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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 22 novembre 2004

XL ANNIVERSARIO "LUMEN GENTIUM"


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II rivolgendosi ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus, ha ricordato che oggi, ultima domenica dell'anno liturgico, si celebra la solennità di Cristo, Re dell'Universo, la "Giornata pro Orantibus" per le comunità di vita contemplativa e la Giornata delle Migrazioni, sul tema: "Il mondo come casa: dalla diffidenza all'accoglienza".

"Oggi, ultima Domenica dell'anno liturgico, si celebra la solennità di Cristo Re dell'universo" - ha detto il Papa - "A Lui guardavano i Padri del Concilio Vaticano II quando, il 21 novembre di quarant'anni or sono, promulgarono la Costituzione Dogmatica che inizia con le parole 'Lumen gentium cum sit Christus, 'Essendo Cristo la luce delle genti'. La 'Lumen gentius' ha segnato una tappa miliare nel cammino della Chiesa sulle strade del mondo contemporaneo ed ha stimolato il Popolo di Dio ad assumere con maggior decisione le sue responsabilità nell'edificazione di quel Regno di Cristo che avrà il suo pieno compimento solo ad di là della storia".

"L'animazione evangelica dell'ordine temporale" - ha proseguito il Pontefice - "è infatti un dovere di ogni battezzato in particolare dei fedeli laici. Utile sussidio per questa loro missione è anche il 'Compendio della Dottrina sociale della Chiesa', pubblicato proprio quest'anno dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, al quale rinnovo l'espressione della mia gratitudine".

"Ogni impegno umano, tuttavia, per raggiungere lo scopo, deve trovare appoggio nella preghiera. Oggi si celebra la 'Giornata pro Orantibus'. Affido a Maria Santissima le comunità di vita contemplativa, che saluto con affetto. Non manchi mai a questi nostri fratelli e sorelle il sostegno spirituale e materiale di tutti i fedeli".
ANG/LUMEN GENTIUM/... VIS 20041122 (290)

PROTEGGERE FAMIGLIA TESSUTO FONDAMENTALE SOCIETÀ UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i 150 partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, tenutasi nell'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano sul tema: "La missione delle coppie mature e sperimentate verso i fidanzati e le coppie giovani".

Il Papa ha affermato che il lavoro del Dicastero "per diffondere il 'vangelo della famiglia' (...) è una nobile e decisiva missione. La famiglia, fondata sul matrimonio, è un'istituzione naturale insostituibile ed elemento fondamentale del bene comune di ogni società. Chi distrugge questo tessuto fondamentale dell'umana convivenza, non rispettandone l'identità e stravolgendone i compiti, causa una ferita profonda alla società e provoca danni spesso irreparabili. Giustamente, pertanto, voi intendete riflettere sui vari aspetti che toccano la famiglia, a livello sia nazionale che internazionale".

Citando l'Esortazione Apostolica "Familiaris consortio", Giovanni Paolo II ha sottolineato "il posto singolare" che "spetta alla missione dei coniugi e delle famiglie cristiane (...) 'a servizio dell'edificazione della Chiesa' e 'della costruzione del Regno di Dio nella storia. Questa missione non ha perso nulla della sua attualità, ha anzi assunto caratteristiche di eccezionale urgenza".

Il Papa ha incoraggiato i presenti ad "un impegno rinnovato in favore delle giovani famiglie" e degli sposi novelli. Ricordando che sono le famiglie giovani le più esposte ad eventuali difficoltà "come quelle create dall'adattamento alla vita in comune o dalla nascita di figli", il Papa ha esortato i giovani coniugi ad accogliere "l'aiuto discreto, delicato e generoso" di altre coppie più anziane ed ha sottolineato che il ministero pastorale della Chiesa dovrà riservare una specifica attenzione alle giovani coppie "per educarle a vivere responsabilmente l'amore coniugale".

"A questo riguardo" - ha aggiunto Giovanni Paolo II - "rilevo con piacere la crescente presenza in tutto il mondo di movimenti a favore della famiglia e della vita. (...) Dieci anni fa, nella Lettera alle Famiglie, sottolineavo quanto la ricca esperienza di altre famiglie si riveli importante, specialmente quando il 'noi' dei genitori, del marito e della moglie, si sviluppa (...) nel 'noi' della famiglia, con il dono preziosissimo dei figli".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando il V Incontro Mondiale delle Famiglie organizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia e dall'Arcidiocesi di Valencia (Spagna), in programma nella città spagnola nel 2006.
AC/PLENARIA:FAMIGLIA/CON:TRUJILLO VIS 20041120 (380)

RISPETTO UMANA DIGNITÀ NEL SERVIZIO AGLI INFERMI


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri del Consiglio di Amministrazione Internazionale dell'Ospedale San Giuseppe di Gerusalemme.

"Colgo l'occasione per incoraggiare voi e tutti coloro che prestano la loro collaborazione nell'Ospedale" - ha detto il Papa in inglese - "a dare sempre il meglio di voi stessi nel generoso servizio ai malati, rispettando la loro umana dignità ed il loro valore, unico agli occhi di Dio. Apprezzo il lodevole senso di solidarietà e sollecitudine per le necessità della comunità palestinese che ha condotto alla fondazione dell'Ospedale San Giuseppe, unico ospedale cattolico a Gerusalemme. Che l'Ospedale continui a trovare sostegno morale e materiale sia in Terra Santa che all'estero".
AC/AMMINISTRAZIONE OSPEDALE GERUSALEMME/... VIS 20041122 (140)

venerdì 19 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Edward Idris Cassidy, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

- Il Vescovo Eduardo Maria Taussig, di San Rafael (Argentina).

- Il Dottor Flavio Cattaneo, Direttore Generale della RAI-Radiotelevisione Italiana con la Consorte.

- Il Professor Giuseppe Dalla Torre, Rettore della Libera Università Maria Santissima Assunta e Seguito.
AP/.../... VIS 20041119 (80)

CARDINALE RATZINGER: DIO EMARGINATO SOCIETÀ CONTEMPORANEA


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2004 (VIS). Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in una intervista concessa al quotidiano "La Repubblica", pubblicata questa mattina, afferma, fra l'altro, che una società come la nostra dove Dio viene emarginato ed è assolutamente assente, si autodistrugge.

Secondo il Cardinale Ratzinger "esiste un'aggressività ideologica secolare, che può essere preoccupante. In Svezia un pastore protestante che aveva predicato sull'omosessualità in base ad un brano della Scrittura, è andato in carcere per un mese. Il laicismo non è più quell'elemento di neutralità, che apre spazi di libertà per tutti. Comincia a trasformarsi in un'ideologia che si impone tramite la politica e non concede spazio pubblico alla visione cattolica e cristiana, la quale rischia così di diventare cosa puramente privata e in fondo mutilata. In questo senso una lotta esiste e noi dobbiamo difendere la libertà religiosa contro l'imposizione di un'ideologia che si presenta come fosse l'unica voce della razionalità, mentre invece è solo l'espressione di un 'certo' razionalismo".

Ma per lei cos'è la laicità?

"La laicità giusta è la liberta di religione. Lo Stato non impone una religione, ma dà libero spazio alle religioni con una responsabilità verso la società civile e quindi permette a queste religioni di essere fattori nella costruzione della vita sociale".

Alla domanda sulla autentica essenza del Cristianesimo, il Porporato la descrive come: "una storia di amore fra Dio e gli uomini. Se si capisce questo nel linguaggio del nostro tempo, il resto seguirà".

Dove sta Dio nella società contemporanea?

"È molto emarginato. Nella vita politica sembra quasi indecente parlare di Dio, quasi fosse un attacco alla libertà di chi non crede. Il mondo politico segue le sue norme e le sue strade, escludendo Dio come cosa che non appartiene a questa terra. Lo stesso nel mondo del commercio, dell'economia e della vita privata. Dio rimane ai margini. A me sembra invece necessario riscoprire, e le forze ci sono, che anche la sfera politica ed economica ha bisogno di una responsabilità che nasce dal cuore dell'uomo e, in ultima istanza, ha a che fare con la presenza o l'assenza di Dio. Una società in cui Dio è assolutamente assente, si autodistrugge. Lo abbiamo visto nei grandi regimi totalitari del secolo scorso".

Un grosso nodo è l'etica sessuale. L'Enciclica "Humanae vitae" ha prodotto un fossato tra magistero e comportamento pratico dei fedeli. È ora di rimeditarla?

"Per me è evidente che dobbiamo continuare a riflettere. Già nei suoi primi anni di Pontificato Giovanni Paolo II ha offerto al problema un nuovo tipo di approccio antropologico, personalistico, sviluppando una visione molto diversa della relazione fra l'io e il tu dell'uomo e della donna. Vero è che la pillola ha dato il via ad una rivoluzione antropologica di grandissime dimensioni. Non si è rivelata essere, come forse si poteva pensare all'inizio, solo un aiuto per le situazioni difficili, ma ha cambiato la visione della sessualità dell'uomo e del corpo stesso. È stata sganciata la sessualità dalla fecondità e così è cambiato profondamente il concetto della stessa vita umana. L'atto sessuale ha perso la sua intenzionalità e finalità, che prima era sempre stata visibile e determinante, sicché tutti i tipi di sessualità sono diventati equivalenti. Soprattutto da questa rivoluzione consegue l'equiparazione tra omosessualità ed eterosessualità. Ecco perché dico che Paolo VI ha indicato un problema di grandissima importanza".

Ecco, l'omosessualità. È un tema che riguarda l'amore tra due persone e non la mera sessualità. Cosa può fare la Chiesa per capire questo fenomeno?

"Diciamo due cose. Anzitutto dobbiamo avere un grande rispetto per queste persone, che soffrono anche e che vogliono trovare un loro modo di vivere giusto. D'altra parte, creare ora la forma giuridica di una specie di matrimonio omosessuale, in realtà, non aiuta queste persone".

Quindi lei giudica negativamente la scelta fatta in Spagna?

"Sì, perché è distruttiva per la famiglia e la società. Il diritto crea la morale o una forma di morale, poiché la gente normale comunemente ritiene che quanto afferma il diritto sia anche moralmente lecito. E se giudichiamo questa unione più o meno equivalente al matrimonio, abbiamo una società che non riconosce più la specificità né il carattere fondamentale della famiglia, cioè l'essere proprio dell'uomo e della donna che ha lo scopo di dare continuità - non solo in senso biologico - all'umanità. Ecco perché la scelta fatta in Spagna non reca un vero beneficio a queste persone; poiché in tal modo distruggiamo elementi fondamentali di un ordine di diritto".

Eminenza, a volte la Chiesa dicendo no su tutto, è andata incontro a sconfitte. Non dovrebbe essere almeno possibile un patto di solidarietà tra due persone, anche omosessuali, riconosciuto e tutelato dalla legge?

"Ma l'istituzionalizzazione di una simile intesa - lo voglia o no il legislatore - apparirebbe necessariamente all'opinione pubblica come un altro tipo di matrimonio e la relativizzazione sarebbe inevitabile. Non dimentichiamo poi che con queste scelte, verso cui oggi inclina un'Europa - diciamo così - in decadenza, ci separiamo da tutte le grandi culture dell'umanità, le quali hanno sempre riconosciuto il significato proprio della sessualità: cioè che un uomo e una donna sono creati per essere congiuntamente la garanzia del futuro dell'umanità. Garanzia non solo fisica ma morale".
.../INTERVISTA/CARDINALE RATZINGER VIS 20041119 (880)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SCOMPARSA CARDINALE ARAMBURU


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio al Cardinale Jorge Mario Bergolgio, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), nell'apprendere la notizia della scomparsa, ieri sera all'età di 92 anni, del Cardinale Juan Carlos Aramburu, Arcivescovo emerito dell'Arcidiocesi argentina.

"Profondamente addolorato nell'apprendere la triste notizia della scomparsa del caro Cardinale Jaun Carlos Aramburu, Arcivescovo emerito di Buenos Aires, dopo una vita di totale dedizione a Dio e di servizio alla Chiesa, condotta in totale sobrietà e distinguendosi per la prudenza e la probità, esprimo le mie sentite condoglianze a Lei, ai Vescovi Ausiliari, al clero, alle comunità religiose e laiche di questa Arcidiocesi. Mi unisco a Lei nel raccomandare alla misericordia del Padre celeste questo zelante Pastore che con tanta carità pastorale ha servito il suo popolo e la Chiesa".

"Il suo generoso ed intenso operato prima come Presbitero e poi come Vescovo di Tucuman e successivamente per ventitre anni come Arcivescovo di questa Chiesa particolare, ed infine il suo ministero pastorale nel Santuario di San Cayetano, testimoniano la sua grande dedizione alla causa del Vangelo, e danno prova del suo profondo amore per la Chiesa ed del suo zelo per la salvezza delle anime".

"In questo momento di dolore nel quale la comunità ecclesiale di Buenos Aires e tanti fedeli argentini piangono il loro amato pastore, e mentre ricordo la sua partecipazione al Concilio Vaticano II, il suo servizio alla Chiesa universale e l'accoglienza che mi riservò in occasione del mio Viaggio Apostolico in Argentina nel 1987, mi è grato impartire con affetto la confortatrice Benedizione Apostolica in segno di speranza nella vittoria del Signore Risorto".
TGR/SCOMPARSA CARDINALE ARAMBURU/BERGOGLIO VIS 20041119 (290)

EVANGELIZZAZIONE NELL'ASIA MULTIETNICA E MULTIRELIGIOSA


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri del Consiglio Post-Sinodale della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per l'Assemblea Speciale per l'Asia, tenutasi dal 19 aprile al 14 maggio 1998, sul tema: "Perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".

Il Papa ha ringraziato i Membri per la loro collaborazione e il prezioso contributo nella redazione dell'Esortazione Apostolica Post -Sinodale "Ecclesia in Asia" e nella valutazione sulla sua applicazione nel Continente Asiatico ed ha sottolineato la necessità di un "dialogo fruttuoso", particolarmente urgente alla luce della "situazione multietnica, multireligiosa e multiculturale dell'Asia, dove il cristianesimo è troppo spesso visto come straniero".

Ricordando l'alta percentuale di giovani in Asia, il Papa ha detto che essa rappresenta: "motivo di ottimismo perché le nuove generazioni, cariche di promesse, sono disponibili a dedicarsi totalmente a una causa; una sfida, perché i sogni non realizzati possono generare delusione".

"Inoltre" - ha aggiunto Giovanni Paolo II - "la Chiesa intende contribuire alla causa della pace in Asia, dove vari conflitti e il terrorismo provocano la perdita di molte vite umane. Durante l'Assemblea Speciale, i Padri Sinodali hanno guardato con apprensione alla Terra Santa 'cuore del cristianesimo" dove "i focolai di guerra sono andati allargandosi ed è pertanto urgente costruire la pace".

"Per annunciare in profondità il Vangelo in Asia è necessario che tutti i credenti in Cristo compenetrino ogni aspetto della vita con la loro fede. (...) Specialmente dove essi soffrono e non sono liberi di professare la loro fede, occorre proclamare il Regno di Dio con una 'silenziosa testimonianza di vita', portando la croce e seguendo le orme di Cristo sofferente e crocifisso, nell'attesa paziente che venga il giorno in cui ci sarà piena libertà religiosa".

Il Santo Padre ha ricordato come la celebrazione del Sinodo per l'Asia abbia messo in luce che "il dialogo è un 'modo caratteristico della vita della Chiesa in Asia'", che si estende al dialogo nella Chiesa, con le altre comunità cristiane e con "i valori culturali e religiosi di differenti popoli".

"Il fatto che la Chiesa in Asia sia un 'piccolo gregge'" - ha concluso il Pontefice - "non deve portare allo scoraggiamento, perché l'efficacia dell'evangelizzazione non dipende dai numeri. (...) Gesù insegna che ciò che è piccolo e nascosto agli occhi degli uomini, grazie all'intervento onnipotente di Dio, può ottenere risultati insperati".
AC/RIUNIONE POST-SINODALE/ASIA VIS 20041119 (410)

giovedì 18 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Bernard Agré, Arcivescovo di Abidjan (Costa d'Avorio).

- L'Arcivescovo Alfio Rapisarda, Nunzio Apostolico in Portogallo.

- Il Reverendo Canonico John Peterson, Segretario Generale della Comunione Anglicana a Londra e Direttore dell'"Anglican Communion Office".

- Il Singor Kazys Lozoraitis, Ambasciatore di Lituana, in visita di congedo.
AP/.../... VIS 20041118 (70)

XVI ASSEMBLEA PLENARIA PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2004 (VIS). La XVI Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha avuto inizio questa mattina nell'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, sul tema: "La missione delle coppie mature e sperimentate verso i fidanzati e le coppie giovani". Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Dicastero, ha tenuto la prolusione, seguita dagli interventi del Segretario e del Sotto-Segretario.

Un Comunicato del Pontificio Consiglio precisa che il tema è stato scelto con l'obiettivo "di avviare una riflessione approfondita sulla situazione attuale in cui versa la famiglia, con speciale riferimento al contributo che tanti focolari domestici, che vivono in pienezza la realtà del matrimonio secondo la Parola di Dio e gli insegnamenti della Chiesa, possono offrire ai fidanzati e ai giovani sposi, per accompagnarli nel cammino di preparazione al matrimonio e poi nei primi anni della vita coniugale e familiare".

Quanti sono impegnati nella pastorale familiare e le famiglie stesse che "hanno a cuore la buona riuscita del matrimonio", si legge ancora nel Comunicato, possono essere vicini ai giovani sposi ed "offrire un aiuto discreto, sapiente e valido non solo ai figli sposati, ma anche ai nipoti. I nonni, con la loro saggezza ed affetto, possono costituire una risorsa nelle inevitabili difficoltà della vita delle giovani famiglie. Queste coppie mature e ricche di esperienza umana e cristiana sono quanto mai preziose perché capaci di testimoniare con la vita e l'apostolato la bellezza e la felicità della vita familiare vissuta in pienezza e secondo il disegno di Dio".

Il programma dell'Assemblea Plenaria prevede l'esame dei seguenti temi: "La tenerezza nel matrimonio (coppia giovane)"; "La stabilità della coppia, problemi di incomprensione"; "Famiglia e procreazione"; "Educazione sessuale e sfide alle giovani famiglie"; "Presentazione del V Incontro mondiale delle famiglie a Valencia (Spagna) nel 2006"; "Problemi giuridici sulla vita e la famiglia"; "Panoramica dei problemi della famiglia e della vita nelle Nazioni Unite e nelle politiche internazionali".

Sabato 20 novembre i partecipanti all'Assemblea Plenaria saranno ricevuti in udienza dal Santo Padre Giovanni Paolo II.
CON-F/PLENARIA:MATRIMONIO/TRUJILLO VIS 20041118 (350)

APPELLO ALL'UMANITÀ PERCHÈ CESSI VIOLENZA OMICIDA


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Capi religiosi dell'Azerbaigian ed ha detto che la loro visita: "mi richiama alla mente quella che Iddio mi ha dato di compiere in Azerbaigian nel 2002".

"Benvenuto a Lei, Sheikh-ul-Islam, Capo della Presidenza dei Musulmani del Caucaso, che con costante abnegazione si adopera per costruire la pace in una regione dove, purtroppo, continuano conflitti violenti. Benvenuto a Lei, Vescovo Aleksandr di Baku e della Regione del Caspio, appartenente alla Chiesa Ortodossa Russa, alla quale mi legano vincoli di stima e di affetto. Benvenuto a Lei, Capo della Comunità degli Ebrei della Montagna, antica comunità che offre, in un contesto a stragrande maggioranza islamica, un esempio di coesistenza e collaborazione fraterna".

Ricordando il defunto Presidente della Repubblica Heydar Aliev ed il nuovo Presidente, il figlio Ilham Aliev, Giovanni Paolo II ha detto: "Auspico di cuore che in Azerbaigian ritorni in pienezza la pace, con la risoluzione della questione del Nagorno-Karabagh. Questa, come altre contese, vanno affrontate con buona volontà, nella mutua ricerca di aperture reciproche e di comprensione, e con spirito di vera riconciliazione".

Il Santo Padre ha detto ai Capi religiosi: "Iddio vi aiuti a costruire una coesistenza sempre più proficua tra voi e la Comunità cattolica dell'Azerbaigian. Ad essa e al suo Ordinario, il caro Padre Jan Capla, invio il mio affettuoso pensiero, pregando il Signore che l'aiuti a proseguire la missione evangelica nel Caucaso".

"Questa vostra visita al Papa di Roma" - ha auspicato il Papa - "sia come un simbolo per il mondo: mostri cioè che la tolleranza è possibile, e costituisce un valore di civiltà, che pone le premesse per un più ampio e solidale sviluppo umano, civile e sociale. Nessuno ha il diritto di presentare o usare le religioni come strumento di intolleranza, come mezzo di aggressione, di violenza e di morte. Al contrario, la loro amicizia e stima reciproca, se è anche sostenuta dall'impegno di tolleranza dei Governanti, costituisce una ricca risorsa di autentico progresso e di pace".

Infine il Papa ha affermato: "Insieme - musulmani, ebrei e cristiani - vogliamo rivolgere in nome di Dio e della civiltà, un appello all'umanità perché cessi la violenza omicida e si percorra la via dell'amore e della giustizia per tutti. Questa è la via delle religioni. Questa via Dio ci aiuti a percorrere con perseveranza e pazienza!".
AC/.../CAPI RELIGIOSI AZERBAIGIAN VIS 20041118 (410)

mercoledì 17 novembre 2004

UDIENZA GENERALE: ABBATTERE MURI ODIO PER VIVERE NELLA PACE


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 66: "Tutti i popoli glorifichino il Signore".

La frase del Salmo: "'La terra ha dato il suo frutto'" - ha precisato il Santo Padre - "ci fa pensare ad un inno di ringraziamento rivolto al Creatore per i doni della terra, segno della benedizione divina".

"La benedizione divina richiesta per Israele" - ha proseguito il Pontefice - "si manifesta concretamente nella fertilità dei campi e nella fecondità, ossia nel dono della vita. (...) Grazie alla benedizione implorata da Israele , tutta l'umanità potrà conoscere 'la via' e 'la salvezza' del Signore, cioè il suo progetto salvifico. A tutte le culture e a tutte le società viene rivelato che Dio giudica e governa i popoli e le nazioni di ogni parte della terra, conducendo ciascuno verso orizzonti di giustizia e di pace".

Giovanni Paolo II ha segnalato che il Salmo "allude forse al muro di separazione che nel tempio di Gerusalemme teneva distinti gli ebrei dai pagani: 'In Cristo Gesù voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al Sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia... Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio".

"Ne consegue" - ha aggiunto il Papa - "un messaggio per noi: dobbiamo abbattere i muri delle divisioni, dell'ostilità e dell'odio, perché la famiglia dei figli di Dio si ritrovi in armonia all'unica mensa, a benedire e a lodare il Creatore per i doni che egli elargisce a tutti, senza distinzioni".

Il Santo Padre ha concluso la catechesi ribadendo che la tradizione cristiana "ha riletto il Salmo 66 in chiave cristologica e mariologica. Per i Padri della Chiesa 'la terra che ha dato il suo frutto' è la Vergine Maria che dà alla luce Cristo Signore".

Al termine dell'Udienza, il Papa ha rivolto parole di saluto ai familiari dei militari italiani che un anno fa hanno perso la vita a Nassiriya (Iraq) "nell'adempimento della loro missione di pace".
AG/SALMO 66/... VIS 20041117 (390)

martedì 16 novembre 2004

FEDE NELL'EUCARISTIA, COMUNIONE COLLEGIALE, CARITA'


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto i Membri del Decimo Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, che stanno preparando il Sinodo in programma nell'ottobre 2005, sul tema: "L'Eucaristia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa".

"Il prossimo Sinodo" - ha detto il Papa - "sarà un'occasione propizia perchè nella Chiesa si confermi la fede nell'adorabile mistero dell'Eucaristia, si rinnovi la comunione collegiale e gerarchica, si promuova la carità fraterna".

Riferendosi all'Enciclica "Ecclesia de Eucharistia" (2003) ed alla Lettera Apostolica "Mane nobiscum Domine", pubblicata l'ottobre scorso, il Santo Padre ha sottolineato che entrambi i documenti sono affidati alla Chiesa "perchè la dottrina e la prassi eucaristica trovino universalmente gli animi pronti alla comunione con il Signore e con i fratelli nel mandato della carità".

Giovanni Paolo II ha segnalato che i pastori della Chiesa devono "essere maestri autentici della comunione, perchè tutto il gregge del Signore cresca nell'unità di un solo corpo, si dilatino gli spazi della carità pastorale, la collegialità e la comunione gerarchica fioriscano per i frutti santi dello Spirito".

"Possa la Chiesa, rinnovata nella riscoperta del dono e del mistero dell'Eucaristia, estendere tale inesauribile ricchezza di vita ai vicini ed ai lontani in un'urgente opera di nuova evangelizzazione".
AC/SINODO EUCARISTIA/... VIS 20041116 (220)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Carlos José Tissera del clero della diocesi di Villa de la Concepciòn del Rio Cuarto, finora Parroco della Cattedrale, Vescovo di San Francisco (superficie: 19.611; popolazione: 209.600; cattolici: 205.400; sacerdoti: 38; religiosi: 48), Argentina. Il Vescovo eletto è nato nel 1951 a Rio Cuarto (Argentina) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
NER/.../TISSERA VIS 20041116 (60)

ETICA E INFORMAZIONE: CONFINI, LIMITI, REMORE


CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2004 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, è intervenuto nel pomeriggio di ieri ad una tavola rotonda sul tema: "Etica e Informazione: confini, limiti e remore nella moderna comunicazione" che si è svolta all'Istituto Patristico Augustinianum a Roma.

L'Arcivescovo Foley ha iniziato il suo intervento congratulandosi con l'Ordine degli Agostiniani in occasione del 1650° anniversario della nascita di Sant'Agostino di Ippona, ricordando che nella Chiesa di Sant'Agostino in Roma sono custodite le reliquie del Santo e Dottore della Chiesa e di sua madre, Santa Monica. Ha anche parlato della "Basilica di San Pietro in Cieldoro, a Pavia, dove le reliquie di Sant'Agostino sono conservate sotto l'altare principale da quasi 1.300 anni". Le stesse reliquie - i resti mortali di Sant'Agostino - sono state portate a Roma per una settimana, restando nell'appartamento privato di Giovanni Paolo II dal pomeriggio dell'11 alla mattina del 12 novembre.

Sottolineando come Sant'Agostino "abbia continuato a comunicare dopo 1.600 anni", l'Arcivescovo Foley ha parlato della comunicazione oggi e ha detto: "Per noi i capisaldi della comunicazione dovrebbero essere la verità, la dignità dell'individuo ed il bene comune. Perciò, il primo principio - valido per ogni persona e per ogni motivo - è 'Mai raccontare menzogne'. Il secondo principio è che la dignità della persona non deve mai essere violata - ad esempio tramite falsa propaganda, pornografia, discorsi che fomentano l'odio. Il terzo principio è che ogni comunicazione deve contribuire al bene comune, non sminuirlo. (...) Pertanto, un'autentica comunicazione deve essere conforme ad una giusta legge e deve essere di incoraggiamento al fine di contribuire al bene comune".
CON-CS/ETICA:INFORMAZIONE/FOLEY VIS 20041116 (280)

lunedì 15 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Lviv degli Ucraini (Ucraina).

- L'Arcivescovo Brendan Michael O' Brien, di Saint John Newfoundland (Canada), Presidente della Conferenza Episcopale Canadese.

- L'Arcivescovo Andrè Gaumond, di Sherbrooke, Vice-presidente della Conferenza Episcopale Canadese.

- Il Monsignore Mario Paquette, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Canadese.

- Il Vescovo Cyryl Klimowicz, di San Giuseppe a Irkutsk (Russia).

- Il Professore Stanislaw Wilk, nuovo Rettore dell'Università Cattolica di Lublino (Polonia).

Sabato 13 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Dermot Ahern, Ministro degli Esteri di Irlanda con la Consorte e Seguito.

- L'Arcivescovo Vsevolod, di Scopelos della Chiesa Ortodossa di Ucraina negli Stati Uniti d'America.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20041115 (130)

SUORE SANTA ELISABETTA: TESTIMONIARE MISERICORDIA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto udienza le partecipanti al Capitolo Generale della Congregazione di Santa Elisabetta, con la nuova Superiora Generale, Madre Samuela Werbinska.

Giovanni Paolo II ha detto alle religiose che le loro fondatrici, Clara Wolff, Matilde e Maria Merket e Francesca Werner, ispirandosi all'esempio di Santa Elisabetta d'Ungheria, Patrona della Congregazione, "si dedicarono totalmente ai poveri ed ai bisognosi, contemplando nel loro volto quello del Redentore. Da allora il vostro Istituto è notevolmente cresciuto ed oggi guarda con fiducia all'avvenire, estendendo le sue tende in diverse regioni del mondo".

Dopo avere ricordato il tema del capitolo generale 'Duc in altum!', il Papa ha affermato: "Il vostro apostolato sarà tanto più efficace quanto più resterete ancorate alle vostre radici carismatiche. (...) Coltivando un'intensa vita di preghiera e di ascolto di Dio, vi sarà più facile assicurare ai fratelli ed alle sorelle in difficoltà non solo il sostegno materiale, ma anche la consolazione spirituale".

Per "rispondere con 'fedeltà creativa' alle sfide dell'odierna società" - ha concluso il Papa - "occorre ripartire da Cristo e testimoniare, in maniera semplice e concreta, il suo amore misericordioso per tutti, in modo speciale per quanti, ai margini delle nostre società, sono considerati gli 'sconfitti' della vita".
AC/.../SUORE SANTA ELISABETTA VIS 20041115 (210)

IL PAPA: "SONO VICINO AL POPOLO IRACHENO"

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Signor Albert Edward Ismail Yelda, nuovo Ambasciatore della Repubblica dell'Iraq presso la Santa Sede in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali . Il Santo Padre ha detto di aver seguito gli eventi iracheni attraverso la presenza del Nunzio Apostolico ed ha chiesto di rassicurare il popolo iracheno "sul mio interesse per le molte vittime del terrorismo e della violenza".

"La vostra antica cultura è stata definita la 'culla della civiltà' e si è gloriata della presenza dei cristiani sin dall'inizio della cristianità" ha detto il Santo Padre in inglese. "Infatti essa è stata un bell'esempio dei tanti modi in cui gli aderenti a diverse religioni possono vivere in pace ed armonia".

Il Papa ha detto all'Ambasciatore - che parla l'arabo, l'inglese, l'assiro, l'aramaico e l'ebraico - che è essenziale proteggere la dignità di ogni essere umano - di cui ha parlato anche il diplomatico nel suo discorso - e che tale dignità "è sia norma di legge che valore fondamentale di governo. Preservare questo fondamentale principio è essenziale per ogni moderna società che veramente cerca di salvaguardare e promuovere il bene comune. (...) E' mia speranza che il popolo iracheno continui a promuovere la sua lunga tradizione di tolleranza, sempre riconoscendo i diritti di libertà di culto e di insegnamento religioso. Una volta protetti questi fondamentali diritti dall'ordinamento legislativo e diventati, quindi, valori fondamentali del modo di vivere della società, essi renderanno capaci tutti i cittadini, indifferenti al credo religioso, di dare il loro contributo alla ricostruzione dell'Iraq".

Giovanni Paolo II ha assicurato l'Ambasciatore che "l'intera Chiesa cattolica, ed in particolare i Cristiani Caldei presenti nel vostro Paese sin dal tempo degli Apostoli, sono stati incaricati di assistere il vostro popolo nella costruzione di un paese più pacifico e più stabile".

"L'Iraq è attualmente alle prese con il difficile processo di transizione da un regime totalitario ad una forma di democrazia statale nella quale la dignità di ogni persona è rispettata e tutti i cittadini possiedono uguali diritti" ha sottolineato il Papa. "Mentre preparate il vostro popolo ad intraprendere il lavoro di eleggere liberamente gli uomini e le donne che guideranno l'Iraq di domani, incoraggio l'attuale governo nel suo sforzo di far sì che queste elezioni siano giuste e trasparenti, dando a tutti i cittadini eleggibili un eguale opportunità per l'esercizio di questo diritto democratico".

Il Santo Padre, sottolineando "la lotta per vincere le sfide causate dalla povertà, dalla disoccupazione e dalla violenza attualmente presenti in Iraq" ha detto: "Possa il vostro governo lavorare per far cessare le dispute e i conflitti attraverso il dialogo e la negoziazione, ricorrendo alla forza militare solo come ultima risorsa".

"Pertanto" - ha concluso il Pontefice - "è essenziale che lo Stato, con l'assistenza della comunità internazionale, promuova la mutua comprensione e la tolleranza tra i vari gruppi etnici e religiosi per la creazione di un ambiente (...) impegnato nella costruzione della giustizia e della pace, e capace di sostenere la necessaria crescita economica e lo sviluppo integrale del bene comune dei vostri cittadini e dello stesso Paese".

Le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e l'Iraq sono state instaurate il 27 agosto 1966 ed il 14 ottobre dello stesso anno è stata aperta la Nunziatura Apostolica.
CD/LETTERE CREDENZIALI/IRAQ:YELDA VIS 20041115 (520)

GIORNATA RINGRAZIAMENTO ESPRESSA NELL'EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2004 (VIS). La Giornata del Ringraziamento è stato il tema della riflessione fatta oggi dal Santo Padre prima della recita dell'Angelus con i fedeli riuniti in piazza San Pietro sotto la finestra del suo studio.

Il Papa ha ricordato che l'Italia "celebra oggi il Giorno del Ringraziamento a Dio per i frutti della terra raccolti durante l'anno. La celebrazione principale si svolge a Genova, scelta quest'anno quale 'Capitale europea della cultura'. Mi unisco volentieri con la preghiera che si eleva dalla comunità ecclesiale genovese e da tutti coloro che operano a vario titolo nel settore agricolo".

"Per noi cristiani" - ha detto il Santo Padre - "il ringraziamento si esprime pienamente nell'Eucaristia. In ogni Santa Messa, benediciamo il Signore, Dio dell'universo, presentandogli il pane ed il vino, frutti 'della terra e del lavoro dell'uomo'. A questi semplici alimenti Cristo ha legato la sua oblazione sacrificale. Uniti a Lui, anche i credenti sono chiamati ad offrire a Dio la loro esistenza e il quotidiano lavoro".

Il Papa ha concluso chiedendo a "Maria, Madre della Divina Provvidenza, che ci insegni ad essere grati al Signore di quanto la natura e la fatica umana producono per il nostro sostentamento, e che ci renda pronti a condividere le nostre risorse con quanti sono nel bisogno".
ANG/RINGRAZIAMENTO/... VIS 20041115 (210)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha nominato il Monsignore Francesco Marino, Vescovo di Avellino (superficie: 394; popolazione: 145.000; cattolici: 143.500; sacerdoti: 99; religiosi: 200; diaconi permanenti: 10), Italia. Il Vescovo eletto, finora Parroco di "San Michele Arcangelo", Vicario Foraneo a Trentola-Ducenta ed Assistente diocesano dell'Azione Cattolica Italiana, è nato a Cesa (Caserta, Italia), nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1979. Succede al Vescovo Antonio Forte, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Orlando (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Norbert M. Dorsey, per raggiunti limiti d'età. Gli succede il Vescovo Thomas G. Wenski, finora Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato Membri del Comitato di Presidenza del Pontificio Consiglio per i Laici i Cardinali Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia); Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali: l'Arcivescovo Gaudencio B. Rosales, di Manila (Filippine) e l'Arcivescovo Diarmuid Martin, di Dublin (Irlanda).
NER:RE:NA/.../... VIS 20041115 (220)

LA CHIESA DEVE IMPEGNARSI A SUPERARE LE DIVISIONI CRISTIANE


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Questo pomeriggio nella Basilica vaticana, il Papa ha presieduto la celebrazione dei Vespri in occasione del XL anniversario della promulgazione del Decreto Conciliare "Unitatis Redintegratio". Hanno partecipato Cardinali, Vescovi, Delegati di altre Chiese e Comunità Ecclesiali e fedeli della Diocesi di Roma.

Dopo aver messo in rilievo che l'attuazione del Decreto "è stata, sin dall'inizio, una delle priorità pastorali" del suo Pontificato e che l'unità ecumenica "corrisponde alla volontà di nostro Signore Gesù Cristo, che ha voluto una sola Chiesa", Giovanni Paolo II ha sottolineato come "tutti sono chiamati a pregare e ad operare per l'unità dei discepoli di Cristo".

"Nella nostra epoca" - ha detto il Papa - "assistiamo alla crescita di un erroneo umanesimo senza Dio e constatiamo con profondo dolore i conflitti che insanguinano il mondo. In questa situazione la Chiesa è, a maggior ragione, chiamata ad essere segno e strumento dell'unità e della riconciliazione con Dio e fra gli uomini".

Il Santo Padre ha segnalato che: "la nostra epoca avverte una profonda nostalgia per la pace. La Chiesa, segno credibile e strumento della pace di Cristo, non può non essere impegnata a superare le divisioni dei cristiani e diventare così sempre più testimone della pace che Cristo offre al mondo".

Dopo aver evidenziato i passi che sono stati fatti per l'unità dei cristiani in questi 40 anni, il Papa ha affermato che: "grazie a Dio, non poche differenze ed incomprensioni sono state superate, ma molte pietre d'inciampo sono ancora disseminate lungo il cammino. A volte permangono non soltanto malintesi e pregiudizi, ma anche deplorevoli pigrizie e ristrettezze di cuore e, soprattutto, differenze in materia di fede, che si concentrano in massima parte attorno al tema della Chiesa, della sua natura, dei suoi ministeri". Specialmente, ha continuato, "stanno affiorando ulteriori divisioni in campo etico".

Il Papa ha detto che, nonostante il cammino sia "ancora lungo e faticoso", non si deve perdere la speranza. "Fare sin d'ora ciò che è possibile ci fa crescere nell'unità e ci dà entusiasmo per superare le difficoltà. (...) L'unità dell'unica Chiesa, che già esiste nella Chiesa cattolica senza possibilità di essere perduta, ci garantisce che un giorno anche l'unità di tutti i cristiani diventerà realtà".

"Non esiste vero ecumenismo" - ha continuato il Santo Padre - "senza interiore conversione e purificazione della memoria, senza santità di vita in conformità con il Vangelo, e soprattutto senza un'intensa ed assidua preghiera che faccia eco alla preghiera di Gesù" affinché tutti siano uno.
HML/VESPRI:UNITATIS REDINTEGRATIO/... VIS 20041115 (400)

PERSONALITÀ GIURIDICA CANONICA PUBBLICA ALLA CARITAS CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha redatto un chirogra


PERSONALITÀ GIURIDICA CANONICA PUBBLICA ALLA CARITAS
CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha redatto un chirografo, in data 16 settembre 2004, reso pubblico oggi, indirizzato all'Arcivescovo Youhanna Fouad El-Hage, Presidente della Caritas Internationalis, nel quale si legge che: "A conferma del ruolo ecclesiale svolto da questa benemerita Confederazione, accogliendo la richiesta esplicitamente fatta a tale proposito", il Papa concede alla Caritas Internationalis "la personalità giuridica canonica pubblica", in conformità ai canoni 116-123 del Codex Iuris Canonici.

Il Santo Padre scrive: "Ne confermo gli Statuti e il Regolamento, che dovranno essere interpretati alla luce di quanto stabilito in questo Chirografo. Ogni loro modifica dovrà essere da me confermata, così come l'eventuale trasferimento della sede sociale, che si trova attualmente nell'Urbe. Per lo speciale legame di Caritas Internationalis con la Sede Apostolica, la lista dei candidati sia per la funzione di Presidente che per quella di Segretario Generale della Confederazione dovrà essere sottoposta all'approvazione del Papa, prima di essere ufficialmente proposta al voto definitivo dell'Assemblea Generale. La Santa Sede (...) nomina un Assistente Ecclesiastico, il quale partecipa di diritto all'attività degli Organi istituzionali".

"Affido al Pontificio Consiglio 'Cor Unum' il compito di seguire ed accompagnare l'attività di Caritas Internationalis, sia in ambito internazionale che nei suoi raggruppamenti regionali. Il Dicastero verrà perciò debitamente informato circa le iniziative della Confederazione ai diversi livelli e parteciperà di diritto alle riunioni. (...) Caritas Internationalis avrà infine cura di sottoporre al Pontificio Consiglio 'Cor Unum', prima della loro pubblicazione, i testi di orientamento che intende emanare".

"Inoltre" - scrive ancora il Pontefice - "Caritas Internationalis per la sua attività a livello internazionale, soprattutto presso gli Organismi Internazionali e in zone del mondo con particolari difficoltà, farà riferimento alla Segreteria di Stato".

La Caritas Internationalis si configura come "una Confederazione di 162 organismi caritativi, di sviluppo e di servizio sociale che operano per edificare un mondo migliore, a favore dei poveri e degli oppressi, in oltre 200 Paesi e territori". L'idea ispiratrice della fondazione della Confederazione risale a Papa Pio XII. Nel 1957 la Confederazione assunse il nome di "Caritas Internationalis".
CHIR/CARITAS INTERNATIONALIS/EL-HAGE VIS 20041115 (350)

PROTEGGERE OGNI VITA UMANA, DEI PIÙ PICCOLI, DEI PIÙ POVERI


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Membri dello "Office Chrétien des Personnes Handicapées", fondato in Francia nel 1963 da Marie-Helene Mathieu, ed alcune famiglie con disabili. Ricordando che il loro operato si ispira ai valori cristiani, il Papa ha detto: "Voi ricordate ai nostri contemporanei che la persona non si riduce alle sue attitudini e al suo posto nella vita economica, ma è una creatura di Dio, amata da Lui per se stessa e non per quello che fa".

Il Papa ha detto di conoscere i sacrifici fatti dalle famiglie che hanno fra i loro componenti una persona disabile, ma anche la gioia che essi sperimentano "e l'affetto che i disabili nutrono per quanti si prendono cura di loro. La vostra azione è un servizio ma anche una vera missione di promozione della persona umana e di difesa della sua dignità. (...) Voi compiete nel cuore della Chiesa l'insigne servizio della carità, della tenerezza e della compassione per i disabili e le loro famiglie. (...) Voi siete uno dei segni della solidarietà di tutta la comunità cristiana verso coloro che sono feriti nel corpo e nello spirito".

"La vostra presenza" - ha detto il Santo Padre - "mi invita a esortare ancora una volta in maniera pressante, tutte le persone di buona volontà, in particolare i governanti ed i legislatori, ad una presa di coscienza e d'umanità, perché la vita umana sia protetta, in particolare la vita dei più deboli, dei più piccoli e dei più poveri, e perché cessino tutte le azioni volte ad eliminare i bambini concepiti e non ancora nati, che sono senza difesa, facendosi così l'uomo padrone della vita".
AC/UFFICIO CRISTIANO DISABILI/... VIS 20041115 (300)

CONVOCAZIONE SECONDA ASSEMBLEA SINODO VESCOVI PER AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto oggi i partecipanti al Simposio dei Vescovi d'Africa e d'Europa promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) e dal Simposio delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar (Secam). Tema del Simposio, tenutosi a Roma dal 10 al 13 novembre, è stato: "Comunione e solidarietà tra l'Africa e l'Europa".

"Mi rallegro" - ha detto il Papa - "che abbiate avvertito il desiderio di approfondire i vincoli della fraternità sacramentale, che animano il vostro impegno pastorale al servizio di Dio e dei fratelli". Voi siete chiamati ad offrire una significativa testimonianza "per affrontare le grandi sfide che interpellano la fede cristiana in questa nostra società globalizzata".

Sottolineando che il Simposio "ha favorito l'incontro e il dialogo tra la cultura e la mentalità europea e quella cristiana", il Santo Padre ha affermato: "Si tratta di valorizzare le diverse tradizioni culturali in maniera complementare per permettere alle varie Comunità ecclesiali di affrontare congiuntamente tematiche esistenziali quali la concezione dell'uomo e della società, e ambiti operativi della pastorale, come l'evangelizzazione e le relazioni ecumeniche ed interreligiose".

Il Santo Padre ha ribadito che per portare a compimento la "urgente azione missionaria è indispensabile coltivare in primo luogo la preghiera e il contatto personale con Cristo". Al riguardo il Papa, ricordando che durante i giorni del Simposio è stato sollecitato il sostegno orante di numerose comunità ecclesiali e Monasteri, ha detto: "A questa corale richiesta di aiuto celeste, mi unisco anch'io invocando su di voi la protezione di Maria Santissima, Stella dell'evangelizzazione, come pure la speciale intercessione di Sant'Agostino di Ippona, la cui figura è come un ponte tra l'Africa e l'Europa. Proprio oggi ricorre il 1650° della sua nascita e in questi giorni le sue reliquie sono presenti a Roma".

"Infine, accogliendo i voti del Consiglio post-sinodale, interprete dei desideri dei Pastori africani, colgo l'occasione per annunciare la mia intenzione di convocare una seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi. Affido questo progetto alla vostra preghiera" - ha concluso il Pontefice - "mentre invito caldamente tutti a implorare dal Signore per l'amata terra d'Africa il dono prezioso della comunione e della pace".
AC/AFRICA:EUROPA/CCEE:SECAM VIS 20041115 (370)

CONVOCAZIONE SECONDA ASSEMBLEA SINODO VESCOVI PER AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto oggi i partecipanti al Simposio dei Vescovi d'Africa e d'Europa promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) e dal Simposio delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar (Secam). Tema del Simposio, tenutosi a Roma dal 10 al 13 novembre, è stato: "Comunione e solidarietà tra l'Africa e l'Europa".

"Mi rallegro" - ha detto il Papa - "che abbiate avvertito il desiderio di approfondire i vincoli della fraternità sacramentale, che animano il vostro impegno pastorale al servizio di Dio e dei fratelli". Voi siete chiamati ad offrire una significativa testimonianza "per affrontare le grandi sfide che interpellano la fede cristiana in questa nostra società globalizzata".

Sottolineando che il Simposio "ha favorito l'incontro e il dialogo tra la cultura e la mentalità europea e quella cristiana", il Santo Padre ha affermato: "Si tratta di valorizzare le diverse tradizioni culturali in maniera complementare per permettere alle varie Comunità ecclesiali di affrontare congiuntamente tematiche esistenziali quali la concezione dell'uomo e della società, e ambiti operativi della pastorale, come l'evangelizzazione e le relazioni ecumeniche ed interreligiose".

Il Santo Padre ha ribadito che per portare a compimento la "urgente azione missionaria è indispensabile coltivare in primo luogo la preghiera e il contatto personale con Cristo". Al riguardo il Papa, ricordando che durante i giorni del Simposio è stato sollecitato il sostegno orante di numerose comunità ecclesiali e Monasteri, ha detto: "A questa corale richiesta di aiuto celeste, mi unisco anch'io invocando su di voi la protezione di Maria Santissima, Stella dell'evangelizzazione, come pure la speciale intercessione di Sant'Agostino di Ippona, la cui figura è come un ponte tra l'Africa e l'Europa. Proprio oggi ricorre il 1650° della sua nascita e in questi giorni le sue reliquie sono presenti a Roma".

"Infine, accogliendo i voti del Consiglio post-sinodale, interprete dei desideri dei Pastori africani, colgo l'occasione per annunciare la mia intenzione di convocare una seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi. Affido questo progetto alla vostra preghiera" - ha concluso il Pontefice - "mentre invito caldamente tutti a implorare dal Signore per l'amata terra d'Africa il dono prezioso della comunione e della pace".
AC/AFRICA:EUROPA/CCEE:SECAM VIS 20041115 (370)

COLTIVARE DIALOGO COSTRUTTIVO FAMIGLIE E MONDO TELEVISIVO


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Cardinale Camillo Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ed ai partecipanti alle cerimonie celebrative del 50° di fondazione dell'Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Telespettatori.

Nel Messaggio, datato 10 novembre, Giovanni Paolo II ricorda che l'Associazione, promossa dall'Azione Cattolica, ha come finalità la promozione della "dignità della persona, della famiglia, della scuola e la salvaguardia dei diritti e degli interessi morali, spirituali e culturali dei cittadini".

"È indispensabile" - scrive il Santo Padre - "aiutare gli utenti, particolarmente le famiglie, ad un uso maturo del mezzo televisivo per saper discernere con equilibrio e saggezza le trasmissioni che sono in sintonia con la visione cristiana del mondo e dell'uomo".

"Le legittime esigenze dell'informazione" - sottolinea il Papa - "e del mondo dello spettacolo vanno armonizzate con i diritti dei singoli e delle famiglie, mai cedendo alle lusinghe di chi vuole confondere la verità con l'opinione, ed evitando con cura che gli aspetti più sacri e intimi della vita familiare siano esposti a spettacolarizzazione e a banale volgarizzazione".

Esprimendo apprezzamento per l'operato dell'Associazione che ha elaborato codici di tutela dei minori, il Papa conclude il Messaggio auspicando che "si possa coltivare un dialogo costruttivo tra le famiglie e gli operatori del mondo televisivo, favorendo una seria riflessione etica, tanto più necessaria a coloro che operano nell'ambito della comunicazione sociale, perché svolgono un compito con notevoli risvolti formativi".
MESS/TELEVISIONE/RUINI VIS 20041115 (260)

venerdì 12 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Wilhelmus de Bekker, Vescovo di Paramaribo (superficie: 163.820; popolazione: 459.281; cattolici: 105.635; sacerdoti: 23; religiosi: 15), Suriname. Il Vescovo eletto, finora Amministratore Diocesano e Parroco della medesima Circoscrizione Ecclesiastica, è nato a Helmond (Paesi Bassi) nel 1939, è stato ordinato sacerdote nel 1985.
NER/../DE BEKKER VIS 20041112 (70)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Onorevole Francesco Storace, Presidente della Regione Lazio.

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20041112 (40)

IX RIUNIONE ASSEMBLEA SPECIALE PER L'AMERICA SINODO VESCOVI

CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Un Comunicato, reso pubblico oggi, annuncia che il Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per l'Assemblea Speciale per l'America ha tenuto la Nona Riunione in Vaticano il giorno 5 novembre, sotto la presidenza dell'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi. Alla Riunione hanno partecipato otto Membri del Consiglio e sei Officiali del Sinodo dei Vescovi.

Dopo una riesamina dell'attività della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi a partire dall'Ottava Riunione del Consiglio, si è svolta la discussione sull'applicazione dell'Esortazione nelle varie Chiese particolari d'America, con speciale riferimento alla situazione attuale della società e della Chiesa nei singoli Paesi e nel Continente e con l'esame dei principali problemi pastorali attuali per trovare una soluzione in spirito di comunione tra le Chiese particolari in America e nella Chiesa Cattolica.
SE/CONSIGLIO:AMERICA:RIUNIONE/ETEROVIC VIS 20041112 (150)

RICERCA SCIENTIFICA NON IGNORI INTANGIBILITÀ ESSERE UMANO


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Presidente dell'Associazione dei Medici Cattolici Italiani, Prof. Domenico Di Virgilio, in occasione del XXIII Congresso Nazionale dell'Associazione.

Nel Messaggio, datato 9 novembre, il Santo Padre riafferma i principi etici fondati sul Giuramento di Ippocrate: "non vi sono vite indegne di essere vissute; non vi sono sofferenze, per quanto penose, che possano giustificare la soppressione di un'esistenza; non vi sono ragioni, per quanto alte, che rendano plausibile la 'creazione' di esseri umani destinati ad essere utilizzati e distrutti".

"Vi ispiri sempre nelle vostre scelte la convinzione che la vita va promossa e difesa" - scrive il Pontefice - "dal suo concepimento fino al suo tramonto naturale: ciò che vi farà riconoscere come medici cattolici sarà proprio la difesa della dignità inviolabile di ogni persona umana. Nella vostra opera di salvaguardia e di promozione della salute, non trascurate mai la dimensione spirituale dell'uomo".

Ribadendo che il progresso scientifico è "uno strumento formidabile per migliorare le condizioni di vita e di benessere, dall'altra può anche essere asservito alla volontà di sopraffazione e di dominio. La ricerca scientifica, per sua propria natura orientata al bene dell'uomo, rischia allora di smarrire la sua vocazione originaria. Nessun tipo di ricerca può ignorare l'intangibilità di ogni singolo essere umano: violare questa barriera significa aprire le porte a una nuova forma di barbarie".
MESS/VITA/MEDICI CATTOLICI ITALIANI VIS 20041112 (250)

COSCIENZA CRITICA PER DISCERNERE SIGNIFICATO VITA E STORIA

CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre, nel ricevere il Presidente della Repubblica del Portogallo, Signor Jorge Sampaio, ha ricordato la sua visita del 2000 a Fatima per la Beatificazione "di due piccoli grandi portoghesi: Francisco e Jacinta Marto".

"La luce benefica che brilla nella loro vita" - ha detto il Papa - "illumina il mondo intero che continua a guardare con speranza al Portogallo, soprattutto mentre prende coscienza della grave crisi di valori della nostra società, sempre più disorientata davanti alle decisioni etiche indispensabili per il cammino futuro dell'umanità".

Giovanni Paolo II ha detto che: "la formazione di una coscienza critica per discernere il senso della vita e della storia costituisce la maggiore sfida culturale del momento presente, che la Chiesa in Portogallo intende affrontare come dimostra il nuovo Concordato che entrerà presto in vigore".
AC/.../SAMPAIO VIS 20041112 (160)

LA MEDICINA SI PONE SEMPRE AL SERVIZIO DELLA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i 600 partecipanti alla Conferenza Internazionale sulle Cure Palliative, promossa dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, tuttora in corso in Vaticano, ha voluto ringraziarli per il loro "impegno scientifico e umano a favore di quanti si trovano in uno stato di sofferenza".

"La medicina" - ha detto il Papa - "si pone sempre al servizio della vita. Anche quando sa di non poter debellare una grave patologia, dedica le proprie capacità a lenirne le sofferenze. Lavorare con passione per aiutare il paziente in ogni situazione significa aver coscienza dell'inalienabile dignità di ogni essere umano, anche nelle estreme condizioni dello stato terminale".

Il Pontefice ha ribadito che la fede può aiutare la persona che soffre e renderla capace di lenire la sofferenza altrui. "Di fatto esiste una relazione direttamente proporzionale tra la capacità di soffrire e la capacità di aiutare chi soffre". Le persone più sensibili al dolore altrui e disponibili ad assistere chi soffre "sono anche più disposte ad accettare, con l'aiuto di Dio, le proprie sofferenze".

Il Santo Padre ha fatto riferimento al problema dell'eutanasia, definendolo uno "tra i drammi causati da un'etica che pretende di stabilire chi può vivere e chi deve morire. (...) Anche se motivata da sentimenti di una mal intesa compassione, (...) l'eutanasia invece che riscattare la persona dalla sofferenza ne realizza la soppressione. La compassione, quando è priva della volontà di affrontare la sofferenza (...) porta alla cancellazione della vita per annientare il dolore, stravolgendo così lo statuto etico della scienza medica. La vera compassione, al contrario, promuove ogni ragionevole sforzo per favorire la guarigione del paziente".

Sulla questione relativa alla terapia intensiva, il Papa ha affermato che: "L'eventuale decisione di non intraprendere o di interrompere una terapia sarà ritenuta eticamente corretta quando questa risulti inefficace o chiaramente sproporzionata ai fini del sostegno alla vita o del recupero della salute. Il rifiuto dell'accanimento terapeutico, pertanto, è espressione del rispetto che in ogni istante si deve al paziente".

Il Papa ha inoltre ribadito l'importanza di "accompagnare il paziente fino alla fine, ponendo in atto tutte le azioni e attenzioni possibili per diminuirne le sofferenze e favorirne nell'ultima parte dell'esistenza terrena un vissuto per quanto possibile sereno, che ne disponga l'animo all'incontro con il Padre celeste".

Precisando che le cure palliative mirano a lenire "una vasta gamma di sintomi di sofferenza di ordine fisico, psichico e mentale", il Santo Padre ha sottolineato che perciò richiedono l'intervento di personale specializzato. La somministrazione degli analgesici, ha specificato il Papa, "dovrà essere effettivamente proporzionata all'intensità e alla cura del dolore, evitando ogni forma di eutanasia quale si avrebbe somministrando ingenti dosi di analgesici proprio con lo scopo di provocare la morte".

Il Papa ha concluso il suo discorso ribadendo che: "La scienza e la tecnica, tuttavia, non potranno mai dare risposta soddisfacente agli interrogativi essenziali del cuore umano. A queste domande può rispondere solo la fede. La Chiesa intende continuare ad offrire il proprio contributo specifico attraverso l'accompagnamento umano e spirituale degli infermi".
AC/CURE PALLIATIVE/... VIS 20041112 (530)

giovedì 11 novembre 2004

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli deceduti nelle scorse settimane:

- Il Cardinale Juan Francisco Fresno Larraín, Arcivescovo emerito di Santiago del Cile (Cile), il 14 ottobre, all'età di 90 anni.

- Il Cardinale James Aloysius Hickey, Arcivescovo emerito di Washington (Stati Uniti d'America), il 24 ottobre, all'età di 84 anni.

- Il Vescovo Sebastian Dalis, già Ausiliare di Baguio (Filippine), il 27 ottobre, all'età di 79 anni.

- Il Vescovo Armido Gasparini, M.C.C.I., già Vicario Apostolico di Awasa (Etiopia), il 21 ottobre, all'età di 91 anni.

- Il Vescovo Adolfo Hernández Hurtado, già Ausiliare di Guadalajara (Messico), il 15 ottobre, all'età di 83 anni.

- Il Vescovo Stefan Moskwa, Ausiliare di Przemysl dei Latini (Polonia), il 18 ottobre, all'età di 69 anni.

- L'Arcivescovo Domenico Picchinenna, emerito di Catania (Italia), il 25 ottobre, all'età di 91 anni.

- L'Arcivescovo Maximos Salloum, emerito di Akka dei Greco-Melkiti (Israele), il 28 ottobre, all'età di 83 anni.
.../DEFUNTI/... VIS 20041111 (170)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Alfonso Milián Sorribas, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Zaragoza (Spagna), Vescovo di Barbastro-Monzón (superficie: 8.321; popolazione: 97.800; cattolici: 95.200; sacerdoti: 104; religiosi: 173), Spagna.
NER/.../MILIÁN SORRIBAS VIS 20041111 (40)

CONDOGLIANZE SANTA SEDE POPOLO PALESTINESE MORTE ARAFAT C

CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2004 (VIS). Nell'apprendere la notizia della morte, avvenuta questa mattina presto in un Ospedale di Parigi, di Yasser Arafat, 75 anni, Presidente dell'Autorità Palestinese, il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione:

"La Santa Sede si unisce al dolore del popolo palestinese per la scomparsa del Presidente Yasser Arafat. Egli è stato un leader dal grande carisma, che ha amato il suo popolo ed ha cercato di guidarlo verso l'indipendenza nazionale. Dio accolga nella Sua misericordia l'anima dell'illustre Defunto e conceda la pace alla Terra Santa, con due Stati indipendenti e sovrani, pienamente riconciliati tra loro".

Il Santo Padre Giovanni Paolo II e Yasser Arafat si sono incontrati dodici volte nei 26 anni di Pontificato. Arafat è stato ricevuto in Vaticano 11 volte: la prima il 15 settembre 1982 e l'ultima il 30 ottobre 2001. Il Santo Padre ed il leader palestinese si incontrarono a Betlemme nel corso del pellegrinaggio del Pontefice in Terra Santa nel marzo 2000.

Yasser Arafat ha incontrato il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato nel 1996, l'allora Arcivescovo ed ora Cardinale Jean-Louis Tauran, Segretario per i Rapporti con gli Stati, nel 1994 in Tunisia e nel 1995 a Gaza durante un viaggio in Israele, e il Cardinale Pio Laghi in occasione della sua visita in Terra Santa nel 2001.

Il 25 ottobre 1994, la Santa Sede annunciò lo scambio di rapporti diplomatici con l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) per progredire "nel proseguimento dello sviluppo di reciproche relazioni e cooperazione. (...) Si è deciso di dare ai proficui contatti di lavoro già da lungo tempo esistenti un carattere permanente ed ufficiale. Di conseguenza l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina aprirà un ufficio di rappresentanza presso la Santa Sede, con un proprio Direttore ed il Nunzio Apostolico in Tunisia sarà responsabile dei contatti con i leader dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina".

Il 15 febbraio 2000, il Santo Padre Giovanni Paolo II ricevette Arafat ed una Delegazione palestinese per la firma di un Accordo bilaterale denominato "Basic Agreement" fra la Santa Sede e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina, come Rappresentante dell'Autorità Palestinese. In quell'occasione il leader palestinese invitò il Papa a Betlemme. L'accordo firmato quel giorno regolava alcune questioni di carattere giuridico riguardanti la presenza e l'attività della Chiesa Cattolica nei territori dipendenti dall'Autorità Palestinese.
OP/MORTE ARAFAT/NAVARRO-VALLS VIS 20041111 (400)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Signor Lech Walesa, ex-Presidente della Polonia.
AP/... VIS 20041111 (30)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO SANTO PADRE MORTE ARAFAT


CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2004 (VIS). Appresa la notizia della morte del Presidente dell'Autorità Palestinese Yasser Arafat, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha disposto l'invio del seguente messaggio di cordoglio, tramite il Cardinale Segretario di Stato Angelo Sodano, al Signor Rawhi Fattuh, Presidente del Consiglio Legislativo Palestinese:

"In questo momento di tristezza per la dipartita del Presidente Yasser Arafat, Sua Santità Papa Giovanni Paolo II è particolarmente vicino alla famiglia del defunto, alle autorità e al popolo palestinese. Affidando la sua anima a Dio Onnipotente e Misericordioso, il Santo Padre prega il Principe della Pace affinché la stella dell'armonia splenda presto sulla Terra Santa ed i due Popoli che vi dimorano vivano riconciliati come due Stati indipendenti e sovrani".
TGR/MORTE ARAFAT/SODANO VIS 20041111 (140)

L'EUCARISTIA ANTICIPA IL BANCHETTO DELLA GLORIA CELESTE


CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Santa Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell'anno. Il Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, ha celebrato l'Eucaristia con gli altri Cardinali.

Nell'omelia il Santo Padre ha affermato: "Nella Pasqua si compirà il mistero della morte e risurrezione di Cristo. È mistero che costantemente si rende attuale nell'Eucaristia, banchetto mistico, nel quale il Messia dà se stesso in cibo ai convitati, per unirli a sé in un vincolo d'amore e di vita più forte della morte. (...) Ogni volta che celebriamo l'Eucaristia, prendiamo parte alla cena del Signore che anticipa il banchetto della gloria celeste".

"Con affetto mi è caro ricordare, in modo speciale" - ha proseguito il Papa - "i Signori Cardinali: Paulos Tzadua, Opilio Rossi, Franz König, Hyacinthe Thiandoum, Marcelo González Martín, Juan Francisco Fresno Larraín, James Aloysius Hockey e Gustaaf Joos. Preghiamo per loro e per gli Arcivescovi e Vescovi defunti, che affidiamo con filiale fiducia alla misericordia divina".

"Pensando ad essi, rievocandone il servizio generosamente reso alla Chiesa, sembra di sentirli ripetere con l'Apostolo: 'La speranza non delude'".

Giovanni Paolo II ha concluso l'omelia sottolineando che: "Iddio è fedele e la nostra speranza in Lui non è vana. Rendiamo grazie al Signore per tutti i benefici elargiti alla chiesa mediante il ministero sacerdotale di questi Pastori defunti. Invochiamo per loro la materna intercessione di Maria Santissima, affinché ottengano di partecipare all'eterno convito. Quello stesso convito che con fede ed amore hanno pregustato durante il pellegrinaggio terreno".
HML/CARDINALI:VESCOVI DEFUNTI/... VIS 20041111 (280)

mercoledì 10 novembre 2004

COMUNIONE E SOLIDARIETÀ TRA AFRICA ED EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2004 (VIS). Il primo Simposio organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e dal Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM), avrà inizio questo pomeriggio presso il Salesianum (Roma, 10-13 novembre), sul tema: "Comunione e solidarietà tra Africa ed Europa", con il patrocinio della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

Al Simposio interverranno 150 Vescovi e responsabili di organismi internazionali delegati di circa 62 paesi dei due continenti, i rappresentanti di sette dicasteri Vaticani, i delegati degli organismi ecclesiali continentali di Asia, America Latina ed America del Nord.

Tema della giornata di giovedì 11 novembre saranno l'Esortazione Apostolica "'Ecclesia in Africa' ed 'Ecclesia in Europa', Situazione - sfide - attese"; venerdì 12 novembre il tema in esame sarà: "La collaborazione tra Africa ed Europa. Fondamenti teologici - Prospettiva - Impegno per una società più giusta e solidale"; ed infine tema della giornata conclusiva di sabato 13 novembre sarà: "Corresponsabilità per una Chiesa rinnovata nel servizio del mondo. Alzatevi e andiamo".

Un Comunicato relativo ai lavori del Simposio precisa che: "All'indomani della firma del Trattato costituzionale europeo e mentre si sta costituendo la nuova Commissione, i Vescovi europei desiderano che la costruzione della nuova Europa sia un'esperienza di comunione e di solidarietà dove non c'è spazio per xenofobie, emarginazione e disperazione".

"Dall'altra parte del Mediterraneo" - si legge ancora nel Comunicato - "i Vescovi africani sono preoccupati da una situazione che vede ancora oggi quasi la metà della popolazione vivere al di sotto della soglia di povertà e più di 140 milioni di persone con redditi che non consentono di rispondere in modo continuo ai bisogni delle proprie famiglie. Ogni giorno migliaia di giovani africani tentano per disperazione l'ingresso in Europa, rischiando la vita. Il 'brain drain' delle promesse del giovane continente non accenna a diminuire; situazioni di conflitto impediscono uno sviluppo duraturo".

Il giorno conclusivo del Simposio, sabato 13 novembre, alle 9:30 è in programma una Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro ed un'udienza del Santo Padre Giovanni Paolo II alle 11:30.
.../SIMPOSIO AFRICA EUROPA/CCEE:SECAM VIS 20041110 (340)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza l'Arcivescovo Józef Nowacki, Nunzio Apostolico in Slovacchia.
AP/.../... VIS 20041110 (30)

XL ANNIVERSARIO DECRETO "UNITATIS REDINTEGRATIO"


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha presieduto una Conferenza Stampa di presentazione della Conferenza organizzata dal Dicastero a Rocca di Papa (11-13 novembre), per il XL anniversario, il 21 novembre, del Decreto del Concilio Vaticano II sull'Ecumenismo: "Unitatis redintegratio".

"Quale era il messaggio e lo scopo del documento?" si è chiesto il Cardinale in apertura della Conferenza stampa. Quale effetto ha avuto in questi anni? A che punto siamo oggi con l'ecumenismo? Quale è il cammino che esso deve ancora compiere? Quale è il prossimo futuro che lo attende". Obiettivo della Conferenza è trovare una risposta a questi interrogativi.

Citando la prima frase del documento conciliare: "Promuovere il ristabilimento dell'unità fra tutti i cristiani è uno dei principali intenti del sacro Concilio ecumenico Vaticano II", il Cardinale Kasper ha sottolineato che nel Decreto si legge anche che: "'da Cristo Signore la Chiesa è stata fondata una e unica'" e che "la divisione è opposta alla volontà del Signore". Inoltre "promuovere il ristabilimento dell'unità fra tutti i cristiani è uno dei principali intenti del sacro Concilio Ecumenico Vaticano II", come pure una delle "priorità pastorali del Pontificato di Giovanni Paolo II".

Dal 1964, ha precisato il Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, "la ricezione e la consapevolezza ecumenica nella Chiesa è cresciuta". Il Cardinale ha enumerato alcuni eventi degli ultimi quaranta anni che "sarebbero stati inimmaginabili prima del Concilio", quali lo storico incontro fra Papa Paolo VI ed il Patriarca Atenagora, la firma della Dichiarazione congiunta cattolico-luterana sulla dottrina della giustificazione nel 1999 e la consegna dell'Icona della Madre di Kazan a Mosca, quasi tre mesi fa.

Il Cardinale ha riconosciuto che "esistono problemi e delusioni" e "nuove sfide: da una parte, un relativismo e pluralismo qualitativo postmoderno" e "dall'altra, un fondamentalismo aggressivo esercitato da sette antiche e nuove con le quali non è possibile stabilire (...) un dialogo improntato a rispetto. In alcune Comunità ecclesiali si constata una sorta di liberalismo dottrinale e soprattutto etico".

Rimangono ancora degli interrogativi, ha affermato il Cardinale Kasper, sul futuro del movimento ecumenico ed ha detto in merito: "Una risposta uniforme è impossibile. La situazione è molto variegata nelle varie parti del mondo". Il Cardinale ha parimenti ha annunciato che: "L'ultima Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani nel 2003 ha suggerito di preparare un Vademecum di ecumenismo spirituale; una prima bozza sarà presentata e discussa alla Conferenza anche in vista di raccogliere ulteriori suggerimenti".

Il Vescovo Brian Farrell, Segretario del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, ha precisato che alla Conferenza parteciperanno 260 persone, fra le quali, i rappresentanti di 28 Conferenze Episcopali di Africa, 21 delle Americhe, 28 dell'Asia, 25 dell'Europa e 2 dell'Oceania e dei Patriarcati orientali cattolici. Inoltre è prevista la presenza di 27 Delegati fraterni delle Chiese Ortodosse, delle Antiche Chiese dell'Oriente, delle Chiese e Comunità cristiane d'Occidente e delle organizzazioni cristiane internazionali.

Dopo l'introduzione del Cardinale Kasper sul: "Significato permanente ed urgente di 'Unitatis redintegratio'", alla Conferenza interverranno il Metropolita di Pergamo, Sua Eccellenza Johannis Zizioulas, del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, che rileggerà il Decreto secondo una prospettiva ortodossa ed il Professor Geoffrey Wainwright, del Consiglio Metodista Mondiale, che lo rileggerà nella prospettiva delle Comunioni derivate dalla Riforma Protestante.

Il secondo giorno, il Vescovo Farrell darà una lettura delle risposte delle Conferenze Episcopali ad un questionario inviato dal Dicastero in preparazione dell'incontro, con i dati aggiornati sulla situazione ecumenica nei vari contesti locali. Il Monsignor Eleuterio F. Fortino, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio, presenterà un documento informativo dal titolo: "L'Azione del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani dalla promulgazione di 'Unitatis redintegratio' ad oggi".

Sabato 13 novembre, il Cardinale Ivan Dias, Arcivescovo di Bombay (India), il Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna), la Dottoressa Chiara Lubich, Presidente del Movimento dei Focolari ed il Padre Enzo Bianchi, Priore di Bose, parleranno sulle prospettive future del Decreto.

Sabato alle 17:30 è in programma, nella Basilica Vaticana, la Celebrazione dei Vespri presieduta dal Santo Padre, alla quale sono invitati anche i Rappresentanti delle Chiese e Comunità ecclesiali, i parroci e i fedeli della Diocesi di Roma e i movimenti ed associazioni che operano e pregano per l'unità dei cristiani.
.../CONFERENZA UNITATIS REDINTEGRATIO/KASPER VIS 20041110 (720)

GRAZIE A DIO PER LA LIBERTÀ DELLA PATRIA POLACCA


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2004 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nella Basilica di San Pietro e nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre, nelle parole di saluto nelle diverse lingue, ha dato il suo cordiale benvenuto ai pellegrini della Slovacchia fra i quali i "diaconi del Seminario Maggiore di San Carlo Borromeo di Kosice che celebra il decimo anniversario della sua rinascita".

Successivamente il Santo Padre, rivolgendo un saluto particolare ai pellegrini polacchi, ha ricordato che: "Domani celebreremo la Festa dell'Indipendenza della Polonia. Rendiamo grazie a Dio per la libertà della Patria. Che questo particolare dono, riscattato con il sangue dei nostri padri e delle nostre madri, fruttifichi nella Patria con il diligente compimento dei doveri da parte di ciascuno, con la comprensione vicendevole e con la dedizione al bene comune. Che il Signore nella sua Provvidenza benedica tutta la nostra Patria".
AG/SALUTI/... VIS 20041110 (150)

UDIENZA GENERALE: NON FONDARE LA VITA SU PSEUDO VALORI


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2004 (VIS). L'Udienza Generale di oggi si è tenuta in due momenti distinti: dapprima il Santo Padre si è rivolto ai fedeli di lingua tedesca e inglese nella Basilica Vaticana e successivamente agli altri fedeli nell'Aula Paolo VI.

Tema dell'Udienza di oggi è stato il Salmo 61: "Solo in Dio la nostra pace", che, ha spiegato il Pontefice "contrappone due specie di fiducia. Sono due scelte fondamentali, una buona e una perversa, che comportano due differenti condotte morali. C'è innanzitutto la fiducia in Dio (...) Il Salmistra ribadisce: 'In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio".

"C'è poi un'altra fiducia di stampo idolatrico" - ha continuato il Pontefice - "sulla quale l'orante fissa con insistenza la sua attenzione critica. È una fiducia che fa cercare la sicurezza e la stabilità nella violenza, nella rapina e nella ricchezza".

Riferendosi alla violenza, Giovanni Paolo II ha detto: "Il primo falso dio è la violenza cui l'umanità continua purtroppo a ricorrere anche nei nostri giorni insanguinati. A questo idolo si accompagna l'immenso corteo di guerre, oppressioni, prevaricazioni, torture e uccisioni esecrande, inflitte senza sussulto di rimorso".

"Il secondo falso dio è la rapina" - ha spiegato il Papa - "che s'esprime nell'estorsione, nell'ingiustizia sociale, nell'usura, nella corruzione politica ed economica. Troppa gente coltiva la 'illusione' di soddisfare in questo modo la propria ingordigia".

"Infine, la ricchezza è il terzo idolo a cui 'si attacca il cuore' dell'uomo nella speranza ingannevole di potersi salvare dalla morte e assicurarsi un primato di prestigio e di potere".

"Se noi fossimo più consapevoli della nostra caducità" - ha sottolineato il Papa - "e del limite proprio delle creature, non sceglieremmo la via della fiducia negli idoli, né organizzeremmo la nostra vita su una scala di pseudo-valori fragili e inconsistenti. Ci orienteremmo piuttosto verso l'altra fiducia, quella che ha il suo centro nel Signore, sorgente di eternità e di pace".

"Il Concilio Vaticano II" - ha detto infine il Santo Padre - "ha applicato ai sacerdoti, l'invito del Salmo 61 a 'non attaccare il cuore alla ricchezza'. Il Decreto sul ministero e la vita sacerdotale esorta: 'Non si affezionino in alcun modo alle ricchezze (...). Tuttavia questo appello a rigettare la fiducia perversa e a scegliere quella che ci porta a Dio vale per tutti e deve diventare la nostra stella polare nel comportamento quotidiano, nelle decisioni morali, nello stile di vita".
AG/SALMO 61/... VIS 20041110 (420)

martedì 9 novembre 2004

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Vescovo Gilbert Aubry, di Saint-Denis-de-la Réunion (La Réunion), in visita "ad Limina Apostolorum".

- Padre Jan Szpilka, S.D.S., Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" delle Isole Comores, in visita "ad Limina Apostolorum".
AP/.../... VIS 20041109 (50)

FIRMATO ACCORDO PER CENSIMENTO ARCHIVI DELL'INQUISIZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV 2004 (VIS). Questo pomeriggio, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione:

"Questo pomeriggio Sua Eccellenza Monsignor Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Dottor Maurizio Fallace, Direttore Generale per gli Archivi del Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali, e il Professor Andrea Del Col, Direttore del Centro di Ricerca sull'Inquisizione dell'Università degli Studi di Trieste, firmeranno un accordo di collaborazione per portare avanti un progetto di censimento degli archivi e della documentazione inquisitoriale in Italia.

"Tale progetto riguarda non solo il materiale documentario concernente l'Inquisizione romana, conservato negli archivi ecclesiastici, statali e privati, nonché nelle biblioteche italiane e straniere, ma anche la documentazione dell'Inquisizione spagnola in territorio italiano e quella delle autorità secolari che istruirono comunque processi per eresia, stregoneria e altri delitti contro la fede.

"Una così vasta operazione, mai tentata finora, è di grande importanza per rispondere ai nuovi orientamenti della ricerca internazionale sul controllo delle idee religiose nell'Europa medievale e moderna, e si avvale della collaborazione tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede e un gruppo di ricerca dell'Università italiana, per rendere più facilmente disponibile un grande patrimonio documentario oggi ancora poco conosciuto e disperso in una molteplicità di sedi".

"Il censimento, attuato secondo criteri elaborati di comune accordo e con gli strumenti informatici più avanzati, non solo mirerà alla salvaguardia di questi beni culturali, unici nel loro genere, ma permetterà di approfondire le conoscenze in molti ambiti di ricerca, dalla storia delle dottrine religiose a quella della scienza, delle culture popolari, della santità spontanea, della censura, oltre che dei sistemi di controllo sociale tra medioevo ed età moderna".

"L'accordo consoliderà quindi e amplierà una collaborazione che viene da tempo realizzandosi al servizio di un migliore sviluppo dell'uomo e della convivenza civile, nell'approfondimento dei valori propri del Cristianesimo e della civiltà occidentale".
OP/INQUISIZIONE/NAVARRO-VALLS VIS 20041109 (330)

CRISTIANITÀ ISPIRATRICE PATRIMONIO ARTISTICO MONDIALE


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV 2004 (VIS). Cardinali, ambasciatori, sacerdoti, religiosi ed i Presidenti delle sette Accademie Pontificie hanno partecipato oggi alla Nona Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie, durante la quale il discorso del Santo Padre è stato letto dall'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali.

Presente questa mattina anche il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie, fondato da Giovanni Paolo II nel 1995 e formato dai Presidenti delle Pontificie Accademie di San Tommaso d'Aquino, di Teologia, dell'Immacolata, dell'Internazionale Mariana, delle Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon, dell'Accademia Romana di Archeologia e dell'Accademia "Cultorum Martyrum".

Il Papa ha proposto, come tema dell'incontro di quest'anno, la "'Via Pulchritudinis', come itinerario privilegiato per l'incontro tra fede cristiana e le culture del nostro tempo". La Chiesa, in duemila anni di storia, "ha percorso in tanti modi la via della bellezza" incoraggiando, ispirando ed accompagnando l'arte e gli artisti nel campo dell'architettura, della scultura, della pittura, della miniatura, delle opere musicali, letterarie e teatrali.

"Potrebbe l'umanità di oggi" - ha detto il Papa - "godere di un così vasto patrimonio artistico se la comunità cristiana non avesse incoraggiato e sorretto la creatività di numerosi artisti, proponendo loro, come modello e fonte di ispirazione, la bellezza di Cristo, splendore del Padre?". Il Papa ha ringraziato gli artisti per l'attività svolta e li ha incoraggiati a "promuovere un nuovo umanesimo cristiano" che potrebbe diventare "un itinerario di dialogo e pace tra i popoli".

La Seduta si è conclusa con due premi: il Premio annuale delle Pontificie Accademie è stato conferito all'Abbazia Benedettina di Keur Moussa in Senegal, mentre una Medaglia del Pontificato è stata consegnata ad "Ipotesi Cinema", Scuola di Cinematografia ed al Coro Interuniversitario di Roma.
AC/SEDUTA PONTIFICIE ACCADEMIE/POUPARD VIS 20041109 (290)

CALENDARIO CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DA GIOVANNI PAOLO II
CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV 2004 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso pubblico il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre Giovanni Paolo II, dall'11 novembre al 31 dicembre 2004.

NOVEMBRE

- Giovedì 11: alle ore 11:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell'anno.

- Sabato 13: alle ore 18:00, nella Basilica Vaticana, Primi Vespri della XXXIII domenica "per annum", in occasione del 40° anniversario della promulgazione del Decreto sull'Ecumenismo "Unitatis Redintegratio" del Concilio Vaticano II.

- Sabato 27: alle ore 11:00, nella Basilica Vaticana, Celebrazione Ecumenica per la consegna delle Reliquie dei Santi Gregorio Nazianzeno e Giovanni Crisostomo, Vescovi e Dottori della Chiesa, al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli.

DICEMBRE

- Mercoledì 8: Solennità dell'Immacolata. Alle ore 9:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa in occasione della 150° anniversario della definizione del Dogma della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Alle ore 16:30, in Piazza di Spagna, Omaggio all'Immacolata.

- Martedì 14: alle ore 17:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa per gli Universitari degli Atenei romani.

- Venerdì 24: Solennità del Natale del Signore. Alle ore 24:00, nella Basilica Vaticana, Santa Messa della Notte.

- Sabato 25: Solennità del Natale del Signore. Alle ore 12:00, in Piazza San Pietro,
Benedizione "Urbi et Orbi".

- Venerdì 31: alle ore 18:00, nella Basilica Vaticana, Vespri e "Te Deum" di ringraziamento.
GPII-CALENDARIO/NOVEMBRE:DICEMBRE/... VIS 20041109 (240)

ESPERTI IN CURE PALLIATIVE RIUNITI IN VATICANO


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV 2004 (VIS). Il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ha presentato questa mattina la XIX Conferenza Internazionale su "Le Cure Palliative", che si celebrerà dall'11 al 13 novembre in Vaticano.

Alla presentazione sono intervenuti il Vescovo Josè Luis Redrado Marchite, Segretario del Dicastero ed il Padre Felice Ruffini, Sotto-Segretario, la Dottoressa Vittorina Zagonel, Specialista in Oncologia ed Ematologia (Roma); la Dottoressa Simona Castellano, Fisiatra del Centro dei Paraplegici (Roma) ed il Dottor Maurizio Evangelista, Ricercatore dell'Istituto di Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma).

Parteciperanno alla Conferenza più di 650 persone di 73 paesi, tra i quali i maggiori specialisti in cure palliative provenienti dall'Asia, dall'America, dall'Africa e dall'Europa.

Nella prima parte del Congresso si parlerà dello studio scientifico delle cure palliative, del trattamento del dolore, dell'eutanasia e degli aspetti giuridici di queste cure. Nella seconda parte si affronterà il tema della fede e della secolarizzazione nell'ultima tappa della vita, le cure proporzionate e sproporzionate, l'accanimento terapeutico. Successivamente si analizzerà la visione delle cure palliative nell'Ebraismo, nell'Islam, nell'Induismo, nel Buddismo e nella New Age.

Nella terza parte della Conferenza si discuterà sulle linee che devono seguire l'investigazione medica, un nuovo approccio culturale alla fine della vita, la fine della vita umana nei mezzi di comunicazione, l'aggiornamento pastorale degli operatori sanitari negli aspetti delle cure palliative, dei medici, degli infermieri, dei religiosi, della famiglia, degli psicologi ed assistenti sociali, del volontariato.
.../CONFERENZA CURE PALLIATIVE/LOZANO VIS 20041109 (250)

CRISTIANITÀ ISPIRATRICE PATRIMONIO ARTISTICO MONDIALE


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV 2004 (VIS). Cardinali, ambasciatori, sacerdoti, religiosi ed i Presidenti delle sette Accademie Pontificie hanno partecipato oggi alla Nona Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie, durante la quale il discorso del Santo Padre è stato letto dall'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali.

Presente questa mattina anche il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie, fondato da Giovanni Paolo II nel 1995 e formato dai Presidenti delle Pontificie Accademie di San Tommaso d'Aquino, di Teologia, dell'Immacolata, dell'Internazionale Mariana, delle Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon, dell'Accademia Romana di Archeologia e dell'Accademia "Cultorum Martyrum".

Il Papa ha proposto, come tema dell'incontro di quest'anno, la "'Via Pulchritudinis', come itinerario privilegiato per l'incontro tra fede cristiana e le culture del nostro tempo". La Chiesa, in duemila anni di storia, "ha percorso in tanti modi la via della bellezza" incoraggiando, ispirando ed accompagnando l'arte e gli artisti nel campo dell'architettura, della scultura, della pittura, della miniatura, delle opere musicali, letterarie e teatrali.

"Potrebbe l'umanità di oggi" - ha detto il Papa - "godere di un così vasto patrimonio artistico se la comunità cristiana non avesse incoraggiato e sorretto la creatività di numerosi artisti, proponendo loro, come modello e fonte di ispirazione, la bellezza di Cristo, splendore del Padre?". Il Papa ha ringraziato gli artisti per l'attività svolta e li ha incoraggiati a "promuovere un nuovo umanesimo cristiano" che potrebbe diventare "un itinerario di dialogo e pace tra i popoli".

La Seduta si è conclusa con due premi: il Premio annuale delle Pontificie Accademie è stato conferito all'Abbazia Benedettina di Keur Moussa in Senegal, mentre una Medaglia del Pontificato è stata consegnata ad "Ipotesi Cinema", Scuola di Cinematografia ed al Coro Interuniversitario di Roma.
AC/SEDUTA PONTIFICIE ACCADEMIE/POUPARD VIS 20041109 (290)

CARMELITANE MISSIONARIE TERESIANE: PASSIONE PER LA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV 2004 (VIS). Il Papa ha ricevuto questa mattina le partecipanti al XIII Capitolo Generale delle Carmelitane Missionarie Teresiane, il cui fondatore è il Beato Francisco Palau i Quer, guidate dalla Sorella Luisa Ortega Sànchez, nominata recentemente Superiora Generale.

"Come dice il motto capitolare" - ha affermato il Santo Padre - "si tratta di far crescere in tutte le vostre sorelle una vera 'passione per la Chiesa: Dio ed il prossimo', affinché ogni comunità arricchisca la propria chiesa particolare e renda visibili le meraviglie di Dio 'con il linguaggio eloquente di un'esistenza trasfigurata, capace di sorprendere il mondo'".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che la sfida della vita consacrata è "rendere presente Cristo nel mondo attraverso la testimonianza personale". Per questo, ha continuato, "traiamo ispirazione" dall'Eucaristia.

"Ho ricordato a tutta la Chiesa" - ha concluso il Papa - "il carattere centrale ed insostituibile dell'Eucaristia per la vita cristiana, per essere fedeli alla vocazione alla santità. Lo ricordo anche a voi ora, sicuro che, per la vostra tradizione contemplativa teresiana, lo comprenderete molto bene e porrete il Santissimo Sacramento al centro della vita spirituale, come principio ispiratore di tutti i progetti apostolici e missionari. In effetti, così incontriamo Cristo e, pertanto, è il punto di incontro privilegiato per le anime innamorate di Lui".
AC/.../CARMELITANE MISSIONARIE TERESIANE VIS 20041109 (210)

lunedì 8 novembre 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Enrique Benavent Vidal, finora Decano Preside della Facoltà di Teologia di Valencia (Spagna), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Valencia (superficie: 13.060; popolazione: 2.499.357; cattolici: 2.294.307; sacerdoti: 1.556; religiosi: 4.900), Spagna. Il Vescovo eletto è nato a Quatretonda (Spagna), nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982.

Sabato 6 novembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Edouard Mathos, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bangui (Repubblica Centroafricana), Vescovo di Bambari (superficie: 173.000; popolazione: 334.714; cattolici: 121.957; sacerdoti: 23; religiosi: 28), Repubblica Centroafricana. Il Vescovo Mathos succede al Vescovo Jean-Claude Rembanga, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Sofronio Aguirre Bancud, S.S.S., Vescovo di Cabanatuan (superficie: 2.743; popolazione: 1.703.280; cattolici: 862.313; sacerdoti: 46; religiosi: 68), Filippine. Il Vescovo Bancud è stato finora Vescovo Ausiliare della medesima sede.

- Ha nominato il Vescovo Dominik Duka, O.P., che è Vescovo della Diocesi di Hradec Králové (Repubblica Ceca), Amministratore Apostolico "sede plena et donec aliter provideatur" della Diocesi di Litomerice (superficie: 9.380; popolazione: 1.335.154; cattolici: 277.736; sacerdoti: 143; religiosi: 102; diaconi permanenti: 14), Repubblica Ceca.
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UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale dell'Oceano Indiano, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Maurice Piat, C.S.Sp., di Port-Louis (Ile Maurice).

- Il Vescovo Alain Harel, Vicario Apostolico di Rodrigues (Ile Maurice).

- Il Vescovo Denis Wiehe, C.S.Sp., di Port-Victoria o Seychelles (Seychelles).

- Il Cardinale Józef Glemp, Arcivescovo di Varsavia e Primate di Polonia.

Sabato 6 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Jozef Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

- L'Arcivescovo Domenico De Luca, Nunzio Apostolico.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../... VIS 20041108 (120)

IN BREVE


IL PAPA HA INDIRIZZATO UNA LETTERA AL CARDINALE ENNIO ANTONELLI, Arcivescovo di Firenze, (Italia), in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Giorgio La Pira, Sindaco di Firenze, "figura esemplare di laico cristiano". Dalla tensione tra contemplazione e azione, scrive il Papa nella Lettera datata 1° novembre, deriva "l'eredità spirituale che egli ha lasciato alla Chiesa di Firenze e all'intera Comunità ecclesiale. La sua è stata una spiritualità, per così dire, 'immanente' all'attività quotidiana: dalla comunione eucaristica, alla meditazione, all'impegno culturale, all'azione sociale e politica, non v'era per lui soluzione di continuità. (...) Fedele al Magistero della Chiesa (...) intese la funzione pubblica come servizio al bene comune (...). Preghiamo perché il suo esempio stimoli ed incoraggi quanti si sforzano di testimoniare con la loro esistenza il Vangelo nell'odierna società e si pongono al servizio degli altri".

IN UNA LETTERA DATATA 18 OTTOBRE, RESA PUBBLICA OGGI, indirizzata al Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo di Palermo, Italia, e Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, il Santo Padre scrive: "Desidero farmi spiritualmente presente con questo mio Messaggio" alla solenne Celebrazione Eucaristica di domenica 24 ottobre, a Palermo, che ha concluso la Settimana di preghiera e di riflessione in preparazione alle celebrazioni del 150° anniversario della proclamazione del Dogma dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Il Papa ricorda che nel XVII secolo, "la Città di Palermo chiese ufficialmente alla Santa Sede la proclamazione del Dogma. L'Immacolata fu dichiarata principale Patrona di tutta la Sicilia, con l'impegno per i fedeli di professare e difendere tale verità fino alla morte. (...) Nel 1850, l'Episcopato siciliano, al quesito posto dal Papa Pio IX, rispose in modo unanime di auspicare la definizione dogmatica, affermando che la fede nell'Immacolata Concezione di Maria era parte integrante e irrinunciabile del patrimonio di fede e di pietà del popolo cristiano dell'Isola".
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INDÙ E CRISTIANI: OPERARE A FAVORE BAMBINI PIÙ SFORTUNATI


CITTA' DEL VATICANO, 8 NOV. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio annuale dell'Arcivescovo Michael L. Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, agli Indù, in occasione della festa di "Ditali" 2004, Festa della Luce che simboleggia la vittoria della luce sull'oscurità, del bene sul male.

Il tema del Messaggio, pubblicato in inglese, francese e italiano, è: "Collaborazione tra indù e cristiani con particolare riferimento all'infanzia". L'Arcivescovo Fitzgerald scrive che colpisce l'entusiasmo dei bambini nel partecipare alla celebrazione di una festa, e ricorda che Gesù manifestò un amore particolare per i bambini a motivo, come osserva il Papa Giovanni Paolo II, "'della loro semplicità e gioia di vivere, della loro spontaneità, e della loro fede piena di stupore'".

Enumerando i mali che affliggono i bambini, come la disgregazione della famiglia, la costrizione al lavoro, il traffico di organi, gli abusi sessuali, la prostituzione forzata, l'Aids, il commercio e il consumo di droga, l'Arcivescovo si chiede: "Che male hanno fatto i bambini per meritarsi queste sofferenze?".

Il Presidente del Pontificio Consiglio si chiede ancora se gli indù e i cristiani non potrebbero collaborare "a favore dei bambini più sfortunati, che sono spesso vittime innocenti della guerra e della violenza, della scarsità di cibo e di acqua, dell'emigrazione forzata e di tante forme di ingiustizia presenti in questo mondo?".

"Sono pienamente consapevole che una tale collaborazione fra i seguaci delle nostre due tradizioni religiose già esiste; ma noi potremmo e dovremmo fare di più poiché si tratta di un problema serio, anzi tragico. Saranno benvenuti i vostri suggerimenti su cosa si potrebbe ancora fare per dare ai bambini il posto che spetta loro nella società. I nostri bambini sono il nostro futuro; essi sono il futuro dell'umanità".
CON-DIR/DIWALI/FITZGERALD VIS 20041108 (300)
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