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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 10 aprile 2014

DICHIARAZIONE FINALE DELLA CONFERENZA SUL TRAFFICO DI ESSERI UMANI E SULLA SCHIAVITÙ

Città del Vaticano, 10 aprile 2014 (VIS). Di seguito pubblichiamo la dichiarazione finale dei partecipanti alla Seconda Conferenza Internazionale "Combating Human Traffkicking: Church and Law Enforcemente in partnership" tenutasi il 9 e 10 aprile, nell'Aula Magna della Pontificia Accademia delle Scienze, Casina Pio IV, in Vaticano.

"In data 10 aprile 2014, alti funzionari delle Forze dell'Ordine e rappresentanti della Chiesa Cattolica si sono incontrati in Vaticano per individuare i modi per combattere insieme il traffico di esseri umani e la schiavitù".

Il Santo Padre, che ha promosso tale incontro, ha dichiarato: "Esorto la comunità internazionale ad adottare una strategia comune ed efficace contro il traffico di esseri umani, così che, in tutte le parti del mondo, uomini e donne non siano più usati come mezzi per un fine, e sia sempre rispettata l'inviolabile dignità della persona".

Quali alti funzionari responsabili del rispetto della legge nella comunità internazionale, ci impegniamo a debellare la piaga di tale grave attività criminale, che abusa di persone vulnerabili. La presente Conferenza è parte di un processo nel quale operiamo insieme a livello internazionale per sviluppare strategie di prevenzione, cura pastorale e reintegrazione, ponendo le vittime al centro di tutte le nostre attività".

"Ognuno di noi assume il personale impegno ad operare con la Chiesa e la società civile per assicurare alla giustizia i responsabili di questi orrendi crimini e per alleviare le sofferenze delle vittime".

UDIENZE

Città del Vaticano, 10 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Signor Zvonimir Jankuloski, Ambasciatore della ex Repubblica Jugoslava di Macedonia presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- L'Arcivescovo Petar Rajič, Nunzio Apostolico in Kuwait, Bahrein, Yemen, Qatar e Emirati Arabi Uniti; Delegato Apostolico nella Penisola Arabica.

mercoledì 9 aprile 2014

NUOVO CICLO DI CATECHESI SUI DONI DELLO SPIRITO SANTO

Città del Vaticano, 9 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre Francesco ha iniziato oggi un nuovo ciclo di catechesi sui doni dello Spirito Santo che "costituisce l'anima, la linfa vitale della Chiesa e di ogni singolo cristiano. (...) Lo Spirito stesso è 'il dono di Dio' per eccellenza, è un regalo di Dio, e a sua volta comunica a chi lo accoglie diversi doni spirituali. La Chiesa ne individua sette, numero che simbolicamente dice pienezza, completezza; sono quelli che (...) invochiamo nell'antica preghiera detta 'Sequenza allo Spirito Santo'. I doni dello Spirito Santo sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio".

Il Santo Padre ha parlato del primo dono dello Spirito Santo: la sapienza. "Ma non si tratta semplicemente - ha detto - della saggezza umana, che è frutto della conoscenza e dell'esperienza". La sapienza che concede lo Spirito Santo "è la grazia di poter vedere ogni cosa con gli occhi di Dio. È (...) vedere il mondo, vedere le situazioni, le congiunture, i problemi, tutto, con gli occhi di Dio. (...) E ovviamente questo deriva dalla intimità con Dio, (...), dal rapporto di figli con il Padre. (...) Quando siamo in comunione con il Signore, lo Spirito Santo è come se trasfigurasse il nostro cuore e gli facesse percepire tutto il suo calore e la sua predilezione".

"Lo Spirito Santo rende allora il cristiano 'sapiente'. Questo, però - ha spiegato Papa Francesco - non nel senso che ha una risposta per ogni cosa, che sa tutto, ma nel senso che 'sa' di Dio, sa come agisce Dio, conosce quando una cosa è di Dio e quando non è di Dio (...). Il cuore dell'uomo saggio in questo senso ha il gusto e il sapore di Dio. (...) Noi abbiamo dentro di noi, nel nostro cuore, lo Spirito Santo; possiamo ascoltarlo, possiamo non ascoltarlo. Se noi ascoltiamo lo Spirito Santo, Lui ci insegna questa via della saggezza, ci regala la saggezza che è vedere con gli occhi di Dio, sentire con le orecchie di Dio, amare con il cuore di Dio, giudicare le cose con il giudizio di Dio. Questa è la sapienza che ci regala lo Spirito Santo, e tutti noi possiamo averla. Soltanto, dobbiamo chiederla allo Spirito Santo".

Quale esempio di saggezza nella vita quotidiana, il Papa ha citato l'esempio degli sposi che fanno la pace dopo un litigio ed ha detto: "Nel matrimonio, (...) i due sposi (...) litigano, e poi non si guardano o, se si guardano, si guardano con la faccia storta: questo è sapienza di Dio? No! Invece, se dice: 'Beh, è passata la tormenta, facciamo la pace', e ricominciano ad andare avanti in pace (...) questo è il dono della sapienza".

"E questo non si impara - ha concluso il Papa - questo è un regalo dello Spirito Santo. Per questo, dobbiamo chiedere al Signore che ci dia lo Spirito Santo e ci dia il dono (...) di quella saggezza di Dio che ci insegna a guardare con gli occhi di Dio, a sentire con il cuore di Dio, a parlare con le parole di Dio. E così, con questa saggezza, andiamo avanti, costruiamo la famiglia, costruiamo la Chiesa, e tutti ci santifichiamo. Chiediamo oggi la grazia della sapienza. E chiediamola alla Madonna, che è la Sede della sapienza".

ACCORATO APPELLO PER LA PACE IN SIRIA DOPO LA MORTE DI UN CONFRATELLO GESUITA

Città del Vaticano, 9 aprile 2014 (VIS). "Lunedì scorso, ad Homs, in Siria, è stato assassinato il Padre Frans van der Lugt, un mio confratello gesuita olandese di 75 anni, arrivato in Siria circa 50 anni fa, che ha sempre fatto del bene a tutti, con gratuità e amore, e perciò era amato e stimato da cristiani e musulmani. - ha detto Papa Francesco al termine della catechesi - La sua brutale uccisione mi ha riempito di profondo dolore e mi ha fatto pensare ancora a tanta gente che soffre e muore in quel martoriato Paese, già da troppo tempo preda di un sanguinoso conflitto, che continua a mietere morte e distruzione. Penso anche alle numerose persone rapite, cristiani e musulmani, siriani e di altri Paesi, tra le quali ci sono Vescovi e Sacerdoti. Chiediamo al Signore che possano presto tornare ai loro cari e alle loro famiglie e comunità".

Con questa parole il Santo Padre ha lanciato un appello perché cessi la violenza in Siria "Di cuore vi invito tutti - ha detto ancora - ad unirvi alla mia preghiera per la pace in Siria e nella regione, e lancio un accorato appello ai responsabili siriani e alla comunità internazionale: tacciano le armi, si metta fine alla violenza! Non più guerra! Non più distruzione! Si rispetti il diritto umanitario, si abbia cura della popolazione bisognosa di assistenza umanitaria e si giunga alla desiderata pace attraverso il dialogo e la riconciliazione".

CORDOGLIO PER LA MORTE DEL PATRIARCA EMERITO DI BABILONIA DEI CALDEI

Città del Vaticano, 9 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio al Patriarca di Babilonia dei Caldei, Sua Beatitudine Louis Raphaël I Sako, per la morte, all'età di 87 anni, di Sua Beatitudine il Cardinale Emmanuel III Delly, Patriarca emerito di Babilonia dei Caldei (Iraq).

Nel trasmettere il suo sentito cordoglio a tutti i fedeli del Patriarcato, in Iraq e nella diaspora, il Papa ricorda con profonda gratitudine "la dedizione del defunto Patriarca verso il suo popolo e la promozione di relazioni rispettose, giuste e pacifiche con i seguaci di altre tradizioni religiose".

Unendosi al dolore del Papa, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, porge di tutto cuore le sue condoglianze a tutta la Chiesa in Iraq.

MESSA "IN COENA DOMINI" PRESSO FONDAZIONE DON GNOCCHI

Città del Vaticano, 9 aprile 2014 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che il 17 aprile, Giovedì Santo, alle 17:30, il Santo Padre celebrerà la Messa in "Coena Domini" presso la "Fondazione Don Carlo Gnocchi - Centro Santa Maria della Provvidenza" (Via Casal del Marmo, 401, nella zona Casalotti-Boccea, Roma). Alla celebrazione che si terrà nella chiesa del Centro, parteciperanno gli ospiti, accompagnati dai loro familiari, dal personale e dai responsabili. La Fondazione, creata dal Beato italiano Don Carlo Gnocchi, assiste persone colpite da ogni forma di disabilità.

UDIENZE

Città del Vaticano, 9 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Dottor Juan Carlos Parodi.

martedì 8 aprile 2014

VISITA DI SUA MAESTÀ IL RE ABDULLAH II DI GIORDANIA

Città del Vaticano, 8 aprile 2014 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, Sua Maestà il Re Abdullah II bin Hussein di Giordania è giunto in Vaticano poco prima delle ore 16. All’arrivo davanti alla Domus Santa Marta è stato accolto dal Prefetto della Casa Pontificia, Arcivescovo Georg Gänswein, e dal Capo del Protocollo, Monsignor José Avelino Bettencourt, e nell’atrio della Domus è stato salutato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti.

Il Santo Padre ha ricevuto Sua Maestà il Re all’ingresso del Salone al Piano terreno, dove ha avuto luogo il colloquio, a cui ha partecipato anche S.A.R. il Principe Ghazi bin Muhammed, oltre all’interprete vaticano di lingua inglese. La conversazione, che è continuata anche mentre gli illustri interlocutori prendevano un thé, è durata in tutto un poco più di quaranta minuti, e si è svolta in un clima cordiale e non formale.

Naturalmente la visita ha avuto luogo nel contesto dell’atteso viaggio del Papa Francesco in Terra Santa, dove toccherà anzitutto la Giordania, e Sua Maestà ha avuto modo di riaffermare i sentimenti con cui il popolo giordano si prepara ad accogliere il Papa e le disposizioni più aperte alla collaborazione nell’impegno per la pace e per il dialogo interreligioso.

Al termine il Santo Padre ha salutato anche gli altri membri del Seguito. Gli illustri ospiti hanno lasciato il Vaticano intorno alle 16:45.

IL PAPA SOTTOLINEA COMUNIONE AFFETTIVA ED EFFETTIVA DEL SINODO DEI VESCOVI

Città del Vaticano, 8 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha indirizzato un Messaggio al Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, in occasione dell'elevazione alla dignità episcopale di Monsignor Fabio Fabene, Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi.

"Trascorsi quasi cinquant'anni dall'istituzione del Sinodo dei Vescovi - scrive il Papa - nella consapevolezza che per l'esercizio del mio Ministero Petrino serve, quanto mai, ravvivare ancor di più lo stretto legame con tutti i Pastori della Chiesa, desidero valorizzare questa preziosa eredità conciliare. A tal proposito non v'è dubbio che il Vescovo di Roma abbia bisogno della presenza dei suoi Confratelli Vescovi, del loro consiglio e della loro prudenza ed esperienza. (...) Perciò, sono molto grato a quanti, con un lavoro generoso, assiduo e competente, hanno assicurato, in tutti questi anni, che l'istituzione sinodale contribuisse all'imprescindibile dialogo tra Pietro e i suoi Confratelli. (...) Ora, al fine di rendere più manifesto l'apprezzato servizio che codesto organismo svolge in favore della collegialità episcopale con il Vescovo di Roma, ho deciso di conferire al Sotto-Segretario il carattere episcopale".

"In tal modo - conclude il Pontefice - il Sotto-Segretario, già nel suo compito di collaborazione con Vostra Eminenza per quanto concerne lo sviluppo dell'attività sinodale, in virtù dell'Ordine episcopale rispecchierà quella comunione affettiva ed effettiva che costituisce lo scopo precipuo del Sinodo dei Vescovi. Anche nel coordinare il lavoro interno della Segreteria Generale, il Sotto-Segretario sarà chiamato ad esprimere la feconda e fruttuosa realtà che sgorga dalla partecipazione al 'munus' episcopale, fonte di santificazione per quelli che lo circondano e fondamento della comunione gerarchica con il Vescovo di Roma, capo del Collegio Episcopale, e con i Membri del medesimo Collegio".

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 8 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo William Terrence McGrattan, Vescovo della diocesi di Peterborough (superficie: 25.900; popolazione: 437.300; cattolici: 60.400; sacerdoti: 83; religiosi: 107; diaconi permanenti: 8), Canada. Finora Vescovo Ausiliare di Toronto (Ontario, Canada), succede al Vescovo Nicola De Angelis, C.F.I.C., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha elevato alla dignità episcopale il Monsignor Fabio Fabene, Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi. Il Vescovo eletto è nato nel 1959 a Roma (Italia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Dal 1984 al 1998 è stato parroco di S. Maria del Giglio in Montefiascone, ricoprendo l'incarico di Cancelliere vescovile, e ha insegnato diritto canonico presso l'Istituto Teologico Viterbese. Dal 1998 è a servizio della Congregazione per i Vescovi, nella quale è Capo Ufficio dal 2010; è anche Sostituto della Segreteria del Collegio Cardinalizio. Dal 1996 è Giudice Esterno del Tribunale di prima istanza per le cause di nullità di matrimonio della Regione Lazio, presso il Tribunale Ordinario della diocesi di Roma. È Postulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Cardinale Marco Antonio Barbarigo e Assistente Ecclesiastico del Centro Italiano Femminile - C.I.F. di Roma. Nel 2014 è stato nominato Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi.

lunedì 7 aprile 2014

AI VESCOVI DELLA TANZANIA: IL VOSTRO ESEMPIO ISPIRI COLORO CHE ANELANO ALLA PACE

Città del Vaticano, 7 aprile 2014 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza i Vescovi della Conferenza Episcopale della Tanzania al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum". Nel discorso consegnato ai Presuli, il Papa ha avuto parole di apprezzamento per "l'importante storia dell'opera missionaria in tutta la regione", ed ha esortato i Vescovi a "mantenere e promuovere questo imperativo missionario, così che il Vangelo informi sempre più ogni opera di apostolato e getti la sua luce in tutti i settori della società della Tanzania".

"L'opera di evangelizzazione in Tanzania non è semplicemente un importante avvenimento del passato; essa accade ogni giorno nel lavoro pastorale nelle parrocchie, nella liturgia, nel ricevere i sacramenti, nell'apostolato educativo, nelle iniziative sanitarie, nella catechesi e nella vita dei comuni cristiani". Nel menzionare in particolare la testimonianza di discepolato missionario degli operatori sanitari che "curano i malati di Hiv/Aids e di tutti coloro che si adoperano con zelo nell'educazione delle persone alla responsabilità sessuale ed alla castità", il Papa cita anche quanti "si dedicano allo sviluppo integrale dei poveri, in particolare le donne e i bambini indigenti" ed esclama: "Che lo Spirito Santo che ha donato fortezza, saggezza e santità ai primi missionari in Tanzania continui ad ispirare tutta la Chiesa locale in tale vitale testimonianza".

Nel contempo il Papa ribadisce l'importanza di avere "sacerdoti santi, istruiti e zelanti" e sottolinea la responsabilità dei Vescovi di assicurarsi che i sacerdoti "ricevano una idonea formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale". Nel riferirsi all'indispensabile ruolo dei laici, il Papa esorta i Presuli "a concentrare i loro sforzi affinché i catechisti acquisiscano una esauriente comprensione della dottrina della Chiesa che darà loro gli strumenti per contrastare le sfide della superstizione, delle sette aggressive e del secolarismo, ma ancora più importante, consentirà loro di condividere, in particolare con i giovani, la bellezza e la ricchezza della fede cattolica".

Riguardo alla famiglia Papa Francesco afferma: "Il dono che le famiglie solide rappresentano è sentito particolarmente in Africa. Inoltre, l'amore della Chiesa e la sollecitudine pastorale verso la famiglia sono il cuore della nuova evangelizzazione. (...) Promuovendo la preghiera, la fedeltà coniugale, la monogamia, la purezza e il servizio umile l'uno verso l'altro nella famiglia, la Chiesa continua ad offrire un preziosissimo contributo al benessere sociale della Tanzania, che con gli apostolati educativi e sanitari, promuove maggiore stabilità e progresso nel Paese. Non vi è servizio più bello di quello che la Chiesa offre nel testimoniare la nostra convinzione della santità del dono della vita dataci da Dio e il ruolo essenziale delle famiglie spirituali e stabili nel preparare le giovani generazioni a vivere una vita virtuosa e ad affrontare le sfide del futuro con saggezza, coraggio e generosità".

"Mi incoraggia in modo particolare sapere che la Tanzania è impegnata ad assicurare la libertà dei seguaci di diverse religioni di praticare la loro fede. La continua protezione e promozione di questo diritto umano fondamentale rafforza la società consentendo ai credenti, in fedeltà ai dettami della loro coscienza e nel rispetto della dignità e dei diritti di tutti, a progredire nell'unità sociale, nella pace e nel bene comune. Vi ringrazio del vostro continuo impegno nel promuovere il perdono, la pace e il dialogo come pastori del vostro popolo in situazioni difficili di intolleranza e, a volte, di violenza e persecuzione. (...) Vi esorto ad operare con il governo e le istituzioni civili per garantire che lo stato di diritto prevalga quale mezzo indispensabile per garantire rapporti sociali giusti e pacifici. Prego che il vostro esempio, e quello di tutta la Chiesa nel vostro Paese, continui ad ispirare tutte le persone di buona volontà che aspirano alla pace".

IL POPOLO CARIOCA MI HA RUBATO IL CUORE, DICE IL PAPA

Città del Vaticano, 7 aprile 2014 (VIS). I Membri del Comitato Organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù (Rio de Janeiro, luglio 2013), guidati dal Cardinale Orani João Tempesta, Arcivescovo di San Paolo (Brasile), sono stati ricevuti questa mattina in udienza da Papa Francesco.

Scherzando il Papa ha detto che il popolo carioca è stato un ladro perché gli ha rubato il cuore ed ha ringraziato i membri del Comitato per questo furto ed anche perché, con la loro presenza, hanno potuto mitigare la "saudade" del Brasile.

Nel ricordare la difficoltà di organizzare un evento con la partecipazione di tanta gente come è stata la Giornata di Rio de Janeiro, il Papa ha rievocato il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, quando Gesù chiese agli apostoli di dar da mangiare alla moltitudine che lo seguiva, un compito che pareva impossibile. "Tuttavia - ha detto il Papa - gli apostoli erano generosi anche se era impossibile. Erano generosi, diedero al Signore tutto quello che avevano e Gesù moltiplicò i loro sforzi. Non è quello che è successo con la Giornata Mondiale della Gioventù?".

"Però non dobbiamo solo guardare indietro - ha affermato Papa Francesco - Dobbiamo guardare al futuro, rafforzati dalla certezza che Dio sempre moltiplica i nostri sforzi. Gesù ci ripete costantemente: 'Date voi stessi da mangiare'. Così questo miracolo vissuto nella Giornata della Gioventù si deve ripetere tutti i giorni, in ogni parrocchia, in ogni comunità, nell'apostolato personale di ciascuno! Non possiamo stare tranquilli sapendo che ancora ci sono 'molti fratelli che vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell'amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita'. Pertanto è necessario ripensare le tre idee che in un certo modo riassumono tutto il messaggio della Giornata Mondiale della Gioventù: andate, senza paura, per servire. Dobbiamo essere una 'Chiesa in uscita' come discepoli missionari che non hanno paura delle difficoltà, perché abbiamo visto che il Signore moltiplica i nostri sforzi per cui siamo più motivati a servire, dando senza riserve, pieni di gioia del Vangelo".

IL SANTO PADRE APPROVA LE RACCOMANDAZIONI SUL FUTURO DELLO IOR

Città del Vaticano, 7 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha approvato una proposta sul futuro dell’Istituto per le Opere Religiose (IOR), riaffermando l’importanza della missione dello IOR per il bene della Chiesa Cattolica, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.

La proposta è stata sviluppata congiuntamente da rappresentanti della Pontificia Commissione Referente sullo IOR (CRIOR), della Pontificia Commissione Referente di Studio e di Indirizzo sull’Organizzazione della Struttura Economico-Amministrativa della Santa Sede (COSEA), della Commissione Cardinalizia dello IOR, e del Consiglio di Sovrintendenza dello IOR, e presentata al Santo Padre dal Cardinale-Prefetto della Segreteria per l’Economia con il consenso del Cardinal Santos Abril y Castelló, Presidente della Commissione Cardinalizia dello IOR. Tale proposta è stata definita sulla base di informazioni sullo status giuridico dello IOR e sull’operatività svolta, informazioni raccolte e presentate al Santo Padre e al suo Consiglio di Cardinali da CRIOR nel febbraio 2014.
Lo IOR continuerà a servire con attenzione e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo. I significativi servizi che possono essere offerti dall’Istituto, assistono il Santo Padre nella sua missione di pastore universale e supportano inoltre istituzioni e individui che collaborano con lui nel suo ministero.

Con la conferma della missione dello IOR e facendo seguito alla richiesta del Cardinale-Prefetto Pell, il Presidente del Consiglio di Sovrintendenza, Ernst von Freyberg, e il management dello IOR porteranno a termine il loro piano al fine di assicurare che lo IOR possa compiere la sua missione come parte delle nuove strutture finanziarie della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Il piano sarà presentato al Consiglio dei Cardinali del Santo Padre e al Consiglio per l’Economia.

Le attività dello IOR continueranno a rientrare sotto la supervisione regolamentare dell’AIF (Autorità di Informazione Finanziaria), autorità competente nell’ambito della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. In conformità ai Motu Proprio dell’8 agosto 2013 e del 15 novembre 2013 e alla legge numero XVIII sulla trasparenza, supervisione e informazione finanziaria entrata in vigore l’8 ottobre 2013, è stata introdotta un’ampia e articolata struttura giuridica e istituzionale finalizzata a regolare le attività finanziarie all’interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. A tale proposito, il Cardinale-Prefetto Pell ha confermato l’importanza di un allineamento sostenibile e sistematico delle strutture giuridiche e normative della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano con le best practice regolamentari internazionali. Una efficace supervisione regolamentare e i progressi raggiunti nella compliance, trasparenza e operatività avviati nel 2012 e sensibilmente accelerati nel 2013, sono fondamentali per il futuro dell’Istituto.

L'AFRICA RENDE OMAGGIO A GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II

Città del Vaticano, 7 aprile 2014 (VIS). "La Chiesa in Africa dal Concilio Vaticano II al Terzo Millennio. Omaggio dell'Africa ai Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II" è il titolo del Convegno che riunirà vescovi, sacerdoti, teologi, studiosi e personalità della cultura africana per tracciare un bilancio dell'attuazione del Concilio Vaticano II nel Continente, in programma presso l'Università Urbaniana di Roma, dal 24 al 25 aprile prossimo.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede, nel corso di una conferenza stampa presieduta dal Vescovo Barthélemy Adoukonou, Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura; dall'Arcivescovo Emery Kabongo Kanundowi, Arcivescovo-Vescovo emerito di Luebo (Repubblica Democratica del Congo); dal Monsignor Melchor Sánchez de Toca y Alameda, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura e dal Professor Martin Nkafu, docente presso la Pontificia Università Lateranense.

"Il Concilio Vaticano II, avvenimento di grazia per la Chiesa universale - si legge nel programma del Convegno - ha permesso al popolo di Dio in Africa di intraprendere una svolta importante nel suo cammino storico. La Chiesa dell’Africa vuole in effetti qualificarsi come protagonista nella costruzione dell’identità culturale del Continente, in particolare attraverso il forum dello Secam (Simposio delle Conferenza Episcopale di Africa e Madagascar): "Fede, Cultura e Sviluppo". A 50 anni dal Concilio, approfitta della canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II per fare un bilancio della realizzazione del Concilio nel Continente africano, leggerne i segni dei tempi e prendere le iniziative necessarie per costruire il suo avvenire, in continuità con il Magistero dei Papi Paolo VI, Giovanni Paolo I, Benedetto XVI e Francesco".

Il convegno si apre il 24 aprile con la proiezione di un video sui Papi Giovanni XXIII – Paolo VI e Giovanni Paolo II e, sotto la Presidenza del Cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", avrà inizio la prima Sessione dedicata a "L’Africa e il Concilio Vaticano II: uno sguardo storico". Alla Relazione introduttiva dal titolo: "Il Concilio Vaticano II e la sua attuazione nella Chiesa Africana", farà seguito la relazione: "Le indicazioni salvifiche dei Papi conciliari e postconciliari ai cristiani d’Africa. Le risposte delle Chiese africane". Quindi la relazione "Eco dei lavori dell’Associazione dei Teologi Africani (ATA) sul Concilio Vaticano II" chiuderà la prima Sessione.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, gli argomenti della seconda Sessione, presieduta dal Cardinale John Onaiyekan, Arcivescovo metropolita di Abuja (Nigeria), saranno: "Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e la Chiesa in Africa"; "Giovanni XXIII, Il Concilio, e l'evoluzione dell’Africa postconciliare"; "Cosa abbiamo fatto dell’eredità dei Papi Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II" e "L'eredità di Giovanni Paolo II".
Il 25 aprile avrà inizio la terza Sessione sul tema: "La Chiesa in Africa 50 anni dopo il Concilio Vaticano II: Sfide". I lavori saranno presieduti dal Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo metropolita di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) e saranno trattati i seguenti temi: "L’articolazione dinamica dei due Sinodi per l’Africa"; "Figure cristiane di spicco dell'intellighenzia africana (Julius Nyerere, ecc.) e l'impegno politico del fedele laico"; "Posto e ruolo della donna nella Chiesa e nella società" e "La vita consacrata nella missione della Chiesa in Africa oggi".

Nel pomeriggio, sotto la presidenza del Vescovo Louis Portella Mbuyu, Vescovo di Kinkala (Repubblica del CONGO), si aprirà la quarta ed ultima Sessione dedicata ai temi: "Storia e messa in gioco del Forum 'Fede, Cultura e Sviluppo'"; "Soggetto ecclesiale e iniziativa storica in Africa oggi". Inoltre si terrà il Forum “Fede, Cultura e Sviluppo”: riflessione e dibattito. Il Convegno si concluderà con la celebrazione di una Messa solenne presieduta dal Cardinale Francis Arinze, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

VISITA ALLA PARROCCHIA ROMANA "SAN GREGORIO MAGNO" ALLA MAGLIANA

Città del Vaticano, 6 aprile 2014 (VIS). Alle sedici di oggi pomeriggio il Santo Padre Francesco si è recato in visita pastorale alla Parrocchia “San Gregorio Magno” alla Magliana, nel settore ovest della diocesi di Roma. Papa Francesco ha salutato i fedeli e i parrocchiani, i bambini e i ragazzi del catechismo, i malati e gli anziani. Successivamente ha incontrato diverse realtà sociali presenti nel territorio della parrocchia, fra le quali l'Associazione di integrazione sociale per le persone disabili "La lampada dei desideri" e la Cooperativa "La Prora" che si occupa del reinserimento lavorativo degli ex carcerati e degli ex tossicodipendenti. Quindi Papa Francesco ha visitato la Casa della Carità, una struttura parrocchiale, animata dai Carmelitani Minori della Carità e da diversi volontari. Infine ha confessato alcuni penitenti ed ha presieduto la celebrazione della Santa Messa, al termine della quale ha salutato i familiari dei sacerdoti.

Nell'omelia il Papa ha parlato della Risurrezione e della vita. "Quella bella promessa del Signore: 'Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe' è la promessa del Signore che ha la vita e ha la forza di dare la vita. (...) Oggi vi invito a pensare un attimo, in silenzio, qui: dove è la mia necrosi dentro? Dove è la parte morta della mia anima? Dove è la mia tomba? Pensate, un minutino, tutti in silenzio. Pensiamo: qual è quella parte del cuore che si può corrompere, perché sono attaccato ai peccati o al peccato o a qualche peccato? E togliere la pietra, togliere la pietra della vergogna e lasciare che il Signore ci dica, come ha detto a Lazzaro: 'Vieni fuori!'. Perché tutta la nostra anima sia guarita, sia risorta per l’amore di Gesù, per la forza di Gesù. Lui è capace di perdonarci. Tutti ne abbiamo bisogno! Tutti. Tutti siamo peccatori, ma dobbiamo stare attenti a non diventare corrotti! Peccatori lo siamo, ma Lui ci perdona. Sentiamo quella voce di Gesù che, con la potenza di Dio, ci dice: 'Vieni fuori! Esci da quella tomba che hai dentro. Esci. Io ti do la vita, io ti faccio felice, io ti benedico, io ti voglio per me”.

Infine il Santo Padre ha regalato ai fedeli un Vangelo tascabile incoraggiandoli a portarlo con sé per leggere durante la giornata, ovunque ci si trovi.

GESÙ NON SI RASSEGNA AI SEPOLCRI CHE CI SIAMO COSTRUITI CON LE NOSTRE SCELTE DI MALE E DI MORTE

Città del Vaticano, 6 aprile 2014 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, quinta domenica di Quaresima, il Santo Padre di è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico, per recitare l'Angelus con le migliaia di pellegrini e fedeli presenti in Piazza San Pietro. La risurrezione di Lazzaro "è il culmine dei 'segni' prodigiosi compiuti da Gesù: è un gesto troppo grande, troppo chiaramente divino per essere tollerato dai sommi sacerdoti, i quali, saputo il fatto, presero la decisione di uccidere Gesù".

"Noi crediamo - ha proseguito il Pontefice - che la vita di chi crede in Gesù e segue il suo comandamento, dopo la morte sarà trasformata in una vita nuova, piena e immortale. Come Gesù è risorto con il proprio corpo, ma non è ritornato ad una vita terrena, così noi risorgeremo con i nostri corpi che saranno trasfigurati in corpi gloriosi. Lui ci aspetta presso il Padre, e la forza dello Spirito Santo, che ha risuscitato Lui, risusciterà anche chi è unito a Lui. (...) 'Lazzaro, vieni fuori!'. (...) Questo grido perentorio è rivolto ad ogni uomo, perché tutti siamo segnati dalla morte, tutti noi; è la voce di Colui che è il padrone della vita e vuole che tutti 'l’abbiano in abbondanza'. Cristo non si rassegna ai sepolcri che ci siamo costruiti con le nostre scelte di male e di morte, con i nostri sbagli, con i nostri peccati".

"Lui non si rassegna a questo! Lui ci invita, quasi ci ordina, di uscire dalla tomba in cui i nostri peccati ci hanno sprofondato. Ci chiama insistentemente ad uscire dal buio della prigione in cui ci siamo rinchiusi, accontentandoci di una vita falsa, egoistica, mediocre. (...) È un bell’invito alla vera libertà, a lasciarci afferrare da queste parole di Gesù che oggi ripete a ciascuno di noi. Un invito a lasciarci liberare dalle 'bende', dalle bende dell’orgoglio. Perché l’orgoglio ci fa schiavi, schiavi di noi stessi, schiavi di tanti idoli, di tante cose. La nostra risurrezione incomincia da qui: quando decidiamo di obbedire a questo comando di Gesù uscendo alla luce, alla vita; quando dalla nostra faccia cadono le maschere - tante volte noi siamo mascherati dal peccato, le maschere devono cadere! - e noi ritroviamo il coraggio del nostro volto originale, creato a immagine e somiglianza di Dio".

"Non c’è alcun limite alla misericordia divina offerta a tutti! - ha concluso il Pontefice - ricordatevi bene questa frase. (...) Il Signore è sempre pronto a sollevare la pietra tombale dei nostri peccati, che ci separa da Lui, la luce dei viventi".

IL PAPA DONA UN VANGELO TASCABILE: GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE

Città del Vaticano, 6 aprile 2014 (VIS). Al termine dell'Angelus, il Papa ha recitato una Ave Maria per le vittime "Tutsi" del genocidio che venti anni fa fu perpetrato in Rwanda. "In questa circostanza - ha detto Papa Francesco - desidero esprimere la mia paterna vicinanza al popolo ruandese, incoraggiandolo a continuare, con determinazione e speranza, il processo di riconciliazione che ha già manifestato i suoi frutti, e l’impegno di ricostruzione umana e spirituale del Paese. A tutti dico: Non abbiate paura! Sulla roccia del Vangelo costruite la vostra società, nell’amore e nella concordia, perché solo così si genera una pace duratura!".

Successivamente il Papa ha ricordato la popolazione de L'Aquila che a cinque anni dal terremoto che ha distrutto la città causando molte vittime, è ancora impegnata nella ricostruzione. "Preghiamo anche per le vittime del virus Ebola - ha detto ancora il Papa - che si è sviluppato in Guinea e nei Paesi confinanti".

"Nelle scorse domeniche - ha ricordato infine Papa Francesco - ho suggerito a tutti voi di procurarsi un piccolo Vangelo, da portare con sé durante la giornata, per poterlo leggere spesso. Poi ho ripensato all’antica tradizione della Chiesa, durante la Quaresima, di consegnare il Vangelo ai catecumeni, a coloro che si preparano al Battesimo. Allora oggi voglio offrire a voi che siete in Piazza – ma come segno per tutti – un Vangelo tascabile. Vi sarà distribuito gratuitamente. (...) Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date, date il messaggio del Vangelo! (...) Facciamo una cosa: in cambio di questo dono, fate un atto di carità, un gesto di amore gratuito, una preghiera per i nemici, una riconciliazione, qualcosa… Oggi si può leggere il Vangelo anche con tanti strumenti tecnologici. Si può portare con sé la Bibbia intera in un telefonino, in un tablet. L’importante è leggere la Parola di Dio, con tutti i mezzi, ma leggere la Parola di Dio: è Gesù che ci parli lì!".

UDIENZA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI LIBERIA: APPREZZAMENTO IMPEGNO DELLA CHIESA IN FAVORE DELLA PACE

Città del Vaticano, 5 aprile 2014 (VIS). Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza la Signora Ellen Johnson-Sirleaf, Presidente della Repubblica di Liberia, che ha successivamente incontrato il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, accompagnato dal Segretario per i Rapporti con gli Stati, Arcivescovo Dominique Mamberti.

Nel corso dei cordiali colloqui, si sono rilevate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Liberia e si è espressa soddisfazione per il cammino positivo compiuto nel rafforzamento delle strutture democratiche del Paese. In particolare, si è apprezzato l’impegno della Chiesa in favore della pace e della riconciliazione nazionale, così come il suo importante contributo in ambito sociale ed educativo.

Infine, vi è stato uno scambio di vedute sull’attuale situazione internazionale e regionale, con speciale riferimento alle aree di crisi.

IL PAPA AI SINDACI ITALIANI: IL SINDACO SIA MEDIATORE E NON INTERMEDIARIO

Città del Vaticano, 5 aprile 2014 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza i Rappresentanti dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), con il Presidente Piero Fassino, Sindaco di Torino che nel suo discorso ha ricordato il Cardinale Michele Pellegrino, Arcivescovo di Torino dal 1965 al 1977 che, come ha rivelato il Papa, nel dopoguerra aiutò la famiglia Bergoglio a trovare lavoro.

"È un bel gesto, il suo. - ha detto il Papa rivolgendosi al Presidente dell'Anci - Far ricordare questi uomini di Chiesa, questi uomini e queste donne di Chiesa - parroci, suore, laici - che sapevano camminare con il loro popolo, all’interno del popolo e con il popolo. E un po’ l’identità del sindaco è questa! (...) Il sindaco, in mezzo alla gente. Non si capisce un sindaco che non sia lì, perché lui è un mediatore, un mediatore in mezzo ai bisogni della gente. E il pericolo è diventare un sindaco non mediatore, ma intermediario".

La differenza fra l'uno e l'altro, ha spiegato Papa Francesco è che "l’intermediario sfrutta le necessità delle parti e prende una parte per sé (...) Invece mediatore è quello che lui, lui stesso è colui che paga con la sua vita per l’unità del suo popolo, per il benessere del suo popolo, per portare avanti le diverse soluzioni dei bisogni del suo popolo. Dopo il tempo dedicato a fare il sindaco, quest’uomo, questa donna finiscono stanco, stanca, con la voglia di riposarsi un po’, ma con il cuore pieno d’amore perché ha fatto il mediatore. E questo vi auguro: che voi siate mediatori. In mezzo al popolo, per fare l’unità, per fare la pace, per risolvere i problemi e anche risolvere i bisogni del popolo".

"Penso a Gesù - ha concluso il Pontefice - non era sindaco, ma forse l’icona ci serve. Penso a Gesù in un momento della sua vita, quando era in mezzo alla folla: la folla lo spingeva al punto - dice il Vangelo - da non poter quasi respirare. Così dev’essere il sindaco, con la sua gente (...) perché questo significa che il popolo, come con Gesù, lo cerca perché lui sa rispondere. Vi auguro questo. Stanchezza, in mezzo al vostro popolo, e che la gente vi cerchi perché sa che voi sempre rispondete bene".

COMUNICATO DELLA SEGRETERIA PER L’ECONOMIA

Città del Vaticano, 5 aprile 2014 (VIS). La Segreteria per l’Economia comunica che al professor Franco Dalla Sega – docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – è stato conferito incarico professionale di “Consulente speciale ad interim” presso la Sezione Straordinaria dell’APSA. Oltre ad assistere il Segretario dell’APSA nella conduzione delle attività della Sezione, al professor Dalla Sega potranno essere affidati determinati compiti e progetti e potrà essere richiesta specifica consulenza nella riorganizzazione dell’APSA prevista dalla più ampia revisione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede.

PROSSIME VISITE PASTORALI DEL SANTO PADRE IN ITALIA

Città del Vaticano, 5 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha accettato l’invito per compiere, nei mesi di giugno e luglio prossimi, due visite pastorali in Italia. Si tratta della diocesi di Cassano all’Jonio (Calabria), dove si recherà sabato 21 giugno, e delle diocesi di Campobasso e di Isernia (Molise), dove si recherà sabato 5 luglio.

UDIENZE

Città del Vaticano, 7 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

- L'Arcivescovo Francis Assisi Chullikatt, Osservatore Permanente presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York e presso l'Organizzazione degli Sati Americani.

- Dieci Presuli della Conferenza Episcopale di Tanzania, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L'Arcivescovo Jude Thaddeus Ruwa’ichi, O.F.M.Cap., di Mwanza, Amministratore Apostolico di Shinyanga.

- Il Vescovo Renatus Leonard Nkwande, di Bunda.

- Il Vescovo Damian Denis Dallu, Vescovo di Geita.

- Il Vescovo Almachius Vincent Rweyongeza, di Kayanga.

- Il Vescovo Michael George Mabuga Msonganzila, di Musoma.

- Il Vescovo Severine Niwemugizi, di Rulenge-Ngara.

- L'Arcivescovo Josaphat Louis Lebulu, di Arusha.

- Il Vescovo Beatus Kinyaiya, O.F.M.Cap.,. di Mbulu.

- Il Vescovo Isaac Amani Massawe, di Moshi.

- Il Vescovo Rogath Fundimoya Kimaryo, C.S.Sp., di Same.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceve Maestà Abdallah II Ibn Al Hussein, Re di Giordania.

Sabato 5 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Nove Presuli della Conferenza Episcopale di Tanzania, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Tarcisius Ngalalekumtwa, di Iringa, Amministratore Apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" di Songea.

- Il Vescovo Bruno Pius Ngonyani, di Lindi.

- Il Vescovo John Chrisostom Ndimbo, di Mbinga, con l'emerito Vescovo Emmanuel A. Mapunda.

- Il Vescovo Gabriel Mmole, di Mtwara.
- Il Vescovo Alfred Leonhard Maluma, di Njombe.

- Il Vescovo Castor Paul Msemwa, di Tunduru-Masasi.

- Il Vescovo Bernardin Mfumbusa, di Kondoa.

- Il Vescovo Desiderius M. Rwoma, di Bukoba, Amministratore Apostolico “Sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis” di Singida.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 5 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Bruno Ateba Edo, S.A.C., Superiore Regionale dei Padri Pallottini per il Camerun e la Nigeria, Vescovo della Diocesi di Maroua-Mokolo (superficie: 14.332; popolazione: 2.000.000; cattolici: 70.000; sacerdoti: 66; religiosi: 134; diaconi permanenti: 19), Camerun. Il Vescovo eletto è nato nel 1964 a Zoetelé (Camerun), ha emesso la prima consacrazione nella Società Pallottina nel 1989, quella perpetua nel 1994 ed è stato ordinato sacerdote nel 1995. Dal 1995 al 2001 è stato Vicario e poi Parroco di SS. Pietro e Paolo di Mfoundi, a Yaoundé; dal 2003 al 2009 Rettore del Teologato Pallottino e della Basilica Marie-Reine-des Apôtres di Mvolyé, a Yaoundé; dal 2008 Rettore Regionale della Società Pallottina per il Camerun e la Nigeria. Attualmente è Presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori del Camerun. Succede al Vescovo Philippe Albert Joseph Stevens, dei Piccoli Fratelli del Vangelo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Joseph Trần Văn Toản, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Long Xuyên (superficie: 10.256; popolazione: 4.783.000; cattolici: 224.157; sacerdoti: 241; religiosi: 406), Viêt Nam. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Thái Bình (Viêt Nam). Ha prestato servizio, per 11 anni, nelle parrocchie di Môi Khôi e Thanh Quới (Diocesi di Long Xuyen), in attesa di ottenere il permesso governativo per l’ordinazione sacerdotale. È stato ordinato sacerdote nel 1992. Dal 1992 al 1999 è stato Vicario parrocchiale di N.S. del Rosario, Làng Sen, forania di Vinh Thanh, Diocesi di Long Xuyên; dal 2006 Direttore del Centro Pastorale e Coordinatore delle attività pastorali e missionarie della Diocesi, Rettore del Seminario Minore di St. Theresa, Insegnante di Missiologia nel Seminario Maggiore interdiocesano di Cần Thơ.

- Ha nominato Membro della Congregazione delle Cause dei Santi, il Vescovo François Eid, O.M.M., Vescovo emerito di Le Caire dei Maroniti, Procuratore a Roma di Antiochia dei Maroniti.

- Ha nominato il Vescovo Mansueto Bianchi, finora Vescovo di Pistoia (Italia), Assistente Generale Ecclesiastico dell’Azione Cattolica Italiana.

venerdì 4 aprile 2014

UDIENZA DEL SANTO PADRE A SUA MAESTÀ LA REGINA ELISABETTA II DI INGHILTERRA

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, Sua Maestà la Regina Elisabetta II d’Inghilterra, accompagnata dal consorte Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo è giunta in Vaticano, proveniente dal Quirinale, intorno alle 15.20.

Nel Piazzale Giovanni Paolo II (fra l’Aula Paolo VI e il Palazzo della Canonica) è stata accolta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati e da Monsignor Antoine Camilleri, Sottosegretario per i Rapporti con gli Stati. All’ingresso dell’Auletta interna era presente ad attendere anche il Cardinale Cormac Murphy-O’Connor, Arcivescovo emerito di Westminster.

Il Santo Padre ha accolto Sua Maestà la Regina e il Duca di Edimburgo nel suo studio presso l’Aula Paolo VI per il colloquio privato, durato una ventina di minuti. Al termine, nell’Auletta attigua, ha avuto luogo la presentazione del Seguito e lo scambio dei doni.
Il dono di Sua Maestà è stato un grande cesto contenente raffinati prodotti commestibili (marmellate, bevande, ecc.) provenienti dai diversi possedimenti reali. Il Papa ha donato a Sua Maestà il facsimile di un prezioso documento conservato in Vaticano, in cui il culto di Sant’Edoardo il Confessore (antenato della famiglia reale inglese e fondatore dell’Abbazia di Westminster, dove è sepolto) viene esteso alla Chiesa universale, nel 1679, da Papa Innocenzo XI. Inoltre il Papa ha donato, per il pronipote di Sua Maestà, il Principe George di Cambridge, un oggetto artistico, composto da una sfera di lapislazzulo sormontata da una "croce di Sant’Edoardo" in argento. A Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo, il Papa ha donato il trittico delle medaglie del Pontificato.

Il corteo reale ha lasciato il Vaticano poco prima delle ore 16.

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO AL NUOVO PATRIARCA SIRO-ORTODOSSO DI ANTIOCHIA E DI TUTTO L'ORIENTE

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha fatto pervenire un Messaggio di auguri al nuovo Patriarca Siro-Ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente Ignatius Aphrem II, nel quale auspica che il nuovo Patriarca "sia un padre spirituale per il suo popolo ed un instancabile costruttore di pace e di giustizia, al servizio del bene comune e del bene di tutto il Medio Oriente".

"È importante che tutti i cristiani testimonino l'amore e la fratellanza che ci unisce, consapevoli della preghiera offerta da nostro Signore nell'Ultima Cena, che tutti siano uno, perché il mondo creda". Il Papa rende grazie a Dio "per i rapporti fraterni della Chiesa Cattolica e della Chiesa Siro-Ortodossa d'Antiochia e di tutto l'Oriente e prega che la durevole amicizia e il dialogo continuino a svilupparsi e ad approfondirsi. Che il nostro Padre celeste - conclude il Papa - ricolmi Sua Santità di pace e fortezza per la nobile missione che l'attende".

UN NUOVO DONO DEL PAPA PER I FEDELI ALL’ANGELUS DI DOMENICA 6 APRILE: IL VANGELO IN FORMATO TASCABILE

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). In occasione della preghiera domenicale dell’Angelus e anche in diverse altre occasioni, il Papa Francesco ha più volte esortato i fedeli ad avere sempre con sé un piccolo libro dei Vangeli e a riprenderlo spesso in mano per rileggere e meditare le parole e le azioni di Gesù, in particolare quelle di cui parla la liturgia del giorno e su cui il Papa stesso ha svolto le sue riflessioni.

Per aiutare a mettere in pratica questo invito, lanciando un chiaro “messaggio”, domenica prossima in Piazza San Pietro, in occasione dell’Angelus, per volontà del Papa verranno distribuite ai fedeli presenti in Piazza - gratuitamente, come dono del Santo Padre - molte migliaia di Vangeli in formato tascabile.

L’iniziativa, analoga a quella della distribuzione delle “Misericordine” alcuni mesi fa, viene realizzata dalla Elemosineria apostolica, con la collaborazione di numerosissimi volontari: 150 scout, i seminaristi del Seminario Romano, Suore di Madre Teresa e altre religiose, singole persone. La Elemosineria deve infatti essere il braccio del Papa per la carità non solo materiale, ma anche spirituale.

Il volumetto tascabile, stampato dalla Tipografia Vaticana (in un’edizione speciale per questa occasione, non in vendita), contiene i quattro Vangeli e gli Atti degli Apostoli, si apre con la citazione delle parole del Papa Francesco nella Esortazione apostolica "Evangelii gaudium": “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù”; nella pagina interna di copertina porta le indicazioni per recitare la “Coroncina della Misericordia”, e si chiude, nella terza pagina di copertina, con la Preghiera del Beato Cardinale John H. Newman: “Caro Gesù…”, che la Beata Madre Teresa raccomandava alle sue suore di recitare ogni giorno.

ADOPERARSI PER L'INTEGRAZIONE DEGLI ZINGARI

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). Di seguito riportiamo alcuni estratti del Messaggio che il Cardinale Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, ha inviato ai Membri del Comité Catholique International pour les Tsiganes (CCIT), che partecipano dal 4 al 6 aprile ad un Incontro a Cavallino – Treporti, Italia.

"Nel nostro mondo globalizzato, infatti,- si legge nel Messaggio - si continuano ad erigere muri che dividono i popoli dello stesso continente, genti dello stesso Paese o persone della medesima città. Anche tra i Paesi Europei, alcuni sono tuttora negativamente influenzati nelle loro scelte politiche verso i Rom, ai quali siete vicini nei vostri rispettivi impegni pastorali. (...) La sfida che affrontate con coraggio evangelico nelle vostre attività pastorali dimostra che per abbattere i muri si comincia nel cuore, primo spazio dove includere l’altro, e finché i cuori non saranno aperti, non sarà facile realizzare una società inclusiva. Questo momento di riflessione vi offre quindi l’opportunità di mettere insieme le vostre energie per creare una dinamica sociale in cui le culture diverse possono vivere insieme".

"Gli Zingari - si legge ancora nel Messaggio - hanno bisogno dell’umanità delle società in cui vivono per sentirsi membri della famiglia umana, usufruendo dei diritti di cui godono gli altri membri della comunità nel rispetto della loro dignità e della loro identità. (...) C’è bisogno da parte di tutti di un lavoro tenace e paziente. La Chiesa può essere d’ispirazione e può far confluire gli sforzi in un impegno comune per affrontare i dilemmi che sono alla base dei disagi umani dei Rom. (...) Il documento 'Orientamenti per una Pastorale degli Zingari' resta per voi un riferimento fondamentale, da sfruttare ancora al meglio per il vostro servizio in mezzo a questo Popolo, perché offre linee importanti che sono frutto del lavoro comune".

"I Rom hanno il diritto di essere riconosciuti almeno come minoranze etniche nei Paesi in cui vivono, dato che nell’Unione Europea sono la minoranza più numerosa. La Chiesa - conclude il Messaggio - ha il compito di portare il Vangelo di Gesù in mezzo a loro, ma anche di sostenere il loro sogno d’integrazione che passa per l’educazione, la salute, il lavoro e l’alloggio. Tutto ciò in collaborazione con le persone di buona volontà".

POLIZIA E CHIESA CONTRO IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). La seconda Conferenza Internazionale "Combatting Human Trafficking. Church and Law enforcement in partnership". (La lotta contro il traffico di esseri umani: Chiesa ed applicazione della legge", si terrà il 9 e 10 aprile prossimo, presso la sede dell'Accademia delle Scienze in Vaticano.

L'incontro è organizzato dalla Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles e presieduto dal Cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna). Nella giornata conclusiva, il Santo Padre Francesco riceverà in udienza i partecipanti, incontrando le vittime e i capi delle polizie nazionali.

Obiettivo della Conferenza, nel corso della quale le vittime parleranno davanti ai rappresentanti delle forze dell'ordine e alle autorità della Chiesa, è quello di rafforzare la collaborazione internazionale per combattere il traffico di esseri umani cooperando con la Chiesa. Una più stretta collaborazione consentirà investigazioni congiunte fra le forze dell'ordine ed un'azione internazionale maggiormente coordinata per liberare il mondo alla piaga della tratta delle persone, al secondo posto nel mondo quale fonte di ricchezza illecita.


INCONTRO INTERNAZIONALE SULLE GMG

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). I responsabili della pastorale giovanile di tutto il mondo si incontreranno a Roma, su invito del Pontificio Consiglio per i Laici, dal 10 al 13 aprile prossimi. Si tratta del primo incontro internazionale in vista dell’evento di Cracovia, un importante momento di verifica e riflessione per gli operatori delle Giornate Mondiali della Gioventù; si prevede la presenza di circa 250 delegati delle Conferenze episcopali di circa 90 Paesi e di 45 comunità, associazioni e movimenti giovanili cattolici. All’incontro, inoltre, saranno presenti al completo i Comitati organizzatori locali di Rio de Janeiro 2013 e di Cracovia 2016.

I lavori del convegno prenderanno l’avvio giovedì 10 aprile con il saluto introduttivo del Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. L’intera giornata sarà dedicata alla verifica della GMG di Rio de Janeiro 2013, “festa della fede e della fraternità”. “Verso Cracovia 2016” è il tema della giornata di venerdì 11 aprile: aprirà i lavori il Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia. La giornata di sabato 12 aprile sarà infine l’occasione per una riflessione comune sul tema: “Le GMG e la loro integrazione nella pastorale giovanile ordinaria”, con l’intervento di Monsignor Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici. Domenica 13 aprile i delegati parteciperanno alla S. Messa delle Palme presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro, con la celebrazione diocesana della XXIX Giornata Mondiale della Gioventù.

PRESA POSSESSO TITOLO DEL CARDINALE JOÃO TEMPESTA

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). L’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice dà comunicazione che sabato 12 aprile 2014, alle ore 18.30, il Cardinale Orani João Tempesta, Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro, prenderà possesso del Titolo di Santa Maria Madre della Provvidenza a Monte Verde, Via di Donna Olimpia, 35.

UDIENZE

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- L'Arcivescovo Adolfo Tito Yllana, Nunzio Apostolico nella Repubblica Democratica del Congo.

- Il Vescovo Erwin Kräutler, C.PP.S., Prelato di Xingu (Brasile).

- Nove Presuli della Conferenza Episcopale di Tanzania, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

- Il Vescovo Gervas John Mwasikwabhila Nyaisonga, di Dodoma.

- Il Vescovo Salutaris Melchior Libena, di Ifakara.

- Il Vescovo Agapiti Ndorobo, di Mahenge.

- Il Vescovo Telesphor Mkude, di Morogoro.

- Il Vescovo Augustine Shao, C.S.Sp., di Zanzibar.

- L'Arcivescovo Paul R. Ruzoka, Arcivescovo di Tabora, Amministratore Apostolico di Kigoma.

- Il Vescovo Ludovick Joseph Minde, dell'Opus Spiritus Sancti, di Kahama.

- Il Vescovo Damian Kyaruzi, Vescovo di Sumbawanga, Amministratore Apostolico di Mpanda.

- Il Vescovo Eusebius Alfred Nzigilwa, Ausiliare di Dar-es-Salaam.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 4 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Michel Aupetit, Vescovo di Nanterre (superficie: 175; popolazione: 1.568.000; cattolici: 940.000; sacerdoti: 332; religiosi: 637; diaconi permanenti: 48), Francia. Finora Vescovo Ausiliare dell’arcidiocesi di Paris (Francia).

- Il Reverendo Pierre-Yves Michel, Vescovo di Valence (superficie: 6.522; popolazione: 492.508; cattolici: 287.000; sacerdoti: 175; religiosi: 347; diaconi permanenti: 33), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1960 a Roanne (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. Dal 1991 al 1992 è stato Vicario della parrocchia Saint-Joseph des Brotteaux a Lyon e cappellano del Collegio Vendôme-Bellecombe; dal 1993 al 1995 ha collaborato con la parrocchia Saint-Jacques-du-Haut-Pas a Parigi ed è stato cappellano del Liceo parigino Lavoisier; nel 1995 Membro del Presbiterio di Sainte-Foy e responsabile del settore giovanile; dal 1999 al 2003 Delegato episcopale per la catechesi e per la pastorale giovanile; dal 1999 al 2003 Vicario episcopale per la catechesi ed il catecumenato e Segretario del Consiglio episcopale; dal 2005 al 2007 Parroco della parrocchia Saint-Priest e membro del Collegio dei Consultori e del Consiglio Presbiterale. È stato finora Vicario generale dell’arcidiocesi di Lyon.

- Ha nominato il Padre Stefan Oster, S.D.B., Vescovo della diocesi di Passau (superficie: 5.442; popolazione: 546.430; cattolici: 486.195; sacerdoti: 383; religiosi: 772; diaconi permanenti: 38), Germania. Il Vescovo eletto è nato ad Amberg (Germania) nel 1965, è entrato nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco nel 1995, ha emesso la professione perpetua nel 1999 ed è stato ordinato sacerdote nel 2001. Dal 2003 al 2009 è stato Professore di Filosofia presso l’Alta Scuola dei Salesiani a Benediktbeuern. Nel 2009 ha ottenuto l’Abilitazione di Teologia Dogmatica presso la Facoltà Teologica di Trier ed è stato nominato Professore Ordinario di Dogmatica e Storia del Dogma presso l’Alta Scuola di Benediktbeuern.

giovedì 3 aprile 2014

LA CHIESA HA UN RUOLO IMPORTANTE NELLA RICONCILIAZIONE DEL RWANDA

Città del Vaticano, 3 aprile 2014 (VIS). La riconciliazione nazionale e il ruolo in essa della Chiesa, nel ventesimo anniversario del genocidio che devastò la Nazione, sono stati i temi centrali del discorso di Papa Francesco ai Vescovi della Conferenza Episcopale del Rwanda, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

Il Santo Padre ricorda le sofferenze del popolo rwandese e le tante ferite che ancora devono rimarginarsi e si unisce di tutto cuore al lutto della popolazione, assicurando la sua preghiera per le comunità ecclesiali "spesso lacerate, per tutte le vittime e le loro famiglie, per tutto il popolo rwandese, senza distinzione di religione, etnia e credo politico".

Venti anni dopo i tragici avvenimenti del 1994 "la riconciliazione e la guarigione delle ferite restano certamente la priorità della Chiesa in Rwanda - scrive il Papa - Il perdono delle offese e l'autentica riconciliazione, che potrebbero sembrare impossibili da un punto di vista umano dopo tante sofferenze, sono tuttavia un dono che è possibile ricevere da Cristo, con la fede e la preghiera, anche se la via è lunga e richiede pazienza, rispetto reciproco e dialogo. La Chiesa ha dunque un ruolo importante nella ricostruzione di una società rwandese riconciliata; con tutto il dinamismo della vostra fede e della speranza cristiana, andate avanti risolutamente, rendendo testimonianza instancabile alla verità. (...) È importante che, superando i pregiudizi e le divisioni etniche, la Chiesa abbia una sola voce, manifesti la sua unità e riaffermi la comunione con la Chiesa universale e con il successore di Pietro".

"Nella prospettiva di riconciliazione nazionale, è anche necessario rafforzare le relazioni di fiducia fra la Chiesa e lo Stato. La celebrazione, il sei giugno prossimo, del cinquantesimo anniversario dell'instaurazione di rapporti diplomatici fra il Rwanda e la Santa Sede, può essere l'occasione di rivalutare i risultati benefici di tali relazioni, per il bene del popolo rwandese. Un dialogo costruttivo e autentico con le Autorità potrà favorire l'opera comune di riconciliazione e di ricostruzione della società fondata sui valori della dignità umana, della giustizia e della pace. Siate una Chiesa che sappia prendere l'iniziativa e generare fiducia".

Papa Francesco ricorda l'insostituibile contributo della Chiesa al bene comune, soprattutto nel settore educativo e sanitario, nel quale tante persone si dedicano alle vittime della guerra, ferite "nell'anima e nel corpo", specialmente le vedove e gli orfani, le persone anziane, i malati e i bambini. "L'educazione dei giovani - sottolinea il Santo Padre - è la chiave del futuro in un paese dove la popolazione si rinnova rapidamente. (...) È dovere della Chiesa formare i bambini e i giovani ai valori evangelici (...) che saranno per essi come una bussola che indica loro la strada da seguire. Che siano membri attivi e generosi della società, perché è da essi che dipende il futuro".

Nella missione di evangelizzazione e di ricostruzione, i laici "hanno un ruolo fondamentale" e il loro impegno nella società "è credibile nella misura in cui essi siano competenti e onesti". Il Santo Padre invita i Vescovi a riservare particolare attenzione alla formazione dei laici e alle famiglie rwandesi, molte delle quali sono state "lacerate e ricomposte", e sono oggi minacciate della secolarizzazione. Il Papa esprime la sua gratitudine ai sacerdoti "che si danno generosamente nel loro ministero e la cui missione è resa più gravosa dall'esiguità del loro numero".

Il Papa conclude il suo discorso raccomandando il Rwanda alla materna protezione della Vergine Maria. "Auspico caldamente che voi facciate in modo che il Santuario di Kibeho irradi ancora di più l'amore di Maria per tutti i suoi figli, in particolare per i più poveri e i più provati, e che sia per la Chiesa in Rwanda e fuori di essa, un appello a rivolgersi con fiducia alla 'Nostra Signora dei Dolori', perché accompagni ognuno nel suo cammino e gli ottenga il dono della riconciliazione e della pace".

RATIFICA ACCORDO SANTA SEDE E REPUBBLICA DI CAPO VERDE

Città del Vaticano, 3 aprile 2014 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza il Signor José Maria Pereira Neves, Primo Ministro della Repubblica di Capo Verde, il quale si è poi incontrato con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Successivamente, nella Sala dei Trattati del Palazzo Apostolico, il Cardinale Segretario di Stato e il Primo Ministro hanno proceduto allo scambio degli Strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Capo Verde sullo Statuto Giuridico della Chiesa Cattolica in Capo Verde, firmato a Praia il 10 giugno 2013.

L’Accordo che consolida ulteriormente i vincoli di amicizia e di collaborazione esistenti tra le due Parti, si compone di trenta articoli e stabilisce il Quadro giuridico e normativo di riferimento; riconosce le domeniche come giorni festivi e regola vari ambiti di comune interesse, quali: la tutela dei luoghi di culto e delle celebrazioni; gli effetti civili del matrimonio canonico e delle sentenze ecclesiastiche in materia; garantisce le istituzioni cattoliche di istruzione e di educazione; l’insegnamento della religione nelle scuole; l’attività assistenziale e caritativa della Chiesa; la cura pastorale nelle forze armate, nelle strutture penitenziarie e negli ospedali, nonché il regime patrimoniale e fiscale.

L’Accordo entra in vigore nel trentesimo giorno dallo scambio degli Strumenti di ratifica.

"La cerimonia odierna - ha affermato il Cardinale Pietro Parolin - ci offre la felice opportunità di guardare con soddisfazione al tempo trascorso dall’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Repubblica di Capo Verde, nel 1976, poco dopo l’indipendenza.

Durante questi anni si è compiuto un cammino cordiale e fecondo, si sono poste le basi per una collaborazione sempre più efficace, pronta a rendere ragione di antiche attese, così come di rispondere convenientemente alle domande pastorali e sociali di oggi.

Di certo, il solenne Atto che stiamo celebrando non costituisce un punto di arrivo, quanto
piuttosto un rilancio dell’impegno delle due Parti per il bene di tutto il popolo capoverdiano. Per la Chiesa in Capo Verde esso assume poi il valore di un evento storico, segno dell’ottima collaborazione tra le Autorità politiche e la Comunità cattolica".

TELEGRAMMA PER IL TERREMOTO IN CILE

Città del Vaticano, 3 aprile 2014 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio che il Santo Padre ha fatto pervenire al Cardinale Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., Arcivescovo Metropolita di Santiago de Chile (Cile) e Presidente della Conferenza Episcopale cilena, per le vittime del sisma che ha colpito il Cile causando sei morti e numerosi feriti.

"Profondamente addolorato nell'apprendere la notizia del sisma che ha causato vittime, feriti e danni materiali e numerosi sfollati in questo amato Paese, desidero far pervenire a tutti i cileni la mia vicinanza e il mio sentito affetto.

Prego Dio che conceda l'eterno riposto ai defunti, consoli quanti sono stati colpiti da tale tragedia e ispiri in tutti sentimenti di speranza per affrontare tale avversità.

Nel contempo prego calorosamente le comunità cristiane, le istituzioni civili e le persone di buona volontà che in questi tristi momenti, prestino efficaci soccorsi con spirito generoso e fraterna carità.

Mentre invoco l'amorosa protezione di Nostra Signora del Carmen, imparto la mia Benedizione in segno di cordiale apprezzamento per il nobile popolo cileno, tante presente al mio cuore.

PROMULGAZIONE DI DECRETI

Città del Vaticano, 3 aprile 2014 (VIS). Oggi, 3 aprile 2014, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Nel corso dell'Udienza, il Santo Padre, accolte le relazioni del Prefetto, ha iscritto nel catalogo dei Santi e ha esteso alla Chiesa Universale il culto liturgico in onore dei seguenti Beati:

- Beato François de Laval, (1623-1708), già Vescovo francese di Québec (Canada).

- Beato José de Anchieta, (1534-1597), Sacerdote spagnolo professo della Compagnia di Gesù.

- Beata Marie de l'Incarnation (al secolo: Maria Guyart), (1599-1672), religiosa francese, Fondatrice del Monastero delle Orsoline nella città di Québec.

Allo stesso tempo, il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

MIRACOLO:

- attribuito all'intercessione del Beato Giovanni Antonio Farina, (1803-1888), Vescovo italiano, Fondatore dell'Istituto delle Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori.

- attribuito all'intercessione del Beato Kuriacose Elia Chavara, (1805-1871), Sacerdote indiano, Fondatore della Congregazione dei Carmelitani della Beata Vergine Maria Immacolata.

- attribuito all'intercessione del Beato Nicola da Longobardi (al secolo: Giovanni Battista Clemente Saggio), (1650-1709), Oblato professo italiano dell'Ordine dei Minimi.

- attribuito all'intercessione della Beata Eufrasia del Sacro Cuore (al secolo: Rosa Eluvathingal), (1877-1952), Suora professa indiana della Congregazione delle Suore della Madre del Carmelo.

- attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Luigi della Consolata (al secolo: Luigi Bordino), (1922-1977), laico italiano.

VIRTÙ EROICHE

- del Servo di Dio Francisco Simón Ródenas, spagnolo, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, già Vescovo di Santa Marta, (1849-1914).

- del Servo di Dio Adolfo Barberis, Sacerdote diocesano italiano, Fondatore dell'Istituto delle Suore del Famulato Cristiano, (1884-1967).

- del Servo di Dio Marie-Clément (al secolo: Joseph Staub), Sacerdote professo francese della Congregazione degli Agostiniani dell'Assunzione, Fondatore della Congregazione delle Suore di Santa Giovanna d'Arc, (1876-1936).

- del Servo di Dio Sebastián Elorza Arizmendi, Laico professo spagnolo, dell'Ordine di Sant'Agostino, (1882-1942).

- della Serva di Dio Maria Teresa di Gesù Eucaristico (al secolo: Dulce Rodrigues dos Santos), brasiliana, Fondatrice della Congregazione delle Piccole Missionarie di Maria Immacolata, (1901-1972).

- della Serva di Dio Clara della Concezione (al secolo: Juana de la Concepción Sánchez García), Monaca professa spagnola dell'Ordine di Santa Chiara, (1902-1973).

- della Serva di Dio Maria Maddalena di Gesù Sacramentato (al secolo: Maria Giuseppina Teresa Marcucci), Religiosa professa italiana della Congregazione della Passione di Gesù Cristo, (1888-1960).

- del Servo di Dio Luigi Rocchi, Laico italiano, (1932-1979).

UDIENZE

Città del Vaticano, 3 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

- Otto Presuli della Conferenza Episcopale di Rwanda, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L'Arcivescovo Thaddée Ntihinyurwa, Arcivescovo di Kigali.
- Il Vescovo Philippe Rukamba, di Butare, Amministratore Apostolico “sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis” di Gikongoro.

- Il Vescovo Servilien Nzakamwita, di Byumba.

- Il Vescovo Jean Damascène Bimenyimana, di Cyangugu.

- Il Vescovo Smaragde Mbonyintege, di Kabgayi.

- Il Vescovo Antoine Kambanda, di Kibungo.

- Il Vescovo Alexis Habiyambere, S.I., di Nyundo.

- Il Vescovo Vincent Harolimana, di Ruhengeri.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceve Sua Maestà la Regina Elisabetta II di Inghilterra, con Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo, e Seguito.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 3 aprile 2014 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Mandalay (Myanmar), presentata dall'Arcivescovo Paul Zinghtung Grawng, per raggiunti limiti d'età. Gli succede l'Arcivescovo Nicholas Mang Thang, Coadiutore della medesima Arcidiocesi.
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