CITTA' DEL VATICANO, 2 DIC. 2011 (VIS). Il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, di cui è Presidente l'Arcivescovo Antonio Maria Vegliò, ha organizzato in questi giorni il III Congresso Mondiale di Pastorale per gli studenti internazionali. Questa mattina il Santo Padre, nel ricevere i partecipanti, ha notato con grande interesse che l'incontro delle culture, tema del Congresso, è "una realtà fondamentale nella nostra epoca e per il futuro dell’umanità e della Chiesa".
"Oggi più che mai la reciproca apertura tra le culture - ha proseguito il Pontefice - è terreno privilegiato per il dialogo tra quanti sono impegnati nella ricerca di un autentico umanesimo. L’incontro delle culture nel campo universitario deve essere pertanto incoraggiato e sostenuto (....) Gli studenti internazionali, infatti, hanno la potenzialità di diventare, con la loro formazione intellettuale, culturale e spirituale, artefici e protagonisti di un mondo dal volto più umano".
"A motivo della carenza di formazione qualificata e di strutture adeguate nella terra di origine - ha spiegato il Papa - come pure delle tensioni sociali e politiche, e grazie ai sostegni economici per lo studio all’estero, gli studenti internazionali sono una realtà in aumento all’interno del grande fenomeno migratorio. È importante, dunque, offrire ad essi una sana ed equilibrata preparazione intellettuale, culturale e spirituale, perché non cadano preda della 'fuga dei cervelli', ma formino una categoria socialmente e culturalmente rilevante in prospettiva del loro rientro come futuri responsabili nei Paesi di origine, e contribuiscano a costituire dei 'ponti' culturali, sociali e spirituali con i Paesi di accoglienza".
Il mondo universitario costituisce per la Chiesa un campo privilegiato per l’evangelizzazione dato che "la diffusione di ideologie 'deboli' nei diversi campi della società sollecita i cristiani a un nuovo slancio nel campo intellettuale, al fine di incoraggiare le giovani generazioni nella ricerca e nella scoperta della verità sull’uomo e su Dio". E in merito il Papa ha ricordato l'esempio del Beato John Henry Newman, la cui vita "così legata al contesto accademico, conferma l’importanza e la bellezza di promuovere un ambiente educativo nel quale la formazione intellettuale, la dimensione etica e l’impegno religioso procedano insieme".
"I giovani cristiani, provenendo da culture diverse, ma appartenendo all’unica Chiesa di Cristo, possono mostrare che il Vangelo è Parola di speranza e di salvezza per gli uomini di ogni popolo e cultura, di ogni età e di ogni epoca", ha concluso il Pontefice.
AC/ VIS 20111202 (410)
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