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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 14 febbraio 2002

PREGHIERA VOCAZIONI COMPITO DI TUTTA COMUNITA' CRISTIANA


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina, come ogni anno all'inizio della Quaresima, Giovanni Paolo II ha ricevuto il Clero Romano nella Sala Clementina, in Vaticano. Dopo l'ascolto delle testimonianze di alcuni sacerdoti, il Papa ha offerto alcune riflessioni sulla necessità delle "vocazioni per la vita, la testimonianza e l'azione pastorale delle nostre comunità ecclesiali".

Il Papa ha affermato che il diminuire delle vocazioni "è spesso, (…), conseguenza dell'attenuarsi dell'intensità della fede e del fervore spirituale. Non dobbiamo dunque accontentarci facilmente della spiegazione secondo la quale la scarsità delle vocazioni sacerdotali sarebbe compensata dal crescere dell'impegno apostolico dei laici, o addirittura sarebbe voluta dalla Provvidenza per favorire la crescita del laicato. Al contrario, quanto più numerosi sono i laici che intendono vivere con generosità la propria vocazione battesimale, tanto più diventano necessarie la presenza e l'opera specifica dei ministri ordinati".

Riferendosi alle difficoltà che ostacolano una risposta positiva alla chiamata del Signore, il Santo Padre ha affermato: "Alla base dell'impegno della Chiesa per le vocazioni deve stare dunque un grande impegno comune, che chiama in causa i laici come i sacerdoti e i religiosi, e che consiste nel riscoprire quella dimensione fondamentale della nostra fede per la quale la vita stessa, ogni vita umana, è frutto della chiamata di Dio e può realizzarsi positivamente soltanto come risposta a questa chiamata".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che la vocazione sacerdotale "è un mistero", nel quale l'uomo dona a Cristo la sua umanità "perché Egli se ne possa servire come strumento di salvezza. (…) Se non si coglie il mistero di questo 'scambio', non si riesce a capire come possa avvenire che un giovane, ascoltando la parola 'Seguimi!', giunga a rinunciare a tutto per Cristo, nella certezza che per questa strada la sua personalità umana si realizzerà pienamente".

"Diventa così del tutto chiaro" - ha proseguito il Pontefice - "perché il primo e principale impegno per le vocazioni non possa essere altro che la preghiera", che "non è e non può essere il frutto della rassegnazione, come se pensassimo che per le vocazioni abbiamo già fatto tutto il possibile, con ben pochi risultati".

Il Santo Padre ha quindi sottolineato che la preghiera per le vocazioni è "certamente compito di tutta la comunità cristiana, che deve essere accompagnata da una pastorale di chiara impronta vocazionale", per cui "le famiglie cristiane hanno una grande e insostituibile missione e responsabilità. (…) Analogamente la catechesi e tutta la pastorale di iniziazione cristiana devono comprendere al proprio interno una prima proposta vocazionale". Infine "ogni parrocchia e comunità cristiana (…) deve sentirsi corresponsabile della proposta e dell'accompagnamento vocazionale".

La pastorale vocazionale "è affidata in primo luogo alla nostra preghiera, al nostro ministero, alla nostra testimonianza personale", ha soggiunto il Pontefice, affermando che per questo è difficile che "una vocazione al sacerdozio nasca senza rapporto alla figura di un sacerdote, senza contatto personale con lui, senza la sua amicizia, la sua paziente e premurosa attenzione, la sua guida spirituale".

"Se i ragazzi e i giovani vedono sacerdoti indaffarati per troppe cose, pronti allo scontento e al lamento, trascurati nella preghiera e nei compiti propri del loro ministero, come potranno essere affascinati dalla via del sacerdozio? Se, invece, sperimentiamo in noi la gioia di essere ministri di Cristo" - ha concluso il Santo Padre - "la generosità nel servizio alla Chiesa, la prontezza nel farsi carico della crescita umana e spirituale delle persone a noi affidate, saranno spinti ad interrogarsi se non possa essere questa, anche per loro, la 'parte migliore', la scelta più bella per le loro giovani vite".
AC/VOCAZIONE SACERDOTALE/… VIS 20020214 (610)

CONVERSIONE DEL CUORE DIMENSIONE FONDAMENTALE QUARESIMA


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2002 (VIS). Ieri, Mercoledì delle Ceneri, il Papa ha presieduto, nella Basilica di Santa Sabina, la Liturgia della Parola e dopo l'omelia, il rito di benedizione e di imposizione delle Ceneri. La Liturgia Eucaristica è stata presieduta dal Cardinale Jozef Tomko, del titolo di Santa Sabina.

Nell'omelia, il Santo Padre ha commentato le parole del Profeta Gioele tratte dalla liturgia introduttiva alla Quaresima, che ci indica, ha detto il Papa: "nella conversione del cuore la dimensione fondamentale del singolare tempo di grazia che ci apprestiamo a vivere" e la consapevolezza che "il Signore è misericordioso e ogni uomo è un figlio da Lui amato e chiamato a conversione".

Giovanni Paolo II ha affermato che il testo del Profeta "ricorda che l'impegno spirituale va tradotto in scelte e in gesti concreti; che l'autentica conversione non deve ridursi a forme esteriori o a vaghi propositi, ma esige il coinvolgimento e la trasformazione dell'intera esistenza".

"Tutti dobbiamo chiedere perdono al Signore per noi e per gli altri. (…) Anche noi, come i contemporanei del profeta, abbiamo davanti agli occhi e portiamo impresse nell'animo immagini di sofferenze e di immani tragedie, frutto non di rado di irresponsabile egoismo. Anche noi sentiamo il peso dello smarrimento di tanti uomini e donne di fronte al dolore degli innocenti e alle contraddizioni dell'odierna umanità. Abbiamo bisogno dell'aiuto del Signore per essere recuperati alla fiducia e alla gioia della vita. Dobbiamo ritornare a Lui, che ci apre oggi la porta del suo cuore, ricco di bontà e di misericordia".
HML/MERCOLEDÌ CENERI/TOMKO VIS 20020214 (270)

mercoledì 13 febbraio 2002

INIZIO DELLA QUARESIMA: TEMPO DI CONVERSIONE E PENITENZA


CITTA' DEL VATICANO, 13 FEB. 2002 (VIS). Nell'Udienza Generale di oggi, Mercoledì delle Ceneri, il Papa ha affermato: "Insieme con tutta la Chiesa, iniziamo un cammino di quaranta giorni in preparazione alla Pasqua con l'austero segno dell'imposizione delle ceneri, accompagnato dall'esortazione di Cristo: 'Convertitevi e credete al Vangelo'".

"Ad ogni essere umano" - ha continuato il Pontefice - "viene così richiamata la sua condizione di peccatore insieme con il bisogno di penitenza e di conversione. La fede cristiana ci ricorda che questo pressante invito a rigettare il male e a compiere il bene è dono di Dio, dal quale proviene ogni realtà buona per la vita dell'uomo. Tutto ha origine dalla gratuita iniziativa di Dio, il quale ci ha creato per la felicità e orienta ogni cosa verso il vero bene".

Il Santo Padre ha ricordato che nel Messaggio per la Quaresima di quest'anno, ha voluto indicare "il tema della gratuità dell'iniziativa di Dio nella nostra vita. (…) Il cammino di conversione, che oggi intraprendiamo fiduciosi, rientra pienamente in questo contesto originario di amore e di gratuità. L'elemosina e i gesti di carità, che siamo invitati a compiere particolarmente in questo tempo penitenziale, non costituiscono forse una risposta alla gratuità della grazia divina?".

"La società attuale ha un bisogno profondo di riscoprire il valore della gratuità, specialmente perché nel nostro mondo sembra spesso trionfare una logica improntata esclusivamente alla ricerca del profitto e del guadagno ad ogni costo. Di fronte alla sensazione diffusa che ogni scelta e gesto siano dominati dalla logica della compravendita di mercato e che trionfi la legge del maggior ricavo possibile, la fede cristiana ripropone l'ideale della gratuità, fondato sulla consapevole libertà delle persone, animate da autentico amore".
AG/QUARESIMA/… VIS 20020213 (290)

INIZIO DELLA QUARESIMA: TEMPO DI CONVERSIONE E PENITENZA


CITTA' DEL VATICANO, 13 FEB. 2002 (VIS). Nell'Udienza Generale di oggi, Mercoledì delle Ceneri, il Papa ha affermato: "Insieme con tutta la Chiesa, iniziamo un cammino di quaranta giorni in preparazione alla Pasqua con l'austero segno dell'imposizione delle ceneri, accompagnato dall'esortazione di Cristo: 'Convertitevi e credete al Vangelo'".

"Ad ogni essere umano" - ha continuato il Pontefice - "viene così richiamata la sua condizione di peccatore insieme con il bisogno di penitenza e di conversione. La fede cristiana ci ricorda che questo pressante invito a rigettare il male e a compiere il bene è dono di Dio, dal quale proviene ogni realtà buona per la vita dell'uomo. Tutto ha origine dalla gratuita iniziativa di Dio, il quale ci ha creato per la felicità e orienta ogni cosa verso il vero bene".

Il Santo Padre ha ricordato che nel Messaggio per la Quaresima di quest'anno, ha voluto indicare "il tema della gratuità dell'iniziativa di Dio nella nostra vita. (…) Il cammino di conversione, che oggi intraprendiamo fiduciosi, rientra pienamente in questo contesto originario di amore e di gratuità. L'elemosina e i gesti di carità, che siamo invitati a compiere particolarmente in questo tempo penitenziale, non costituiscono forse una risposta alla gratuità della grazia divina?".

"La società attuale ha un bisogno profondo di riscoprire il valore della gratuità, specialmente perché nel nostro mondo sembra spesso trionfare una logica improntata esclusivamente alla ricerca del profitto e del guadagno ad ogni costo. Di fronte alla sensazione diffusa che ogni scelta e gesto siano dominati dalla logica della compravendita di mercato e che trionfi la legge del maggior ricavo possibile, la fede cristiana ripropone l'ideale della gratuità, fondato sulla consapevole libertà delle persone, animate da autentico amore".
AG/QUARESIMA/… VIS 20020213 (290)

CATACOMBE: CARDINE DI PIETA' E DI UNITA'
CITTA' DEL VATICANO, 13 FEB. 2002 (VIS). Giovanni Paolo II ha indirizzato un Messaggio, datato 12 febbraio, all'Arcivescovo Francesco Marchisano, Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, in occasione del 150° anniversario del primo progetto articolato di detta Istituzione, reso operativo dal Beato Papa Pio IX. La Pontificia Commissione di Archeologia Sacra fu istituita con l'obiettivo di ampliare la raccolta delle antichità cristiane, riservando speciale attenzione alle catacombe.

"Le catacombe" - scrive Giovanni Paolo II - "hanno rappresentato, in ogni epoca, per i credenti un cardine di pietà e di unità. In esse vengono affettuosamente custodite e venerate testimonianze eloquenti della santità della Chiesa, le quali stanno a ricordare la comunione che unisce i vivi ai defunti, (…), il tempo all'eternità. In quei sacri luoghi attendono la venuta gloriosa di Cristo quanti sono stati segnati con il sigillo del Battesimo e, non di rado, hanno reso al Vangelo la prova suprema dell'effusione del sangue".

"Mi piace, inoltre, ricordare" - prosegue il Santo Padre - "che la Commissione da Lei degnamente presieduta non si occupa soltanto di conservare in modo appropriato queste 'vestigia del popolo di Dio', ma si sforza anche di raccogliere e diffondere il messaggio religioso e culturale che esse evocano. L'apporto di quanti collaborano con voi (…) permette alla Chiesa di conoscere sempre meglio il patrimonio lasciato dalle generazioni dei primi cristiani. E, grazie anche al costante messaggio che tale patrimonio silenziosamente proclama, il popolo cristiano è aiutato a rimanere fedele al 'depositum fidei', ricevuto quale tesoro prezioso da conservare con cura".
MESS/ANNIVERSARIO/ARCHEOLOGIA SACRA VIS 20020213 (270)

martedì 12 febbraio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo John Ribat, M.S.C., finora Ausiliare di Bereina, Vescovo della medesima Diocesi (superficie: 19.146; popolazione: 80.000; cattolici: 64.536; sacerdoti: 18; religiosi: 45; diaconi permanenti: 1), Papua Nuova Guinea. Il Vescovo Ribat succede al Vescovo Gérard Joseph Deschamps, S.M.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Il Vescovo Daniel Robert Jenky, C.S.C., finora Ausiliare di Fort Wayne-South Bend (Stati Uniti d'America), Vescovo di Peoria (superficie: 43.840; popolazione: 1.447.418; cattolici: 240.680; sacerdoti: 264; religiosi: 348; diaconi permanenti: 94), Stati Uniti d'America.

- Il Padre Janusz Kowal, S.I., che è Docente alla Pontificia Università Gregoriana, Referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Ieri lunedì 11 febbraio, è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha elevato a Diocesi le attuali Amministrazioni apostoliche esistenti nella Federazione Russa, al fine di agevolarne l'attività pastorale, e ha creato, allo stesso tempo, una regolare Provincia ecclesiastica, erigendo l'Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, assegnandole come suffraganee le tre Diocesi di San Clemente a Saratov, della Trasfigurazione a Novosibirsk e di San Giuseppe a Irkutsk, che costituiscono la Provincia ecclesiastica con sede metropolitana nell'Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca.

- Ha nominato l'Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, finora Amministratore Apostolico della Russia europea settentrionale, Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca.

- Ha nominato il Vescovo Clemens Pickel, finora Amministratore Apostolico della Russia europea meridionale, Vescovo della Diocesi di San Clemente in Saratov.

- Ha nominato il Vescovo Joseph Werth, S.I., finora Amministratore Apostolico della Siberia Occidentale, Vescovo della Diocesi della Trasfigurazione a Novosibirsk.

- Ha nominato il Vescovo Jerzy Mazur, S.V.D., finora Amministratore Apostolico della Siberia Orientale, Vescovo della Diocesi di San Giuseppe ad Irkutsk.
NER:NA:ECE/…/… VIS 20020212 (320)

IN BREVE


GIOVANNI PAOLO II HA INVIATO UN MESSAGGIO al Vescovo Raymundo Damasceno Assis, Segretario della Conferenza Episcopale Brasiliana, in occasione della annuale "Campagna della Fraternità", che si inaugura il 13 febbraio, Mercoledì delle Ceneri ed inizio della Quaresima. Tema della Campagna è: "Fraternità e popoli indigeni". "La Chiesa" - scrive il Papa - "rimarrà sempre accanto a chi soffre le conseguenze della povertà e dell'emarginazione e continuerà a tendere maternamente la mano ai popoli indigeni per collaborare nell'edificazione di una società dove tutti, creati ad immagine e somiglianza di Dio, vedano i loro diritti rispettati, e godano di condizioni di vita conformi alla loro dignità di figli di Dio e di fratelli in Gesù Cristo".

IL SANTO PADRE HA INDIRIZZATO al Padre Gino Moro, F.D.P., Direttore Generale del "Servizio di Animazione Comunitaria del Movimento per un Mondo Migliore", un messaggio, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione del Gruppo promotore, che trasse origine dal Messaggio radiofonico di Papa Pio XII alla Diocesi di Roma: "Proclama per un Mondo Migliore". "L'iniziativa del 1952, che quest'anno viene commemorata" - scrive Giovanni Paolo II - "non può non richiamare alla memoria gli sviluppi successivi, dal Concilio Vaticano II al vasto movimento post-conciliare, dal Sinodo diocesano di Roma alla più recente Missione cittadina, svoltasi negli anni 1996-1999, in preparazione al Grande Giubileo dell'Anno 2000. Una stessa ispirazione ha guidato l'impegno della Chiesa nel corso di questi anni: è il vento dello Spirito Santo a gonfiare le vele della Chiesa, che dirige ormai la sua rotta sulle acque del terzo millennio".

APPRESA LA NOTIZIA DELLA SCOMPARSA DELLA PRINCIPESSA MARGARET, Contessa di Snowdon, (Gran Bretagna), il Santo Padre ha inviato, sabato 9 febbraio, un telegramma di cordoglio alla sorella, la Regina Elisabetta II. Il Papa prega affinché la Principessa "trovi la pace eterna, al di là dei travagli della vita umana e della fragilità degli ultimi anni".

IL PAPA HA INVIATO UN MESSAGGIO a Monsignor Luigi Giussani, Fondatore, - nel 1954 - della Fraternità "Comunione e Liberazione", in occasione del ventesimo anniversario del suo riconoscimento da parte del Pontificio Consiglio per i Laici, come Associazione di fedeli di diritto pontificio. Il Santo Padre sottolinea, fra l'altro, l'impegno posto "nel mettersi in ascolto dei bisogni dell'uomo di oggi".
…/IN BREVE/… VIS 20020212 (380)

ARGENTINA: NON PERDERE SPERANZA NELL'ATTUALE SITUAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina, nel ricevere i Presuli della Conferenza Episcopale Argentina, al termine della Visita "ad Limina", Giovanni Paolo II ha esortato i Vescovi ad essere vicini ai loro fedeli e ad assicurare "a tutto il popolo un servizio fraterno, al fine di conservare la speranza autentica in Gesù Risorto, in un momento tanto difficile, sia nel contesto internazionale che nella situazione particolare" dell'Argentina.

"Il vostro Paese" - ha detto il Santo Padre ai Vescovi argentini, - "attraversa, in questo momento, una profonda crisi sociale ed economica che interessa tutta la società e pone in pericolo la stabilità democratica e la solidità delle istituzioni pubbliche, con conseguenze che oltrepassano le frontiere del vostro paese. (…) La preoccupazione del momento presente deve indurre ad un serio esame di coscienza riguardo alle responsabilità di ciascuno ed alle tragiche conseguenze dell'egoismo, della corruzione denunciata da molti, della mancata programmazione e della cattiva gestione dei beni della Nazione".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che la situazione attuale esige: "opportune misure pratiche in grado di risollevare l'economia, in modo che a nessun argentino manchino i beni necessari al suo sviluppo di persona e di cittadino". Il Papa ha incoraggiato la Chiesa a promuovere "un dialogo nazionale fra tutti i responsabili affinché ognuno possa attivamente collaborare al superamento della crisi. Il dialogo" - ha sottolineato il Pontefice - "esclude la violenza in tutte le sue forme, quali le uccisioni o i saccheggi, e contribuisce ad edificare un futuro più umano con la collaborazione di tutti, evitando in tal modo un radicale impoverimento della società".

La situazione sociale, ha proseguito il Pontefice, "non migliora soltanto con l'applicazione di misure di carattere tecnico, ma occorre soprattutto promuovere riforme di carattere umano e morale, che tengano in conto la considerazione etica della persona, della famiglia e della società".

Di fronte al pericolo delle divisioni, degli odi e dei rancori, il Papa ha invitato i Vescovi argentini ad accompagnare il popolo "come ministri della riconciliazione", in modo da "superare le difficoltà attuali, avanzando sul cammino della concordia e dell'amore verso tutti, senza eccezioni. Voi sapete bene" - ha concluso il Pontefice - "che l'avvenire del vostro paese deve essere fondato sulla pace, frutto della giustizia".
AL/…/ARGENTINA VIS 20020212 (380)

DICHIARAZIONE RELATIVA NUOVE DIOCESI FEDERAZIONE RUSSA


CITTA' DEL VATICANO, 11 FEB. 2002 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione relativa all'elevazione allo status di Diocesi, da parte della Santa Sede, di quattro Amministrazioni Apostoliche esistenti finora nel territorio della Federazione Russa, e alla relativa creazione di un'unica Provincia ecclesiastica.

"Con il provvedimento adesso preso si dà normalità all'esistenza della Chiesa Cattolica in Russia secondo l'ordinamento canonico. Si tratta di un normale atto amministrativo suggerito dalla necessità di migliorare l'assistenza pastorale ai cattolici presenti in quella vasta regione, come da loro insistentemente richiesto".

"Le Amministrazioni Apostoliche sono strutture di loro natura provvisorie e straordinarie, motivate da situazioni particolari, destinate a trasformarsi naturalmente in Diocesi. Con la decisione odierna la Santa Sede non fa altro che equiparare l'organizzazione delle comunità cattoliche della Russia a quella presente nelle altre parti del mondo, come prevede il Diritto Canonico".

"In concreto, l'elevazione è motivata dalla stessa preoccupazione pastorale che ha indotto la Chiesa Ortodossa Russa a creare diocesi ed altre strutture organizzative per i propri fedeli che vivono fuori dal territorio tradizionale (in Europa, per esempio, esistono delle vere Diocesi della Chiesa Ortodossa Russa a Vienna, Berlino, Bruxelles, ecc.). Ai cattolici in Russia viene riconosciuta la stessa organizzazione e cura pastorale di cui godono gli Ortodossi Russi che vivono in Occidente".

"La Chiesa Cattolica si augura, anche grazie alla nuova riorganizzazione, di poter migliorare il dialogo e la collaborazione con la Chiesa Ortodossa Russa, cui non ha mai fatto mancare il proprio sostegno, anche attraverso le varie organizzazioni cattoliche (per esempio, 'Kirche in Not' ha donato oltre $ 17 milioni di dollari alla Chiesa ortodossa Russa negli ultimi 10 anni)".

"Il Governo della Federazione Russa non ha sollevato alcun problema a riguardo, tanto più che, in qualità di membro dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), ha sottoscritto il Documento di Vienna che al n. 16, paragrafo 4, recita. 'gli Stati partecipanti rispetteranno il diritto delle comunità religiose di organizzarsi secondo la propria struttura gerarchica ed istituzionale'".
OP/ELEVAZIONE DIOCESI/RUSSIA VIS 20020212 (380)

BISOGNA DEDICARSI AI SOFFERENTI ED ALLEVIARNE DIFFICOLTA'


CITTA' DEL VATICANO, 11 FEB. 2002 (VIS). Alle ore 16:30 di oggi, memoria della Beata Vergine di Lourdes, in occasione della celebrazione della Decima Giornata Mondiale del Malato, il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ha celebrato la Santa Messa nella Patriarcale Basilica Vaticana per gli ammalati ed i pellegrini dell'U.N.I.T.A.L.S.I. e dell'"Opera Romana Pellegrinaggi".

Al termine della Celebrazione Eucaristica, Giovanni Paolo II è giunto in Basilica per benedire i malati e rivolgere loro alcune parole.

Dopo aver ricordato che il tema scelto per la celebrazione della Decima Giornata Mondiale del Malato si rifà alla parole di Gesù: 'perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza', il Santo Padre ha affermato che queste parole: "invitano ad una presa di posizione chiara a favore della vita e a un impegno sincero per la sua difesa, dal concepimento fino alla sua fina naturale. La vita umana è un dono di Dio e come tale sempre va vissuta, anche nelle situazioni più critiche. È al riguardo quanto mai eloquente la testimonianza di non poche persone, alcune presenti questa sera, che, pur essendo da anni inchiodate nel letto dalla malattia, sono ripiene di serenità perché sanno quanto prezioso sia per la Chiesa il contributo della loro sofferenza e della loro preghiera".

"È giusto lottare contro la malattia" - ha proseguito il Pontefice - "perché la salute è un dono di Dio. È importante al tempo stesso saper leggere il disegno di Dio quando la sofferenza bussa alla porta della nostra vita. La chiave di lettura di questo mistero per noi credenti è la Croce di Cristo. (…) Solo se unite alle sue, le nostre pene acquistano pieno significato e valore. Illuminate dalla fede diventano fonte di speranza e di salvezza".

Il Papa ha quindi affermato che la Giornata Mondiale del Malato ci ricorda che: "accanto ad ogni sofferente ci deve essere un fratello o una sorella animati dalla carità!". Come il buon Samaritano, "occorre fermarsi, chinarsi sull'uomo accasciato e addolorato, alleviandone il peso e le difficoltà".

Il Santo Padre si è quindi congratulato con l'"Opera Romana Pellegrinaggi" e con l'U.N.I.T.A.L.S.I., per aver promosso un pellegrinaggio di "disabili" e di "costruttori di pace" italiani in Terra Santa, luoghi "che hanno visto consumarsi l'umana vicenda del Redentore", e che "oggi sono turbati da tanta violenza e bagnati, purtroppo, da molto sangue". Il pellegrinaggio, ha proseguito il Pontefice "rappresenta un eloquente gesto di solidarietà fra persone con handicap e, al tempo stesso, è un messaggio di speranza per tutti. Auspico di cuore che questa bella iniziativa" - ha concluso il Santo Padre - "contribuisca a far sì che in quella Terra, attualmente segnata da odio e guerra, prevalga finalmente la solidarietà e la pace".
AC/GIORNATA MONDIALE MALATO/RUINI VIS 20020212 (470)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Silvano Tomasi, Nunzio Apostolico in Etiopia e in Eritrea e Delegato Apostolico in Gibuti.
- Due Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Jorge Rubén Lugones, di San Ramón de la Nueva Orán.
- Il Vescovo José María Rossi, di Concepción.
- Il Cardinale Eduardo Martínez Somalo, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di Vita Apostolica.
AP:AL/…/… VIS 20020212 (90)

L'UMANA SOFFERENZA FA PARTE MISTERO SALVIFICO DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2002 (VIS). Alle 12:00 di oggi, il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre ha ricordato che domani, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebra la Decima Giornata Mondiale del Malato. Quest'anno le celebrazioni si svolgono a Vailankanny, nell'India Meridionale, nel Santuario della "Madonna della Salute", soprannominato "la Lourdes dell'Oriente".

"'Perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza'. Queste parole di Gesù, che leggiamo nel Vangelo di Giovanni," - ha detto il Pontefice - "costituiscono il tema della Giornata Mondiale del Malato di quest'anno. Esse richiamano la prospettiva di fondo della fede cristiana che, anche nell'esperienza della malattia e della stessa morte, è sempre aperta alla vita. (…) Questa prospettiva dà senso all'impegno di quanti, in molteplici modi, si occupano con amore dei malati e dei sofferenti: dei medici, degli infermieri, dei ricercatori, dei farmacisti, dei volontari. A tutti questi servitori della vita, tra i quali vi sono numerose persone consacrate, vorrei far giungere il mio più cordiale apprezzamento".

Successivamente il Papa ha detto: Un pensiero tutto speciale vorrei riservare ai carissimi ammalati. (…) A ciascuno assicuro la mia spirituale vicinanza, ricordando che l'umana sofferenza è stata assunta da Cristo ed è parte integrante del suo mistero di salvezza: 'salvificus dolor'. Unendosi con fede e con amore alla passione di Cristo, la persona sofferente partecipata alla sua lotta vittoriosa sul male e sulla morte, come dimostra la testimonianza dei Santi".
ANG/GIORNATA MONDIALE MALATO/… VIS 20020212 (270)

ANELITO SANTITA' PROGRAMMA QUOTIDIANO BEATO GIOVANNI XXIII


CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2002 (VIS). Come ogni anno, Giovanni Paolo II si è recato in visita al Seminario Maggiore di Roma, in occasione della Festa della Madonna della Fiducia, Patrona del Seminario, che attualmente conta 165 alunni.

Terminato l'ascolto di un Oratorio musicale ispirato alla figura del Beato Giovanni XXIII, anch'egli alunno del Seminario Maggiore, il Papa ne ha ricordato "l'anelito alla santità, divenuto nella sua vita un programma quotidiano" ed ha affermato: "Saldo era il suo ottimismo, pur di fronte a reali problemi e difficoltà. Forte della sua fede, invitava a rendersi conto che ciò che unisce i discepoli del Signore, e in generale gli uomini, è molto di più di quanto effettivamente li divida. Con tale spirito favorì il cammino ecumenico, che non pochi risultati ha ottenuto, anche se molto resta da fare".

Giovanni Paolo II ha affermato che ulteriore motivo di gioia e di incoraggiamento per i seminaristi, è stata la pubblicazione, il 20 dicembre scorso, del Decreto di eroicità delle virtù di un ex-alunno della medesima Istituzione, il Seminarista Bruno Marchesini, ed ha detto: "Lo Spirito che ha ispirato il giovane Marchesini guidi anche voi, carissimi, sul sentiero dell'eroismo della fede, perché possiate prepararvi a portare il Vangelo là dove la Provvidenza vi condurrà, se necessario fino agli estremi confini del mondo".

Sottolineando che la santità "è il primo punto di ogni programma missionario", il Santo Padre ha concluso il suo discorso con queste parole: "Camminate senza sosta verso quest'ardua e maestosa vetta, facendo tesoro della grazia che ogni giorno vi viene dispensata e cercando di tradurla in fervore di buoni propositi e di azioni coraggiose. Questo è il compito di ogni Comunità ecclesiale; questa deve essere la principale occupazione di ogni credente".
AC/…SEMINARIO MAGGIORE ROMA VIS 20020212 (300)

DARE FAMIGLIA SICUREZZA ECONOMICA, SOCIALE ED EDUCATIVA


CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto in udienza i membri della Fondazione "Centesimus Annus - Pro Pontifice", che "con i suoi interventi nell'ambito economico e sociale, costituisce una valida forma di apostolato laicale".

"Ancor più attuale è la vostra attività," - ha affermato il Pontefice - "perché intende dedicare speciale attenzione alla famiglia e alla valorizzazione del suo ruolo indispensabile nella società. Una famiglia serena e operosa diviene una fervida fucina per edificare la pace. (…) Occorre, pertanto, non cessare di pregare e lavorare, affinché la famiglia sia protagonista di un costruttivo cammino di pace al suo interno e attorno a sé".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che: "Nel mondo vi è oggi un grande desiderio di verità, di giustizia e di concordia. L'ho potuto sperimentare anche due settimane orsono, ad Assisi (…) con i Rappresentanti delle Religioni del mondo. (…) C'è (…) bisogno di promuovere nella società l'amore," - ha proseguito il Pontefice - "e per fare questo occorre partire dalla cellula primordiale dell'umanità che è la famiglia. (…) È quindi importante che ad ogni nucleo familiare sia garantita un'adeguata sicurezza economica, sociale, educativa, culturale, così che esso possa assolvere a quei compiti che in prima istanza gli spettano".

Riferendosi al principio di sussidiarietà, tema al quale sono state dedicate le riflessioni di questi giorni, il Papa ha detto: "Applicando tale principio ai rapporti della famiglia con lo Stato, emerge anzitutto l'urgenza di porre in atto ogni strumento possibile per tutelare la promozione di quei valori che arricchiscono la famiglia, santuario della vita e ambiente in cui nascono e si formano i cittadini di domani. (…) La vostra Fondazione non mancherà di continuare a impegnarsi in questa direzione, perché si attui un'autentica solidarietà, che traduca nei fatti il principio di sussidiarietà".
AC/…/CENTESIMUS ANNUS VIS 20020212 (310)

PRESENTAZIONE ANNUARIO PONTIFICIO 2002


CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina è stato presentato al Santo Padre, dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, l'Annuario Pontificio 2002. Erano presenti all'Udienza pontificia l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e tutti coloro che hanno collaborato all'elaborazione ed alla stampa del volume.

Un Comunicato annuncia alcune novità raccolte nel nuovo Annuario. Nel 2001 sono state create 6 nuove Sedi Vescovili, 1 Esarcato Apostolico, 2 Prefetture e sono state elevate 2 Sedi Metropolitane e 2 Sedi Vescovili.

Su una popolazione mondiale di 6.047 milioni, i cattolici battezzati sono 1.050 milioni, di cui il 49,4% si concentra nel continente americano. Il Comunicato segnala, inoltre, che nel corso del 2001 sono stati nominati 161 nuovi Vescovi, portando il totale a 4.541 Vescovi. I sacerdoti sono 405.178, (di cui 265.781 diocesani); 27,824 sono i diaconi permanenti; 55.057 i religiosi professi non sacerdoti; 801.185 le religiose professe; 30.687 i membri di istituti secolari; 126.365 i missionari laici e 2.641.888 i catechisti.

Dal 1978 al 2000, il numero degli studenti di filosofia e di teologia nei seminari diocesani e in quelli religiosi è passato da 63.882 a 110.583. La crescita maggiore si è avuta in Africa dove il numero dei seminaristi è più che triplicato; l'Asia ha registrato il 125% di aumento, seguita dal continente americano che ha avuto il 65% di incremento, in Europa infine l'aumento è stato di circa il 12%.
AP/ANNUARIO PONTIFICIO 2002/SODANO VIS 20020212 (250)

venerdì 8 febbraio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Mario Aurelio Poli, finora Direttore dell'Istituto Vocazionale Propedeutico di Buenos Aires, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Buenos Aires (superficie: 202; popolazione: 3.826.000; cattolici: 3.506.000; sacerdoti: 848; religiosi: 2.437; diaconi permanenti: 5), Argentina. Il Vescovo eletto è nato a Buenos Aires (Argentina), nel 1947 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1978. Il Vescovo Poli succede al Vescovo Mario José Serra, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NEA:RE/…/POLI:SERRA VIS 20020208 (100)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Juan Rubén Martínez, di Posadas.
- Il Vescovo Fernando María Bargalló, di Merlo-Moreno.
- Il Vescovo Héctor Sabatino Cardelli, di Concordia.
- Il Vescovo Marcelo Palentini, di Jujuy.
- Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

In serata è previsto che il Santo Padre riceva il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20020208 (100)

SANT'EGIDIO: AMICIZIA VISSUTA CON SENSIBILITA' EVANGELICA


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina, Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi e i sacerdoti che partecipano, a Roma, al IV Incontro Internazionale della Comunità di Sant'Egidio, consacrato alla riflessione sul primato della santità e della preghiera nella missione della Chiesa.

Le riflessioni di questi giorni e le risoluzioni che saranno prese "sono destinate ad arricchire il vostro bagaglio spirituale e pastorale per il tempo che viene", ha detto il Pontefice. "Il secolo appena iniziato attende che il Vangelo venga comunicato 'sine glossa', come amava dire San Francesco; attende discepoli che ne siano testimoni coerenti sino in fondo". Ricordando "l'innumerevole schiera di Vescovi, di sacerdoti e di fedeli che nel Novecento hanno dato la loro vita per il Vangelo", il Papa ha affermato: "La testimonianza di questi 'nuovi martiri', che ho voluto ricordare in modo particolare durante il Giubileo, sia per tutti noi un'eredità preziosa".

Successivamente il Santo Padre ha rivolto speciali parole di ringraziamento al Professore Andrea Riccardi il quale "iniziò il cammino della Comunità", 34 anni fa. "Sono stati anni di ascolto del Vangelo e di amicizia con tutti. Si potrebbe dire che l'amicizia caratterizza ogni dimensione della vita della Comunità di Sant'Egidio. L'amicizia vissuta con sensibilità evangelica è un modo efficace di essere cristiani nel mondo: permette di varcare frontiere e di colmare distanze, anche quando sembrano insuperabili. (…) Questa amicizia diviene forza di riconciliazione; una forza davvero necessaria in questo tempo drammaticamente segnato da conflitti e da scontri violenti".

Dal primo incontro di preghiera per la pace celebrato ad Assisi nel 1986, la Comunità "si è fatta promotrice, anno dopo anno, di incontri che hanno portato lo 'spirito di Assisi' a soffiare nel cielo di varie città europee. Ne è nato" - ha concluso Giovanni Paolo II - "come un singolare movimento di uomini e di donne di religioni diverse i quali, senza confusione alcuna, non cessano tuttavia di invocare da Dio la pace per tutti i popoli".
AC/…/COMUNITÀ SANT'EGIDIO VIS 20020208 (340)

CERIMONIA MERCOLEDI' DELLE CENERI PRESIEDUTA DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Nel tardo pomeriggio del 13 febbraio prossimo, Mercoledì delle Ceneri, Giovanni Paolo II presiederà, nella Basilica di Santa Sabina, la Liturgia della Parola e, dopo l'omelia, il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.

Alle 17:00, nella Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino avrà luogo un momento di preghiera, cui farà seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina, alla quale prederanno parte i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini di Sant'Anselmo, i Padri Domenicani di Santa Sabina ed alcuni fedeli.

Il Cardinale Jozef Tomko, del titolo di Santa Sabina, presiederà la Liturgia Eucaristica. Al termine della cerimonia, il Santo Padre impartirà la Benedizione Apostolica.
…/MERCOLEDÌ CENERI/TOMKO VIS 20020208 (120)

PRESENTAZIONE LETTERE CREDENZIALI AMBASCIATORE FILIPPINE


CITTA' DEL VATICANO, 8 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza il nuovo Ambasciatore della Repubblica delle Filippine presso la Santa Sede, Signor Francisco Acevedo Alba, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

Il Papa ha iniziato il suo discorso affermando che nelle parole pronunciate dal nuovo Ambasciatore riguardo alle speranze ed agli sforzi compiuti dal popolo filippino per la causa della pace "risuona un'eco di quell'aspirazione universale alla bontà, alla giustizia e alla solidarietà nei rapporti umani, crudelmente colpiti dagli avvenimenti degli ultimi mesi".

"Il recente Incontro di Preghiera per la Pace di Assisi (…) ha dimostrato come persone di tradizioni religiose e culturali diverse siano fermamente convinte che la violenza, in tutte le sue forme, è totalmente incompatibile con l'autentico sentimento religioso, e con la dignità umana". Il Papa ha sottolineato quindi che: "È compito dei responsabili delle Nazioni individuare i modi di tradurre in leggi, istituzioni ed azioni, l'aspirazione del cuore umano alla tranquillità dell'ordine, che è la vera pace".

Successivamente, riferendosi alla situazione delle Filippine, Giovanni Paolo II ha affermato: "Anche il vostro paese è rimasto colpito da quanto sta accadendo. Non è stata ancora trovata una soluzione negoziata alle difficoltà esistenti ed il livello di conflitto è aumentato". Citando le parole del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002, il Papa ha riaffermato che i pilastri della pace, nelle Filippine, come in ogni altro luogo, sono "'la giustizia e il perdono: la giustizia (…) che vigila sul pieno rispetto di diritti e doveri e sull'equa distribuzione di benefici e oneri. (…) Il perdono che risana le ferite e ristabilisce in profondità i rapporti umani turbati'. Certamente" - ha sottolineato ancora il Pontefice - "non possiamo ritenere che la giustizia e il perdono si raggiungano attraverso la violenza e il conflitto".

Parlando degli impegni che devono essere l'obiettivo di un governo orientato al bene comune, Giovanni Paolo II ha affermato: "Questo bene è un bene 'umano', che mira al benessere integrale della persona in tutta la sua complessità. (…) Sarebbe un grave errore limitare le politiche pubbliche al perseguimento del progresso economico, che troppo spesso è valutato in termini di aumento dei consumi, come se questi da soli potessero rispondere alle aspirazioni degli individui. (…) L'autentico progresso non può non tenere conto delle necessità e delle tradizioni culturali e spirituali delle persone".

In tale prospettiva il Papa ha parlato della globalizzazione dell'economia che, ha detto, "livellando le differenze culturali, non è necessariamente ed in ogni caso una risposta ai bisogni reali. Infatti, essa può aggravare 'gli squilibri connessi col crescente divario tra coloro che beneficiano della aumentata capacità del mondo di produrre ricchezza e quanti sono lasciati ai margini del progresso. (…) La grande sfida morale che sta di fronte alle Nazioni e alla comunità internazionale nei confronti dello sviluppo è di avere il coraggio di una nuova solidarietà' - una autentica condivisione dei benefici - allo scopo di 'superare tanto il sottosviluppo disumanizzante, quanto il 'supersviluppo' che tende a ridurre la persona ad una particella economica in una ragnatela di consumi sempre più oppressiva'".

Infine, il Santo Padre ha ricordato che è necessaria la fruttuosa cooperazione fra le autorità pubbliche e la Chiesa, "ognuno nella sua sfera", per collocare la vita economica e politica "entro una cornice autenticamente etica". Nelle Filippine "esiste una lunga tradizione di sostegno reciproco e cooperazione fra la Chiesa e la società civile. (…) Le sfide nella vostra Nazione sono considerevoli. (…) Edificando sulle migliori tradizioni filippine della vita familiare e del reciproco sostegno e servizio, ed eliminando gli eccessi di privilegi e gli interessi di parte, la Nazione potrà guardare ad un brillante futuro".
CD/CREDENZIALI/FILIPPINE:ACEVEDO VIS 20020208 (630)

giovedì 7 febbraio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Joseph Mitsuaki Takami, P.S.S., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Nagasaki (superficie: 4.192; popolazione: 1.527.138; cattolici: 69.025; sacerdoti: 148; religiosi: 987; diaconi permanenti: 1), Giappone. Il Vescovo eletto è nato nel 1946 a Nagasaki (Giappone), ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1972, ed è entrato nella Società di San Sulpizio nel 1973. Finora è stato Professore di Teologia dogmatica e Sacra Scrittura nel Seminario Maggiore Interdiocesano di Fukuoka.
NEA/…/TAKAMI VIS 20020207 (90)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi, in udienze separate, quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'Argentina, in Visita "ad Limina":

- Il Vescovo Roberto Rodríguez, di Villa Maria.
- Il Vescovo Pedro Luis Ronchino, di Comodoro Rivadavia.
- Il Vescovo Marcelo Angiolo Melani, di Neuquén.
- Il Vescovo José Pedro Pozzi, di Alto Valle del Río Negro.
AL/…/… VIS 20020207 (70)

SERVIRE I FRATELLI SENZA RISERVE E SENZA CONFINI


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto le Suore Cappuccine di Madre Rubatto, a conclusione del Capitolo Generale svoltosi a Roma. Il Papa ha ricordato la gioia di aver proclamato Beata la Fondatrice dell'Ordine, Madre Francesca Rubatto, il 10 ottobre 1993, sottolineando che la sua esistenza si fondò "su due grandi pilastri: l'amore ardente per Dio, percepito come 'sommo bene' e l'instancabile servizio ai fratelli, specialmente a quelli più bisognosi e abbandonati".

"Come sue figlie spirituali" - ha proseguito il Pontefice - "sappiate anche voi farvi povere nell'esistenza personale e nell'attività quotidiana. (…) Sarete così le Suore missionarie del popolo, impegnate ad annunciare e testimoniare il Vangelo a tutti coloro che incontrate sul vostro cammino".

Giovanni Paolo II, affermando che: "Madre Francesca aveva una fede viva e ardente in Gesù presente nel Santissimo Sacramento, e voleva che l'Eucaristia fosse il cuore della Famiglia religiosa da lei fondata", ha esortato le religiose a "spezzare il pane" della loro esistenza di persone consacrate nei diversi campi del servizio al prossimo: "dalla catechesi all'educazione scolastica, dall'assistenza ai malati alla solidarietà con i bisognosi, dalla collaborazione nella pastorale parrocchiale alla missione 'ad gentes'. (…) Dinanzi alle sfide dei tempi nuovi, fate rivivere l'ispirazione fondamentale di Madre Francesca, traducendola nei nuovi ambiti apostolici che vi si aprono davanti".

Al termine del suo discorso, il Santo Padre ha ricordato le Sorelle missionarie dell'Ordine che il 13 marzo 1901 "testimoniarono, fino al supremo sacrificio della vita, fedeltà a Cristo e donazione di amore al prossimo nella missione di Alto Alegre, in Brasile", affermando che esse furono animate dallo stesso spirito che spinse Madre Francesca a "servire i fratelli senza riserve e senza confini", aprendo così "il proprio cuore e la vita dell'Istituto alla dimensione missionaria".
AC/…/RELIGIOSE MADRE RUBATTO VIS 20020207 (320)

IL VOLONTARIATO TESTIMONIA IL VALORE DELLA GRATUITA'


CITTA' DEL VATICANO, 7 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti alla XXIV Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio "Cor Unum", dedicata quest'anno al tema del volontariato.

Il Papa ha sottolineato che il volontariato offre alla società "la testimonianza del valore della gratuità. In se stesso altamente eloquente, questo valore si pone in controtendenza rispetto all'individualismo, purtroppo diffuso nelle nostre società, specialmente quelle opulente. Di fronte a interessi economici, che sembrano non di rado costituire la categoria dominante dei rapporti sociali, l'azione dei volontari mira a porre in evidenza la centralità dell'uomo. È la persona, in quanto tale, che merita di essere servita e amata sempre, specialmente quando è minata dal male e dalla sofferenza o quando viene emarginata e vilipesa".

I credenti, ha proseguito il Pontefice, "impegnati così in molteplici campi di azione umanitaria, possono diventare per i non credenti un vero e proprio stimolo a sperimentare la profondità del messaggio evangelico. Mostrano, in maniera concreta, che il Redentore dell'uomo è presente nel povero e nel sofferente e vuole essere riconosciuto e amato in ogni umana creatura".

"Perché questa testimonianza sia incisiva, auspico che quanti operano in associazioni e istituzioni cattoliche di volontariato prendano a modello i tanti santi della carità, che con la loro esistenza hanno tracciato nella Chiesa una scia di luminoso eroismo evangelico. Si preoccupi ciascuno di incontrare personalmente Cristo, che colma di amore il cuore di quanti vogliono servire il prossimo".

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso rendendo grazie a Dio per la sollecitudine con la quale "Cor Unum", "in numerose occasioni, talora in dolorosi e tragici contesti, (…) si è fatto tramite della carità del Papa. In particolare, mi è caro ricordare l'impegno recentemente profuso nell'assistenza dei profughi dell'Afghanistan, come pure in altre regioni della Terra colpite dalla guerra o dalle calamità naturali".
AC/VOLONTARIATO/CON-CU VIS 20020207 (320)

mercoledì 6 febbraio 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 6 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con il Monsignore Pietro Maria Fragnelli, Rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, con i collaboratori.
AP/…/… VIS 20020206 (50)

IL DESTINO ULTIMO DELLA STORIA E' L'INCONTRO CON DIO


CITTA' DEL VATICANO, 6 FEB. 2002 (VIS). Nell'Udienza Generale del mercoledì, tenuta nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha parlato del Salmo 42, il "Desiderio del Tempio di Dio".

Il Papa ha affermato che in questo Salmo "il Salmista si rivolge a Dio e lo supplica di difenderlo contro gli avversari (…). Tuttavia egli sente ormai che la parentesi oscura della lontananza sta per finire ed esprime la certezza del ritorno a Sion per ritrovare la dimora divina. La città santa non è più la patria perduta, come accadeva nel lamento del Salmo precedente, è invece la meta gioiosa, verso la quale si è in marcia".

"La 'verità', ossia la fedeltà amorosa del Signore, e la 'luce', cioè la rivelazione della sua benevolenza", - ha proseguito il Pontefice - "sono raffigurate come messaggere che Dio stesso invierà dal cielo per prendere per mano il fedele e condurlo verso la meta desiderata".

Giovanni Paolo II ha spiegato che "il lamento iniziale dell'antifona dei Salmi 41-42 risuona per l'ultima volta in finale. L'orante non ha raggiunto ancora il tempio di Dio, è coinvolto ancora nell'oscurità della prova; ma ormai ai suoi occhi brilla la luce dell'incontro futuro e le sue labbra conoscono già la tonalità del canto di gioia".

"Il Salmo diventa, allora, la preghiera di chi è pellegrino sulla terra e si trova ancora in contatto col male e con la sofferenza, ma ha la certezza che il punto d'arrivo della storia non è un baratro di morte, bensì l'incontro salvifico con Dio".
AG/SALMO 42/… VIS 20020206 (270)

martedì 5 febbraio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignor Gerard Hanna, Vescovo di Wagga Wagga (superficie: 24.000; popolazione: 206.000; cattolici: 62.000; sacerdoti: 55; religiosi: 131), Australia. Il Vescovo eletto è nato ad Armidale nel 1941 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1968. Finora è stato Parroco di Moree e Vicario Generale della Diocesi di Armidale. Il Vescovo Hanna succede al Vescovo William John Brennan, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato l'Arcivescovo Marco Dino Brogi, finora Nunzio Apostolico in Sudan e Delegato Apostolico in Somalia, Nunzio Apostolico nella Repubblica Araba d'Egitto.

- Ha nominato l'Arcivescovo Giuseppe Pinto, che è Nunzio Apostolico in Senegal e Delegato Apostolico in Mauritania, Nunzio Apostolico in Mali e in Capo Verde.

- Ha nominato l'Arcivescovo Adolfo Tito Yllana, che è Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea, Nunzio Apostolico nelle Isole Salomone.
NER:RE:NN/…/ VIS 20020205 (170)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Stephen Zurbriggen, Nunzio Apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia e Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" dell'Amministrazione Apostolica di Estonia.
- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Joaquín Piña Batllevell, di Puerto Iguazú.
- Il Vescovo Antonio Juan Baseotto, di Añatuya.
- Il Vescovo Agustín Roberto Radrizzani, di Lomas de Zamora.
- Il Vescovo Rinaldo Fidel Brédice, di Santa Rosa.
AP:AL/…/… VIS 20020205 (90)

PUBBLICATO MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II QUARESIMA 2002


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2002 (VIS). Oggi è stato pubblicato il Messaggio di Giovanni Paolo II per la Quaresima 2002, sul tema: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". Il Messaggio, che porta la data del 4 ottobre, Festa di San Francesco d'Assisi, è stato pubblicato in lingua italiana, inglese, francese, spagnola, tedesca, portoghese e polacca. Di seguito ne riportiamo alcuni estratti:

"'Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date'. Queste parole evangeliche risuonino nel cuore di ogni comunità cristiana nel pellegrinaggio penitenziale verso la Pasqua. La Quaresima, richiamando allo spirito il mistero delle morte e risurrezione del Signore, porti ogni cristiano a stupirsi intimamente della grandezza di tale dono".

"Sì! Gratuitamente abbiamo ricevuto. La nostra esistenza non è forse tutta segnata dalla benevolenza di Dio? È dono lo sbocciare della vita e il suo prodigioso svilupparsi. E proprio perché è dono, l'esistenza non può essere considerata un possesso o una privata proprietà, anche se le potenzialità, di cui oggi disponiamo per migliorarne la qualità, potrebbero far pensare che l'uomo sia di essa 'padrone'".

"È bene anche qui ribadire che non tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche moralmente lecito. Se ammirevole è lo sforzo della scienza per assicurare una qualità di vita più conforme alla dignità dell'uomo, non deve però essere mai dimenticato che la vita umana è un dono, e che essa rimane un valore anche quando è segnata dalla sofferenza e dal limite. Un dono da accogliere e amare sempre: gratuitamente ricevuto e gratuitamente da porre al servizio degli altri".

"La Quaresima, riproponendoci l'esempio di Cristo, immolatosi per noi sul Calvario, ci aiuta in modo singolare a capire che la vita è in Lui redenta. Per mezzo dello Spirito Santo, Egli rinnova la nostra vita e ci rende partecipi di quella stessa vita divina che ci introduce nell'intimità di Dio e ci fa sperimentare il suo amore per noi. (…) Questa vita, a noi comunicata mediante il Battesimo, dobbiamo continuamente alimentare con una fedele risposta individuale e comunitaria, mediante la preghiera, la celebrazione dei Sacramenti e la testimonianza evangelica".

"Avendo, infatti, gratuitamente ricevuto la vita, dobbiamo, a nostra volta, donarla ai fratelli in modo gratuito. (…) E primo dono da rendere è quello d'una vita santa, testimone dell'amore gratuito di Dio. L'itinerario quaresimale sia per tutti i credenti un costante richiamo ad approfondire questa nostra peculiare vocazione".

"Il mondo valuta i rapporti con gli altri sulla base dell'interesse e del proprio tornaconto, alimentando una visione egocentrica dell'esistenza, nella quale troppo spesso non c'è posto per i poveri e i deboli. Ogni persona, anche la meno dotata, va invece accolta e amata per se stessa, al di là dei suoi pregi e difetti. Anzi, più è in difficoltà, più deve essere oggetto del nostro amore concreto. È quest'amore che la Chiesa, attraverso innumerevoli istituzioni, testimonia facendosi carico di ammalati, emarginati, poveri e sfruttati. I cristiani, in tal modo, diventano apostoli di speranza e costruttori della civiltà dell'amore".

"Fratelli e Sorelle carissimi! Sia questo lo stile con cui ci apprestiamo a vivere la Quaresima: la generosità fattiva verso i fratelli più poveri! Aprendo loro il cuore, diventiamo sempre più consapevoli che il nostro dono agli altri è risposta ai numerosi doni che il Signore continua a farci. Gratuitamente abbiamo ricevuto, gratuitamente diamo!".

"Quale periodo più opportuno del periodo della Quaresima per rendere questa testimonianza di gratuità di cui il mondo ha tanto bisogno? Nell'amore stesso che Dio ha per noi c'è la chiamata a donarci, a nostra volta, agli altri gratuitamente. Ringrazio quanti - laici, religiosi, sacerdoti - in ogni angolo del mondo rendono questa testimonianza di carità. Sia così per ogni cristiano, nelle diverse situazioni in cui egli si trova".
MESS/QUARESIMA 2002/… VIS 20020205 (620)

ARCIVESCOVO CORDES: RISPONDERE TENTAZIONE AUTOSUFFICIENZA


CITTA' DEL VATICANO, 5 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", ha presentato il Messaggio di Giovanni Paolo II per la Quaresima 2002.

L'Arcivescovo Cordes ha dapprima ricordato la fondazione, ad opera di Paolo VI, del Pontificio Consiglio "Cor Unum", il 15 luglio 1971, poco più di 30 anni fa. Da allora, i Pontefici hanno ridistribuito, attraverso questo Dicastero, fino al 2001, aiuti per 87.510.201 US$ dollari. Inoltre, fino al 31 gennaio, in risposta alla colletta proposta dal Santo Padre in concomitanza con la giornata di digiuno del 14 dicembre scorso, sono giunte offerte per una somma complessiva di più di 2 milioni di Euro.

In occasione del trentesimo anniversario di fondazione, "Cor Unum" ha pubblicato il volume "Ars caritatis", che raccoglie tutti i discorsi dei Pontefici ai membri del Pontificio Consiglio, unitamente a due relazioni sulle Fondazioni "Giovanni Paolo II per il Sahel" e "Populorum Progressio" per l'America Latina.

Il Presidente di "Cor Unum" ha poi parlato del Messaggio Pontificio per la Quaresima 2002, nel quale: "troviamo un richiamo ad aiutare chi è nel bisogno. (…) Il messaggio di quest'anno" - ha affermato l'Arcivescovo Cordes - "ha come nota di fondo la convinzione che abbiamo ricevuto tanto. (…) In un'epoca in cui l'uomo vuole vivere in maniera totalmente autonoma (…), la tentazione di essere autosufficiente, di non aver bisogno dell'altro (…), si contrappone in maniera decisa ad una riflessione ripetuta spesso da Giovanni Paolo II, che ritroviamo nella Costituzione Pastorale 'Gaudium et Spes': 'L'uomo non può ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé'".

Al termine della presentazione dell'Arcivescovo Cordes, ha preso la parola il canadese Jean Vanier, fondatore della prima comunità "L'Arche", considerato "uno dei grandi iniziatori del volontariato cattolico". Obiettivo della comunità è "dare una famiglia, una comunità a chi ha handicap mentali, per dare la possibilità di apprendere il più possibile a vivere autonomi nella vita di ogni giorno, lavorando, vivendo in comunione con altri e incontrando Dio". Attualmente esistono 120 comunità "L'Arche" in 29 diversi Paesi del mondo.

"Per 37 anni" - ha precisato il Signor Vanier - "ho avuto il privilegio di vivere con uomini e donne con problemi di apprendimento che hanno spesso provato il dolore del dileggio, del rifiuto e dell'esclusione. Le persone mentalmente disabili sono fra le più oppresse, e fra le più rifiutate dal nostro mondo dove impera la competizione. (…) Vorrei testimoniare qui 'la forza' delle persone cosiddette 'impotenti', la loro capacità (…) di aiutare gli altri a diventare più autenticamente umani, a guidarli nel mistero dei Vangeli e nell'incontro con Gesù".

Parlando delle 120 comunità "L'Arche" e delle 1.500 comunità di "Fede e Luce", il Fondatore Jean Vanier ha sottolineato che i volontari condividono quotidianamente la vita con uomini e donne mentalmente disabili e "molti giovani volontari che vengono nelle nostre comunità vivono un'esperienza che li trasforma".

"Molti altri giovani" - ha proseguito il Signor Vanier - "desiderano recarsi nelle aree più povere del mondo, per condividere la vita degli abitanti delle periferie urbane degradate, dei campi profughi, nelle scuole per bambini svantaggiati. (…) Essi si rendono anche conto di quanto prima fossero chiusi e pieni di pregiudizi, di come si preoccupassero esclusivamente della famiglia, del loro gruppo, della loro religione, cultura, e cominciano a comprendere come le culture dei più ricchi opprimano i più poveri. Questa esperienza condivisa con i deboli e i sofferenti li aiuta a riscoprire cosa significhi essere parte della famiglia umana. Essi scoprono che essere umani ed essere cristiani significa amare il prossimo. (…) Molti altri giovani volontari vengono nelle nostre comunità sperando di fare del bene ai poveri, ma, invece, scoprono che sono i deboli ed i poveri che li migliorano e li trasformano".
…/MESSAGGIO QUARESIMA/CORDES:VANIER VIS 20020205 (650)

lunedì 4 febbraio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 4 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Sebastian Adayanthrath, finora Direttore del "Save a Family Plan", a London (Canada), Vescovo Ausiliare di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi (superficie: 1.500; popolazione: 4.370.000; cattolici: 455.200; sacerdoti: 561; religiosi: 4.716), India. Il Vescovo eletto è nato a Vaikom (India), nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.

Sabato 2 febbraio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Francisco Moreno Barrón, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Morelia (superficie: 22.000; popolazione: 3.000.000; cattolici: 2.850.000; sacerdoti: 616; religiosi: 1.345), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Salamanca (Messico), nel 1954 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1979. Finora è stato Vicario episcopale per la zona "Nuestra Señora de la Luz" della medesima Arcidiocesi.

- Membri Ordinari della Pontificia Accademia per la Vita, Don Roberto Colombo, Professore associato di Biochimica all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Italia) ed il Dottor Mieczyslaw Grzegocki, Professore di Fisiologia Medica all'Università di Medicina di Leopoli (Ucraina).
NEA:NA/…/… VIS 20020204 (180)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 4 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Ricardo María Carles Gordó, Arcivescovo di Barcelona (Spagna), con l'Ausiliare, Vescovo Josep Angel Sainz Meneses.
- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Justo Oscar Laguna, di Morón.
- Il Vescovo Vartan Waldir Boghossian, di San Gregorio de Narek en Buenos Aires degli Armeni, Esarca Apostolico per i fedeli di rito armeno residenti in America Latina e Messico.
- Il Vescovo Omar Félix Colomé, di Bruz del Eje.

Sabato 2 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Nove Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina":
- Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires con gli Ausiliari, Vescovo Mario José Serra, Vescovo Guillermo Rodríguez Melgarejo e Vescovo Joaquín Mariano Sucunza.
- L'Arcivescovo Eduardo Vicente Mirás, di Rosario, con gli Ausiliari, Vescovo Luis Armando Collazuol e Vescovo Sergio Alfredo Fenoy.
- L'Arcivescovo José María Arancibia, di Mendoza.
- L'Arcivescovo Mario Antonio Cargnello, di Salta.
- L'Arcivescovo Giacinto Berloco, Nunzio Apostolico in El Salvador e in Belize.
- L'Arcivescovo Józef Kowalczyk, Nunzio Apostolico in Polonia.
AL:AP/…/… VIS 20020204 (200)

TELEGRAMMA PER IL TERREMOTO IN TURCHIA


CITTA' DEL VATICANO, 4 FEB. 2002 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha inviato, a nome del Santo Padre, un telegramma all'Arcivescovo Luigi Conti, Nunzio Apostolico in Turchia, per il terremoto di ieri che ha provocato nel paese più di 45 vittime e centinaia di feriti. Di seguito ne riportiamo il testo:

"Apprese le conseguenze drammatiche del terremoto verificatosi nella regione di Bolvadin, in Turchia, il Santo Padre affida le vittime della catastrofe alla misericordia dell'Onnipotente, pregando Dio di accoglierle nella Sua luce. Il Santo Padre esprime la sua profonda simpatia alle famiglie, ai numerosi feriti e ai loro cari, e a tutti i soccorritori, dei quali apprezza il coraggioso lavoro".
TGR/TERREMETO TURCHIA/SODANO:CONTI VIS 20020204 (130)

CURARE FORMAZIONE INTELLETTUALE E SPIRITUALE NEI SEMINARI


CITTA' DEL VATICANO, 4 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla Sessione Plenaria della Congregazione per l'Educazione Cattolica, che s'inaugura oggi in Vaticano.

Giovanni Paolo II ha affermato che nel corso dei lavori di questi giorni saranno presi in esame "alcuni 'Orientamenti per l'utilizzo delle competenze psicologiche nell'ammissione e nella formazione dei candidati al sacerdozio'. È un documento che si propone come utile strumento per i formatori, chiamati a discernere l'idoneità e la vocazione del candidato in vista del bene suo e della Chiesa".

Le scienze psicologiche, ha detto ancora il Santo Padre, devono essere inserite nell'itinerario formativo del candidato al sacerdozio, in modo tale da salvaguardare "il valore e lo spazio propri dell'accompagnamento spirituale". La psicologia non elimina le difficoltà e le tensioni, "ma favorisce una più ampia presa di coscienza e un più sciolto esercizio della libertà, per ingaggiare una lotta aperta e franca, con l'aiuto insostituibile della grazia".

Successivamente il Papa ha sottolineato la necessità che la formazione impartita nei Seminari "sia di livello eccellente dal punto di vista sia intellettuale che spirituale" e che i candidati al sacerdozio siano "introdotti alla pratica della preghiera, della meditazione, dell'ascesi personale".

"Occorrerà, in special modo, alimentare negli alunni la gioia della propria vocazione. Lo stesso celibato per il Regno di Dio dovrà essere presentato come una scelta eminentemente favorevole all'annuncio gioioso del Cristo risorto".

"Voi intendente affrontare" - ha proseguito il Pontefice - "anche la discussione circa la formazione degli studenti di Diritto Canonico. (…) Nelle circostanze attuali la Chiesa ha bisogno di specialisti in tale disciplina, per affrontare le esigenze giuridico-pastorali, che risultano essere oggi più complesse rispetto al passato".

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso ribadendo che: "Per il settore vocazionale è prezioso il lavoro della Pontificia Opera per le Vocazioni Ecclesiastiche, che dal lontano 1941 accompagna e anima la pastorale vocazionale", ed ha ricordato la celebrazione del III Congresso per il Nord America sulle vocazioni ai ministeri ordinati e alla vita consacrata, in programma il prossimo mese d'aprile a Montréal (Canada), dopo quelli tenuti per l'America Latina e l'Europa. Il Papa ha auspicato che "questo importante evento ecclesiale (…) faccia crescere nelle Chiese locali un rinnovato impegno a servizio delle vocazioni e un più generoso entusiasmo tra i cristiani del 'Nuovo Mondo'".
AC/SEMINARI:VOCAZIONI/CIC VIS 20020204 (400)

ANGELUS: NESSUNO E' PADRONE DELLA VITA UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2002 (VIS). Prima della recita dell'Angelus, alle ore 12:00 di oggi, il Santo Padre, apparendo alla finestra del suo studio, nel Palazzo Apostolico Vaticano, ha ricordato che oggi, prima domenica di febbraio, si celebra in Italia la "'Giornata per la Vita', occasione propizia per riflettere su quel valore così fondamentale, che è la vita dell'uomo".

"Il tema proposto dai Vescovi quest'anno è: 'Riconoscere la vita'. Riconoscere significa, anzitutto, riscoprire con rinnovato stupore ciò che la stessa ragione e la scienza non temono di chiamare 'mistero'".

Giovanni Paolo II ha affermato che: "Riconoscere significa inoltre garantire ad ogni essere umano il diritto a svilupparsi secondo le proprie potenzialità, assicurandone l'inviolabilità dal concepimento alla morte naturale. Nessuno è padrone della vita; nessuno ha il diritto di manipolare, opprimere o addirittura togliere la vita, né quella altrui né la propria. Tanto meno può farlo in nome di Dio, il quale è l'unico Signore e il più sincero amante della vita. I martiri stessi non si tolgono la vita, ma, per rimanere fedeli a Dio e ai suoi comandamenti, accettano di venire uccisi".

"Riconoscere il valore della vita" - ha proseguito il Pontefice - "comporta coerenti applicazioni sotto il profilo giuridico, specialmente a tutela degli esseri umani che non sono in grado di difendersi da soli, quali i nascituri, i disabili psichici, i malati più gravi o terminali".

Il Santo Padre ha concluso le sue riflessioni facendo riferimento all'embrione umano ed affermando: "la scienza ha ormai dimostrato che si tratta di un individuo umano che possiede fin dalla fecondazione la propria identità. È pertanto logicamente esigibile che tale identità venga anche giuridicamente riconosciuta, anzitutto nel suo fondamentale diritto alla vita, come domanda con apprezzabile iniziativa il 'Movimento per la Vita' italiano".
ANG/DIFESA VITA UMANA/… VIS 20020204 (300)

VITA CONSACRATA: TESTIMONIANZA DI SOLIDARIETA' E DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2002 (VIS). Nel tardo pomeriggio di oggi, il Cardinale Eduardo Martínez Somalo, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, ha presieduto, nella Basilica di San Pietro, la Celebrazione Eucaristica nella Festa della Presentazione del Signore, VI Giornata della Vita Consacrata.

Alla Santa Messa ha partecipato anche il Papa che ha tenuto l'omelia. "Quest'oggi" - ha detto il Pontefice - "commemorando ciò che avvenne quel giorno a Gerusalemme, siamo invitati ad entrare anche noi nel Tempio, per meditare il mistero di Cristo, unigenito del Padre che, con la sua Incarnazione e la sua Pasqua, è diventato il primogenito dell'umanità redenta".

"Nella festa odierna" - ha proseguito il Santo Padre - "celebriamo, pertanto, il mistero della consacrazione: consacrazione di Cristo, consacrazione di Maria, consacrazione di tutti coloro che si pongono alla sequela di Gesù per amore del Regno".

Giovanni Paolo II ha ricordato ai Fratelli ed alle Sorelle che hanno scelto la vita consacrata, che la festa di oggi è dedicata in particolare a loro, che rappresentano nel Popolo di Dio "con singolare eloquenza la novità escatologica della vita cristiana. Voi siete chiamati ad essere luce di verità e di giustizia; testimoni di solidarietà e di pace".

Il Santo Padre ha reso grazie, in special modo, alle numerose comunità contemplative che "interamente votate all'orazione (…) cooperano alla vittoria di Cristo sull'odio, sulla vendetta e sulle strutture di peccato! Oltre che con la preghiera, molti di voi, Fratelli e Sorelle carissimi, costruiscono la pace con la testimonianza della fraternità e della comunione".

"Su molteplici frontiere, non mancano poi religiosi e religiose" - ha concluso il Pontefice - "che offrono il loro fattivo impegno per la giustizia, operando fra gli emarginati, intervenendo sulle radici dei conflitti e contribuendo così a edificare una pace sostanziale e durevole. Dovunque la Chiesa è impegnata a difendere e promuovere l'uomo e il bene comune, là ci siete anche voi, cari consacrati e consacrate".
HML/VITA CONSACRATA/MARTÍNEZ SOMALO VIS 20020204 (340)

INVIATO SPECIALE CELEBRAZIONE X GIORNATA MONDIALE MALATO


CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo della Lettera, redatta in latino, con la quale Giovanni Paolo II nomina l'Arcivescovo Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, Inviato Speciale alla celebrazione della X Giornata Mondiale del Malato, in programma a Vailankanni (India), l'11 febbraio prossimo.

La Missione che accompagnerà l'Arcivescovo Lozano Barragán è composta dal Sacerdote Alex Vadakumthala, dell'Arcidiocesi di Verapoly, Segretario Esecutivo della Commissione per la Pastorale della Salute presso la Conferenza Episcopale dell'India e dal Sacerdote Vincent Arackal, della Diocesi di Calicut.
GPII-LETTERA/INVIATO SPECIALE/INDIA:LOZANO VIS 20020204 (110)

venerdì 1 febbraio 2002

PAOLO VI MAI EBBE INTENZIONE VENDERE PIETA' MICHELANGELO


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2002 (VIS). In merito alla presunta intenzione che Papa Paolo VI avrebbe manifestato di vendere la Pietà di Michelangelo per donare il ricavato ai poveri, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"La notizia è completamente priva di fondamento. Tra l'altro, fu proprio Papa Paolo VI che, dopo la mostra della Pietà negli Stati Uniti, diede indicazioni precise perché il gruppo marmoreo di Michelangelo non lasciasse più il Vaticano senza un permesso speciale del Santo Padre attraverso la Segreteria di Stato".
OP/PIETÀ MICHELANGELO/NAVARRO-VALLS VIS 20020201 (110)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi, in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina":
- L'Arcivescovo Luis Héctor Villalba, di Tucumán.
- L'Arcivescovo Carlos José Ñáñez, di Córdoba, con l'Ausiliare Vescovo José Angel Rovai.
- Il Vescovo Elmer Osmar Miani, di Catamarca.
- Il Vescovo Raúl Omar Rossi, di San Martín.
- Il Vescovo José Luis Mollaghan, di San Miguel.
- L'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", il Monsignore Karel Kasteel, Segretario ed il Monsignor Francisco Azcona San Martín, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
AL/…/… VIS 20020201 (110)

CALENDARIO CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DA GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2002 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso pubblico il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre, dal 2 febbraio al 21 aprile 2002:

FEBBRAIO:

- Sabato 2: Festa della Presentazione del Signore e VI Giornata della Vita Consacrata, alle 17:30, nella Basilica Vaticana, Benedizione delle candele e Processione. Santa Messa con i Religiosi.

- Lunedì 11: Memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, alle 16:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa per l'Opera Romana Pellegrinaggi e l'U.N.I.T.A.L.S.I., presieduta, a nome del Santo Padre, dal Cardinale Camillo Ruini. Al termine della Celebrazione, il Santo Padre saluta e benedice i malati presenti in Basilica.

- Mercoledì 13: Mercoledì delle Ceneri, alle 16:30, nella Basilica di Santa Sabina, Santa Messa, benedizione e imposizione delle Ceneri.

- Domenica 17: I Domenica di Quaresima, Visita pastorale alla Parrocchia romana di Sant'Enrico. Alle 9:30, Santa Messa. Alle ore 18:00, nella Cappella "Redemptoris Mater" del Palazzo Apostolico, inizio degli Esercizi Spirituali per la Curia Romana.

- Sabato 23: alle ore 9:00, nella Cappella "Redemptoris Mater", conclusione degli Esercizi Spirituali.

- Domenica 24: II Domenica di Quaresima: Visita pastorale alla Cappellania Cattolica Filippina nella Basilica di Santa Pudenziana al Viminale. Alle 9:30, Santa Messa.

- Martedì 26: alle ore 11:00, nel Palazzo Apostolico, Concistoro per alcune Cause di Canonizzazione.

MARZO

- Domenica 3: III Domenica di Quaresima: Visita pastorale alla Parrocchia romana di San Gelasio I Papa. Alle 9:30, Santa Messa.

- Domenica 10: IV Domenica di Quaresima: Visita pastorale alla parrocchia romana di Sant'Ilario di Poitiers. Alle 9:30, Santa Messa.

- Domenica 17: V Domenica di Quaresima: Visita pastorale alla Parrocchia romana di Santa Maria Mediatrice. Alle 9:30, Santa Messa.

- Domenica 24: Domenica della Palme e della Passione del Signore. XVII Giornata Mondiale della Gioventù. In Piazza San Pietro, alle ore 10:00, Benedizione delle Palme e Processione. Santa Messa.

- Giovedì 28: Giovedì Santo. Alle 9:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa del Crisma. Alle 17:30, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, inizio del Triduo Pasquale. Santa Messa nella Cena del Signore.

- Venerdì 29: Venerdì Santo. Alle ore 17:00, nella Basilica Vaticana, Celebrazione della Passione del Signore. Al Colosseo, alle 21:15, "Via Crucis".

- Sabato 30: Sabato Santo. Alle ore 20:00, nella Basilica Vaticana, Veglia Pasquale nella notte santa.

- Domenica 31: Domenica di Pasqua, alle ore 10:30, in Piazza San Pietro, Santa Messa del Giorno e Benedizione "Urbi et Orbi".

APRILE

- Domenica 14: III Domenica di Pasqua: alle ore 10:00, in Piazza San Pietro, Beatificazione dei Servi di Dio: Gaetano Errico, Lodovico Pavoni, Luigi Variara, María del Tránsito de Jesús Sacramentado, Artemide Zatti e María Romero Meneses.

- Domenica 21: IV Domenica di Pasqua: alle ore 9:00, nella Basilica Vaticana, Ordinazione presbiterale dei Diaconi della Diocesi di Roma.
GPII-CALENDARIO/FEBBRAIO-APRILE/… VIS 20020201 (460)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI FEBBRAIO


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2002 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera di Giovanni Paolo II per il mese di febbraio è la seguente: "Affinché gli ospedali cattolici si distinguano come avamposti qualificati nella lotta contro la malattia e come luoghi privilegiati di annuncio del Vangelo della vita e di rispetto per la persona umana".

L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché le comunità cristiane di Cambogia e Laos siano sempre più attive nel promuovere le vocazioni sacerdotali e religiose".
GPII-INTENZIONI PREGHIERA/FEBBRAIO/… VIS 20020201 (100)

PRESENTATA AL PAPA OPERA SU SAN TOMMASO D'AQUINO


CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2002 (VIS). Questa mattina, Giovanni Paolo II ha ricevuto i membri del Comitato d'Onore dell'Associazione per la "Computerizzazione delle Analisi Ermeneutiche Lessicologiche" riguardanti San Tommaso d'Aquino.

Il Papa ha rivolto parole di ringraziamento ai membri del Comitato per il lavoro svolto, affermando in merito: "Ne sono testimonianza i 56 volumi dell'Index Thomisticus'".

"San Tommaso, col suo genio ha segnato un'epoca e rimane una figura luminosa per la ricerca e l'amore della verità, che ne dominano tutta la mirabile costruzione filosofica e teologica".
AC/LESSICO SAN TOMMASO/… VIS 20020201 (100)

giovedì 31 gennaio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Brian Finnigan, finora Segretario Generale della Conferenza Episcopale Australiana, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Brisbane (superficie: 65.000; popolazione: 2.255.100; cattolici: 550.603; sacerdoti: 260; religiosi: 1038; diaconi permanenti: 1), Australia. Il Vescovo eletto è nato nel 1938 a Port Fairy (Australia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1970.

- Membri del Pontificio Consiglio "Cor Unum": il Sacerdote Vittorio Nozza, Direttore della Caritas Italiana; i Signori Kenneth F. Hackett, Direttore Esecutivo dei "Catholic Relief Services" (Stati Uniti d'America); Ana Álvarez de Lara, Presidente di "Manos Unidas" (Spagna) e Terence Thompson di "Share Life" (Canada).
NEA:NA/…/… VIS 20020131 (110)

VISITA IN VATICANO MINISTRO AFFARI ESTERI ARGENTINA C

CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2002 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Il Ministro degli Affari Esteri dell'Argentina, Carlos Ruckauf, ha fatto visita questa mattina al Cardinale Segretario di Stato Angelo Sodano, per illustrare gli impegni del nuovo Governo argentino, sia per riportare pace e giustizia sociale nella società argentina, sia in campo internazionale".

"Successivamente il Cardinale ha presentato al Ministro Ruckauf i suoi collaboratori, Sua Eccellenza Monsignor Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali e Sua Eccellenza Monsignor Jean-Louis Tauran, Segretario per i Rapporti con gli Stati, con i quali si è continuato il colloquio sui problemi internazionali".
OP/ARGENTINA/SODANO:RUCKAUF VIS 20020131 (120)

IL PAPA INAUGURA ANNO ACCADEMICO UNIVERSITA' ROMA III


CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre si è recato in Visita Pastorale all'Università degli Studi di Roma Tre, in occasione dell'inaugurazione del decimo anno accademico. Attualmente l'Università ha otto facoltà alle quali sono iscritti 33.000 studenti e insegnano 700 professori.

La cerimonia, iniziata alle 9:45, si è tenuta nell'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia. Dopo le parole di saluto del Rettore, Professor Guido Fabiani, un professore ha pronunciato un discorso intitolato: "L'evoluzione del concetto di pace: un itinerario storico", seguito da brevi parole del Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Signora Letizia Moratti.

All'arrivo del Pontefice, alle 11.00, il Rettore ha pronunciato un discorso di benvenuto seguito da alcune parole, rivolte al Santo Padre, da uno degli studenti.

Successivamente il Papa ha cominciato il suo discorso affermando: "Compito essenziale dell'Università è quello di essere palestra nella ricerca della verità", dalle verità più semplici alle più articolate, "come quelle sulle leggi della conoscenza, del vivere associato, dell'uso delle scienze; a verità, infine, più profonde, come quelle sul senso dell'agire umano e sui valori che animano l'attività individuale e comunitaria".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che: "L'umanità ha bisogno di cattedre di verità e se l'Università è una fucina del sapere, quanti vi operano non possono che avere come bussola del proprio agire l'onestà intellettuale, grazie alla quale è possibile sceverare il falso dal vero, la parte dall'intero, lo strumento dal fine".

"La persona" - ha proseguito il Pontefice - "è soggettività spirituale e materiale, capace di spiritualizzare la materia, rendendola docile strumento delle proprie energie spirituali, e cioè dell'intelligenza e della volontà. Al tempo stesso, essa è in grado di dare una dimensione materiale allo spirito".

Il Santo Padre ha ribadito che: "La fede illumina il quadro di riferimento fondamentale dei valori irrinunciabili iscritti nel cuore di ciascuno. Basta guardare alla storia con occhi obiettivi, per rendersi conto di quanto importante sia stata la religione nella formazione delle culture e quanto abbia plasmato con il suo influsso l'intero habitat umano. Ignorare ciò o negarlo non rappresenta soltanto un errore di prospettiva, ma anche un cattivo servizio alla verità sull'uomo. Perché aver timore di aprire la conoscenza e la cultura alla fede? La passione e il rigore della ricerca nulla hanno da perdere nel dialogo sapienziale con i valori racchiusi nella religione".

"L'incontro di Assisi di giovedì scorso" - ha concluso il Pontefice - "ha mostrato come l'autentico spirito religioso promuova un dialogo sincero che apre gli animi alla reciproca comprensione e all'intesa nel servizio alla causa dell'uomo".
GPII-VISITA/…/UNIVERSITÀ ROMA TRE VIS 20020131 (440)

mercoledì 30 gennaio 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con il Vescovo Salvatore Fisichella, Ausiliare di Roma per il Settore Sud e Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, con il Monsignore Lorenzo Lezzi, Direttore dell'Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma e con il Padre Pedro Olea Alvarez, C.S.I. (Congregazione di San Giuseppe - Giuseppini del Murialdo), Cappellano della III Università di Roma.
AP/…/… VIS 20020130 (90)

UDIENZA GENERALE: SCOPRIRE PAROLA DIVINA PRESENTE CREATO

CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2002 (VIS). Il Salmo 18: "Inno al Dio creatore" è stato il tema della catechesi di Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi, questa mattina, nell'Aula Paolo VI.

Giovanni Paolo II ha spiegato che il Salmo 18 "non è solo una preghiera innica di straordinaria intensità; esso è anche un canto poetico innalzato al sole e al suo irradiarsi sulla faccia della terra. (…) Ma per l'uomo della Bibbia (…) il sole non è un dio, ma una creatura al servizio dell'unico Dio e creatore".

Ambedue le parti del Salmo, ha proseguito il Pontefice, "sono attraversate da un filo conduttore comune: Dio rischiara l'universo col fulgore del sole e illumina l'umanità con lo splendore della sua Parola contenuta nella Rivelazione biblica".

"Anche il giorno e la notte sono raffigurati come messaggeri che trasmettono la grande notizia della creazione. (…) L'uomo e la donna possono scoprire che il mondo non è muto ma parla del Creatore".

Il Santo Padre ha sottolineato che: "L'immagine solare del Salmo è ripresa dalla liturgia pasquale cristiana per descrivere l'esodo trionfante di Cristo dal buio del sepolcro e il suo ingresso nella pienezza della vita nuova della risurrezione".

"L'interpretazione cristiana del Salmo non cancella, comunque, il suo messaggio di base, che è un invito" - ha concluso il Pontefice - "a scoprire la parola divina presente nel creato. Certo, come si dirà nella seconda parte del Salmo, c'è un'altra e più alta Parola, più preziosa della stessa luce, quella della Rivelazione biblica".
AG/SALMO 18/… VIS 20020130 (260)

martedì 29 gennaio 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto, oggi, in udienze separate, tre Presuli della Conferenza Episcopale di Taiwan, in Visita "ad Limina":

- Il Vescovo Philip Huang Chao-ming, di Hwalien con l'Ausiliare Vescovo John Baptist Tseng Chien-tsi.
- Il Vescovo James Liu Tan-kuei, Ausiliare di Taipei.
AL/…/… VIS 20020129 (60)

IN BREVE


GIOVANNI PAOLO II HA INVIATO UNA LETTERA al Cardinale Walter Kasper, Presidente della Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, che partecipa ad un Incontro, in corso a Parigi (Francia), il 28 e 29 gennaio, sul tema: "Dopo il Vaticano II e la 'Nostra aetate': l'approfondimento dei rapporti fra Ebrei e Cattolici in Europa, sotto il Pontificato di Sua Santità Giovanni Paolo II". Il Papa auspica che ebrei e cristiani trasmettano alle nuove generazioni le "ricchezze ed i nostri comuni valori, affinché mai più l'uomo disprezzi suo fratello, e mai più si facciano guerre o conflitti in nome di un'ideologia che disprezzi una cultura o una religione".

IN OCCASIONE DELLA VI GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA il Santo Padre terrà un'omelia, guiderà il ringraziamento a Dio per il dono della vita consacrata e impartirà la Benedizione finale, alla celebrazione del prossimo 2 febbraio, Festa della Presentazione del Signore, che avrà inizio alle 17:30, nella Patriarcale Basilica Vaticana. La Santa Messa, presieduta dal Cardinale Eduardo Martínez Somalo, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, sarà preceduta dalla benedizione delle candele e dalla processione.

IL CARDINALE ANGELO SODANO, SEGRETARIO DI STATO, ha inviato un telegramma di cordoglio, a nome del Santo Padre, all'Arcivescovo Anthony Olubunmi Okogie, di Lagos (Nigeria), ed alle autorità civili del Paese, per l'incendio scoppiato nella città nigeriana e che ha causato 600 vittime. Il Cardinale Segretario di Stato ha inoltre inviato un altro telegramma di cordoglio all'Arcivescovo Beniamino Stella, Nunzio Apostolico in Colombia, per l'incidente aereo che ha coinvolto un aereo, in viaggio da Quito a Cali, con a bordo 92 passeggeri.

L'ARCIVESCOVO RENATO R. MARTINO, OSSERVATORE PERMANENTE della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha parlato ieri, durante la Sessione del Terzo Comitato dell'Assemblea Generale, sull'articolo 117: "Eliminazione del razzismo e della discriminazione razziale. Rapporto della Conferenza Mondiale contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e la intolleranza connessa".
…/IN BREVE/… VIS 20020129 (320)

IL PAPA AI VESCOVI DI TAIWAN: SUPERARE DIFFICOLTA' PASSATO


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2002 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto in udienza i Vescovi della Conferenza Episcopale di Taiwan, al termine della loro Visita "ad Limina". Giovanni Paolo II ha cominciato il suo discorso ricordando la speranza, espressa nella Lettera Apostolica "Novo millennio ineunte", scritta alla fine del Grande Giubileo dell'Anno 2000, che le Chiese particolari affrontino con rinnovato entusiasmo la testimonianza cristiana "attraverso una pratica della vita cristiana segnata dalla comunione, dalla carità e dalla testimonianza nel mondo".

"Nel corso dell'anno appena conclusosi, la comunità cattolica di Taiwan" - ha affermato il Pontefice - "si è impegnata in questa missione riflettendo sul tema: 'Nuovo Secolo, Nuova Evangelizzazione', con l'obiettivo di contribuire con iniziative concrete al rinnovamento della vita della Chiesa nelle vostre Diocesi". Il Papa ha sottolineato che tali iniziative saranno fruttuose solo se rifletteranno le due dimensioni essenziali della vita ecclesiale: "uno spirito di preghiera e contemplazione" e "il dovere di annunciare Cristo, con la convinzione che l'evangelizzazione missionaria costituisce 'il primo servizio che la Chiesa può rendere a ciascun uomo e all'intera umanità, nel mondo attuale'".

Giovanni Paolo II ha ricordato che le attuali difficoltà della vita della fede "potrebbero indurre i Pastori ad adottare un atteggiamento di rassegnazione e a dichiarare come l'Apostolo Pietro: 'Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla'". Ma il Papa ha ribadito che: "Convinto che Gesù Cristo (…) è la Buona Novella per gli uomini e le donne di ogni tempo e luogo nella loro ricerca sul significato della vita (…) non dobbiamo aver paura di annunciare Gesù, in tutta la sua complessa realtà. La Buona Novella ha in se stessa una forza di attrazione intrinseca".

"Voi non operate da soli" - ha esclamato il Papa - "la missione appartiene a tutto il popolo di Dio. I sacerdoti sono i vostri più stretti collaboratori nell'opera di evangelizzazione. La (…) loro vita sacerdotale, a diretto contatto con i cristiani e i non cristiani, nelle parrocchie e nei vari luoghi dove esercitano il loro ministero pastorale, è la misura della vitalità di ciascuna comunità".

Successivamente il Santo Padre ha avuto parole di "gratitudine, apprezzamento ed incoraggiamento" per gli uomini e le donne appartenenti ai "numerosi istituti di vita consacrata di Taiwan". "Oggi" - ha affermato Giovanni Paolo II - "è molto diffusa l'esigenza di un'autentica spiritualità, che si esprime, in larga misura, in una rinnovata esigenza di preghiera. Ciò è particolarmente vero in società quali la nostra che, da un lato è depositaria di un ricco patrimonio di tradizioni spirituali, e, dall'altra, è minacciata dal materialismo e dall'individualismo". Il Papa ha invitato i consacrati "a coltivare una vita di preghiera", ma anche a diventare "autentici maestri di preghiera per il clero e per il laicato".

Riferendosi al laicato, il Papa ha affermato che i laici hanno la loro specifica responsabilità e missione nella Chiesa: essere "il sale della terra" e "la luce del mondo". "Nella Chiesa locale di Taiwan" - ha affermato ancora il Pontefice - "il loro ruolo è fondamentale, anche se in proporzione sono poco numerosi, essi rappresentano il fermento della società. (…) Attraverso la fede, la bontà e la dedizione, possono diffondere un'autentica cultura cristiana".

Infine Giovanni Paolo II ha parlato dell'aiuto prestato dalla Chiesa di Taiwan alla Chiesa in altre parti dell'Asia ed ha detto in merito: "La vostra sollecitudine si manifesta particolarmente nell'attenzione che voi riservate ai vostri fratelli e sorelle del Continente che hanno in comune con voi tanti valori culturali, spirituali e storici. I vostri sforzi aspirano alla promozione della comprensione reciproca, della riconciliazione e dell'amore fraterno fra tutti i cattolici della grande famiglia cinese. Sono certo che questi sforzi, compiuti in comunione con altre Chiese particolari e con la Sede di Pietro, contribuiranno a superare le difficoltà del passato, in modo da far scaturire nuove opportunità di dialogo e di reciproco arricchimento umano e spirituale".
AL/…/TAIWAN VIS 20020129 (670)

lunedì 28 gennaio 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate due Presuli della Conferenza Episcopale di Taiwan, in Visita "ad Limina":
- Il Vescovo Joseph Cheng Tsai-fa, di Tainan
- Il Vescovo Peter Liu Cheng-chung, di Kiayi.

Sabato 26 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Taiwan, in Visita "ad Limina":
- Il Cardinale Paul Shan Kuo-hsi, S.I., Vescovo di Kaohsiung con l'Ausiliare Vescovo Bosco Lin Chi-nan.
- Il Vescovo Joseph Wang Yu-jung, di Taichung.
- Il Vescovo Lucas Liu Hsien-tang, di Hsinchu.
- Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, con il Padre Bernard Ardura, O. Praem., Segretario ed il Padre Fabio Duque Jaramillo, O.F.M., Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.
- L'Arcivescovo Francesco Monterisi, Segretario della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20020128 (140)

INDISSOLUBILITA' MATRIMONIO NON LIMITA LIBERTA' DEI CONIUGI


CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2002 (VIS). Seguendo una tradizione annuale, questa mattina il Papa ha ricevuto il Decano, i Prelati Uditori, gli Officiali e gli Avvocati del Tribunale della Rota Romana, per la solenne inaugurazione dell'anno giudiziario.

Nel suo discorso, Giovanni Paolo II ha parlato della indissolubilità del matrimonio quale bene per gli sposi, per i figli, per la Chiesa e per l'intera umanità.

"È importante la presentazione positiva dell'unione indissolubile" - ha affermato il Pontefice - "per riscoprirne il bene e la bellezza. Anzitutto, bisogna superare la visione dell'indissolubilità come di un limite alla libertà dei contraenti, e pertanto come di un peso, che talora può diventare insopportabile. (…) A ciò si aggiunge l'idea abbastanza diffusa, secondo cui il matrimonio indissolubile sarebbe proprio dei credenti, per cui essi non possono pretendere di 'imporlo' alla società civile nel suo insieme".

Il Santo Padre ha ribadito che l'indissolubilità del matrimonio "esprime una dimensione del suo stesso essere oggettivo, non è un mero fatto soggettivo. Di conseguenza, il bene dell'indissolubilità è il bene dello stesso matrimonio; e l'incomprensione dell'indole indissolubile costituisce l'incomprensione del matrimonio nella sua essenza".

"Non ci si può arrendere alla mentalità divorzistica: lo impedisce la fiducia nei doni naturali e soprannaturali di Dio all'uomo. L'attività pastorale deve sostenere e promuovere l'indissolubilità".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che: "Ogni sentenza giusta di validità o nullità del matrimonio è un apporto alla cultura dell'indissolubilità sia nella Chiesa che nel mondo. (…) Contro la verità di un vincolo coniugale non è corretto invocare la libertà dei contraenti che, nell'assumerlo liberamente, si sono impegnati a rispettare le esigenze oggettive della realtà matrimoniale, la quale non può essere alterata dalla libertà umana".

"Potrebbe quasi sembrare" - ha proseguito il Pontefice - "che il divorzio sia talmente radicato in certi ambienti sociali, che quasi non valga la pena di continuare a combatterlo, diffondendo una mentalità, un costume sociale ed una legislazione civile a favore dell'indissolubilità. Eppure ne vale la pena!".

Il Santo Padre ha quindi affermato che: "L'essenziale testimonianza sul valore dell'indissolubilità è resa mediante la vita matrimoniale dei coniugi, nella fedeltà al loro vincolo attraverso le gioie e le prove della vita. Il valore dell'indissolubilità non può però essere ritenuto l'oggetto di una mera scelta privata: esso riguarda uno dei capisaldi dell'intera società".

"All'opposizione decisa a tutte le misure legali e amministrative che introducano il divorzio o che equiparino al matrimonio le unioni di fatto, perfino quelle omosessuali, si deve accompagnare un atteggiamento propositivo, mediante provvedimenti giuridici tendenti a migliorare il riconoscimento sociale del vero matrimonio nell'ambito degli ordinamenti che purtroppo ammettono il divorzio".

D'altra parte, gli operatori in campo civile "devono evitare di essere personalmente coinvolti in quanto possa implicare una cooperazione al divorzio. Per i giudici ciò può risultare difficile, poiché gli ordinamenti non riconoscono un'obiezione di coscienza per esimerli dal sentenziare. Per gravi e proporzionati motivi essi possono pertanto agire secondo i principi tradizionali della cooperazione materiale al male. Ma anch'essi devono trovare mezzi efficaci per favorire le unioni matrimoniali, soprattutto mediante un'opera di conciliazione saggiamente condotta".

"Gli avvocati, come liberi professionisti" - ha concluso il Pontefice - "devono sempre declinare l'uso della loro professione per una finalità contraria alla giustizia com'è il divorzio; soltanto possono collaborare ad un'azione in tal senso quando essa, nell'intenzione del cliente, non sia indirizzata alla rottura del matrimonio, bensì ad altri effetti legittimi".
AC/INDISSOLUBILITÀ MATRIMONIO/ROTA ROMANA VIS 20020128 (570)

GIOVANNI PAOLO II RICORDA L'EMOZIONE VISSUTA AD ASSISI


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2002 (VIS). Questa mattina, prima di recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, Giovanni Paolo II, affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, ha ricordato quanto ancora viva sia "l'emozione vissuta giovedì scorso ad Assisi per la Giornata di Preghiera per la Pace".

Riferendosi all'appello contro la violenza e la guerra, lanciato insieme con i responsabili delle varie religioni, il Papa ha detto: "Abbiamo così posto un'altra pietra miliare nel cammino di costruzione della civiltà e della pace e dell'amore".

Giovanni Paolo II ha successivamente rivolto parole di saluto ai giovani, presenti all'Angelus, i quali "con il loro tipico entusiasmo, hanno animato la città di San Francesco in occasione di quest'Incontro. È a loro, alle nuove generazioni, che è affidato il futuro del mondo". Infine, il Papa ha salutato i numerosi ragazzi e ragazze dell'Azione Cattolica di Roma che oggi celebrano la loro "Giornata della pace" ed ha detto: "Due di loro, qui vicino a me, tra poco libereranno nel cielo due colombe, simbolo di pace. È un gesto significativo, dedicato ai tanti bambini che, purtroppo, sono ancora vittime delle guerre e di gravi ingiustizie. Possa l'impegno di tutti garantire il rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere umano che nasce sulla faccia della Terra".

"Tra i diritti umani da difendere e promuovere vi è quello all'assistenza sanitaria, ancora assente o assai carente in non poche zone del Pianeta. Continuano a diffondersi malattie, che sulla carta sarebbero sconfitte, come ad esempio il morbo di Hansen, detto comunemente lebbra. L'odierna Giornata Mondiale dei Malati di lebbra, contribuisce a tenere desta nell'opinione pubblica l'attenzione verso quanti sono colpiti da questa malattia e ad incoraggiare gli sforzi per debellarla del tutto".
ANG/PACE:GIORNATA LEBBRA/… VIS 20020128 (310)

COMUNITA' PARROCCHIALE: LUOGO ASCOLTO E ANNUNCIO PAROLA

CITTA' DEL VATICANO, 26 GEN. 2002 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, Giovanni Paolo II ha ricevuto 3.000 pellegrini provenienti dalla Diocesi di Oria, che con il pellegrinaggio di oggi, si preparano alla Visita Pastorale che il Vescovo, Monsignor Marcello Semararo, compirà alla Diocesi.

"Auspico di cuore che da questo provvidenziale evento" - ha detto il Papa - "scaturisca un vigoroso slancio missionario specialmente per le parrocchie. (…) Possa ogni comunità parrocchiale essere luogo privilegiato dell'ascolto e dell'annuncio della Parola; casa di preghiera raccolta attorno all'Eucaristia; vera scuola della comunione, in cui l'ardore della carità, vinca la tentazione di una religiosità epidermica e folcloristica, e costituisca un ambiente atto ad educare i fedeli a quella misura alta della vita cristiana ordinaria che è la santità".

Il Papa ha invitato i fedeli a riservare "singolare attenzione alla famiglia, (…) reagendo con fermezza a talune gravi pressioni culturali che offendono e relativizzano il valore del matrimonio. È in famiglie cristiane che più facilmente sbocciano vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata".

"Prego il Signore" - ha concluso il Pontefice - "perché la Visita Pastorale del vostro Vescovo costituisca un tempo di grazia singolare, aiutando tutti i credenti a crescere nell'ascolto di Dio e nella comunione fraterna".
AC/…/DIOCESI ORIA VIS 20020128 (210)
ALTRI ATTI PONTIFICI
CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor Domenico Calcagno, finora Economo della Conferenza Episcopale Italiana, Vescovo di Savona-Noli (superficie: 400; popolazione: 135.806; cattolici: 131.659; sacerdoti: 152; religiosi: 571; diaconi permanenti: 5), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Tramontana (Alessandria), nel 1943 ed è stato ordinato sacerdote nel 1967.

- Il Vescovo Carlito J. Cenzon, C.I.C.M., finora Vicario Apostolico di Tabuk (Filippine), Vicario Apostolico do Baguio (superficie: 2.655; popolazione: 789.454; cattolici: 517.739; sacerdoti: 61; religiosi: 391), Filippine.
NER/…/CALCAGNO:CENZON VIS 20020125 (90)

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