Città
del Vaticano, 5 luglio 2014 (VIS). Il Santo Padre ha indirizzato un
Messaggio all'Arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro, nel
primo anniversario della sua visita all'isola siciliana di Lampedusa,
dove, l'8 luglio dello scorso anno, si recò a pregare per i migranti africani che hanno perso la vita nel Mediterraneo. "A distanza
di un anno il problema dell’immigrazione si sta aggravando e altre
tragedie si sono purtroppo susseguite ad un ritmo incalzante - scrive
Papa Francesco - Il nostro cuore fa fatica ad accettare la morte di
questi nostri fratelli e sorelle, che affrontano viaggi estenuanti
per fuggire da drammi, povertà, guerre, conflitti, spesso legati a
politiche internazionali. Mi reco ancora una volta spiritualmente al
largo del mare Mediterraneo per piangere con quanti sono nel dolore e
per gettare i fiori della preghiera di suffragio per le donne, gli
uomini e i bambini che sono vittime di un dramma che sembra senza
fine".
"Esso
richiede di essere affrontato non con la logica dell’indifferenza,
ma con la logica dell’ospitalità e della condivisione al fine di
tutelare e promuovere la dignità e la centralità di ogni essere
umano. Incoraggio le comunità cristiane e ogni persona di buona
volontà a continuare a chinarsi su chi ha bisogno per tendergli la
mano, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione. Al
tempo stesso, auspico che le Istituzioni competenti, specialmente a
livello Europeo, siano più coraggiose e generose nel soccorso ai
profughi".
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