CITTA' DEL VATICANO, 8 GIU. 2003 (VIS). Al termine della celebrazione della Santa Messa nella Piazza Delta di Rijeka, che prende il nome dal delta del fiume Rifecina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha recitato il Regina Coeli con i fedeli riuniti nella Piazza per assistere alla Celebrazione Eucaristica della Domenica di Pentecoste.
"Al termine di questa solenne celebrazione" - ha detto il Papa - "desidero salutare in modo particolare i giovani della Croazia. Voi lo sapete, cari amici: il Papa guarda a voi con fiducia e speranza, e vi rinnova l'invito ad essere sentinelle del mattino, popolo delle beatitudini, come vi ho definiti nel corso delle recenti Giornate Mondiale della Gioventù".
"A voi, che con la vita familiare e professionale alla quale ora vi preparate" - ha proseguito il Pontefice - "sarete investiti di grandi responsabilità per il bene della società civile ed ecclesiale, ricordo che l'uomo vale per ciò che è prima che per quello che fa o possiede; che piccole mete non sazieranno mai la sete di felicità e di pienezza racchiusa nel vostro cuore; che la missione affidata dalla Provvidenza a ciascuno di voi non potrà essere svolta da nessun altro. Fate del Signore Gesù, ascoltato e seguito come Maestro di vita, il Compagno del vostro cammino!".
Giovanni Paolo II ha quindi rivolto parole di saluto ai fedeli in lingua italiana, slovena, tedesca, albanese e polacca.
Al termine della celebrazione della Santa Messa e della recita del Regina Coeli, il Papa è rientrato nel Seminario Arcidiocesano dove ha consumato la seconda colazione con i 24 Vescovi della Croazia (15 Ordinari, 4 Ausiliari e 5 Emeriti). Alle 17:30 ha avuto un incontro con il Primo Ministro della Croazia, Signor Ivica Racan.
Alle 19:00 il Santo Padre si è recato in visita al Santuario di Nostra Signora di Trsat Regina dell'Adriatico, noto anche come "la Nazareth croata". Il Santuario, affidato all'Ordine dei Frati Minori, fu eretto nel XV secolo sul luogo in cui, secondo la tradizione, dal 1291 al 1294 fu custodita la Santa Casa di Nazareth, trasportata poi a Loreto (Italia).
Il Principe di Krk Nicola I fece erigere a Trsat, 135 metri sul livello del mare, nel punto in cui la Santa Casa era rimasta per tre anni, una cappella che divenne presto meta di pellegrinaggi. Nel 1367, il Papa Urbano V, donò ai pellegrini croati giunti a Loreto, la miracolosa effigie della Madre di Dio, nota come Madre Misericordiosa, protettrice di marinai e naviganti. Il Santuario, riedificato molte volte nel corso degli anni, si raggiunge salendo 561 scalini. Due elementi di notevole importanza del Santuario sono la Cappella dei doni votivi edificata nel 1966 e, nel chiostro del Monastero, una serie di 32 dipinti raffiguranti la vita di Maria.
Durante la sua visita, il Papa ha annunciato che aveva donato un rosaio d'oro al santuario e ha detto: "Come voto alla Vergine di Trsat, in nome della comunione vissuta durante questo Rosario, pregate per me durante la mia vita e anche dopo la mia morte".
PV-CROAZIA/MESSA:REGINA COELI/RIJEKA VIS 20030609 (470)
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