CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2004 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Presidente dell'Associazione dei Medici Cattolici Italiani, Prof. Domenico Di Virgilio, in occasione del XXIII Congresso Nazionale dell'Associazione.
Nel Messaggio, datato 9 novembre, il Santo Padre riafferma i principi etici fondati sul Giuramento di Ippocrate: "non vi sono vite indegne di essere vissute; non vi sono sofferenze, per quanto penose, che possano giustificare la soppressione di un'esistenza; non vi sono ragioni, per quanto alte, che rendano plausibile la 'creazione' di esseri umani destinati ad essere utilizzati e distrutti".
"Vi ispiri sempre nelle vostre scelte la convinzione che la vita va promossa e difesa" - scrive il Pontefice - "dal suo concepimento fino al suo tramonto naturale: ciò che vi farà riconoscere come medici cattolici sarà proprio la difesa della dignità inviolabile di ogni persona umana. Nella vostra opera di salvaguardia e di promozione della salute, non trascurate mai la dimensione spirituale dell'uomo".
Ribadendo che il progresso scientifico è "uno strumento formidabile per migliorare le condizioni di vita e di benessere, dall'altra può anche essere asservito alla volontà di sopraffazione e di dominio. La ricerca scientifica, per sua propria natura orientata al bene dell'uomo, rischia allora di smarrire la sua vocazione originaria. Nessun tipo di ricerca può ignorare l'intangibilità di ogni singolo essere umano: violare questa barriera significa aprire le porte a una nuova forma di barbarie".
MESS/VITA/MEDICI CATTOLICI ITALIANI VIS 20041112 (250)
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