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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 25 giugno 2012

UDIENZE
Città del Vaticano, 25 giugno 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Sua Altezza Eminentissima Fra’ Matthew Festing, Principe e Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, e Seguito.

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale José Manuel Estepa Llaurens, Arcivescovo Ordinario Militare emerito per la Spagna.

Sabato 23 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia).

- Il Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

- Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale emerito di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

- Il Cardinale Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l'E­vangelizzazione dei Popoli

ATTENZIONE ALLE VOCAZIONI AL SACERDOZIO SFIDA PERMANENTE NELLA CHIESA


Città del Vaticano, 25 giugno 2012 (VIS).  Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, si è tenuta una Conferenza Stampa di presentazione del Documento: "Orientamenti pastorali per la promozione della vocazioni al ministero sacerdotale". Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica; l'Arcivescovo Jean-Louis Bruguès, O.P., Segretario della Congregazione Cattolica ed il Monsignor A. Vincenzo Zani, Sotto-Segretario del medesimo Dicastero.

Il Cardinale Grocholeswki ha illustrato nel suo intervento il documento, che nel 2005 l'Assemblea Plenaria del Dicastero intese approfondire e che fu elaborato nel 2008, grazie alle risposte e ai suggerimenti di diverse conferenze episcopali. Tali suggerimento si sono  tradotte nel testo attuale la cui pubblicazione è stata autorizzata dal Santo Padre il 25 marzo 2012, ventesimo anniversario dell'Esortazione Apostolica "Pastores dabo vobis".

Il Documento è strutturato in tre parti: la prima esamina la situazione attuale delle vocazioni al ministero sacerdotale nelle varie parti del mondo e della pastorale che ne assume la cura; in una seconda parte viene analizzata l'identità e il ministero sacerdotale e la terza propone una serie di suggerimenti per l'animazione pastorale delle vocazioni sacerdotali. Una chiave di lettura del testo, ha precisato il Cardinale Grocholewski, "può essere data da un'espressione contenuta nel paragrafo conclusivo, dove si dice: 'la cura della vocazioni al sacerdozio è una sfida permanente per la Chiesa".

La prima parte indica soprattutto tre ragioni principali che contrastano la pastorale vocazionale e che si rendono evidenti soprattutto nella Chiesa di antica tradizione cristiana dell'area occidentale: il calo demografico e la crisi della famiglia; la diffusa mentalità secolarizzata; le condizioni difficili della vita e del ministero del prete.

"Considerando queste difficoltà - ha affermato il Cardinale Grocholewski -  la prima parte del documento elenca le condizioni necessarie perché la grazia della chiamata trovi un terreno fecondo nella Chiesa e l'apertura dei giovani alla vocazione sacerdotale. (...) Anzitutto occorre creare un terreno fecondo di vita cristiana nella comunità ecclesiale; l'insostituibile funzione della preghiera; il valore della pastorale integrata; un nuovo slancio di evangelizzazione e di missionarietà; l'insostituibile e centrale funzione della famiglia; la coerente e gioiosa testimonianza di vita dei presbiteri; l'efficacia educativa delle esperienza di volontariato; infine, il valore della scuola e dell'università".

L'Arcivescovo Bruguès ha spiegato che nella seconda parte sono trattati "alcuni elementi specifici che vanno oggi richiamati con particolare evidenza, proprio perché minacciati o anche solo oscurati e messi in secondo piano, dalle note difficoltà della vita della Chiesa e dalla cultura contemporanea, che rischiano di provocare pericolose deviazioni nella 'figura di valore' della vocazione al sacerdozio ministeriale e della vita e ministero dei presbiteri".

Fra di esse la "tendenza a una progressiva trasformazione del sacerdozio in professione o mestiere (...) la pericolosità dell'attivismo esasperato, il crescente individualismo che non di rado chiude il prete in una solitudine negativa e deprimente, la confusione dei ruoli nella Chiesa che si determina quando si perde il senso della differenza di mansioni e responsabilità e non si converge tutti nella collaborazione all'unica missione affidata al Popolo di Dio".

La seconda parte del documento sottolinea che "la vocazione al sacerdozio ministeriale si muovo nell'ambito del dialogo d'amore tra Dio e l'uomo. Tale dialogo, se da un lato è ciò che avviene in ogni vocazione cristiana, dall'altro assume i tratti caratteristici della chiamata a una relazione tipica, stabile e molto esigente con Gesù stesso, unico modello del sacerdozio del Nuovo Testamento. (...) Questa relazione, nuova e specifica, con Gesù fa entrare il chiamato in una relazione altrettanto nuova e specifica con la comunità cristiana".

Infine il capitolo enumera alcune caratteristiche per la formazione al ministero sacerdotale, fra le quali: "una profonda esperienza di vita comunitaria, per evitare nuove forme di clericalismo, di accentramento pastorale, di servizi pastorali part-time o secondo i bisogni individuali; la piena integrazione e maturazione affettiva per evitare proposte vocazionali a soggetti segnati da profonde fragilità umane; si richiede anche un'ampia e docile partecipazione al contesto ecclesiale; la maturazione di un amore concreto per la propria Chiesa particolare  e 'un'apertura generosa alla dimensione universale della missione; un ruolo decisivo è svolto dagli accompagnatori vocazionali che spesso subentrano al sacerdote che ha favorito e sostenuto gli inizi della vocazione; non si deve trascurare nel percorso formativo la proposta di figure sacerdotali esemplari".

Monsignor Angelo Vincenzo Zani ha concluso la presentazione, segnalando che il documento "ripete nuovamente che il campo fecondo della semina vocazionale è una comunità cristiana che ascolta la Parola, prega con la liturgia e testimonia la carità; e rivolge a tutta la Chiesa un incoraggiamento a riprendere con fiducia il proprio impegno educativo per l'accoglienza della chiamata di Dio al ministero sacerdotale, che ancora oggi dobbiamo ritenere diffusa dalla sua Provvidenza e adeguata alle necessità ecclesiali e a quelle dell'evangelizzazione del mondo".

NASCITA DI SAN GIOVANNI BATTISTA


Città del Vaticano, 24 giugno 2012 (VIS). Oggi, 24 giugno, Solennità della Nascita di San Giovanni Battista, Benedetto XVI si è affacciato, come tutte le domeniche, alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

"Se si eccettua la Vergine Maria - ha detto il Papa - il Battista è l’unico santo di cui la liturgia festeggia la nascita, e lo fa perché essa è strettamente connessa al mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Fin dal grembo materno, infatti, Giovanni è il precursore di Gesù: il suo prodigioso concepimento è annunciato dall’Angelo a Maria come segno che 'nulla è impossibile a Dio'. (...) I quattro Vangeli danno grande risalto alla figura di Giovanni il Battista, quale profeta che conclude l’Antico Testamento e inaugura il Nuovo, indicando in Gesù di Nazaret il Messia, il Consacrato del Signore. In effetti, sarà lo stesso Gesù a parlare di Giovanni in questi termini: 'Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, / davanti a te egli preparerà la via'".

"Il padre di Giovanni, Zaccaria – marito di Elisabetta, parente di Maria –, era sacerdote del culto dell’Antico Testamento. Egli non credette subito all’annuncio di una paternità ormai insperata, e per questo rimase muto fino al giorno della circoncisione del bambino  (...) Animato dallo Spirito Santo, Zaccaria così parlò della missione del figlio: 'E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo / perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, / per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza / nella remissione dei suoi peccati'".

"Tutto questo - ha spiegato il Santo Padre - si manifestò trent’anni dopo, quando Giovanni si mise a battezzare nel fiume Giordano, chiamando la gente a prepararsi, con quel gesto di penitenza, all’imminente venuta del Messia, che Dio gli aveva rivelato durante la sua permanenza nel deserto della Giudea. Per questo egli venne chiamato 'Battista', cioè 'Battezzatore'. Quando un giorno, da Nazaret, venne Gesù stesso a farsi battezzare, Giovanni dapprima rifiutò, ma poi acconsentì, e vide lo Spirito Santo posarsi su Gesù e udì la voce del Padre celeste che lo proclamava suo Figlio".

"Ma la missione del Battista non era ancora compiuta: poco tempo dopo, gli fu chiesto di precedere Gesù anche nella morte violenta: Giovanni fu decapitato nel carcere del re Erode, e così rese piena testimonianza all’Agnello di Dio, che per primo aveva riconosciuto e indicato pubblicamente".

SOLIDARIETÀ DELLA CHIESA CON LE VITTIME DEL TERREMOTO IN EMILIA ROMAGNA

Città del Vaticano, 24 giugno (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Santo Padre ha ricordato che oggi in Italia è la Giornata per la carità del Papa ed ha ringraziato tutte le comunità parrocchiali, le famiglie e i singoli fedeli "per il loro sostegno costante e generoso, che va a vantaggio di tanti fratelli in difficoltà".

"A questo proposito ricordo che il 26 giugno,  a Dio piacendo, farò una breve visita nelle zone colpite dal recente terremoto nel Nord Italia. Vorrei - ha detto il Papa - che fosse segno della solidarietà di tutta la Chiesa, e perciò invito tutti ad accompagnarmi con la preghiera".

Il Papa ha anche salutato i pellegrini polacchi che con l'Arcivescovo di Poznan, ai Padri Oratoriani e a tutti i pellegrini del Santuario della Madre di Dio a Gostyn festeggiano il 500° anniversario della sua fondazione. "Ringraziamo Dio per le grazie che in quel luogo ha sparso su generazioni di fedeli per l'intercessione di Maria. La sua protezione vi accompagni sempre".


DIRETTORE SALA STAMPA CIRCA RIUNIONE DEL PAPA CON I CAPI DICASTERO

Città del Vaticano, 25 giugno 2012 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha informato i giornalisti sugli incontri che il Santo Padre ha avuto sabato 23 giugno con i Capi Dicastero e con i Cardinali George Pell, Arcivescovo di Sydney; Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi; Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso; Camillo Ruini, Vicario Generale emerito di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

“Nel contesto della situazione creatasi in seguito alla diffusione di documenti riservati, il Santo Padre approfondisce le sue riflessioni in continuo dialogo con le persone che condividono con lui la responsabilità per il governo della Chiesa".

"Com’è noto, sabato scorso egli ha desiderato essere informato in modo più ampio sull’andamento delle indagini, nell’incontro con la Commissione cardinalizia a ciò deputata, guidata dal Cardinale Julian Herranz".

"Questa mattina egli partecipa alla riunione con i Capi Dicastero, dedicata come di solito alle questioni di buon coordinamento del lavoro della Curia, oggi particolarmente importante e urgente per testimoniare efficacemente l’unione di spirito che lo anima".

"Nel pomeriggio ha deciso di incontrare alcuni membri del Collegio cardinalizio che, in forza della loro grande e varia esperienza di servizio della Chiesa, non solo nell’ambito romano ma anche internazionale, possono utilmente scambiare con lui considerazioni e suggerimenti per contribuire a ristabilire il desiderato clima di serenità e di fiducia nei confronti del servizio della Curia romana".

"Naturalmente il Santo Padre continuerà nei prossimi giorni i suoi colloqui e le sue riflessioni, profittando anche della venuta a Roma di tanti pastori in occasione delle festività dei Santi Pietro e Paolo, che sono una straordinaria occasione perché la comunità della Chiesa universale si senta unita a lui nella preghiera, nel servizio e nella testimonianza della fede per l’umanità del nostro tempo”.

ADVISOR PER LA COMUNICAZIONE NELLA SEGRETERIA DI STATO

Città del Vaticano, 25 giugno 2012 (VIS). Il giornalista americano Greg Burke, finora corrispondente per il network americano Fox News a Roma, assumerà presto l'incarico di "advisor per la comunicazione" nella Segreteria di Stato, secondo quanto annunciato da  Padre Federico lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

"Questa nuova figura - ha spiegato Padre Lombardi - avrà la finalità di contribuire a integrare l'attenzione alle questioni della comunicazione nel lavoro della Segretaria di Stato e a curare il rapporto con il servizio della Sala Stampa e delle altre istituzioni comunicative della Santa Sede".

ALTRI ATTI PONTIFICI


Città del Vaticano, 25 giugno (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Pius Riana Prapdi, Vescovo della Diocesi di Ketapang (superficie: 34.600; popolazione: 543.314; cattolici: 101.593; sacerdoti: 30; religiosi: 91), Indonesia. Il Vescovo eletto è nato nel 1967 a Painiai (Indonesia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1995. Dal 1995 al 1997 è stato Vicario Parrocchiale della "St. Mary of Fatima" a Sragen; dal 1997 al 1999 Parroco della Parrocchia di "St. Aloysius Gonzaga" a Mlati; dal 1999 Direttore del "Yayasan Dinamika Edukasi Dasar"; dal 2003-2005 Professore alla Facoltà "Wedabhakti" e Vicario parrocchiale a Kidulloji; dal 2006 è stato Direttore della "Caritas" Diocesana; dal 2008 Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Semarang; dal 2009 al 2010 è stato anche Amministratore Diocesano di Semarang.

Sabato 23 giugno il Santo Padre:

- Ha aderito alla elezione canonicamente fatta dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco-Melkita dell’Arcivescovo Metropolita di Homs, Hama e Yabroud dei Greco-Melkiti (Siria), nella persona di S.E.R. Mons. Abdo Arbach, B.C., avendo accolta dal medesimo Presule la rinuncia al governo pastorale dell’Esarcato apostolico per i fedeli Greco-Melkiti residenti in Argentina.

- Ha nominato l'Arcivescovo Alain Paul Lebeaupin, Nunzio Apostolico presso l'Unione Europea. È stato finora Nunzio Apostolico in Kenya ed Osservatore Permanente presso gli Organismi delle Nazioni Unite per l'Ambiente e gli Insediamenti Umani.

- Ha nominato Membri del Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, il Cardinale Polycarp Pengo, Arcivescovo di Dar-es-Salaam (Tanzania); il Cardinale Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India), ed il Cardinale John Tong Hon, Vescovo di Hong Kong (Cina).
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