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giovedì 11 marzo 2004

NOMINA DELEGATO SANTUARIO ED OPERE SAN PIO DA PIETRELCINA


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2004 (VIS). Con una Lettera, datata 22 febbraio, Festa della Cattedra di San Pietro, resa pubblica questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha nominato l'Arcivescovo Domenico Umberto d'Ambrosio, di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo (Italia), Delegato per il Santuario e le Opere di San Pio da Pietrelcina.

Il Santo Padre, ricordando la vita, la morte e le opere di San Pio da Pietreclina, ed i suoi carismi, scrive che il Frate del Gargano: "divenne (…) un esempio toccante di sensibilità umana, riproponendo in se stesso due peculiari caratteristiche della tradizione francescana e cappuccina: la preghiera contemplativa e la carità fattiva". Tali caratteristiche si espressero nella fondazione dei "Gruppi di Preghiera" e nella testimonianza offerta dalla "Casa Sollievo della Sofferenza". Alla luce dello "amplissimo raggio di influenza che la devozione al Santo del Gargano ha raggiunto nel mondo", scrive ancora il Santo Padre, "si è resa evidente con crescente chiarezza l'opportunità di un nesso più stretto tra il Santuario e la Santa Sede ".

"In quanto Delegato per il Santuario" - sottolinea il Papa - "Ella dovrà innanzitutto dedicare speciale cura a tale luogo di culto ove annualmente affluiscono tanti pellegrini di ogni nazionalità" e "Come Vescovo della Chiesa di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo, Ella ha il compito di custodire i carismi che lo Spirito ha suscitato e continua a suscitare in codesta amata porzione della Chiesa Santa di Dio". Citando le parole rivolte all'Arcivescovo in occasione dell'Udienza del 25 marzo 2003, il Papa ha ripetuto: "'Lei sarà il custode dell'eredità di Padre Pio da Pietrelcina'".

Successivamente, citando il Decreto di Papa Paolo VI sull'Ufficio Pastorale dei Vescovi nella Chiesa, "Christus Dominus" (1965), Giovanni Paolo II scrive: "Sotto la Sua autorità si svolgerà, perciò, quanto riguarda, 'il pubblico esercizio del culto divino, salva la diversità dei riti; la cura delle anime; la predicazione al popolo; l'educazione religiosa e morale dei fedeli e specialmente dei fanciulli; l'istruzione catechistica e la formazione liturgica; il decoro dello stato clericale; e, infine, le varie opere relative all'esercizio del sacro apostolato'". Infine il Papa conclude: "Ella, inoltre, porrà ogni cura nell'armonizzare l'attività pastorale del Santuario con le altre attività della pastorale diocesana".

Al termine della Lettera, il Papa precisa che, nella sua qualità di Delegato per le Opere di Padre Pio, l'Arcivescovo D'Ambrosio è anche Presidente della Fondazione 'Casa Sollievo della Sofferenza - Opera di Padre Pio da Pietrelcina e Direttore Generale dell'Associazione Internazionale dei "Gruppi di preghiera".
GPII-LETTERA/DELEGATO:PIETRELCINA/D'AMBROSIO VIS 20040311 (430)

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