenzione" - ha continuato il Papa - "deve prestarsi alla formazione dei laici ed al loro ruolo nella missione della Chiesa", ed ha ribadito che bisogna chiedere a tutti i battezzati "di manifestare la loro identità cristiana affinché siano efficaci artefici, ognuno nell'ambito delle proprie competenze, di un ordine sociale ispirato sempre più alla giustizia e meno condizionato dalla corruzione, dall'antagonismo sleale o dalla mancanza di solidarietà. Sarebbe un controsenso invocare principi etici, denunciando situazioni moralmente condannabili, senza esigere da coloro che operano nel campo dell'economia, della politica e dell'amministrazione pubblica, il mettere in pratica i valori ripetutamente proclamati dalla Chiesa e dai suoi Pastori".

Successivamente, parlando del diritto fondamentale delle famiglie ad educare i figli secondo la propria fede, il Papa ha auspicato che siano trovate "formule efficaci perché il diritto alla libertà di educazione sia presto una realtà più piena e soddisfacente per tutti".

Ricordando che la Chiesa "considera una gran ricchezza la molteplicità delle forme (…) nelle quali può essere espresso il messaggio evangelico ed ecclesiale", il Santo Padre ha affermato che: "Un'azione che si occupi esclusivamente di mantenere intatte tutte le componenti tradizionali di un gruppo, non solo comprometterebbe l'autentico annuncio della Buona Novella del Vangelo, che è fermento nelle diverse culture e promotore di nuove civiltà, ma anche, paradossalmente, favorirebbe il suo isolamento rispetto ad altre comunità e, soprattutto, rispetto alla grande famiglia del Popolo di Dio, diffusa su tutta la terra".

Giovanni Paolo II ha concluso il suo discorso invitando i Pastori ecuadoriani a sviluppare: "una pastorale dell'emigrazione che aiuti le famiglie disgregate a non perdere i contatti con i membri espatriati e a stabilire i necessari legami con la diocesi di destinazione per assicurare loro l'assistenza religiosa necessaria in modo da non perdere le loro radici e tradizioni cristiane".
AL/…/ECUADOR VIS 20020520 (530)

IL PAPA SU "INTOLLERABILE FENOMENO" LAVORO MINORILE


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2002 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata in Piazza San Pietro per la proclamazione di cinque nuovi Santi, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha recitato il "Regina Caeli" con i fedeli presenti in Piazza San Pietro, sotto una pioggia battente.

Prima della recitare del "Regina Caeli", il Santo Padre nel rivolgere parole di saluto, in diverse lingue, ai pellegrini presenti, ha ricordato che: "Si è svolta ieri in Italia, promossa dalla 'Global March against Child Labour' e dall'associazione 'Mani Tese', una giornata di sensibilizzazione sul grave problema del lavoro dei minori. Tale iniziativa sia un'occasione propizia per cercare efficaci vie di soluzione a questo intollerabile fenomeno".

Successivamente il Papa ha salutato "i giovani riuniti a San Giovanni Rotondo per prepararsi alla canonizzazione di Padre Pio" ed ha detto loro: "Camminate con coraggio, cari giovani, sulla via della santità".

"Desidero, infine, esprimere la mia gratitudine per gli auguri che a nome di tutti mi ha rivolto il Signor Cardinale Bernardin Gantin, Decano del Collegio Cardinalizio. In particolare, mi ha confortato l'assicurazione di speciali preghiere per la mia persona e per l'adempimento del servizio petrino, affidatomi dal Signore. In questa prospettiva, vi invito ad unirvi ora a me nell'invocazione della Vergine Maria, a cui ci rivolgiamo cantando l'antifona 'Regina Caeli'".
ANG/…/… VIS 20020520 (230)

CANONIZZAZIONE CINQUE BEATI, FRA CUI PRIMA SANTA BRASILIANA


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2002 (VIS). Alle ore 10:00 di questa mattina, Solennità di Pentecoste, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha celebrato l'Eucaristia sul sagrato della Basilica Vaticana ed ha proceduto alla Canonizzazione dei Beati: Alonso de Orozco (1500-1591); Ignazio da Santhià (al secolo Lorenzo Maurizo Belvisotti), (1686-1770); Umile da Bisignano (al secolo Luca Antonio Pirozzo), (1582-1637); Paulina do Coraçao Agonizante de Jesus (al secolo Amabile Lucia Visintainer), (1865-1942); Benedetta Cambiagio Frassinello, (1791-1858).

"La missione di perdonare le colpe e di accompagnare gli uomini sulle vie della perfezione evangelica" - ha detto il Santo Padre nell'omelia - "è stata vissuta, in modo singolare, dal sacerdote cappuccino Ignazio da Santhià", Presbitero dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che fu "padre, confessore, consigliere e maestro di molti - sacerdoti, religiosi e laici".

Di Umile da Bisignano, dell'Ordine dei Frati Minori, il Santo Padre ha detto: "Della pace di Cristo (…) si è fatto costante portatore. Nella nostra società, nella quale troppo spesso sembrano disperdersi le tracce di Dio, fra' Umile rappresenta un lieto e incoraggiante invito alla mitezza, alla benignità, alla semplicità e ad un sano distacco dai beni effimeri del mondo".

Di San Alonso de Orozco, dell'Ordine di Sant'Agostino, il Papa ha sottolineato "la dedizione pastorale al servizio dei più poveri negli ospedali e nelle carceri, che ha fatto di lui un modello per quanti, stimolati dallo Spirito, fondano l'intera esistenza sull'amore di Dio e del prossimo, secondo il supremo mandato di Gesù".

Madre Paulina, prima Santa brasiliana, fondò - ha ricordato il Pontefice - "con un gruppo di giovani amiche una casa di accoglienza, poco dopo battezzata dalla popolazione 'Piccolo Ospedale di San Virgilio', per la cura materiale e spirituale degli infermi e dei più bisognosi. Così nacque (…) la prima comunità religiosa del Brasile, denominata Congregazione delle Piccole Suore dell'Immacolata Concezione".

Benedetta Cambiagio Frassinello, Religiosa, Fondatrice dell'Istituto delle Suore Benedettine della Provvidenza, "si preoccupò di adempiere con fedeltà e coerenza" - ha concluso il Santo Padre - "la volontà di Dio. Con fiducia illimitata nella bontà del Signore, si abbandonava alla sua 'Provvidenza amorosa', profondamente convinta, come amava ripetere, che bisogna 'fare tutto per amore di Dio e per piacere a lui'".
HML/CANONIZZAZIONI/… VIS 20020520 (380)
ALTRI ATTI PONTIFICI
CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Dominique Mamberti, finora Consigliere di Nunziatura, Nunzio Apostolico in Sudan e Delegato Apostolico in Somalia, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto è nato a Marrakech (Marocco) nel 1952 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.

- L'Arcivescovo Giuseppe Leanza, che è anche Nunzio Apostolico in Slovenia e in Bosnia Erzegovina, Nunzio Apostolico nella Repubblica di Macedonia.
NN/…/MAMBERTI:LEANZA VIS 20020520 (80)

ARCIVESCOVO LOZANO ALL'ASSEMBLEA MONDIALE DELLA SANITA'

CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2002 (VIS). L'Arcivescovo Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, è intervenuto mercoledì 15 maggio scorso, in qualità di Capo della Delegazione della Santa Sede, alla LV Assemblea Mondiale della Sanità, tenutasi a Ginevra (Svizzera), dal 13 al 18 maggio.

L'Arcivescovo Lozano ha ricordato i numerosi "grandi rischi che la salute corre ai giorni nostri: attualmente 17 milioni di persone sono decedute per infermità, infezioni e deficienze nutrizionali; 2,7 milioni di A.I.D.S.; 2,2 milioni di dissenteria; 1,7 milioni di tubercolosi ed 1 milione di rachitismo. Relativamente alle infezioni si sono riscontrate (…) morti a causa del tabagismo e dell'alcolismo, del cancro, ed altre infermità degenerative, per abitudini di vita poco corrette, per mancanza di igiene, per la droga, per incidenti stradali e per incidenti sul lavoro, per abuso di farmaci o per l'assenza degli stessi, a causa dei prezzi elevati, e per infermità mentali, come è oggi l'aumento della depressione".

"È da segnalare" - ha proseguito l'Arcivescovo Lozano Barragán - "come rischio evidente contro la salute, la mentalità neo-maltusiana conto la vita (visto che salute e vita si identificano), presente in progetti di salute riproduttiva proposti in particolare per i paesi del terzo mondo, e l'equivoco sul concetto di qualità della vita, che ha portato in alcuni paesi alla legalizzazione dell'eutanasia. Non possiamo dimenticare l'inquinamento ambientale, la fame, i conflitti armati, le catastrofi naturali".

Il Capo della Delegazione della Santa Sede ha fatto anche riferimento al rischio che esiste oggi di "una unificazione 'microbica' del mondo, dove le malattie infettive, considerata la crescente mobilità delle popolazioni, sono presenti ovunque, e colpiscono sia i ricchi che i poveri; i virus ed i batteri non hanno frontiere".
DELSS/SALUTE/GINEVRA:LOZANO VIS 20020520 (300)

MESSAGGIO IN OCCASIONE GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del Messaggio annuale di Giovanni Paolo II per la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale, domenica 20 ottobre prossimo, sul tema: "La Missione è Annuncio di Perdono".

Il Santo Padre scrive nel Messaggio, datato 19 maggio 2002, Solennità di Pentecoste, che: "Soltanto l'amore di Dio, capace di affratellare gli uomini di ogni razza e cultura, potrà far scomparire le dolorose divisioni, i contrasti ideologici, le disparità economiche e le violente sopraffazioni che ancora opprimono l'umanità".

Nonostante "le orribili guerre e rivoluzioni che hanno insanguinato il secolo appena trascorso, ed i conflitti che, purtroppo, continuano ad affliggere il mondo", non sfugge "al tempo stesso, l'anelito di tanti uomini e donne che, pur vivendo in una grande povertà spirituale e materiale, sperimentano una grande sete di Dio e del suo amore misericordioso. L'invito del Signore ad annunciare la Buona Novella rimane oggi valido; anzi diventa sempre più urgente".

Giovanni Paolo II scrive ancora che: "Dalla croce Gesù indica a quali condizioni è possibile esercitare il perdono. All'odio, con cui i suoi persecutori lo avevano inchiodato sulla Croce, risponde pregando per loro. Non solo li ha perdonati, ma continua ad amarli, a volere il loro bene e, per questo, intercede per loro. La sua morte diventa vera e propria realizzazione dell'Amore".

"Cristo risorto" - prosegue il Pontefice - "dona ai suoi discepoli la pace. La Chiesa, fedele al comando del suo Signore, continua a proclamarne e diffonderne la pace. (…) La strada maestra della missione è il dialogo sincero, (…) che fa parlare all'altro con stima e comprensione, affermando i principi in cui si crede e annunciando con amore le verità più profonde della fede, che sono gioia, speranza e senso dell'esistenza".

Il Papa ribadisce che: "L'impegno ad un dialogo attento e rispettoso è una 'conditio sine qua non' per un'autentica testimonianza all'amore salvifico di Dio. Questo dialogo è profondamente legato alla volontà di perdono", la cui pratica, "sfida e apre i cuori, risana le ferite del peccato e della divisione e crea una vera comunione".

Invitando a pregare assiduamente per le missioni ed a collaborare alle attività della Chiesa nel mondo, il Papa afferma anche che: "Non ci si deve mai vergognare del Vangelo e mai avere paura di proclamarsi cristiani, tacendo la propria fede. È necessario, invece, continuare a parlare, allargare gli spazi dell'annuncio della salvezza, perché Gesù ha promesso di rimanere sempre e comunque presente in mezzo ai suoi discepoli".
MESS/GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE/… VIS 20020520 (430)

82° COMPLEANNO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2002 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II festeggia oggi il suo 82° compleanno. Questa mattina riceverà in udienza i 7.000 partecipanti ad un Incontro promosso dai Fratelli delle Scuole Cristiane. Una banda composta da studenti, alla quale si sono uniti con il canto i pellegrini presenti nell'Aula Paolo VI, ha suonato "Buon compleanno".

Al termine dell'Incontro, il Santo Padre si è recato a Largo Braschi, sul lato sinistro della Basilica Vaticana, per benedire la Statua di Santa María Josefa del Corazón de Jesús Sancho de Guerra, Fondatrice delle Serve di Gesù della Carità, collocata in una nicchia all'esterno della Basilica.

Successivamente il Santo Padre ha consumato la colazione in compagnia dei suoi più stretti collaboratori della Curia Romana ed ha trascorso parte del pomeriggio riesaminando alcuni discorsi che pronuncerà nel corso del Viaggio Apostolico in Azerbaijan e in Bulgaria.
GPII-COMPLEANNO/…/… VIS 20020520 (160)

TERZO CENTENARIO PRESENZA ITALIA FRATELLI SCUOLE CRISTIANE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2002 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto 7.000 fedeli, partecipanti ad un Incontro promosso dall'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane in occasione del terzo centenario della loro presenza in Italia, tra i quali vi erano i Fratelli, gli Associati, i docenti, i genitori e gli ex-alunni.

Il Papa ha ricordato le parole scritte, nel suo testamento, da San Giovanni Battista de La Salle: "Ai Fratelli raccomando di essere sempre e totalmente sottomessi alla Chiesa, specialmente in tempi così terribili e, per darne prova, non si separino mai dal nostro Santo Padre il Papa e dalla Chiesa di Roma", aggiungendo che: "Queste parole non hanno perso nulla della loro forza ed attualità, ed ispirano la missione a voi affidata al servizio della formazione integrale dei giovani, secondo gli insegnamenti della Chiesa".

Giovanni Paolo II ha anche ricordato Fratel Gabriel Drolin che nel 1702 lasciò la Francia "per una missione importante e difficile: far conoscere una nuova realtà educativa, pedagogica e metodologica, nata vent'anni prima al di là delle Alpi. (…) Il pensiero ascetico-educativo lasalliano verte non tanto sul 'come educare', bensì sul 'come essere' per educare. (…) La Salle mira all'educazione dei giovani attraverso il rinnovamento dell'educatore".

Il Pontefice ha proseguito il suo discorso affermando che: "Se l'educatore, con la testimonianza e la parola, non è modello per il giovane, la scuola non consegue il suo fine. 'Voi' - diceva ai suoi La Salle - 'siete gli ambasciatori e i ministri di Cristo nella professione che esercitate; dovete dunque comportarvi come rappresentanti di Cristo stesso'".

"Le opere educative lasalliane continuano ad essere una provvidenziale risorsa per il bene della gioventù, della Chiesa e dell'intera società". - ha concluso il Santo Padre - ed infine, citando le parole dell'Esortazione Apostolica 'Vita consecrata', ha detto: 'Voi non avete solo una gloriosa storia da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire!'".
AC/FRATELLI SCUOLE CRISTIANE/… VIS 20020520 (340)
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