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martedì 12 febbraio 2002

BISOGNA DEDICARSI AI SOFFERENTI ED ALLEVIARNE DIFFICOLTA'


CITTA' DEL VATICANO, 11 FEB. 2002 (VIS). Alle ore 16:30 di oggi, memoria della Beata Vergine di Lourdes, in occasione della celebrazione della Decima Giornata Mondiale del Malato, il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ha celebrato la Santa Messa nella Patriarcale Basilica Vaticana per gli ammalati ed i pellegrini dell'U.N.I.T.A.L.S.I. e dell'"Opera Romana Pellegrinaggi".

Al termine della Celebrazione Eucaristica, Giovanni Paolo II è giunto in Basilica per benedire i malati e rivolgere loro alcune parole.

Dopo aver ricordato che il tema scelto per la celebrazione della Decima Giornata Mondiale del Malato si rifà alla parole di Gesù: 'perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza', il Santo Padre ha affermato che queste parole: "invitano ad una presa di posizione chiara a favore della vita e a un impegno sincero per la sua difesa, dal concepimento fino alla sua fina naturale. La vita umana è un dono di Dio e come tale sempre va vissuta, anche nelle situazioni più critiche. È al riguardo quanto mai eloquente la testimonianza di non poche persone, alcune presenti questa sera, che, pur essendo da anni inchiodate nel letto dalla malattia, sono ripiene di serenità perché sanno quanto prezioso sia per la Chiesa il contributo della loro sofferenza e della loro preghiera".

"È giusto lottare contro la malattia" - ha proseguito il Pontefice - "perché la salute è un dono di Dio. È importante al tempo stesso saper leggere il disegno di Dio quando la sofferenza bussa alla porta della nostra vita. La chiave di lettura di questo mistero per noi credenti è la Croce di Cristo. (…) Solo se unite alle sue, le nostre pene acquistano pieno significato e valore. Illuminate dalla fede diventano fonte di speranza e di salvezza".

Il Papa ha quindi affermato che la Giornata Mondiale del Malato ci ricorda che: "accanto ad ogni sofferente ci deve essere un fratello o una sorella animati dalla carità!". Come il buon Samaritano, "occorre fermarsi, chinarsi sull'uomo accasciato e addolorato, alleviandone il peso e le difficoltà".

Il Santo Padre si è quindi congratulato con l'"Opera Romana Pellegrinaggi" e con l'U.N.I.T.A.L.S.I., per aver promosso un pellegrinaggio di "disabili" e di "costruttori di pace" italiani in Terra Santa, luoghi "che hanno visto consumarsi l'umana vicenda del Redentore", e che "oggi sono turbati da tanta violenza e bagnati, purtroppo, da molto sangue". Il pellegrinaggio, ha proseguito il Pontefice "rappresenta un eloquente gesto di solidarietà fra persone con handicap e, al tempo stesso, è un messaggio di speranza per tutti. Auspico di cuore che questa bella iniziativa" - ha concluso il Santo Padre - "contribuisca a far sì che in quella Terra, attualmente segnata da odio e guerra, prevalga finalmente la solidarietà e la pace".
AC/GIORNATA MONDIALE MALATO/RUINI VIS 20020212 (470)

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