CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2002 (VIS). Alle 12:00 di oggi, il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Il Santo Padre ha ricordato che domani, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebra la Decima Giornata Mondiale del Malato. Quest'anno le celebrazioni si svolgono a Vailankanny, nell'India Meridionale, nel Santuario della "Madonna della Salute", soprannominato "la Lourdes dell'Oriente".
"'Perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza'. Queste parole di Gesù, che leggiamo nel Vangelo di Giovanni," - ha detto il Pontefice - "costituiscono il tema della Giornata Mondiale del Malato di quest'anno. Esse richiamano la prospettiva di fondo della fede cristiana che, anche nell'esperienza della malattia e della stessa morte, è sempre aperta alla vita. (…) Questa prospettiva dà senso all'impegno di quanti, in molteplici modi, si occupano con amore dei malati e dei sofferenti: dei medici, degli infermieri, dei ricercatori, dei farmacisti, dei volontari. A tutti questi servitori della vita, tra i quali vi sono numerose persone consacrate, vorrei far giungere il mio più cordiale apprezzamento".
Successivamente il Papa ha detto: Un pensiero tutto speciale vorrei riservare ai carissimi ammalati. (…) A ciascuno assicuro la mia spirituale vicinanza, ricordando che l'umana sofferenza è stata assunta da Cristo ed è parte integrante del suo mistero di salvezza: 'salvificus dolor'. Unendosi con fede e con amore alla passione di Cristo, la persona sofferente partecipata alla sua lotta vittoriosa sul male e sulla morte, come dimostra la testimonianza dei Santi".
ANG/GIORNATA MONDIALE MALATO/… VIS 20020212 (270)
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