CITTA' DEL VATICANO, 19 GEN. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in Vaticano gli alunni e i professori dell'Almo Collegio Capranica, in occasione della festa di Sant'Agnese, Patrona dell'Almo Collegio.
Nel suo discorso il Papa ha ricordato il Cardinale Domenico Capranica, Fondatore 550 anni orsono di questa illustre istituzione, che, molto prima del Concilio di Trento "ebbe il dono di intuire senza incertezze, che la riforma auspicata non avrebbe dovuto riguardare soltanto le strutture ecclesiastiche, ma principalmente la vita e le scelte di coloro che nella Chiesa erano chiamati ad essere, a qualunque livello, guide e pastori del Popolo di Dio".
"Il Cardinale Capranica non solo si prodigò per l'istituzione del Collegio" - ha proseguito il Pontefice - "ma volle dotarlo delle 'Constitutiones' che regolano in maniera completa i diversi aspetti della formazione dei giovani alunni. In tale modo egli manifestò la sua attenzione per il primato della dimensione spirituale e la consapevolezza che la profondità e la conseguente perseveranza di una salda formazione sacerdotale dipendono, in maniera decisiva, dalla compiutezza ed organicità della proposta educativa".
"Queste scelte acquistano oggi un rilievo ancora maggiore, considerando le molteplici sfide con cui deve misurarsi la missione dei presbiteri e degli evangelizzatori. A questo proposito, in più circostanze ho ricordato a seminaristi e sacerdoti l'urgenza di coltivare una profonda vita interiore, un contatto personale e costante con Cristo nella preghiera e nella contemplazione, un anelito sincero verso la santità".
"Infatti, senza un'amicizia vera con Gesù è impossibile per un cristiano, a maggior ragione per un sacerdote, portare a compimento la missione che il Signore gli affida. Per il presbitero essa comporta certamente anche una seria preparazione culturale e teologica".
Il Santo Padre ha evidenziato "l'impulso decisivo" che la permanenza nella Città di Roma può dare all'itinerario di formazione del giovane chiamato al sacerdozio. "La presenza della Cattedra di Pietro, il lavoro di uomini e organismi che aiutano il Vescovo di Roma a presiedere nella carità, una conoscenza più diretta di alcune Chiesa particolari, specialmente della Diocesi di Roma, sono elementi importanti per aiutare un giovane chiamato al sacerdozio a prepararsi al suo futuro ministero".
"Del resto, i vostri Pastori vi hanno mandato nella Città del Successore di Pietro con la speranza che ritorniate poi arricchiti di uno spirito marcatamente cattolico, con una sensibilità più piena e di respiro universale".
"La stessa esperienza di vita comune nel Collegio Capranica, tra alunni provenienti da diverse regioni d'Italia e da Paesi del mondo intero, permette a ciascuno di voi, (...), di conoscere bene quell'intreccio di culture e mentalità che è tipico della vita odierna. Inoltre, la presenza di alunni appartenenti alla Chiesa Ortodossa di Russia imprime un ulteriore impulso al dialogo e alla fraternità e alimenta la speranza ecumenica".
AC/.../COLLEGIO CAPRANICA VIS 20080121 (450)
Nel suo discorso il Papa ha ricordato il Cardinale Domenico Capranica, Fondatore 550 anni orsono di questa illustre istituzione, che, molto prima del Concilio di Trento "ebbe il dono di intuire senza incertezze, che la riforma auspicata non avrebbe dovuto riguardare soltanto le strutture ecclesiastiche, ma principalmente la vita e le scelte di coloro che nella Chiesa erano chiamati ad essere, a qualunque livello, guide e pastori del Popolo di Dio".
"Il Cardinale Capranica non solo si prodigò per l'istituzione del Collegio" - ha proseguito il Pontefice - "ma volle dotarlo delle 'Constitutiones' che regolano in maniera completa i diversi aspetti della formazione dei giovani alunni. In tale modo egli manifestò la sua attenzione per il primato della dimensione spirituale e la consapevolezza che la profondità e la conseguente perseveranza di una salda formazione sacerdotale dipendono, in maniera decisiva, dalla compiutezza ed organicità della proposta educativa".
"Queste scelte acquistano oggi un rilievo ancora maggiore, considerando le molteplici sfide con cui deve misurarsi la missione dei presbiteri e degli evangelizzatori. A questo proposito, in più circostanze ho ricordato a seminaristi e sacerdoti l'urgenza di coltivare una profonda vita interiore, un contatto personale e costante con Cristo nella preghiera e nella contemplazione, un anelito sincero verso la santità".
"Infatti, senza un'amicizia vera con Gesù è impossibile per un cristiano, a maggior ragione per un sacerdote, portare a compimento la missione che il Signore gli affida. Per il presbitero essa comporta certamente anche una seria preparazione culturale e teologica".
Il Santo Padre ha evidenziato "l'impulso decisivo" che la permanenza nella Città di Roma può dare all'itinerario di formazione del giovane chiamato al sacerdozio. "La presenza della Cattedra di Pietro, il lavoro di uomini e organismi che aiutano il Vescovo di Roma a presiedere nella carità, una conoscenza più diretta di alcune Chiesa particolari, specialmente della Diocesi di Roma, sono elementi importanti per aiutare un giovane chiamato al sacerdozio a prepararsi al suo futuro ministero".
"Del resto, i vostri Pastori vi hanno mandato nella Città del Successore di Pietro con la speranza che ritorniate poi arricchiti di uno spirito marcatamente cattolico, con una sensibilità più piena e di respiro universale".
"La stessa esperienza di vita comune nel Collegio Capranica, tra alunni provenienti da diverse regioni d'Italia e da Paesi del mondo intero, permette a ciascuno di voi, (...), di conoscere bene quell'intreccio di culture e mentalità che è tipico della vita odierna. Inoltre, la presenza di alunni appartenenti alla Chiesa Ortodossa di Russia imprime un ulteriore impulso al dialogo e alla fraternità e alimenta la speranza ecumenica".
AC/.../COLLEGIO CAPRANICA VIS 20080121 (450)
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