CITTA' DEL VATICANO, 27 MAG. 2006 (VIS). Alle 9:30 di questa mattina, dopo la celebrazione della Santa Messa in privato nella Cappella del Palazzo Arcivescovile di Cracovia, Benedetto XVI è partito in automobile alla volta di Wadowice, città natale di Giovanni Paolo II.
Il Papa ha visitato la Basilica dell'Immacolata Concezione, dove Karol Wojtyla ricevette il Battesimo. Dopo una breve preghiera, si è recato in visita alla Casa Natale di Papa Giovanni Paolo II, trasformata in Museo il 18 maggio 1984, in occasione del suo 64° compleanno. Benedetto XVI è stato accompagnato al primo piano dove è l'appartamento nel quale visse la famiglia Wojtyla, e dove sono esposte fotografie ed oggetti appartenenti al defunto Papa polacco, da Sacerdote, Vescovo e Pontefice.
Alle 11:00 il Santo Padre ha incontrato la popolazione di Wadowice nella Piazza Rynek, antistante la Basilica
Dopo le parole di saluto rivoltegli dal Cardinale Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, il Papa ha pronunciato un discorso. "Mi son voluto fermare proprio qui, a Wadowice" - ha detto Benedetto XVI - "nei luoghi in cui la (...) fede" di Giovanni Paolo II "si è destata ed è maturata, per pregare insieme con voi affinché venga presto elevato alla gloria degli altari".
Il Santo Padre ha ricordato che Giovanni Paolo II circondava di "particolare venerazione" la fonte battesimale della Chiesa di Wadowice nella quale, il 20 giugno 1920, ricevette il sacramento dell'iniziazione cristiana. Questa è, ha proseguito Benedetto XVI, "la chiave per comprendere la coerenza della sua fede, il radicalismo della sua vita cristiana e il desiderio della santità che egli manifestò continuamente".
"Il suo amore per la Chiesa" - ha aggiunto il Santo Padre - "nacque nella parrocchia di Wadowice. In essa egli vide l'ambiente della vita sacramentale, dell'evangelizzazione e della formazione ad una fede matura. Per questo, come sacerdote, come Vescovo e come Papa circondava di così grande premura le comunità parrocchiali. Nello spirito della stessa sollecitudine, durante la visita 'ad limina Apostolorum', ho chiesto ai Vescovi polacchi di fare il possibile affinché la parrocchia polacca sia realmente una 'comunità ecclesiale' e una 'famiglia della Chiesa'".
Il Papa ha sottolineato che "una caratteristica della fede e della spiritualità di Giovanni Paolo II, unita a questo luogo", era "il profondo attaccamento degli abitanti di Wadowice all'effigie locale della Madonna del Perpetuo Soccorso (...). Questo ricordo ci permette di arrivare alle sorgenti della convinzione che nutriva Giovanni Paolo II - la convinzione circa l'eccezionale posto occupato da Maria nella storia della salvezza e in quella della Chiesa. Da essa scaturiva anche la convinzione circa il posto eccezionale che la Madre di Dio aveva nella sua vita, una convinzione che si esprimeva nel 'Totus tuus' colmo di dedizione. Sino agli ultimi istanti del suo pellegrinaggio terreno egli rimase fedele a questo affidamento".
"Nello spirito di questa devozione" - ha concluso Benedetto XVI - "dinanzi a questa Effigie voglio rendere grazie a Dio per il Pontificato di Giovanni Paolo II e come lui chiedere alla Madonna di prendersi cura della Chiesa della quale dalla volontà di Dio mi viene affidata la guida. Domando anche a voi, cari fratelli e sorelle, di accompagnarmi con la stessa preghiera con cui circondavate il vostro grande Connazionale".
Al termine dell'incontro il Santo Padre ha raggiunto in automobile il Santuario della Vergine di Kalwaria Zebrzydowska, dedicato alla Passione di Gesù e alla Madonna Addolorata, che prende il nome dalla ispirazione al modello della Cappella sul Monte Calvario di Gerusalemme, i luoghi della Passione di Cristo, e dal benefattore Nicola Zebrzydowski che ne iniziò la costruzione nell'anno 1600. Si tratta dell'unica Via Crucis, lunga 15 chilometri, iscritta nella lista del "Patrimonio dell'Umanità" dell'U.N.E.S.C.O., per via della felice integrazione architettonica della Via Dolorosa nel paesaggio locale. Il Santuario mariano fu meta di assidui pellegrinaggi di Karol Wojtyla negli anni della sua gioventù.
Conclusa la visita al Santuario, Benedetto XVI, rivolgendo un breve saluto ai fedeli presenti ed alla comunità dei Frati Minori che vive nel Convento del Santuario, ha ricordato che all'epoca del suo primo viaggio in Polonia, Giovanni Paolo II visitò questo Santuario ed alla fine del suo discorso dedicato alla preghiera disse: "'E anche questo chiedo: chiedo che preghiate qui per me, durante la mia vita e dopo la mia morte'. Oggi" - ha aggiunto Benedetto XVI - "ho voluto fermarmi un momento nella Cappella della Madonna e con gratitudine pregare per lui, secondo quella sua richiesta. Seguendo l'esempio di Giovanni Paolo II, anch'io mi rivolgo a voi con la cordiale domanda di pregare per me e per tutta la Chiesa".
Di ritorno a Cracovia, il Santo Padre si è recato al Santuario della Divina Misericordia di Kraków-Lagiewniki ed ha sostato in preghiera sulla tomba di Santa Faustina Kowalska, dove, nei primi anni '40, il giovane Karol Wojtyla si raccoglieva spesso in preghiera da operaio e seminarista clandestino. Infine Benedetto XVI ha raggiunto il nuovo Santuario per una visita alla Basilica all'interno della quale l'atttendevano circa 800 infermi.
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