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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 27 ottobre 2003

SANTA SEDE: DEBITO ESTERO E SVILUPPO


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2003 (VIS). Ieri, a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto al Secondo Comitato dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., sull'Articolo 93 (E): "Crisi debito estero e sviluppo".

"A partire dalla seconda decade di esistenza di questa Organizzazione" - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "la comunità internazionale è stata testimone della crescente diffusione della cronica crisi del debito estero che colpisce quasi tutti i paesi in via di sviluppo del mondo. (…) Il debito estero totale in questi paesi è aumentato da US$ 1.5 miliardi nel 1990, a US$ 2.4 miliardi nel 2001".

"Il programma dei Paesi poveri fortemente indebitati" - ha aggiunto l'Osservatore Permanente - "deve ancora trovare una soluzione duratura al problema del debito e ai problemi connessi. (…) La ricorrente crisi del debito ha causato un esborso globale di risorse finanziarie negli anni, privando quelle nazioni delle vitali risorse essenziali al loro sviluppo fondamentale, perfino a livelli minimi di cure sanitarie ed istruzione. (..) È imperativo (…) capovolgere questa tendenza".

L'Arcivescovo Migliore ha osservato che "la comunità internazionale deve affrontare due sfide: (1) trovare una soluzione a tutti i problemi del debito arretrato, e (2) creare un sistema finanziario duraturo ed idoneo, per lo sviluppo di tutte le nazioni".

Il Nunzio ha concluso il suo intervento ribadendo che: "il finanziamento per lo sviluppo non è soltanto un compito tecnico. Poiché gli esseri umani sono dotati dell'innata capacità di scelta morale, nessuna attività morale ha luogo fuori della sfera del giudizio morale. Perciò quelle attività che hanno conseguenze durevoli sulla vita di un'intera popolazione, particolarmente sui segmenti più poveri, meritano particolare attenzione e scrutinio morale".
DELSS/DEBITO ESTERO/ONU:MIGLIORE VIS 20031027 (300)

MESSA INIZIO ANNO ACCADEMICO UNIVERSITÀ ECCLESIASTICHE


CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2003 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nella Basilica Vaticana, il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi), ha presieduto la Santa Messa per l'inizio dell'Anno Accademico delle Università Ecclesiastiche di Roma.

Il Prefetto per l'Educazione Cattolica ha dato lettura dell'omelia preparata per il Papa che non era presente, nella quale il Santo Padre esorta i Rettori, i Professori e gli studenti con queste parole: "Accompagnate lo sforzo dello studio con la preghiera, la meditazione e la costante ricerca della volontà del Signore".

Commentando la Prima Lettura nella quale San Paolo ribadisce "l'incapacità dell'essere umano di compiere il bene e di evitare il male", Giovanni Paolo II scrive: "Esiste però una via d'uscita: la vittoria sul male ci viene dalla bontà di Dio misericordioso, manifestatasi appieno in Cristo. (…) Cristo morto e risorto ha vinto il male e ci ha liberati dal peccato. Egli è la nostra salvezza".

"Quest'annuncio salvifico risuona incessantemente anche nel nostro tempo e costituisce il cuore della missione della Comunità ecclesiale. L'uomo cerca - oggi, come in passato - risposte soddisfacenti alle domande sul significato della sua vita e della sua morte. Durante il periodo di formazione teologica, cari giovani, voi vi preparate per essere in grado di fornire le risposte della fede in modo adatto al linguaggio e alla mentalità del nostro tempo. Tutto, pertanto, sia orientato ad una così alta missione: annunciare Cristo e la forza liberante del suo Vangelo".

Il Papa ricorda inoltre che il Concilio Vaticano II diceva "che è dovere permanente della Chiesa 'scrutare i segni dei tempi e interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in un modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sul loro reciproco rapporto'. Sia questo lo spirito con cui vi dedicate allo studio durante questi anni della vostra formazione teologica e pastorale".
HML/…/UNIVERSITÀ ECCLESIASTICHE VIS 20031027 (320)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Filomeno do Nascimento Vieira Dias, finora Vice Rettore dell'Università Cattolica dell'Angola e Rettore del Seminario Maggiore dell'Arcidiocesi di Luanda (Angola), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Luanda (superficie: 34.000; popolazione: 4.890.000; cattolici: 3.011.000; sacerdoti: 134; religiosi: 546; diaconi permanenti: 1), Angola. Il Vescovo eletto è nato a Luanda (Angola), nel 1958 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.
NEA/…/DO NASCIMENTO VIEIRA VIS 20031027 (80)

NON SI PUÒ COSTRUIRE L'AVVENIRE PRESCINDENDO DAL PASSATO


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Monsignor Walter Brandmüller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, in occasione del XIV centenario della morte di Papa San Gregorio Magno. Insieme al Pontificio Comitato di Scienze Storiche, l'Accademia Nazionale di Lincei ricorderà nei prossimi giorni la figura di questa eminente figura di successore di Pietro.

"Attento ricercatore della verità" - scrive il Papa nel Messaggio, Gregorio "intuì che il patrimonio dell'antichità classica, oltre che di quella cristiana, costituiva una preziosa base per ogni successivo sviluppo scientifico e umano. È intuizione, questa, che conserva anche oggi tutto il suo valore in vista del futuro dell'umanità e soprattutto dell'Europa. Non si può, infatti, costruire l'avvenire prescindendo dal passato. Ecco perché in svariate occasioni ho esortato le Autorità competenti a valorizzare appieno le ricche 'radici' classiche e cristiane della civiltà europea, per tramandarne la linfa alle nuove generazioni".

Giovanni Paolo II tratteggia un'altra caratteristica significativa di San Gregorio Magno, "il suo impegno nel porre in luce il primato della persona umana, considerata non solo nella sua dimensione fisica, psicologica e sociale, ma anche nel costante riferimento al suo destino eterno. È verità, questa, alla quale il mondo di oggi deve tornare a farsi maggiormente attento, se vuole costruire un mondo più rispettoso delle molteplici esigenze di ogni essere umano".

Il Papa conclude il Messaggio sottolineando che: "Per costruire un avvenire sereno e solidale, converrà volgere lo sguardo a questo autentico discepolo di Cristo e seguirne l'insegnamento, riproponendo con coraggio al mondo contemporaneo il messaggio salvifico del Vangelo. In Cristo, infatti, e in Lui soltanto l'uomo di ogni epoca può trovare il segreto della piena realizzazione delle sue più essenziali aspirazioni".
MESS/SAN GREGORIO MAGNO/BRANDMÜLLER VIS 20031027 (310)

SAN GIUSEPPE DA COPERTINO INVITA TUTTI ALLA SANTITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi, nell'Aula Paolo VI, un gruppo di pellegrini venuti a Roma per celebrare il IV centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino, discepolo di San Francesco di Assisi. Era presente anche il Padre Joachim Giermek, Ministro Generale dei Frati Minori Conventuali.

Nel suo discorso, il Santo Padre scrive che San Giuseppe "è innanzitutto maestro di preghiera. Al centro della sua giornata stava la celebrazione della Santa Messa, a cui seguivano lunghe ore di adorazione dinanzi al tabernacolo. Secondo la più genuina tradizione francescana, egli si sentiva affascinato e commosso dai misteri dell'Incarnazione e della Passione del Signore".

"In secondo luogo" - si legge ancora nel discorso del Papa - "il Santo copertinese continua a parlare ai giovani e, in particolare, agli studenti, che lo venerano come loro patrono. Egli li spinge ad innamorarsi del Vangelo, a 'prendere il largo' nel vasto oceano del mondo e della storia, rimanendo saldamente ancorati alla contemplazione del Volto di Cristo".

Giovanni Paolo II afferma che San Giuseppe da Copertino "rifulge come esemplare modello di santità per i suoi confratelli dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali. (…) Per quanti hanno abbracciato gli ideali della vita di consacrazione, egli rappresenta un forte richiamo a vivere protesi sempre verso i valori dello spirito, totalmente consacrati al Signore e ad un necessario servizio di carità verso i fratelli".

"Come tutti i Santi" - conclude il Pontefice - "Giuseppe da Copertino non passa di moda! A quattro secoli di distanza, la sua testimonianza continua a rappresentare per tutti un invito ad essere santi. Anche se appartiene ad un'epoca per certi aspetti assai diversa dalla nostra, egli addita un itinerario di spiritualità valido per ogni tempo; ricorda il primato di Dio, la necessità della preghiera e della contemplazione, l'ardente e fiduciosa adesione a Cristo, l'impegno dell'annuncio missionario, l'amore alla Croce".
AC/…/SAN GIUSEPPE DA COPERTINO VIS 20031027 (330)

GRATITUDINE DEL PAPA CELEBRAZIONI ANNIVERSARIO PONTIFICATO


CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

"Sono ancora vive nel mio animo le intense emozioni provate in questi giorni" - ha detto il Papa ai pellegrini - "durante i quali tante persone si sono strette attorno a me in occasione del XXV anniversario di Pontificato. Rinnovo il mio ringraziamento innanzitutto a Dio, ricco di misericordia, per questi venticinque anni di ministero a servizio della Chiesa. Desidero poi esprimere la mia profonda gratitudine ai Fratelli Cardinali, Patriarchi e Vescovi, che hanno voluto partecipare così numerosi a questa ricorrenza giubilare, testimoniando anche in questo modo la loro sincera comunione con la Sede di Pietro".

"Ringrazio, altresì, i Capi di Stato e le Autorità di tanti Paesi, che mi hanno partecipato le loro felicitazioni".

"Un grazie sentito rivolgo infine ai sacerdoti, alle persone consacrate, ai fedeli tutti, che si sono uniti spiritualmente a me con l'augurio e con il dono prezioso della preghiera. Penso in maniera speciale ai malati, che mi sono stati vicini con l'offerta delle loro sofferenze. Non sono mancate le testimonianze anche di cristiani di altre Confessioni, come pure di seguaci di altre Religioni. Tutti ringrazio dal profondo del cuore!".

"Chiedo al Signore di ricompensarvi, carissimi Fratelli e Sorelle, per l'affetto e il sostegno che mi avete dimostrato. Rinnovo l'affidamento della mia vita e del mio ministero alla Vergine Maria, Madre del Redentore e Madre della Chiesa. A Lei ripeto con filiale abbandono: 'Totus tuus!'".
ANG/…/… VIS 20031027 (280)

SANTA SEDE CHIEDE DIVIETO DI TUTTE LE FORME DI CLONAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di un discorso pronunciato, il 21 ottobre scorso a New York, dall'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, relativo all'Articolo 172 della 58° Assemblea Generale: "Convenzione Internazionale contro la Clonazione dell'Essere Umano". Il discorso del Nunzio Apostolico ha posto l'accento sui gravi pericoli che la clonazione pone riguardo alla dignità dell'essere umano e sulla necessità di accordi internazionali che regolino tutti gli aspetti della clonazione.

"La mia Delegazione," - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "intende riaffermare che la materia in discussione può essere risolta attraverso il divieto di clonazione dell'embrione umano. Deve essere chiaro che la posizione della mia Delegazione non è, in primo luogo, una posizione religiosa. È una posizione informata al processo razionale, a sua volta informato alla conoscenza scientifica".

"Abbiamo sentito" - ha proseguito l'Arcivescovo - "affermazioni di diverse delegazioni che hanno dichiarato la clonazione un problema 'complesso'. (…) La scienza può essere complessa, ma il problema per noi è semplice e diretto. La questione della clonazione umana che implica la creazione di embrioni umani è la storia dell'inizio della vita umana (…) (ed è) una questione universale perché un embrione è un essere umano a prescindere dalla provenienza geografica. Se la clonazione riproduttiva degli esseri umani contravviene la legge di natura - principio sul quale tutte le Delegazioni concordano - contravviene la medesima legge, anche la clonazione dell'embrione umano a scopo di ricerca. Un embrione clonato (a questo scopo) (…) è destinato alla distruzione programmata".

"In conclusione" - ha detto infine l'Arcivescovo Migliore - "la mia Delegazione vuole ricordare a questa distinta Assemblea che una delle missioni fondamentali dell'Organizzazione delle Nazioni Unite è di promuovere i diritti di tutti gli esseri umani. Se le Nazioni Unite dovessero vietare la clonazione riproduttiva senza vietare la clonazione a scopo di ricerca, ciò comporterebbe, per la prima volta, la legittimazione da parte di questa Organizzazione di una cosa straordinaria: la creazione di essere umani destinati alla distruzione".
DELSS/CLONAZIONE:ONU:MIGLIORE VIS 20031027 (350)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Paciano B. Aniceto, di San Fernando.

- L'Arcivescovo Diosdado A. Talamayan, di Tuguegarao.

- Il Vescovo Jesus C. Galang, di Urdaneta.

- Il Vescovo Honesto F. Ongtioco, di Cubao.

- Il Vescovo Gabriel V. Reyes, di Antipolo.

- Il Vescovo Antonio R. Tobias, di San Fernando de la Union.

Sabato 25 ottobre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Due Presuli della Conferenza Episcopale delle Filippine in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Francisco C. San Diego, di Pasig.

- Il Vescovo Jesse E. Mercado, di Paranaque.

- Il Signor Mbaya Boaz Kidiga, Ambasciatore del Kenya in visita di congedo.
AL:AP/…/… VIS 20031027 (140)

RINGRAZIAMENTO DEL PAPA AIUTO ECONOMICO ALLA SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2003 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri dell'Associazione "Pro Petri Sede" e dell'Organizzazione "Etrennes Pontificales", dal Belgio, che ogni anno offrono sostegno finanziario alla Santa Sede.

Giovanni Paolo II ha detto, nel suo discorso in lingua francese: "Il Papa vi è grato per l'aiuto generoso e fedele che le vostre Associazioni offrono alla Chiesa, affinché essa persegua, nelle sue comunità e nel mondo, la sua azione spirituale e materiale in favore di tutti i nostri fratelli, soprattutto i più bisognosi, affinché la loro dignità sia sempre e dovunque rispettata. Vi chiedo perciò d'esprimere a tutti i membri delle vostre Associazioni, la mia viva gratitudine per le loro offerte e per il loro impegno. Che essi sappiano sempre, nella vita quotidiana, mostrarsi attenti ai più piccoli per esprimere così l'amore di Dio 'che non fa differenze fra gli uomini'".
AC/…/PRO PETRI SEDEM:ETRENNES PONTIFICALES VIS 20031027 (170)
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