CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza Sua Grazia il Dr. Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury e Primate della Comunione Anglicana, la cui visita in Vaticano coincide con il quarantesimo anniversario dell'incontro di Papa Paolo VI e dell'Arcivescovo Michael Ramsey (22-24 marzo 1966).
Il Santo Padre ha ricordato la lunga storia delle relazioni fra la Sede di Roma e la Sede di Canterbury, risalente a più di 1.400 anni orsono ed ha ringraziato l'Arcivescovo Williams e gli altri Rappresentanti della Comunione Anglicana per la loro presenza alla Liturgia esequiale di Giovanni Paolo II e per la partecipazione all'inaugurazione del suo Pontificato.
"Molte cose vi sono in questi ultimi quaranta anni nei quali si sono sviluppati i nostri rapporti per le quali dobbiamo essere grati" - ha detto il Pontefice citando "il lavoro della Commissione del dialogo teologico", "l'amicizia ed i rapporti positivi esistenti in molti luoghi fra Anglicani e Cattolici che hanno contribuito a creare un nuovo contesto nella nostra testimonianza condivisa al Vangelo di Gesù". Benedetto XVI ha ricordato anche le visite dei Primati Anglicani alla Santa Sede e la riunione dell'Episcopato anglicano e cattolico a Mississauga (Canada), nel maggio 2000, durante la quale si concordò la costituzione di una Commissione Episcopale Mista per discernere i modi più appropriati di esprimere i progressi compiuti nella vita ecclesiale".
"Nel contesto attuale, tuttavia, e specialmente nel mondo occidentale secolarizzato" - ha proseguito il Pontefice - "molte sono le influenze negative e le pressioni che interessano i cristiani e le comunità cristiane. (...) Recenti sviluppi, specialmente quelli concernenti il ministero ordinato e certi insegnamenti morali, hanno colpito non solo i rapporti interni alla Comunione Anglicana ma anche le relazioni fra la Comunione Anglicana e la Chiesa Cattolica".
"Crediamo che tali questioni, attualmente all'esame della Comunione Anglicana" - ha proseguito Papa Benedetto XVI - "siano di vitale importanza per la predicazione del Vangelo nella sua integrità e che le nostre attuali discussioni prefigurano il futuro dei nostri rapporti. È da auspicare che il dialogo teologico, che ha registrato non insignificanti gradi di accordo su queste ed altri importanti questioni teologiche, proceda con serietà".
"Il mondo ha bisogno della nostra testimonianza e della forza che proviene da una proclamazione unitaria del Vangelo" - ha concluso il Santo Padre - "Per questo motivo, ed anche fra le attuali difficoltà, è importante che noi continuiamo il nostro dialogo teologico".
AC/COMUNIONE ANGLICANA/WILLIAMS VIS 20061123 (410)
Il Santo Padre ha ricordato la lunga storia delle relazioni fra la Sede di Roma e la Sede di Canterbury, risalente a più di 1.400 anni orsono ed ha ringraziato l'Arcivescovo Williams e gli altri Rappresentanti della Comunione Anglicana per la loro presenza alla Liturgia esequiale di Giovanni Paolo II e per la partecipazione all'inaugurazione del suo Pontificato.
"Molte cose vi sono in questi ultimi quaranta anni nei quali si sono sviluppati i nostri rapporti per le quali dobbiamo essere grati" - ha detto il Pontefice citando "il lavoro della Commissione del dialogo teologico", "l'amicizia ed i rapporti positivi esistenti in molti luoghi fra Anglicani e Cattolici che hanno contribuito a creare un nuovo contesto nella nostra testimonianza condivisa al Vangelo di Gesù". Benedetto XVI ha ricordato anche le visite dei Primati Anglicani alla Santa Sede e la riunione dell'Episcopato anglicano e cattolico a Mississauga (Canada), nel maggio 2000, durante la quale si concordò la costituzione di una Commissione Episcopale Mista per discernere i modi più appropriati di esprimere i progressi compiuti nella vita ecclesiale".
"Nel contesto attuale, tuttavia, e specialmente nel mondo occidentale secolarizzato" - ha proseguito il Pontefice - "molte sono le influenze negative e le pressioni che interessano i cristiani e le comunità cristiane. (...) Recenti sviluppi, specialmente quelli concernenti il ministero ordinato e certi insegnamenti morali, hanno colpito non solo i rapporti interni alla Comunione Anglicana ma anche le relazioni fra la Comunione Anglicana e la Chiesa Cattolica".
"Crediamo che tali questioni, attualmente all'esame della Comunione Anglicana" - ha proseguito Papa Benedetto XVI - "siano di vitale importanza per la predicazione del Vangelo nella sua integrità e che le nostre attuali discussioni prefigurano il futuro dei nostri rapporti. È da auspicare che il dialogo teologico, che ha registrato non insignificanti gradi di accordo su queste ed altri importanti questioni teologiche, proceda con serietà".
"Il mondo ha bisogno della nostra testimonianza e della forza che proviene da una proclamazione unitaria del Vangelo" - ha concluso il Santo Padre - "Per questo motivo, ed anche fra le attuali difficoltà, è importante che noi continuiamo il nostro dialogo teologico".
AC/COMUNIONE ANGLICANA/WILLIAMS VIS 20061123 (410)
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