CITTA' DEL VATICANO, 10 MAR. 2004 (VIS). Il Salmo 19: "Preghiera per la vittoria del Re-Messia" è stato il tema della catechesi del Santo Padre per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI.
Il Santo Padre ha affermato che si tratta di : "un Salmo regale dell'antico Israele, proclamato nel tempio di Sion durante un rito solenne. (…) È facile comprendere come la tradizione cristiana abbia trasformato questo Salmo in un inno a Cristo re, il 'consacrato' per eccellenza, 'il Messia'. Egli entra nel mondo senza eserciti, ma con la potenza dello Spirito e sferra l'attacco definitivo contro il male e la prevaricazione, contro la prepotenza e l'orgoglio, contro la menzogna e l'egoismo".
"La preghiera" - ha proseguito il Pontefice - "è fortemente segnata dalla convinzione che il Signore è la sorgente della sicurezza: egli va incontro al desiderio fiducioso del re e dell'intera comunità a cui è legato dal vincolo dell'alleanza. (…) La Parola di Dio non appare allora un astratto messaggio, ma una voce che si adatta alle piccole e grandi miserie dell'umanità. Per questo il Salmo riflette il linguaggio militare e l'atmosfera che domina su Israele in tempo di guerra, adattandosi così ai sentimenti dell'uomo in difficoltà".
Giovanni Paolo II ha quindi precisato che il verso 7, a differenza dei versi precedenti "che esprimono implicitamente delle richieste rivolte a Dio, (…) afferma la certezza dell'esaudimento ottenuto 'Ora so che il Signore salva il suo consacrato; gli ha risposto dal suo cielo santo'".
Il Salmo, ha concluso il Pontefice, "può diventare un invito a non lasciarsi mai catturare dall'attrazione della violenza. (…) Ad ogni forma di malvagità il giusto oppone la fede, la benevolenza, il perdono, l'offerta di pace".
AG/SALMO 19/… VIS 20040310 (300)
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